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FRODE ELEZIONI USA: SI DICHIARA COLPEVOLE L’EX SINDACO DEM DI S. LUIS 

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La donna della contea di Yuma, Guillermina Fuentes, si è finalmente dichiarata colpevole nel caso di traffico di schede elettorali.
Il procuratore generale dell’Arizona, Marc Brnovich, ha condotto un’indagine sulle notizie nella contea di Yuma prima dell’udienza per la dichiarazione di colpevolezza di Guillermina Fuentes il 2 giugno alle 13:30 
– Secondo quanto riferito, il direttore non profit Tony Reyes ha lasciato il Paese

Sull’onda dell’uscita del Film “2000 MULES” di Denish D’Souza, l’associazione #TrueTheVote ha continuato il suo lavoro, pressando l’ufficio di Yuma, in Arizona, dove erano state già denunciate irregolarità nella gestione delle schede di voto da parte di associazioni No-Profit.

L’articolo che abbiamo pubblicato in precedenza era tratto dal The Gateway Pundit e oggi, dallo stesso giornale, è arrivata la conferma che i mandati di perquisizione sono stati notificati a un dipendente di un’organizzazione senza scopo di lucro della contea di Yuma collegata alla struttura di traffico illegale di schede elettorali, scoperto dai cittadini della contea di Yuma e rivelato nel documentario “2000 Mules” di True The Vote.

Abbiamo ricevuto e analizzato i nuovi articoli e le segnalazioni di Tweeter pubblicate in merito a questa vicenda.

Ecco il Tweet di Gary Garcia Snyder sulla convocazione del Procuratore Generale Brnovich per l’udienza di giovedì alle 14:30. 

Il procuratore generale dell’Arizona Mark Brnovich è arrivato a Yuma, in Arizona, per un colloquio con lo Yuma Sun prima che il membro del consiglio della scuola elementare di Gadsden e l’ex sindaco di San Luis, Guillermina Fuentes, si dichiarassero colpevoli del proprio ruolo nella gestione di una sofisticata operazione di traffico di schede elettorali durante le elezioni primarie del 2020: La FUENTES ha accettato un patteggiamento e si è dichiata colpevole il 2 giugno.
Il processo è stato fissato per il 30 giugno.

I registri mostrano uno schema coordinato di raccolta delle schede elettorali dell’Arizona

La Fuentes, già incriminata nel 2020 con l’accusa di raccogliere illegalmente schede elettorali, avrebbe condotto un’operazione sofisticata utilizzando il suo status di noto agente democratico nella città di confine di San Luis per convincere gli elettori a lasciarla riunire e in alcuni casi compilare le schede, secondo i registri ottenuti dall’Associated Press.

Guillermina Fuentes, 66 anni, e una seconda donna sono state incriminate nel dicembre 2020 per abuso di schede elettorali, una pratica comunemente nota come “raccolta di schede elettorali” resa illegale da una legge statale del 2016. Lo scorso ottobre sono state aggiunte ulteriori accuse di cospirazione, contraffazione e un’ulteriore accusa di abuso di schede elettorali.

Fuentes è un ex sindaco di San Luis che serve come membro eletto del consiglio del distretto della scuola elementare di Gadsden a San Luis. Il suo co-imputato attende la condanna dopo essersi già dichiarato colpevole di un’accusa ridotta diversi mesi fa.

Guillermina Fuentes è accusata di aver raccolto schede elettorali durante le elezioni primarie del 2020 in violazione della legge che consente solo a un caregiver o a un familiare di restituire la scheda elettorale anticipata di qualcun altro e, in alcuni casi, di compilarla.
Il suo avvocato, Ann Chapman, non ha risposto alle ripetute richieste di commenti, anche mercoledì.

I repubblicani si sono mobilitati intorno alla possibilità di una diffusa frode elettorale nelle elezioni del 2020 in cui l’ex presidente Donald Trump è stato sconfitto. 
Hanno indicato le accuse contro Fuentes come parte di un modello più ampio di truffa elettorale, attuato negli swing states, ovvero quegli stati nel quale nessun candidato o partito ha un sostegno storico. 

Sembrava non ci fosse alcun segno di ciò nei registri delle indagini, che sono stati ottenuti solo tramite una insistente richiesta di registri pubblici dall’ufficio del procuratore generale dell’Arizona, che è stata presentata per la prima volta nel febbraio 2021, ma era stata respinta. 
L’A.P. (Associated Press – l’Agenzia giornalistica che aveva avviato l’inchiesta) ha inviato una nuova richiesta lo scorso ottobre, dopo che sono state presentate ulteriori accuse contro Fuentes. 
Il procuratore generale ha infine fornito più di 20 documenti che illustrano le indagini alla fine della scorsa settimana.

Le registrazioni mostrano che meno di una dozzina di schede elettorali potrebbero essere collegate a Fuentes, non abbastanza per fare la differenza in tutte le gare locali, tranne quelle più serrate. È l’unico caso mai promosso dal procuratore generale ai sensi della legge del 2016, che è stata confermata dalla Corte Suprema degli Stati Uniti lo scorso anno.

Gli investigatori hanno detto che sembra che abbia usato la sua posizione di figura potente nella comunità latino-americana di radici messicane per convincere le persone a dare a lei o ad altri le loro schede elettorali.

Secondo i rapporti, la presunta raccolta illegale di schede elettorali da parte di Fuentes e del suo coimputato è avvenuta in bella vista fuori da un centro culturale a San Luis il giorno delle elezioni primarie. Fuentes era a un tavolo da gioco allestito dai sostenitori di una lista di candidati al consiglio comunale ed è stata avvistata con diverse buste per urne postali, che estraeva le schede e in alcuni casi le contrassegnava.

Le schede sono state poi raccolte all’interno del centro culturale e depositate in un’urna.

È stato filmato da un candidato iscritto che ha chiamato lo sceriffo della contea di Yuma. Quel giorno è stata avviata un’indagine e circa 50 schede hanno verificato la presenza di impronte digitali, che erano inconcludenti. L’indagine è stata presa in carico dall’ufficio del procuratore generale in pochi giorni, con gli investigatori che hanno collaborato con i vice dello sceriffo per interrogare gli elettori e altri, inclusa Guillermina Fuentes.

Sebbene Fuentes sia accusata solo di azioni che appaiono sulla videocassetta e coinvolgono solo una manciata di schede elettorali, gli investigatori ritengono che lo sforzo sia andato molto oltre.

L’investigatore dell’ufficio del procuratore generale William Kluth ha scritto in un rapporto che c’erano alcune prove che suggerivano che Fuentes avesse attivamente perlustrato i quartieri di San Luis e raccolto schede, in alcuni casi pagandole.

Raccogliere le schede in questo modo era una tattica comune per falsare il voto utilizzata da entrambi i partiti politici prima che l’Arizona approvasse la legge del 2016. 
Pagare le schede non è mai stato legale.

La Repubblica dell’Arizona ha riferito martedì che i mandati di perquisizione sono stati notificati il ​​mese scorso a un’organizzazione no profit di San Luis. Il direttore esecutivo del gruppo è presidente del consiglio di sorveglianza della contea di Yuma e ha affermato che il mandato riguardava il telefono cellulare di una consigliera sanluisiana che potrebbe essere stata coinvolta nella raccolta illegale di schede elettorali.

E in un’audizione legislativa martedì in cui hanno testimoniato i teorici della cospirazione elettorale, il caso delle elezioni primarie di Yuma è stato di nuovo un punto culminante.

“Si tratta di corruzione a San Luis e di sviare le elezioni del consiglio comunale”, ha detto il rappresentante repubblicano di Yuma, Tim Dunn. “Questo succede da molto tempo, che non si possono avere elezioni libere ed eque nella contea del sud, da decenni. E si sta diffondendo in tutto il Paese”.

Il procuratore Brnovich è famoso per aver condotto una campagna attraverso le sue interviste ai notiziari con poca o nessuna azione dietro le sue parole. Tuttavia, secondo quanto riferito, il dirigente di un’organizzazione senza scopo di lucro, Tony Reyes, ha lasciato il paese poiché questa indagine ha preso di mira i dipendenti della sua organizzazione.

Il Gateway Pundit ha riferito che oggi Guillermina Fuentes si dichiarerà colpevole per la raccolta illegale di schede elettorali per i Democratici in Arizona.

Fuentes è stata arrestata dal candidato al Senato dello Stato dell’Arizona Gary Garcia Snyder e dal patriota di San Luis, David Lara
Il loro lavoro investigativo è stato descritto nel documentario ” 2000 Mules ” di True the Vote , che ha esposto l’anello del traffico di schede elettorali a livello nazionale che ha rubato le elezioni del 2020.

Fonti dello Yuma Sun hanno confermato a Gary Snyder che il procuratore generale Brnovich incontrerà il giornale oggi.

Il Gateway Pundit aveva precedentemente riferito che una dipendente del Comité De Bien Estar senza scopo di lucro, Gloria Torres, aveva ricevuto un mandato di perquisizione per la sua abitazione in relazione a questi crimini evidenziati nel documentario “2000 Mules”.

Secondo David Lara e le sue fonti, il presidente della contea di Yuma Tony Reyes, direttore esecutivo dell’organizzazione no profit, ha lasciato il paese per visitare la sua casa a Los Cabos, in Messico. 

Un rappresentante del Comité De Bien Estar ha confermato che Tony Reyes è “fuori per la settimana”.
Gary Snyder ha confermato a The Gateway Pundit che l’auto di Reyes non era a casa sua questa mattina presto.

Le indagini di True The Vote non si sono fermate comunque a questa vicenda di Yuma e Maricopa, che apre uno scenario completamente nuovo sulla FRODE ELETTORALE: le ELEZIONI PIÙ SICURE DELLA STORIA stanno diventando le più corrotte e truccate della storia e i MEDIA dovranno prenderne atto.

Sarà un problema ENORME per la credibilità della stampa e della televisione, che si va in questo momento storico a sommare a tutti i problemi riguardanti la pessima informazione diffusa sull’efficacia della vaccinazione, sulla crisi in Ucraina e il coinvolgimento della DARPA USA, di Eco Health Alliance e della Bill & Melinda Gates Foundation sui Bio-laboratori in Ucraina, dove il ruolo chiave è stato svolto soprattutto del figlio di Joe Biden, Hunter.A presto i nuovi aggiornamenti anche su questo.


Articolo scritto in collaborazione con DELTA.INT.EVO

FONTI:
The Gateway Pundit
AP News

BILDERBERG 2022: PER LA PRIMA VOLTA A WASHINGTON

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Il 68° incontro Bilderberg si terrà dal 2 al 5 giugno 2022 a Washington, D.C., USA.
Circa 120 partecipanti provenienti da 21 Paesi hanno confermato la loro presenza.


Terminato l’incontro al “Club di Davos”, l’amministratore delegato di Pfizer, il capo della CIA, il direttore dell’NSC, il vicepresidente di Facebook, il re d’Olanda e il segretario generale della NATO si stanno incontrando quasi segretamente proprio ora a porte chiuse a Washington DC. È il 68° meeting del famoso Club Bilderberg!!! Quello che qualche anno fa il leader del Movimento 5 Stelle definì che era “poco più di una Bocciofila per pensionati“…
Come sempre, al meeting è stato invitato un gruppo eterogeneo di leader politici ed esperti dell’industria, della finanza, del mondo accademico, del lavoro e dei media.
Vediamo in dettaglio cosa dice il sito ufficiale del BILDERBERG.

