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METAVERSO: IL MONDO VIRTUALE PARALLELO

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DEPERSONALIZZAZIONE IN CORSO E SICUREZZA DEI BAMBINI A RISCHIO

Come porre un freno ad una realtà che si sta espandendo minacciosamente con le sue propaggini ed i suoi tentacoli?

Rendendosi, innanzitutto, consapevoli del fatto che non ci stiamo confrontando con una dimensione ludica e piacevole, un’alternativa a giornate uggiose e monotone.

Non è un soltanto un diversivo o un’evasione dalla solita routine, come si potrebbe supporre nell’immaginario collettivo.

La tecnologia, quando raggiunge livelli che possono compromettere la propria ed altrui sicurezza, sia fisica che psicologica, diviene un’arma a doppio taglio, soprattutto se coinvolge i più vulnerabili e coloro che sono facilmente plasmabili, soggiogabili ed aggredibili ovvero i bambini.

Il mondo circostante è invaso da un fitto sottobosco infestato da soggetti poco rassicuranti e raccomandabili, che dovrebbero tenere in costante allerta gli adulti, in particolare, i genitori.

Metaverso, con le sue numerose applicazioni e le infinite stanze virtuali, concepito per socializzare e svolgere ogni tipo di attività, dall’intrattenimento, allo shopping, alla partecipazione di eventi, è tutto fuorché un luogo sicuro. I giovani ma anche una vasta percentuale di adulti, sono talmente assuefatti dai social e da una massiccia campagna mediatica, che li supporta e sponsorizza, che non realizzano quanto possa essere deleterio e devastante abbracciare, con disinvoltura, dinamiche allarmanti che stanno gradualmente sostituendo tutto ciò, che fino a poco tempo fa, poteva considerarsi normale, costruttivo ed edificante.

Assistiamo, giorno dopo giorno, ad un impoverimento e depauperamento dei valori fondamentali, della vera essenza dell’essere umano. Poco tempo da dedicare all’arricchimento ed al nutrimento dell’anima, poco spazio da dedicare all’Arte, alla Musica, alla Lettura, alla coltivazione di un hobby, ad un’immersione nella Natura, al miglioramento ed alla crescita del proprio IO, all’ascolto, al dialogo ed alla comunicazione verbale. Non era difficile aspettarsi che anche un’operazione mediatica così sponsorizzata dalle nuove tecnologie arrivasse a toccare l’Opera Lirica…siamo arrivati al saccheggio totale!!!

Ci mancava solo l’Opera Lirica nel “Metaverso”.

Metaverso sta fagocitando, passo dopo passo, pensieri ed azioni, nutrendosi di linfa vitale e di energie, ponendo in essere un pressante brainwashing, volto a rimuovere dalle menti abitudini e consuetudini consolidate e radicate. Le situazioni vanno vissute dal vivo, assimilando suoni, immagini e vibrazioni, ascoltando il suono armonioso della voce umana ed osservando sguardi ed espressioni del volto.

Il mondo virtuale creato da Zuckerberg (una “Seconda Vita”, a tutti gli effetti, sebbene sarebbe opportuno definirlo un succedaneo o piuttosto un surrogato), si colloca tra le varie “ossessioni” sostenute e pubblicizzate dal dr. Yuval Harari, portavoce dei principi dal WEF di Klaus Schwab fatte avanzare, ormai, grottescamente e grossolanamente ma ancora, purtroppo, supportate dai molti governi in cui il WEF ha inserito strategicamente numerosi dei suoi “adepti” della Young Global Leader Generation.

Questo “mondo alternativo” risulta non essere regolamentato sufficientemente ed è stato realizzato seguendo degli standard che non forniscono un idoneo monitoraggio di ciò che accade all’interno delle varie applicazioni.

Si accede alle chat rooms virtuali attraverso un Avatar tridimensionale, che rappresenta l’utente.

Avatar editor

L’interazione con gli altri utenti emula alla perfezione azioni e scenari come fossero reali, anche in ragione dell’impiego di visori VR che pongono il fruitore in condizione di percepire, sentire, provare sensazioni ed emozioni come se le stesse vivendo in prima persona.

Le varie situazioni in cui ci si trova coinvolti, dunque, sono delle vere e proprie full immersion in esperienze che hanno ben poco del virtuale e che possono provocare reazioni assai forti, potenti ed intense.

Stante le innumerevoli segnalazioni effettuate  fino ad oggi, sia da fruitori del servizio che da addetti ai lavori, come ricercatori, giornalisti, watchdog ed infiltrati vari, nelle numerose applicazioni del Metaverso, si affrontano, purtroppo, sempre più spesso, esperienze invasive, traumatiche, scioccanti e brutali, atteso che, dietro gli Avatar, in numerose occasioni, si celano predatori sessuali, pervertiti, molestatori seriali, individui sospetti e poco affidabili il cui principale obiettivo è quello di circuire, adescare e molestare giovani donne, adolescenti e bambini, spesso ricorrendo ad aggressioni ed attacchi violenti.