I temi chiave da discutere quest’anno sono:

Riallineamenti geopolitici

Le sfide della NATO

Cina

Riallineamento dell’Indo-Pacifico

Competizione tecnologica sino-statunitense

Russia

Continuità del governo e dell’economia

Interruzione del sistema finanziario globale

Disinformazione

Sicurezza e sostenibilità energetica

Salute post pandemica

Frammentazione delle società democratiche

Commercio e deglobalizzazione

Ucraina

Club BILDERBERG 2022

BILDERBERG MEETING 2022

Washington D.C., 2 June – 5 June 2022

Achleitner, Paul M. (DEU), Former Chairman Supervisory Board, Deutsche Bank AG; Treasurer Bilderberg Meetings

Adeyemo, Adewale (USA), Deputy Secretary, Department of  The Treasury

Albares, José Manuel (ESP), Minister of Foreign Affairs, European Union and Cooperation

Altman, Roger C. (USA), Founder and Senior Chairman, Evercore Inc.

Altman, Sam (USA), CEO, OpenAI

Applebaum, Anne (USA), Staff Writer, The Atlantic

Arnaut, José Luís (PRT), Managing Partner, CMS Rui Pena & Arnaut

Auken, Ida (DNK), Member of Parliament, The Social Democrat Party

Azoulay, Audrey (INT), Director-General, UNESCO

Baker, James H. (USA), Director, Office of Net Assessment, Office of the Secretary of Defense

Barbizet, Patricia (FRA), Chairwoman and CEO, Temaris & Associés SAS

Barroso, José Manuel (PRT), Chairman, Goldman Sachs International LLC

Baudson, Valérie (FRA), CEO, Amundi

Beurden, Ben van (NLD), CEO, Shell plc

Bourla, Albert (USA), Chairman and CEO, Pfizer Inc.

Buberl, Thomas (FRA), CEO, AXA SA

Burns, William J. (USA), Director, CIA

Byrne, Thomas (IRL), Minister of State for European Affairs

Campbell, Kurt (USA), White House Coordinator for Indo-Pacific, NSC

Carney, Mark J. (CAN), Vice Chair, Brookfield Asset Management

Casado, Pablo (ESP), Former President, Partido Popular

Chhabra, Tarun (USA), Senior Director for Technology and National Security, National Security Council

Donohoe, Paschal (IRL), Minister for Finance; President, Eurogroup

Döpfner, Mathias (DEU), Chairman and CEO, Axel Springer SE

Dudley, William C. (USA), Senior Research Scholar, Princeton University

Easterly, Jen (USA), Director, Cybersecurity and Infrastructure Security Agency

Economy, Elizabeth (USA), Senior Advisor for China, Department of Commerce

Émié, Bernard (FRA), Director General, Ministry of the Armed Forces

Emond, Charles (CAN), CEO, CDPQ

Erdogan, Emre (TUR), Professor Political Science, Istanbul Bilgi University

Eriksen, Øyvind (NOR), President and CEO, Aker ASA

Ermotti, Sergio (CHE), Chairman, Swiss Re

Fanusie, Yaya (USA), Adjunct Senior Fellow, Center for a New American Security

Feltri, Stefano (ITA), Editor-in-Chief, Domani

Fleming, Jeremy (GBR), Director, British Government Communications Headquarters

Freeland, Chrystia (CAN), Deputy Prime Minister

Furtado, Isabel (PRT), CEO, TMG Automotive

Gove, Michael (GBR), Secretary of State for Levelling Up, Cabinet Office

Halberstadt, Victor (NLD), Co-Chair Bilderberg Meetings; Professor of Economics, Leiden University

Hallengren, Lena (SWE), Minister for Health and Social Affairs

Hamers, Ralph (NLD), CEO, UBS Group AG

Hassabis, Demis (GBR), CEO and Founder, DeepMind

Hedegaard, Connie (DNK), Chair, KR Foundation

Henry, Mary Kay (USA), International President, Service Employees International Union

Hobson, Mellody (USA), Co-CEO and President, Ariel Investments LLC

Hodges, Ben (USA), Pershing Chair in Strategic Studies, Center for European Policy Analysis

Hoekstra, Wopke (NLD), Minister of Foreign Affairs

Hoffman, Reid (USA), Co-Founder, Inflection AI; Partner, Greylock

Huët, Jean Marc (NLD), Chairman, Heineken NV

Joshi, Shashank (GBR), Defence Editor, The Economist

Karp, Alex (USA), CEO, Palantir Technologies Inc.

Kissinger, Henry A. (USA), Chairman, Kissinger Associates Inc.

Koç, Ömer (TUR), Chairman, Koç Holding AS

Kofman, Michael (USA), Director, Russia Studies Program, Center for Naval Analysis

Kostrzewa, Wojciech (POL), President, Polish Business Roundtable

Krasnik, Martin (DNK), Editor-in-Chief, Weekendavisen

Kravis, Henry R. (USA), Co-Chairman, KKR & Co. Inc.  

Kravis, Marie-Josée (USA), Co-Chair Bilderberg Meetings; Chair, The Museum of Modern Art

Kudelski, André (CHE), Chairman and CEO, Kudelski Group SA

Kukies, Jörg (DEU), State Secretary, Chancellery

Lammy, David (GBR), Shadow Secretary of State for Foreign, Commonwealth and Development Affairs, House of Commons

LeCun, Yann (USA), Vice-President and Chief AI Scientist, Facebook, Inc.

Leu, Livia (CHE), State Secretary, Federal Department of Foreign Affairs

Leysen, Thomas (BEL), Chairman, Umicore and Mediahuis; Chairman DSM N.V.

Liikanen, Erkki (FIN), Chairman, IFRS  Foundation Trustees

Little, Mark (CAN), President and CEO, Suncor Energy Inc.

Looney, Bernard (GBR), CEO, BP plc

Lundstedt, Martin (SWE), CEO and President, Volvo Group

Lütke, Tobias (CAN), CEO, Shopify

Marin, Sanna (FIN), Prime Minister

Markarowa, Oksana (UKR), Ambassador of Ukraine to the US

Meinl-Reisinger, Beate (AUT), Party Leader, NEOS

Michel, Charles (INT), President, European Council

Minton Beddoes, Zanny (GBR), Editor-in-Chief, The Economist

Mullen, Michael (USA), Former Chairman of the Joint Chiefs of Staff

Mundie, Craig J. (USA), President, Mundie & Associates LLC

Netherlands, H.M. the King of the (NLD)

Niemi, Kaius (FIN), Senior Editor-in-Chief, Helsingin Sanomat Newspaper

Núñez, Carlos (ESP), Executive Chairman, PRISA Media

O’Leary, Michael (IRL), Group CEO, Ryanair Group

Papalexopoulos, Dimitri (GRC), Chairman, TITAN Cement Group

Petraeus, David H. (USA), Chairman, KKR Global Institute

Pierrakakis, Kyriakos (GRC), Minister of Digital Governance

Pinho, Ana (PRT), President and CEO, Serralves Foundation

Pouyanné, Patrick (FRA), Chairman and CEO, TotalEnergies SE

Rachman, Gideon (GBR), Chief Foreign Affairs Commentator, The Financial Times

Raimondo, Gina M. (USA), Secretary of Commerce

Reksten Skaugen, Grace (NOR), Board Member, Investor AB

Rende, Mithat (TUR), Member of the Board, TSKB

Reynders, Didier (INT), European Commissioner for Justice

Rutte, Mark (NLD), Prime Minister

Salvi, Diogo (PRT), Co-Founder and CEO, TIMWE

Sawers, John (GBR), Executive Chairman, Newbridge Advisory Ltd.

Schadlow, Nadia (USA), Senior Fellow, Hudson Institute

Schinas, Margaritis (INT), Vice President, European Commission

Schmidt, Eric E. (USA), Former CEO and Chairman, Google LLC

Scott, Kevin (USA), CTO, Microsoft Corporation

Sebastião, Nuno (PRT), CEO, Feedzai

Sedwill, Mark (GBR), Chairman, Atlantic Futures Forum

Sikorski, Radoslaw (POL), MEP, European Parliament

Sinema, Kyrsten (USA), Senator

Starace, Francesco (ITA), CEO, Enel S.p.A.

Stelzenmüller, Constanze (DEU), Fritz Stern Chair, The Brookings Institution

Stoltenberg, Jens (INT), Secretary General, NATO

Straeten, Tinne Van der (BEL), Minister for Energy

Suleyman, Mustafa (GBR), CEO, Inflection AI

Sullivan, Jake (USA), Director, National Security Council

Tellis, Ashley J. (USA), Tata Chair for Strategic Affairs, Carnegie Endowment

Thiel, Peter (USA), President, Thiel Capital LLC

Treichl, Andreas (AUT), President, Chairman ERSTE Foundation

Tugendhat, Tom (GBR), MP; Chair Foreign Affairs Committee, House of Commons

Veremis, Markos (GRC), Co-Founder and Chairman, Upstream

Vitrenko, Yuriy (UKR), CEO, Naftogaz

Wallander, Celeste (USA), Assistant Secretary of Defense for International Security Affairs

Wallenberg, Marcus (SWE), Chair, Skandinaviska Enskilda Banken AB

Walmsley, Emma (GBR), CEO, GlaxoSmithKline plc

Wennink, Peter (NLD), President and CEO, ASML Holding NV

Yetkin, Murat (TUR), Journalist/Writer, YetkinReport

Yurdakul, Afsin (TUR), Journalist, Habertürk News Network


FONTE

L’elenco dei partecipanti è anche disponibile su bilderbergmeetings.org.

COSTITUZIONE: L’accorato appello di Augusto Sinagra

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Prego Iddio che illumini i Giudici della Corte Costituzionale…Dobbiamo avere fiducia in noi stessi e in noi tutti, perché non dobbiamo essere più popolo diviso: INSIEME SIAMO UNA FORZA STRAVOLGENTE e non ci potrà fermare nessuno”.
“Io sono vecchio, sono troppo vecchio. Fatelo voi non limitatevi a parlare: AGITE! Questa è la mia richiesta testamentaria.”

Lo stimatissimo prof. Augusto Sinagra, al convegno Scienza & Cultura a Roma, termina con questo commovente e accorato appello all’unità dei cittadini, che sono la FORZA della vera democrazia. Rivolto soprattutto AI GIOVANI, contro la divisione imposta da questo sistema politico allo sbando, atto a instaurare una vera e propria dittatura del pensiero unico e dell’isolamento degli individui, sempre più lontani uno dall’altro e soprattutto dalla fiducia nelle Istituzioni Statali e nelle forze politiche, di un parlamento completamente bypassato ed esautorato dalla sua funzione costituzionale.

Il Prof. Augusto Sinatra al Convegno Scienza e Cultura a Roma

Le sue toccanti parole arrivano al cuore e lui chiede, con la forza del suo animo nobile, che questo messaggio venga ascoltato come una sua richiesta testamentaria: “Fatelo per me, se ho meritato qualche cosa in quello che ho fatto nella mia vita: datemi questo riconoscimento. Fatemi morire sereno… almeno. Anche se triste…

Ricordiamo che il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana ha sollevato, davanti alla Consulta, la questione di legittimità costituzionale sull’obbligo di vaccinazione anti Covid. 

Il CGA ha valutato l’appello – proposto da un tirocinante iscritto al terzo anno del corso di Laurea infermieristica, non ammesso al corso formativo in strutture sanitarie, perché non ha fatto il vaccino – contro l’università di Palermo, per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar. 

Il CGA prende in esame la vicenda della sospensione dalle attività lavorative dei sanitari che non si vaccinano, ma la questione sollevata riguarda l’obbligo per tutti.

Il Consiglio dichiara: “rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4, commi 1 e 2, del d.l. n. 44/2021 (convertito in l. n. 76/2021), nella parte in cui prevede, da un lato l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e, dall’altro lato, per effetto dell’inadempimento all’obbligo vaccinale, la sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie, per contrasto con gli artt. 3, 4, 32, 33, 34, 97 della Costituzione, sotto il profilo che il numero di eventi avversi, la inadeguatezza della farmacovigilanza passiva e attiva, il mancato coinvolgimento dei medici di famiglia nel triage pre-vaccinale e comunque la mancanza nella fase di triage di approfonditi accertamenti e persino di test di positività/negatività al Covid non consentono di ritenere soddisfatta, allo stadio attuale di sviluppo dei vaccini anti Covid e delle evidenze scientifiche, la condizione, posta dalla Corte costituzionale, di legittimità di un vaccino obbligatorio solo se, tra l’altro, si prevede che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che è obbligato, salvo che per quelle sole conseguenze che appaiano normali e, pertanto, tollerabili”.E anche dell’art.1 della l. 217/2019, nella parte in cui: “non prevede l’espressa esclusione dalla sottoscrizione del consenso informato delle ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori, e dell’art. 4, del d.l. n. 44/2021, nella parte in cui non esclude l’onere di sottoscrizione del consenso informato nel caso di vaccinazione obbligatoria, per contrasto con gli artt. 3 e 21 della Costituzione”.

Indubbiamente – scrive il Consiglio – la maggior parte degli effetti collaterali elencati nel data base, evidenziano sintomi modesti e transitori; gli eventi avversi più seri comprendono disordini e patologie a carico dei sistemi circolatorio (tra cui trombosi, ischemie, trombocitopenie immuni), linfatico, cardiovascolare (incluse miocarditi), endocrino, del sistema immunitario, dei tessuti connettivo e muscolo-scheletrico, del sistema nervoso, renale, respiratorio; neoplasie”.

I dati ottenuti ad oggi, dalle nuove ed aggiornate statistiche, non possono che confermare e aumentare i dubbi sollevati dal CGA.

L’udienza è stata fissato per il giorno 29 novembre 2022.

Il presidente della Corte Costituzionale non sarà più, in quella circostanza, Giuliano Amato, in quanto rimarrà in carica solo fino al 18 settembre 2022, data della scadenza del mandato dei nove anni di giudice della Corte Costituzionale. 


FONTI:
La Sicilia WEB
Editoriale domani

VelenoQB sui Canali Video:

🔗Veleno_ODYSEE
🔗Veleno_RUMBLE

DOJ, ACCUSE / ARRESTI / CONDANNE

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PROJECT SAFE CHILDHOOD – ( PROGETTO INFANZIA SICURA )

RAPPORTI DI CONDANNE GIORNALIERI DAGLI USA

Il Progetto Infanzia Sicura è un’iniziativa nazionale per combattere la crescente epidemia di sfruttamento e abuso sessuale dei bambini, lanciata nel maggio 2006 dal Dipartimento di Giustizia.

Guidata dagli uffici dei procuratori degli Stati Uniti Attorneys’ Offices e dalla Criminal Division’s Child Exploitation and Obscenity Section (CEOS), il Project Safe Childhood raccoglie risorse federali, statali e locali per meglio localizzare, arrestare e perseguire gli individui che sfruttano i bambini via Internet, così come per identificare e salvare le vittime.

Comunicato stampa del 01 giugno 2022

01 giugno 2022

31 maggio 2022

27 maggio 2022

26 maggio 2022

ALTRE NOTIZIE>>>

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L’EPIDEMIA DELLA DISINFORMAZIONE E DELLA PROPAGANDA

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Eschilo diceva “in guerra la verità è la prima vittima

In questi mesi abbiamo assistito ad un continuo attacco mediatico da parte di tutti gli organi di informazione, volto a perseguitare le persone e infondere nel loro sentire angoscia. Una vera e propria tortura.

Con l’inizio del conflitto in Ucraina la propaganda ha accelerato notevolmente, spesso creando ad hoc le notizie, utilizzando ogni mezzo. Sono state usate foto di anni fa per Bucha e Mariupol, ma anche fermo immagini di video del 2013, si è data voce a parenti e amici di giornalisti ucraini ma residenti in Italia senza verificarne la fonte, spesso da chi dovrebbe invece proprio controllarne la veridicità

Anche in trasmissioni TV di un certo spessore tipo “Piazza Pulita” di Giovanni Floris sono state usate immagini false per dare informazioni sensazionalistiche. In questo caso venne usata la foto di un gioco da tavolo per rappresentare il bunker di Azovstal. Il 25 febbraio il TG2 usò un videogioco per mostrare un attacco russo.

Oppure ricordiamo il discorso di Putin allo stadio LUZHNIKI (18/03/2022) in occasione dell’anniversario della riunificazione della Crimea alla Russia. A Quarto grado, su Retequattro, è andato in onda un servizio in merito, in cui si afferma che il video è stato manipolato, utilizzando le immagini di un altro discorso, del 2021. Questa “notizia” è stata ripresa anche dal Messaggero. Noi abbiamo fatto il fact check di questo esplosivo scoop realizzato da codesti premi Pulitzer mancati:

  1. Il discorso del 2021 era di sera, quello del 2022 era di giorno
  2. Nel discorso del 2021 moltissime persone tra il pubblico, se non quasi tutti, indossavano la mascherina, in quello del 2022 quasi nessuno è con la mascherina
  3. Le ragazze ipotizzate e propagandate come prova da R4 nel video scaricabile da EURONEWS non ci sono.

Anche l’informazione stampata ha usato i videogame per mostrare l’abbattimento di 4 elicotteri russi da parte dei sistemi antiaerei ucraini.

Piazza Pulita confonde i cunicoli sotto le acciaierie Azovstal per un gioco da tavolo postapocalittico. Non è la prima volta che i mezzi di informazione si fanno suggestionare da immagini tratte da mondi immaginari

Premesso che in guerra non esistono santi, ciò che preme sottolineare in queste righe è che nel caos generato dal conflitto l’obiettivo dei mezzi di informazione dovrebbe essere il racconto della verità, in modo equo e senza caratterizzazione.

Partendo da questo principio, la domanda è: come si può sapere qual è la verità se viene continuamente artefatta?

In Italia la propaganda ha il predominio a discapito dell’informazione ed ha alzato il livello, ancora. Dopo l’ospedale di Mariopul che in realtà era utilizzato a deposito di armi ucraine, dove pare non ci siano stati né morti né feriti tra i civili, si è iniziato a parlare di violenze sessuali su donne e bambini da parte dei soldati russi.

Ecco alcuni esempi:

Il 22 maggio scorso il Sky Tg24 ha mandato in onda l’intervista di una psicologa ucraina, in forza all’Unicef, che racconta di bambini sotto i 2 anni sottoposti a violenze inimmaginabili.

leksandra Kvitko è una psicologa che lavora per l’Unicef e risponde alle chiamate di emergenza delle vittime. I dati parlerebbero di oltre 400 casi di violenza su uomini, donne, ma anche bambini e anziani

L’Huffpost due giorni dopo rilancia con un articolo che afferma che sono in aumento le notizie di violenza sessuale su minori, inclusi i neonati. A sostegno delle accuse riporta la dichiarazione del Presidente della Commissione Europea Peter Stano, e un estratto del portavoce dell’Alto rappresentate Ue J. Borrell.

Il portavoce della Commissione europea Peter Stano: “Sempre più notizie di crimini indicibili commessi dall’esercito russo nei confronti del popolo ucraino”

Attenzione, non si sta negando la possibilità che tali notizie siano vere, si cerca di sottolineare che non c’è equilibrio, ma un solo unico senso di direzione.

Esistono anche informazioni in compensazione, che è giusto conoscere.

Il 30 maggio l’informazione di controparte comunica che la Russia indaga sulle attività sospette della Croce Rossa ucraina. Nella sede di Mariupol sono state trovate circa 1000 cartelle cliniche di bambini catalogati come “organi sani”. Nessuna procedura medica o condizione che giustificasse la registrazione dei piccoli.

Esiste anche un video che insieme alle prove raccolte sarà portato a supporto delle accuse per l’accertare i crimini commessi da Kiev.

Dove sono quei 1000 bambini? Per quale motivo hanno una cartella clinica intestata senza apparente motivo?

A mettere in dubbio la narrativa italiana circa i fatti che stanno accadendo in Ucraina per mano dei soldati russi c’è anche la dichiarazione del commissario presidenziale per i diritti dell’infanzia Daria Gerasimchuk che in diretta su un canale polacco ha smentito chiaramente.

Ha esplicitamente detto “ad oggi, l’Ufficio del Procuratore Generale dell’Ucraina non ha un solo fatto confermato di violenza”. L’emittente polacca non è sicuramente filoputiniana anzi diciamo proprio che è da sempre pesantemente russofoba.

Fact Checking Ucraina – Nessuna violenza da parte degli “occupanti russi” nei confronti dei bambini

In un momento come questo la sola cosa necessaria per contrastare la violenza sui bambini è la verità, non il tifo da stadio.

Mai dare per scontato che ció che viene presentato come realtà, lo sia. Avere uno spirito critico é essenziale per un sano ragionamento ed analisi.

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FECONDAZIONE IN VITRO – OVOCITI UMANI IN PROVETTA

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IL CONFINE TRA ETICA E SCIENZA

La fecondazione in vitro è una tecnica che ha permesso dal 1978 ad oggi la nascita di più di un milione di bambini in tutto il mondo.

Inizialmente è stata utilizzata per aiutare quelle donne che avevano le tube chiuse; con il tempo si è visto che con questa tecnica potevano essere superati molti altri ostacoli. Al momento è permessa nei casi in cui la donna soffra di endometriosi severa, bassa qualità degli ovociti (magari dovuta all’età), patologie che richiedono uno studio genetico preimpianto, o se l’uomo ha una bassa qualità spermatica.

L’obiettivo quindi è assolutamente condivisibile.

La Fecondazione In Vitro (FIV) consiste nell’unione dell’ovulo con lo spermatozoo,  effettuata in laboratorio – in vitro – ha lo scopo di ottenere embrioni già fecondati da trasferire nell’utero materno.

FECONDAZIONE IN VITRO CON TRASFERIMENTO DELL’EMBRIONE(FIVET)

E’ una tecnica medica che feconda in vitro un ovulo per poi trasferirlo, una volta diventato embrione, nell’utero della donna.

Il processo comporta l’ottimizzazione dell’ovulazione che non viene compromessa da eventuali malformazioni dell’apparato genitale femminile. Usata anche nel caso di infertilità maschile facendo ricorso ad un donatore.

Ha una probabilità di gravidanza del 28%, il 75% termina la gravidanza. L’impianto non può superare il numero di 3 embrioni, per un giusto equilibrio tra probabilità di riuscita e gravidanza multipla (il 28% dei casi registra parti gemellari, e sono da considerarsi patologiche per madre e piccoli).  Non è quindi esente da rischi e da effetti collaterali, anche gravi.

IL MERCATO DEGLI UTERI IN AFFITTO

– L’ISOLA FELICE – per realizzare il sogno di aver un figlio per mezzo di un utero in affitto. L’Ucraina è una sorta di paradiso terrestre per gli stranieri che desiderino avere un figlio attraverso le madri surrogate. Un mercato in piena espansione e da numeri preoccupanti che non prevede solo il “turismo medico” dai prezzi convenienti, ma alimentato dalla criminalità organizzata che con cliniche ed agenzie fittizie realizza profitti inimmaginabili con il traffico di neonati.

– ANCHE PER LE MATERNITÁ SURROGATE É BLACK-FRIDAY – La BioTexCom che si definisce “centro per la riproduzione umana” a novembre 2021 ha lanciato la campagna di marketing: ovuli e uteri in saldo, il 3% di sconto su ogni “pacchetto”.

Il costo occulto e drammatico della finta idea di felicità è lo sfruttamento di tutte le giovani donne, spesso senza altra scelta, che vengono consumate dal mercato sempre più florido della maternità surrogata.


– MATERNITÀ SURROGATA – UN BUSINESS DA CENTINAIA DI MILIONI PER L’UCRAINA – si stima che nascano tra i 2.000 e i 2.500 bambini all’anno in Ucraina con la tecnica della maternità surrogata, stimato significa che tutto il mercato non ufficiale non è conteggiato. Il giro di affari si aggira su diversi milioni di Euro, basti pensare che il pacchetto completo delle cliniche autorizzate come la BioTExCom, senza sconto, è di circa 65mila euro. Mentre la fecondazione in vitro si aggira intorno ai 15.000€.


-E poi c’è il BUSINESS DEGLI UTERI IN AFFITTO-BAMBINI TRATTATI COME MERCE – Le donne che si prestano alla maternità surrogata spesso sono donne che non hanno alternative, e da questa condizione di disagio queste cliniche incassano milioni, i bambini sono solo il prodotto da commercializzare.

Nelle viscere di un palazzo di Kiev ci sono ventuno piccoli soldati che combattono
la loro guerra dentro culle di plastica.

OVOCITI UMANI IN PROVETTA? «ETICAMENTE INAMMISSIBILE»

All’Università di Edimburgo sono stati ottenuti per la prima volta ovociti umani maturati in provetta. Estratti da tessuto ovarico sono forse un rimedio all’infertilità.

Gli ovociti però risultano immaturi e inadatti per procedere con la fecondazione poiché presentano diversi difetti gravi.

Ma i dubbi etici sono numerosi

La ginecologa e pioniera della vitrificazione degli ovociti E. Porcu, afferma che non si sa se questi ovociti siano fecondabili e nel caso, a che tipo di embrioni darebbero vita.

Anche il presidente del Comitato nazionale per la bioetica L. D’Avack ritiene inaccettabile che si sperimenti sull’uomo, infatti per verificare l’efficacia della scoperta occorrerebbe far nascere un bambino, ma con che esito? Se il neonato nato presentasse gravi patologie o malformazioni chi se ne prederebbe cura? Anzi, qualcuno se ne prenderebbe cura? E poi? Si riprova aggiustando il tiro fino a che non si raggiunge un “risultato accettabile”? Fino a dove ci si può spingere?

Si aggiunge la voce di R. Colombo che sottolinea come, una volta confermata la capacità di originare embrioni umani attraverso questa tecnica colturale di molti ovociti umani, il passo verso la fecondazione eterologa con gemete femminile e verso la clonazione umana, siano davvero brevi.

La separazione dall’atto di amore per dare vita ad un nuovo essere umano è a sostegno dell’inammissibilità di questi interventi biotecnologici, irrispettosi della natura umana.

LE UOVA UMANE SONO STATE COLTIVATE PER LA PRIMA VOLTA IN VITRO DA ZERO

Per la prima volta gli scienziati sono riusciti a far crescere uova umane in laboratorio portando le cellule primordiali allo stadio successivo di uova mature.

Il lavoro è stato pubblicato  sulla rivista Molecular Human Reproduction .

In un corpo femminile in via di sviluppo, prima della sua nascita, non ci sono uova mature, ma solo oogonio, cioè uova immature con un doppio set di cromosomi. I follicoli primordiali in cui si trovano hanno una dimensione di circa 50 micrometri e sono indistinguibili ad occhio nudo. Dopo che gli oogonia hanno subito la prima divisione meiotica, si sviluppano in ovociti di primo ordine racchiusi in follicoli germinali (questo si verifica anche prima della nascita di una donna). Dopo la pubertà, tali ovociti potranno svilupparsi in cellule germinali mature, per le quali subiranno una seconda divisione meiotica, “congelandosi” in metafase (la divisione si completa solo quando uno spermatozoo entra nell’uovo). Di solito, viene rilasciato un uovo ogni ciclo mestruale.

In precedenza, esperimenti simili sono stati condotti con uova di topo, che sono state coltivate in laboratorio, le hanno fecondate con successo e hanno ottenuto prole viva con esse. Lavorare con materiale umano per una serie di ragioni, principalmente di natura etica e legale, si è rivelato molto più difficile. C’è, tuttavia, molta sperimentazione in questo settore, poiché l’infertilità è un problema molto comune. Secondo le stime dell’OMS, circa il 5% della popolazione è sterile, per ragioni anatomiche, genetiche, endocrine e immunologiche. Inoltre, va notato che secondo le leggi di alcuni paesi (tra cui il Regno Unito), l’uso di cellule germinali coltivate artificialmente per il trattamento dell’infertilità è ancora vietato.

Gli scienziati hanno già provato , ad esempio, a far crescere cellule germinali umane a partire da cellule staminali, ma finora non sono stati in grado di portarle allo stadio di uova mature e spermatozoi, sebbene siano state ottenute anche varianti di cellule aploidi . Inoltre, sono stati condotti con successo e  pubblicati esperimenti in cui è stato possibile far crescere in laboratorio ovuli umani maturi da ovociti che avevano già superato le prime fasi di maturazione all’interno del corpo femminile e raggiunto gli stadi di follicoli secondari. Nel nuovo lavoro, la coltivazione degli ovuli in vitro è iniziata fin dalla prima fase possibile.

L’intero processo è durato tre settimane. Le uova cresciute, secondo gli scienziati, sembrano essere pronte per la fecondazione, ma questa fase successiva dell’esperimento richiederà permessi speciali.

NOI COME I RINOCERONTI?

La coltivazione di embrioni umani è vietata se non come sperimentazione scientifica. Gli scienziati giapponesi hanno iniziato con i topi, proseguirà sui rinoceronti bianchi per evitarne l’estinzione.

L’obiettivo in questo caso è stimolare e ovaie degli ultimi due esemplari femmina rimasti al mondo per far loro espellere le ultime uova e fecondarle in vitro con lo sperma congelato dell’ultimo maschio morto nel 2014. Ottenere così embrioni della specie e impiantarli in madri surrogate.

Anche negli esseri umani gli ovociti scarseggiano, la riserva nell’ovaio è determinata alla nascita, alcuni si perdono, altri si ammalano o mutano. Ma le difficoltà sono molteplici poiché l’embrione umano è attaccato all’utero della madre e ai tessuti extraembrionali, senza tale condizione non può crescere bene, non ha le indicazioni per svilupparsi correttamente, deve “sentire” la madre.

Per dare la possibilità ai malati di cancro di poter procreare gli embriologi hanno realizzato una tecnica molto complicata per salvare i loro ovociti e usarli dopo la guarigione. Ritagliando una parte di ovaio con gli ovociti per coltivarli in vitro, irrorandoli di ormoni e di siero di sangue materno, una volta maturi sono stati congelati in attesa di essere impiantati poi nell’utero della madre guarita. I rischi sono notevoli e si potrebbero evitare facendo crescere i follicoli in vitro.

MODIFICARE UN NASCITURO È POSSIBILE? È ACCETTABILE?

Ci sono diversi modi per curare una malattia ereditaria prima ancora che si sviluppi, ad esempio con l’editing genetico durante la fecondazione, non ancora approvato dalla  comunità scientifica poiché, anche se gli scienziati impegnati in questi studi si trincerano dietro la volontà di combattere l’infertilità, ciò che davvero può capitare è avere modificazioni genetiche  ereditabili o la nascita di bambini geneticamente modificati. Tali mutazioni comportano disabilità in giovane età e un portatore di queste mutazioni non è in grado di procreare soggetti sani. 

Dagli anni ’90 gli esperimenti in merito continuano incessantemente, gli studiosi sperano di poter anche arrivare a congelare ovuli immaturi per farli maturare in laboratorio.

Fino a che punto si può arrivare per contrastare madre natura?

Che tipo di esseri viventi si creeranno?

Avranno la connessione di un essere vivente con la parte animica?

Ma soprattutto ne avranno una?

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LA CRUDA REALTÀ DEL TRAFFICO DI BAMBINI

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LA NUOVA SCHIAVITÙ, LA SCHIAVITÙ MODERNA

Stante la definizione di numerose organizzazioni ed organismi anti-schiavitù nonché degli organi di polizia competenti, il Governo britannico, nel 2014, ha stabilito che il traffico di esseri umani è da ritenersi la Nuova Schiavitù Moderna caratterizzata dal perpetrare abusi sui minori.

Gli scopi sono molteplici e ciascuno di loro costituisce un’efferata violenza nei confronti dei bambini/adolescenti.

 ⁃ Lo sfruttamento sessuale è il primo obiettivo dei responsabili di tale agghiacciante realtà, sempre più in espansione. Adolescenti e bambine da destinare al mondo della prostituzione, spesso appartenenti a classi sociali poco abbienti o a dimensioni degradate, economicamente non agiate e sviluppate, che vengono attratte con l’inganno e la menzogna ed alle quali viene fatto credere che potranno lasciare le proprie famiglie, la propria città, il proprio Paese d’origine, per raggiungere un luogo in cui verrà offerto loro un lavoro dignitoso, uno stipendio decoroso, una qualità di vita migliore. Nella maggior parte dei casi, saranno imbarcate con documenti di identità falsi e allontanate il più possibile dalla propria Nazione. Solo quando avranno raggiunto l’obiettivo prefisso, realizzeranno di essere cadute in una trappola fatale, in un giro vizioso, pericoloso, insalubre e violento, dal quale sarà estremamente difficile evadere; un mondo fatto di violenze, aggressioni, sfruttamento, percosse, ferite, lesioni, umiliazioni, minacce continue e ritorsioni. Solo allora comprenderanno di vivere un incubo e di essere giunte all’inferno. Alcune di loro riusciranno ad essere tratte in salvo ma molte di esse saranno talmente divenute succubi dei propri carnefici, tali da ritenere di non poter più sopravvivere senza la loro tutela ed il loro mantenimento e di non essere più in grado di gestirsi autonomamente, in un ambito che sia differente da quello, di non essere più in condizione di tornare alla normalità.

 ⁃ Le attività criminali ed illecite. Spesso, ad alcune di queste attività, sono indirizzate anche le minori destinate al traffico sessuale ed alla prostituzione. In altri casi, sono attività primarie, dalla coltivazione di cannabis, allo spaccio di droga, al furto, all’accattonaggio/borseggio ed altri numerosi illeciti facenti parte della c.d. criminalità di strada o rientranti nella categoria delle frodi. Un circuito dal quale sarà quasi impossibile fuggire. Avranno a che fare con criminali incalliti, privi di scrupoli e di coscienza, armati ed assetati di denaro, spesso già con precedenti penali, abituati a fronteggiare ogni tipo di ostacolo ma, soprattutto, senza anima. Per loro, infliggere violenze e dolore è solo puro divertimento, sadismo, fonte di guadagno. Sono anche abili manipolatori, scaltri, preparati e astuti: sanno come incatenare le proprie vittime e renderle dipendenti.

Si prevede che altri 10 milioni di ragazze si sposeranno entro il 2030, lasciando più ragazze a rischio di morire. Il matrimonio infantile uccide più di 60 ragazze al giorno a livello globale, questo porta a cifre annue spaventose, ovvero 22.000 ragazze muoiono all’anno per la gravidanza e il parto derivanti dal matrimonio infantile

 ⁃ Matrimonio forzato, servitù domestica, lavori forzati presso ristoranti, fabbriche, aziende agricole, fattorie. Il matrimonio forzato è una consuetudine ancora in atto in numerosi paesi. Le “spose bambine” ne sono un esempio esauriente. Piuttosto comune il fatto che siano i genitori e i familiari stessi a cedere le proprie figlie/nipoti/parenti strette, in cambio di denaro. Trattasi di situazioni al limite della sopravvivenza e di povertà estrema che costringono numerose famiglie a compiere gesti mostruosi ed inaccettabili. Il traffico di bambine in tenera età, da offrire in spose ad adulti ed anziani è assai attivo e redditizio e, pertanto, anche i criminali, perfetti sconosciuti, si adoperano per rapimenti e sequestri, al fine di “prendere possesso” delle minori, per poi farle approdare in territori e località ignote, in cui ad attenderle c’è il ricco privato che ha pagato profumatamente per averle. I danni fisici, oltre che psicologici, che, spesso, si verificano in queste creaturine, anche dell’età di 8/9 anni, posso essere di grave entità.


I minori che verranno condotti al lavoro forzato presso aziende agricole, fattorie, fabbriche non hanno un destino migliore.

Saranno costretti a lavorare per giornate intere, in ambienti malsani e privi di ogni norma di sicurezza, precari ed insalubri.

Condizioni igieniche al limite, assenza di bagni, pasti scarsi, insufficienti, impossibilità di contattare genitori e familiari, isolamento, sfruttamento a livelli massimi.

 ⁃ Adozioni illegali. Questa è divenuta ormai una tendenza sempre più in ascesa. Ne abbiamo parlato ampiamente, anche in merito ai profughi in fuga dall’Ucraina che, ultimamente, sono tra i soggetti più a rischio ma non sono i soli: la fame, la paura, la povertà, l’angoscia e la disperazione inducono gli esseri umani ad essere più vulnerabili e fragili, facilmente manipolabili, gestibili ed ingannabili, tali da essere posti nella condizione di sudditanza o di credere a qualunque menzogna, tali da essere posti, sovente, innanzi a scelte e decisioni avventate e da irresponsabili, tali da renderli ingenui e sprovveduti, da non poter riconoscere e distinguere lucidamente un pericolo incombente, per sé stessi e per la propria prole. Ecco, dunque, che si verificano situazioni assurde come l’affidarsi ad estranei per un passaggio o l’affidare loro i propri figli, sulla scorta di promesse da parte di buoni samaritani e finti eroi, che si immoleranno innanzi ai loro occhi, che si spacceranno per soccorritori, per uomini generosi ed altruisti, pronti a supportarli, ad aiutarli e a salvarli. Carnefici sotto false spoglia. Ecco, dunque, che potrà accadere, nel caos, nel trambusto e nel panico più totale, la scomparsa di bambini che non riusciranno più a trovare i propri genitori, creature sole ed abbandonate o di cui si perde traccia, che non posseggono più un’ancora di salvezza e che saranno potenziali vittime di predatori, appostati come condor, in attesa di porre gli artigli su una preda, su un cerbiatto smarrito, deprivato della propria famiglia.


I TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI SONO UOMINI BEN ADDESTRATI, NON IMPROVVISATI.
Hanno tecniche consolidate mai create sul momento. Hanno esperienza comprovata sul campo, sovente, fanno parte di reti criminali più vaste che agiscono in modo capillare, attento, scrupoloso e preciso. Organizzazioni che sanno perfettamente come muoversi, che hanno una folta fauna di contatti a livello nazionale ed internazionale, che si avvalgono, finanche, di individui corrotti e corruttibili, riconducibili ad enti ed organi istituzionali. Non sempre sono piccoli criminali che devono sbarcare il lunario o che hanno una gestione “familiare” della loro organizzazione. Esistono anche loro, ovviamente: non sono meno pericolosi ma più facilmente localizzabili.

Le reti criminali più ampie sono, al contrario, difficilmente penetrabili e rintracciabili se non attraverso lunghe e tortuose indagini, se non attraverso azioni coordinate ed operazioni congiunte di più organi competenti e di task force internazionali che lavorano in sinergia, si scambiano dati ed informazioni, in una attività di collaborazione e mutuo scambio costante.



DANNI FISICI E PSICOLOGICI NEI CONFRONTI DEI BIMBI

Al di là di quelle che sono le violenze e le conseguenze materiali, a livello fisico subite dai bambini e dagli adolescenti oggetto di tratta – che assai spesso vengono costretti a vivere in condizioni proibitive, tali da cagionare seri problemi alla loro salute – non bisogna sottostimare quelli che sono i danni a livello psicologico, altrettanto deleteri e devastanti.

L’allontanamento da genitori, familiari, punti di riferimento, amici e conoscenti, l’isolamento, il senso di abbandono ed impotenza, il senso di fallimento ed angoscia profonda, i traumi fisici a cui sono stati sottoposti e gli shock vissuti creeranno delle fratture irreversibili nella loro psiche. Gli equilibri mentali saranno messi a dura prova ed alterati, e marcati segni di instabilità potranno affacciarsi. Depressione, disturbo post traumatico da stress, aggressività, alterazioni continue dell’umore, rabbia, anoressia o altre disfunzioni alimentari, attacchi di panico, autolesionismo ed istinti suicidi, abuso di alcol o sostanze stupefacenti: vere e proprie fratture dell’anima.

Sono bambini a cui viene rubata l’infanzia, ali spezzate, creature che, se tratte in salvo, difficilmente potranno tornare a sorridere e a gioire per una nuova alba.

Bambini che, una volta adulti, avranno il timore di non poter più avere un’autonomia propria ed una stabilità emotiva nonché economica, avendo sempre e soltanto vissuto in una coltre di nebbia e di fumo soffocanti, all’interno di una gabbia, lacerati quotidianamente da torture fisiche e mentali e da abusi inauditi.

Bambini che una volta adulti, probabilmente, avranno un futuro che li vedrà tristemente protagonisti di storie al limite, di maltrattamenti da infliggere, di derive ben peggiori di quelle affrontate durante le loro distruttive esperienze.

Lo scenario rappresentato è tra i più tristi e sconvolgenti e portarlo alla luce affinché più persone possibili possano assumere coscienza e consapevolezza, si rende fondamentale.


COME RICONOSCERE I CAMPANELLI D’ALLARME

In un contesto del genere, sebbene gli sforzi e l’impegno da parte delle Forze dell’ordine e di tutti gli organi competenti nonché delle numerose Organizzazioni anti-schiavitù siano incessanti ed imponenti, il contributo, seppur minimo, di ogni singolo individuo si rende indispensabile.

Un semplice passaggio di informazioni, una notizia appresa casualmente, una scena che ha attratto l’attenzione, un dettaglio che ha fatto sorgere un dubbio, una perplessità, un sospetto, se comunicati rapidamente alle autorità competenti, possono essere determinanti e salvare una vita.

Dati che possono apparire irrilevanti, a volte, non lo sono affatto.

Per tale ragione forniamo utili suggerimenti che dovrebbero rappresentare un sorta di alert, di campanello di allarme perché un bimbo coinvolto in un traffico illecito potrebbe essere alla vostra portata, in prossimità della vostra abitazione o della vostra sede di lavoro, più di quanto immaginiate, potrebbe essere un vostro vicino di casa piuttosto che il ragazzo addetto alle consegne della spesa, potreste trovarlo all’autolavaggio in cui portate solitamente il vostro autoveicolo o all’interno del garage in cui fate custodire la vostra automobile.

Attività o segnali che possono costituire un allarme e rappresentare un’anomalia devono essere monitorate e prese in considerazione senza indugiare, come, ad es., un bimbo dedito eccessivamente a faccende domestiche o che non frequenta assiduamente la scuola oppure un bimbo che dimostra di non avere sufficiente libertà di movimento e di azione se non accanto ai genitori o ad adulti oppure ancora, un bimbo che esce assai poco di casa e risulta vivere intensamente tra le mura domestiche.

Ampliando il discorso, le circostanze che possono e devono innescare domande e destare perplessità riguardano minori che potreste veder aggirarsi, con una certa costanza e frequenza, all’esterno di un supermercato, nell’area adibita al parcheggio dei veicoli o al deposito dei carrelli della spesa, alla zona di scarico merci/scatoloni, presso una stazione ferroviaria o metropolitana, presso una stazione di servizio, un capolinea di autobus o pullman turistici, fuori da una chiesa, in un parco giochi, in un mercato scoperto, presso un porto, un terminal, seduti su un marciapiede, all’angolo di un bar, di un ristorante.

Un bimbo solo, non accompagnato, deve essere in grado di spiegare perché non sono presenti i genitori o dei familiari; un adolescente che si aggirasse per troppo tempo, con fare strano o sospetto, avvicinandosi a persone/clienti, dovrebbe essere in grado di fornire le stesse spiegazioni nonché il motivo per il quale non si trova a scuola o per cui non possiede, magari, un documento di identità. Dovrebbe trovarsi sempre nella condizione di fornire informazioni relative alla propria abitazione/residenza, non dovrebbe avere un comportamento stravagante o, comunque, poco comune, tale da far sollevare delle domande.

Un bimbo oggetto di una tratta rivelerà, nella maggior parte dei casi, un atteggiamento anomalo, una mente poco lucida e idee confuse, uno stato di smarrimento e non appartenenza, occhi malinconici e tristi, sorrisi di circostanza, frasi fatte, quasi da sembrare finte, fittizie, già predisposte. In numerosi casi potrebbe quasi sorprendere per aver un formulario di risposte già pronte che piovono come da una gettoniera o da un jukebox. Ciò accade perché i loro carnefici faranno in modo di plasmarli a dovere prima di metterli su una strada o di destinarli a qualsivoglia compito/mansione o prima di cederli, magari, ad altri sconosciuti, ad altri acquirenti. Verranno addestrati ed indottrinati, verrà loro inculcato cosa dire se degli estranei o dei tutori dell’ordine li avvicinassero, ma considerate, ad ogni buon fine, che seppur preparati e manipolati, sebbene minacciati o ricattati, resteranno comunque creature innocenti intimorite, spaventate, traumatizzate e, atteso che pochissimi sapranno essere dei bravi attori, la verità trasparirà, comunque, dalle loro parole e dai loro occhi. Un’anima ed un cuore provati, spezzati, fratturati non possono essere nascosti facilmente e a lungo.

In diverse circostanze, potrebbero mostrare un look trascurato, degli abiti non esattamente della propria taglia o dismessi, capelli in disordine, un fisico dal quale potrebbero emergere dati salienti che un occhio attento può catturare, come maltrattamenti, percosse, lesioni, malnutrizione, condizioni di salute precarie.

In questi casi, sarebbe opportuno provvedere a segnalare immediatamente il bambino agli organi di polizia ed alle autorità locali competenti ma, dapprima, per evitare che possa svanire nel nulla, ottimale sarebbe avvicinarsi al minore e cercare, con cautela ed estrema tranquillità, di conquistare la sua fiducia, di fare amicizia, di provare ad instaurare un contatto per rassicurarlo e farlo parlare, per fargli comprendere che si hanno buone intenzioni e che si desidera aiutarlo, avendo intuito che potrebbe essere in difficoltà.

Il dialogo e la comunicazione sono, solitamente, le armi vincenti; cercare di approcciarlo offrendogli un panino, un cappuccino caldo, un dolce, delle golosità, un pezzo di pizza.

Badate sempre all’atteggiamento che assumente, al linguaggio del vostro corpo, oltre a quello verbale. Porsi in apertura totale e non in attacco, utilizzare toni morbidi, pacati, rassicuranti e protettivi. Rappresentare degli esempi citando i propri figli, inventando, nel caso, che anche loro hanno corso dei pericoli e che il vostro istinto di protezione (o materno, se donna) vi ha condotto sino a lui, vi ha ha fatto percepire il disagio, l’esistenza di un problema. Moderazione, serenità, sguardi ed espressioni del volto che possano far sentire il minore al sicuro ed al riparo.

Da tenere a mente che laddove il bimbo fosse accompagnato (una “compagnia” a distanza debita, un controllore, un adulto che monitora da lontano e compare all’improvviso, nel momento in cui ci si avvicina al piccolo), si deve cercare di acquisire più elementi possibili direttamente dal bambino, si deve fare ogni utile tentativo per poter rapportarsi soltanto con lui, sebbene rappresenti un rischio: evitare contatti diretti con gli eventuali adulti accompagnatori ed evitare di insospettirli.

Solo con un minimo di dati utili alla mano, si è in condizione di agire, recandosi presso gli organi di polizia o le autorità locali preposte.


OSSERVARE OGNI PIÙ PICCOLA SFUMATURA.

Considerare che il bimbo potrebbe nutrire sensi di colpa per le proprie azioni e per ciò che è costretto a fare come, al contrario, potrebbe non rendersi conto di ciò che sta accadendo intorno a lui o di aver subito un abuso, una violenza, soprattutto se è stato accarezzato. Potrebbe sentirsi colpevole per aver infranto la legge oppure potrebbe ritenere di avere un ruolo nell’abuso stesso.

Considerare l’eventualità che il minore intimorito, spaventato, toccato ed accarezzato, abusato, nel percepire di aver fatto qualcosa di erroneo (ma al contempo, manipolato e soggiogato per indurlo a credere che sia tutto estremamente pulito e normale), potrebbe essere refrattario nell’aprirsi, nella convinzione che potrebbe subire ritorsioni (lui o i familiari, eventualmente ci fossero, esistessero), con la paura di essere perseguito penalmente, giudicato, criticato, incompreso o, finanche rimpatriato nel proprio Paese d’origine.

Non tralasciare mai, inoltre, l’ipotesi che il piccolo possa aver risentito di grandi stress post-traumatici e possa incorrere in vuoti di memoria.

Da quanto esposto è più che evidente che il traffico di bambini, la Nuova Schiavitù Moderna, è una piaga di entità imponente, non facile da contrastare ed eradicare. Le difficoltà riscontrate nell’identificazione delle vittime nonché quelle incontrate affinché possano e riescano a collaborare sono di portata immensa e richiedono un’azione incisiva sia a livello locale che globale.

Il mercato è estremamente proficuo e redditizio e, come avete potuto evincere, più la richiesta di minori è alta maggiore e più vasto sarà il mercato dell’offerta. Rendere edotta l’opinione pubblica ed insistere nell’attività di divulgazione affinché venga colpita e sensibilizzata è lo scopo di chi ritiene che LA TUTELA DEI BAMBINI SIA LA PRIORITÀ.

Altrettanto fondamentale è che tutte le operazioni connesse ad indagini, valutazioni, analisi, monitoraggi e tutti i piani studiati ed elaborati per la sicurezza a lungo termine vengano condivisi a livello internazionale: organizzazioni, enti, organismi, istituzioni, agenzie, servizi sociali devono collaborare tra loro a pieno ritmo, in uno scambio continuo di dati ed informazioni costantemente aggiornati.

Il flusso delle informazioni e dei piani di intervento, a livello globale, il c.d. lavoro multi-agenzia, è indispensabile, così come la fattiva cooperazione/partecipazione di ogni singolo individuo, di ciascuno di noi, ognuno nel proprio piccolo.

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LATTE IN FORMULA. Necessità o interesse?

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Dalla notte dei tempi, l’allattamento al seno è il più importante atto d’ amore che si riserva al proprio figlio appena nato. Attraverso di esso si innesca l’imprinting, che lega indissolubilmente la mamma al suo bambino. Il contatto, il calore, gli sguardi, la tenerezza e l’esclusività di tale rapporto, solidifica la relazione di appartenenza reciproca e dà modo, ad entrambi, di scambiarsi delle informazioni e codici animici e biologici che altrimenti potrebbero perdersi.

Negli ultimi tempi, abbiamo letto su alcuni quotidiani, la crisi legata alla fornitura di Latte in Formula in US (comunemente chiamato “in polvere” in Italia), che ha reso difficoltosa se non, in alcuni casi, impossibile, la reperibilitá di tale prodotto nei negozi. Potete bene immaginare milioni di mamme prese dallo sconforto, per non riuscire a nutrire correttamente il proprio figlio. È delle ultime ore, che il Governo Uk aiuterà gli Stati Uniti per ovviare alla carenza di Baby Formula.
Questa grave crisi ha origini profonde, a causa di un’amministrazione attuale, maldestra ed inefficace.
Noi di ChildResQue però, vorremmo focalizzare un altro punto di vista importante, da cui partire: IL LATTE IN FORMULA È DAVVERO UNA NECESSITÀ, O È STATO RESO TALE PER AUMENTARE GLI INCASSI DELLE AZIENDE PRODUTTRICI?
Scopriamo insieme i Pro e i Contro di tale prodotto.
Dalle prime parole di questo articolo, possiamo, senza paura di smentita, affermare che il latte materno è fondamentale per il neonato, poiché esso contiene:

• milioni di cellule vive: globuli bianchi, ad esempio, che aiutano a rinforzare il suo sistema immunitario e cellule staminali, che favoriscono lo sviluppo e l’eventuale guarigione degli organi.
• Più di 1.000 proteine che sostengono la crescita e lo sviluppo del bambino, ne attivano il sistema immunitario e favoriscono lo sviluppo e la protezione dei neuroni cerebrali.
• Tutte queste proteine sono composte da amminoacidi. Il latte materno contiene più di 20 di questi composti; alcuni, i nucleotidi, aumentano durante la notte e, secondo gli scienziati, possono conciliare il sonno.
• Oltre 200 zuccheri complessi, gli oligosaccaridi, che fungono da prebiotici, introducono “batteri buoni”, nell’intestino del bambino. Questi, inoltre, prevengono il rischio di infezioni del sangue e riducono il rischio di infiammazione cerebrale.
• Più di 40 enzimi. Gli enzimi sono catalizzatori che accelerano le reazioni chimiche nel corpo. Quelli contenuti nel latte facilitano la digestione del tuo bambino e ne rafforzano il sistema immunitario, oltre a favorire l’assorbimento del ferro.
• Fattori di crescita che favoriscono uno sviluppo sano. Interessano molte parti del corpo del bambino come: l’intestino, i vasi sanguigni, il sistema nervoso e le ghiandole secretorie degli ormoni.
• A proposito di ormoni, il latte materno ne contiene molti. Queste sostanze chimiche intelligenti, trasmettono messaggi tra organi e tessuti, per assicurarne il corretto funzionamento. Alcuni di essi aiutano a regolare l’appetito e i ritmi del sonno del bambino e giovano, come detto sopra, persino al legame fra mamma e figlio.
• Vitamine e minerali; sostanze nutritive in grado di favorire una crescita sana e il corretto funzionamento degli organi, oltre che a promuovere lo sviluppo dei denti e delle ossa del bambino.
• Anticorpi, anche detti immunoglobuline. Esistono cinque forme principali di anticorpi e il latte materno le contiene tutte. Proteggono il bambino da malattie e infezioni, neutralizzando batteri e virus.
• Forse avete già sentito parlare degli acidi grassi a catena lunga, che svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo del sistema nervoso del bambino, oltre a favorirne lo sviluppo sano di cervello e occhi. Esatto, il latte materno è ricco anche di questi acidi.
• 1.400 micro RNA che regolano l’espressione genetica, prevengono o bloccano lo sviluppo di malattie, aiutano il sistema immunitario del bambino e contribuiscono al rimodellamento del seno.

Quindi, stando a quanto si evince dalla composizione e dalla ricchezza del latte materno, per il bambino è davvero un’immensa perdita, non poterne usufruire.

Vediamo anche, brevemente, altri particolari:

• Il colostro supporta il sistema immunitario e la funzione intestinale del bambino,
• Il colostro è particolarmente ricco di un anticorpo fondamentale chiamato sIgA, che protegge il bambino dalle malattie, non attraverso il suo flusso sanguigno, ma rivestendo il suo tratto gastrointestinale. È anche ricco di altri componenti immunologici e di fattori di crescita, che stimolano la formazione di membrane mucose protettive nell’intestino, ma non solo, i bambini, di solito, nascono con basse riserve di vitamina A, il colostro aiuta quindi a colmare il deficit.

Si comprende, quindi, che avviare un allattamento con latte in formula, nonostante gli esperti sostengano sia ricco di tutte le sostanze necessarie al suo corretto sviluppo, è sempre un danno. Il fattore principale di rischio è che possa sviluppare intolleranze e, nei casi più gravi, anche vere e proprie allergie.

Latte in formula.

In molti casi, però, la neo-mamma non secerne abbastanza latte, per cui le consigliano di ricorrere al latte in formula, non discutendo con lei un eventuale aiuto alla produzione naturale, sollecitando le ghiandole mammarie con la moxa, o il massaggio della fascia, ma soprassedendo a queste efficaci pratiche, per consigliare la soluzione più semplice che, però, può risultare la peggiore rispetto alle eventuali intolleranze.
Difatti, questa formula, usata per la composizione, è un estratto del latte bovino e per farvi capire meglio da cosa possano scaturire queste intolleranze, bisogna tenere conto di questo fattore: In generale il latte vaccino non è appropriato alla nutrizione umana.

Se si tiene presente che un vitello, alla nascita, pesa oltre 60kg e un bambino meno di 4, si può intuire che, dal punto di vista nutrizionale, non ha il profilo corretto.
Che induca allergie o reazioni è, quindi, piuttosto normale, anche considerando il profilo proteico.
L’intestino dell’infante, infatti, viene portato a maturazione, e quindi reso colonizzabile da parte della flora, con l’alfa lattoalbumina.
Il latte vaccino è povero di questa proteina e ricco di beta lattoalbumina, che è, invece, pro infiammatoria per l’intestino umano.
La saggezza antica, difatti, escludeva totalmente il latte vaccino per i neonati che non potevano essere allattati al seno, ma prediligevano, a ragion veduta, il latte d’asina, o tutt’al più di capra, poiché hanno tenori di alfa lattoalbumina più adeguati.

Latte di Capra
Latte d’asino.

In parole semplici, sono più adatti fisiologicamente al sistema digestivo ed intestinale del neonato, escludendo nella quasi totalità fenomeni di intolleranza nella somministrazione e questo Studio lo dimostra.
Ora passiamo al punto cruciale di questa discussione.
Ogni tanto capita di sentire qualche bella leggenda metropolitana, sul latte materno che, evidentemente, non è mai abbastanza, dopo i primi mesi diventa acqua e non sazia, non nutre e anzi, può addirittura essere nocivo per il bambino che, sicuramente, crescerà male e denutrito.
Queste sono solo alcune delle falsità che circolano sull’allattamento materno e sul latte di mamma.

Food & Nutrition Research.

Chiaramente, niente di tutto questo è vero; il latte materno è specie-specifico, quindi calibrato assolutamente e specificamente sulle necessità del neonato. Non solo, il latte materno si modifica nel corso del tempo e nel corso della giornata, adattandosi e calibrandosi sulle esigenze di ciascun bambino.
Una delle inesattezze peggiori che sono state diffuse sul latte materno, è che questo possa provocare allergie.

Ora, valutiamo subito un punto fondamentale: il latte materno, di per sé, non dà alcuna allergia.
Ci sono dei rarissimi casi in cui realmente il bambino non tollera il latte della madre, ma stiamo parlando di gravi patologie e, come detto, veramente molto, molto rare e si riferiscono all’ 1% dei neonati.
Non è proprio rarissimo, ma comunque accade con poca frequenza, che il neonato sviluppi delle allergie mentre è allattato al seno. Ecco, in questo caso, viene sempre incriminato il latte materno.
La soluzione proposta dai medici, più di una volta, è quella di sospendere l’allattamento e di allattare artificialmente il bambino.

Serve davvero fare il punto della situazione: non è il latte materno a causare eventuali allergie nel neonato, quanto alcune proteine che passano nel latte e che vengono ingerite dalla mamma. Tra queste, per esempio, può indurre reazione allergica il lattosio che, tra le altre cose, è presente nel latte formulato, dato che la formula è composta di latte vaccino addizionato con vitamine.

INTOLLERANZE

Spesso abbiamo sentito parlare di intolleranze alimentari relative al latte materno , oltre a questa pubblicazione scientifica che aiuterà a fare chiarezza, apriremo un Focus su ciò che è diventato uno degli argomenti più discussi degli ultimi giorni, aprendo scenari piuttosto complessi, che noi del Team ChildResQue, ci poniamo da tempo:
“LE FORMULE IN POLVERE SONO MIGLIORI DEL LATTE MATERNO E POSSONO DAVVERO SOSTITUIRLO?”
“PERCHÉ MOLTI PEDIATRI CONSIGLIANO LE PUERPERE DI ADOPERARE LE FORMULE E NON FAVORISCONO L’ALLATTAMENTO AL SENO?”
“È SOLO BUSINESS, O COME DICONO I PEDIATRI ED ALCUNI ESPERTI, SERVE A PROTEGGERE IL NEONATO DA POSSIBILI INTOLLERANZE?”

Le nostre ricerche hanno portato a delle evidenze indiscutibili: il Latte Materno, come abbiamo già descritto e per fare un breve riassunto, è l’alimento essenziale per il nascituro. Il colostro, fluido prodotto dalla ghiandola mammaria nei primissimi giorni dopo il parto, è fonte di proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali e anticorpi e per questo la prima barriera di difesa che il corpo del neonato acquisisce ed è indiscutibile, quanto il piccolo ne possa trarre beneficio.

Indagine di ChilResQue.

Perché allora sempre più Neonatologi, o Pediatri, consigliano il Latte in formula?
In base ad una specifica sull’argomento, si è notato che l’introduzione di questo latte, nei primi giorni di vita, (in attesa della montata lattea), è associata con un aumento del rischio di sviluppo di allergia alle proteine del latte.
Proviamo ad analizzare alcuni studi, di cui vi forniremo i link.
Confronto della crescita e dello stato nutrizionale nei lattanti che ricevono formule a base di latte di capra e formule a base di latte di vacca: uno studio randomizzato, in doppio cieco.

Uno studio scientifico ha scoperto che a migliaia di bambini viene erroneamente diagnosticata un’allergia al latte vaccino.
Dei 1.300 bambini stimati e analizzati nello studio, tre su quattro hanno avuto “sintomi” all’età di un anno.
Secondo le attuali linee guida del NHS, i sintomi dell’allergia al latte vaccino nei bambini possono variare da eruzioni cutanee a problemi digestivi, come vomito, o diarrea.
Tuttavia, i ricercatori hanno avvertito che il consiglio ufficiale potrebbe portare a una “diagnosi eccessiva” delle allergie al latte, quando erano “sintomi infantili normali”, come pianto eccessivo, rigurgito di latte e feci molli.
Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Bristol, ha rilevato che il 38% dei bambini di tre mesi e il 74% dei bambini di 12 mesi analizzati, presentavano sintomi multipli, da lievi a moderati.
Tutti i partecipanti provenivano dall’Inghilterra e dal Galles ed erano stati allattati esclusivamente al seno, per almeno le prime 13 settimane di vita.

Tabella 1
Tabella 2

La dott.ssa Rosie Vincent, autrice principale dello studio, ha dichiarato: “Abbiamo valutato la prevalenza dei sintomi di allergia al latte definiti dalle linee guida, in 1.303 bambini.”
“Le linee guida possono promuovere la sovra-diagnosi dell’allergia al latte, etichettando i normali sintomi infantili come possibile allergia al latte.”
“Si presume che l’esistenza di una linea guida, sia più vantaggiosa di nessuna linea guida”, ha affermato, aggiungendo: “Tuttavia, le linee guida ben intenzionate, devono essere supportate da dati solidi, per evitare danni da sovra-diagnosi che superano i danni di mancata diagnosi e ritardata diagnosi di allergia al latte vaccino, che stanno cercando di prevenire”.

I genitori partecipanti hanno riferito sulla salute generale del loro bambino e sul consumo di alimenti, ogni mese, fino all’età di 12 mesi dei loro figli, in un questionario predisposto per lo studio.

I risultati, pubblicati sulla Clinical and Experimental Allergy, arrivano dopo che una recente indagine ha rilevato che, meno di un bambino su 100, in tutta Europa, è effettivamente colpito dalle allergie al latte.
La dott.ssa Vincent ha affermato che, quasi tre quarti dei bambini analizzati, presentavano due o più sintomi “lievi-moderati”, mentre quasi uno su dieci, presentava sintomi “gravi”, ad un certo punto tra i tre e i 12 mesi di età.
“La percentuale di bambini affetti, era più alta, a tre mesi di età, sia per due o più sintomi lievi-moderati (37,6%), sia per due o più sintomi gravi (4,3%), quando nessuno veniva nutrito direttamente con latte di vacca”, ha aggiunto.

Nel 2018, il dott. Chris van Tulleken ha rivelato in BMJ un’indagine, secondo la quale le prescrizioni di formule specialistiche per i bambini con allergie al latte vaccino, sono aumentate del 500%, tra il 2006 e il 2016.
Nello stesso periodo – secondo l’indagine – il SSN ha aumentato del 700% la spesa per le formule specialistiche.
Sette linee guida su nove, consigliano alle donne che allattano al seno, di eliminare tutti i latticini nella loro dieta, se credono che il loro bambino abbia un’allergia al latte.
In Inghilterra, i medici prescrivono circa 10 volte più formule specialistiche di quanto ci si aspetterebbe, in base alla proporzione di famiglie che usano latte artificiale e alla proporzione di lattanti che hanno un’allergia al latte.
La dott.ssa Vincent ha affermato: “L’ eccessiva percezione dell’allergia alimentare nel pubblico, in generale è di vecchia data e precede l’emergere di linee guida sull’allergia al latte, sia per gli adulti che per i bambini.
“Tuttavia, le linee guida che potenzialmente esacerbano il problema della diagnosi eccessiva, non sono utili”.

Il Team di ChildResQue, a più riprese ha evidenziato le anomalie relative al problema, per esempio in questi due post:

NASHVILLE (FDA). La FDA, insieme al CDC e ai partner statali e locali, sta indagando sui reclami dei consumatori e/o sulle segnalazioni di malattie infantili legate ai prodotti dello stabilimento di Sturgis, MI di Abbott Nutrition. Tutti i pazienti malati sono segnalati per aver consumato latte artificiale in polvere prodotto da Abbott Nutrition’s Sturgis, MI facility.
Cinque le malattie (quattro infezioni da Cronobacter e un’infezione da Salmonella Newport) hanno portato all’ospedalizzazione e il Cronobacter può aver contribuito alla morte di due pazienti.

19 APRILE 2022 – Abbott Baby Formula viene richiamato dopo che 4 neonati si ammalano, un possibile decesso.
L’azienda sanitaria Abbott Nutrition ha annunciato il richiamo di più formule in polvere per bambini, dopo le segnalazioni di quattro neonati che si sono ammalati con il consumo.
Per identificare un prodotto richiamato, i clienti possono controllare il numero a più cifre sul fondo del contenitore del prodotto. Se inizia con qualsiasi numero tra 22 e 37, e contiene i codici SH, Z2, o K8, rientra nella categoria di richiamo, dato che la data di scadenza è il 1 aprile 2022, o più tardi.

Non solo, recentemente, analizzando alcune delle formule in commercio è venuta alla luce una realtà davvero inquietante, dove esistono contenuti all’ interno persino elementi cancerogeni

Stando alle informazioni sopracitate, il Latte in Formula è una delle prime cause di intolleranze e, nelle fasi più gravi, di allergie per il neonato e nella prima infanzia, visto che il prodotto viene somministrato con diversi fattori di crescita, fino ai 2/3 anni, accompagnando lo svezzamento e i primi pasti.
Quindi la domanda è legittima: Perché continua ad essere promosso ed usato come la soluzione migliore? Cosa spinge i Pediatri a consigliarlo alle puerpere, invece di sostenere ed incentivare l’allattamento al seno? Perché, pur sapendo che il latte materno dà al neonato, le risorse necessarie per affrontare in salute e con le risorse necessarie, il suo sviluppo, si è creato un circolo vizioso che induce ad una scelta velatamente forzata ed in nome “della ricerca scientifica”, di escludere questo fantastico alimento che lega, oltretutto, madre e figlio in senso animico?
Molte potrebbero essere le risposte, ma ci sovviene sempre la più probabile, giusto per non chiamarla certezza: Business.
Le Aziende produttrici fanno in modo di insinuarsi in tutti i campi pubblicitari; gli informatori scientifici hanno molti incentivi a disposizione, da sottoporre ai pediatri, per promuovere la loro gamma di prodotti.

Questo è un indice fortissimo su quanto le decisioni dei governi, le politiche e la borsa  possano far precipitare la situazione di un’intera nazione. Il business che esiste dietro questo mercato, sempre sulla pelle dei più piccoli è immenso, il costo di un barattolo di latte in polvere varia dalle 15 fino a 50 euro e più (per un kg di prodotto) a seconda della formula, in US, ora introvabili, si aggirano dai 29,90$ in su. La situazione in Italia la situazione non è differente poiché i costi del latte in polvere stanno lievitando in modo sempre più repentino. Se pensate ai neonati che necessitano di svariate poppate al giorno potete ben capire quanto sia redditizio questo mercato, tanto da determinarne la forzatura da parte delle Autorità Sanitarie di tutti gli Stati mondiali.

Certo, non sempre, purtroppo, esistono i presupposti perché una mamma possa allattare al seno il proprio bambino, potrebbe essere vittima di patologie serie, aver avuto una gravidanza complicata, per cui la montata lattea non si presenta, potrebbe aver subito una mastectomia in precedenza, o avere patologie ai dotti lattiferi, ma queste sono solo le eccezioni.
Quando sentiamo mamme che non vogliono allattare per paura dello svuotamento del seno, o delle eventuali problematiche di ragadi dovute alla poppata, o perché, per impegni di lavoro o personali, sono intenzionate ad affidare immediatamente a tate, o babysitter il loro bambino, non possiamo fare a meno di constatare quale livello di egoismo sia stato raggiunto, a scapito di ciò che in natura è, da sempre, stato il rapporto più importante ed indissolubile: quello fra madre e figlio.

Noi del Team di ChildResque, avremo sempre un occhio puntato su tutto ciò che le Industrie dedicate ai prodotti alimentari e articoli per bambini hanno in produzione, metteremo sempre in guardia i genitori dai pericoli che posso incorrere nell’uso di prodotti inefficaci, nocivi e, in molti casi, letali, poiché il nostro interesse è proteggere i bambini e non le Aziende e/o Case Farmaceutiche, come, invece, la maggior parte degli Addetti ai lavori e Pediatri fanno.

Quarantena: sentenza sfavorevole Consulta

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Reggio Calabria, il teatro della contesa

Su ricorso della procura di Reggio Calabria

La corte costituzionale era stata interpellata dal giudice, perché un cittadino era incorso nelle sanzioni per essere uscito di casa durante il periodo di quarantena, che prevede di non abbandonare l’abitazione. Di seguito il testo integrale:

Le restrizioni alla libertà personale sono molto simili a quelle degli arresti domiciliari, ai sensi dell’Art.13 della costituzione. Il ricorrente, pur non essendo sottoposto a restrizioni di libertà per motivi penali, lamentava di aver ricevuto un trattamento in tutto e per tutto simile agli arresti.

Citazione art 13:


“La libertà personale è inviolabile.

Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.

In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.

E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.

La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.”

La libertà personale è inviolabile e tutte le eccezioni, motivate dall’autorità giudiziaria, devono rispettare la legge. Il Giudice ha considerato non manifestamente infondato il ricorso alla corte costituzionale per il contrasto della legge con l’articolo sopracitato.

Nel procedimento davanti alla Consulta, oltre alla parte ricorrente, ha preso parte il Presidente del Consiglio, assistito dall’avvocatura dello Stato. La linea del Legale di stato è quella che la norma che regola le restrizioni sanitarie non è riconducibile all’art 13, ma al 16, che regola la libertà di circolazione, invece della libertà personale.

Citazione art 16:

Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.

Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.”

La libertà di Circolazione per la Carta può essere limitata per ragioni di sanità o sicurezza e non per ragioni politiche. La circolazione oltre i confini italiani deve rispettare la legge.

La Consulta ha dato ragione all’avvocatura dello stato, poiché il motivo delle restrizioni è sanitario e con la quarantena si evita che il soggetto possa infettare altre persone. Il ricorso, pertanto non è stato accolto.

L’ID Digitale dell’OMS e il 6G (3a parte)

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Il Trattato dell’OMS è legato ad un passaporto digitale globale e ad un sistema di identificazione. 
L’incarico è stato affidato alla T-Systems, consociata tedesca di Deutsche Telekom.
Le dichiarazioni di Pekka Lundmark, CEO della NOKIA sul 6G
Il loro piano però sembra essere a un punto di stallo.

Il cerchio continua a stringersi, mentre le persone si stanno sempre più svegliando: a Davos si parla del futuro Economico del Mondo, ma soprattutto tecnologico, basato sul controllo degli Stati, ormai infiltrati dal loro potere, da decenni di asfissiante e paziente lavoro.

Il controllo Digitale è il loro obiettivo e lo stanno portando avanti, condito dalle devastanti affermazioni del famigerato dr. Harari, degno dei peggiori personaggi dei vecchi film di spionaggio di 007 e di quello che credevamo ormai sepolto nella storia: le teorie naziste del dr. Mengele. 

In pratica, Harari dice che stanno puntando ad HACKERARE l’ESSERE UMANO, come non erano riusciti a fare Nazisti e Comunisti e neppure la STASI della DDR…

Yuval Harari nel programma afferma, infatti, che: ““Netflix ci dice cosa guardare e Amazon ci dice cosa comprare. Alla fine, entro 10, 20, 30 anni gli algoritmi potrebbero anche dirti cosa studiare al college, dove lavorare, chi sposare. Perfino per chi votare. A quel punto non si potrà nemmeno parlare di “hackerare” un essere umano. Sarà come telecomandarlo.

Cosa accadrebbe allora, se questo progetto continuasse il suo percorso e capissimo una volta per tutte che non è un gioco, ma che questi hanno intenzione di fare sul serio, soprattutto dopo aver compiuto il passo dal già sufficientemente abborrito 5G verso il nuovo 6G?

Sentite cosa si permette di affermare al WEF 2022 Pekka Lundmark, Presidente e CEO della NOKIA: “Con la tecnologia 6G, gli smartphone diventeranno obsoleti. Entro il 2030 tutte le tecnologie saranno direttamente costruite e integrate nel corpo umano”. 

Potete quindi credere che tutta questa follia incontrollabile cercherà, in tutti i modi, di rovinarci proprio la vita e tutti i valori a cui essa è attaccata.
Ascoltate con attenzione, con le vostre orecchie e i vostri occhi, le sue parole espresse in questo video:

Dal WEF 2022 – Pekka Lundmark, Pres. e CEO della NOKIA.

Non sarà quindi solo il passaporto digitale o il Green Pass a condizionarci la vita e a impedirci o autorizzarci (a seconda dei casi), di compiere azioni anche le più normali della nostra esistenza, come è già accaduto col condizionamento del Green Pass COVID-19.

L’OMS, sta annunciando i piani per un  trattato pandemico internazionale legato a un passaporto digitale e ad un sistema di identificazione digitale e nella riunione del dicembre 2021, in una sessione speciale avvenuta solo per la seconda volta, dalla fondazione dell’OMS nel 1948, l’Assemblea Sanitaria dell’OMS ha adottato un’unica decisione intitolata: ” Il mondo insieme “.

L’OMS prevedeva quindi di finalizzare un trattato entro il 2024, che mirerà a trasferire l’autorità di governo – ora riservata agli stati sovrani – direttamente all’OMS, durante una pandemia dagli Stati membri legalmente vincolanti ai  regolamenti sanitari internazionali rivisti dell’OMS . 

Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo, ma la novità è che, come parte di questo piano, l’OMS ha incaricato T-Systems, consociata tedesca di Deutsche Telekom, di sviluppare un  sistema globale di passaporti per i vaccini , con l’intenzione di collegare ogni persona del pianeta a un ID digitale con codice QR. 

I certificati di vaccinazione a prova di manomissione e verificabili digitalmente, creano fiducia. L’OMS sta, quindi, supportando gli Stati membri nella creazione di reti fiduciarie nazionali e regionali e nella tecnologia di verifica” – ha spiegato Garret Mehl, capo del Dipartimento per la salute e l’innovazione digitale dell’OMS – “Il servizio gateway dell’OMS funge anche da ponte tra i sistemi regionali. Può anche essere utilizzato come parte di future campagne di vaccinazione e registri domiciliari”.

Questo sistema sarà universale, obbligatorio, transnazionale e gestito da burocrati non eletti, in una ONG catturata, che ha già pasticciato la risposta alla pandemia covid.

Se pensavate, però, che tutto fosse una FAKE NEWS, o una BUFALA da Butac, o da OPEN Society di Mentana/Soros & Co, beh:

Benvenuti alla PRESA DI COSCIENZA!

La buona notizia, comunque, ci viene da Ginevra, dove la carne al fuoco sembra essere troppa per l’assemblea dell’OMS, riunita in questi giorni e quindi, dopo aver rieletto, a scrutinio segreto, lo stesso Tedros Gebreyesus PER ALTRI CINQUE ANNI (🤦🏻), secondo il parere dell’Agenzia Reuters, il Trattato di cui stiamo parlando, subirà dei gravi ritardi e sicuramente non sarà oggetto di discussioni accese o decisioni finali, almeno fino al 2024.

 Quello che sta accadendo a Davos e il risveglio sempre più diffuso dell’attenzione dell’opinione pubblica su questi temi importanti, stanno avendo un effetto boomerang su tutte queste agende Globali portate avanti dalle Istituzioni Mondiali.

Ma il bello deve ancora arrivare…


FONTI:

Brownstone.org
WEF

Futuro Prossimo: Dr. HARARI e le sue folli dichiarazioni.
AGENZIA REUTERS da Ginevra: riunione OMS 2022.


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