Stanze virtuali in cui accade, è accaduto e può verificarsi di tutto, inclusi abusi sessuali e stupri, persino di gruppo.

Ricercatrici ed utenti comuni che hanno subìto simili esperienze, hanno riferito di esserne uscite sconvolte, come se avessero sofferto e patito realmente per le violenze e gli stupri.

Ci stiamo riferendo a giovani donne o ad adulti.

L’impatto è stato fortemente traumatico.

Quanto potrebbe essere, dannoso, dunque, per un bambino, valicare certi “confini”?

A quali conseguenze potrebbe andare incontro una creatura innocente che, all’interno di una stanza, si vedesse accerchiata da pedofili o individui privi di scrupoli, di coscienza e di moralità?

Attenti ai predatori

Le nuove generazioni sono iperconnesse da quando vengono al mondo.

Non hanno ancora avuto l’imprinting con la propria madre, che davanti ai loro occhi si presenta quell’oggetto, dotato di fotocamera, che gli terrà compagnia per il resto della vita. Tutte le tappe del loro sviluppo e del loro cammino memorizzate ed archiviate dentro uno smartphone il cui contenuto sarà poi riversato sui social.

I giovani traggono insegnamento dagli adulti che li circondano e dalla propria famiglia. È dai propri genitori che ricevono i primi input e, immediatamente dopo, dai compagni di classe, dagli amici, dalla scuola e dal tessuto sociale in cui subentrano e si inseriscono gradualmente.

È fondamentale, pertanto, tenere sempre in considerazione che si educa e si guida un bambino, principalmente, attraverso il proprio comportamento, gli esempi impartiti ed i modelli rappresentati.

Se i bambini vivono in un mondo iperconnesso, è normale che lo saranno anche loro. Non è, dunque, stravagante o insolito che sappiano usare la tecnologia, con grande abilità, anche senza indottrinamento.

Hanno appreso indirettamente, osservando ed imitando, ripetendo ed emulando.

Per tale ragione, in tanti casi, non è così facile staccarli dallo smartphone o dal tablet che rappresentano, oramai, la loro realtà.

Non è un vanto quando i bambini bruciano le tappe e precorrono i tempi.

Il problema, quindi, non è rappresentato esclusivamente da una tecnologia oppressiva, invadente, deviata e deviante che sta assumendo derive pericolose, irretendo le masse con nuovi mezzi di comunicazione ed interazione in grado di produrre effetti negativi e rovinosi, come depersonalizzazione e perdita di identità.

La questione va affrontata tenendo anche conto del nodo cruciale dell’educazione e dell’attenzionamento dei propri figli: è indispensabile essere in grado di indirizzarli verso percorsi sani ed equilibrati, fornendo loro gli strumenti idonei per acquisire la capacità di destreggiarsi nella fitta foresta del web e di proteggersi dalle belve feroci.

È opportuno che i giovani vengano monitorati ma anche ascoltati ed osservati scrupolosamente.

L’ingresso a uno strip club virtuale, accessibile dall’app VRChat, consente ai bambini di entrare in strip club virtuali

Necessario accompagnarli per mano, soprattutto se piccoli, sebbene, possano apparire sufficientemente intelligenti, perspicaci e maturi per un debutto nei social.

Non devono navigare in rete da autodidatti.

Il fatto che sappiano usare uno smartphone o un qualunque altro dispositivo multimediale non sottintende che siano pronti per farlo.

Sono troppo piccoli, non sono abbastanza corazzati e forgiati, hanno una sfera emotiva facilmente scalfibile ed incrinabile e non posseggono ancora la giusta consapevolezza per comprendere appieno le loro azioni e valutarne le conseguenze ossia i rischi e le minacce in cui potrebbero imbattersi.

I dispositivi multimediali non sono adatti ai bimbi che vengono abbandonati a sé stessi, senza controlli e sorveglianza.

I social non sono dei parchi giochi o dei doposcuola, in cui “parcheggiare” serenamente i propri figli.

Nell’immersivo e variegato mondo di Metaverso, presto troverà posto anche una nuova “creazione”, figlia della tecnologia.

Il bimbo virtuale o, meglio ancora, il bimbo Tamagotchi.

Un figlio da allevare e crescere secondo i propri stati d’animo, il tempo a disposizione, la voglia di interagirci o meno. Un bimbo concepito per contrastare la noia, a misura di stress, di stanchezza e di vuoti e lacune da colmare.

Poco impegnativo, il giocattolo virtuale si comporterà esattamente come un bambino, in virtù di algoritmi che gli consentiranno di eseguire comandi, ponendolo in condizione di parlare, rispondere, ridere o piangere, di associare parole, immagini e suoni.

Il bimbo ideale che ogni genitore vorrebbe avere.

A misura d’uomo, gestibile e manipolabile, duttile e malleabile, mai invadente o ineducato, mai aggressivo o ribelle, mai eccessivo…e se lo fosse, con un click sarà possibile disattivarlo e riporlo nel suo guscio, in stand by, senza che possa creare disturbo.

Sarà l’utente a stabilire orari, ritmi, tempo e spazio da dedicargli, dal cambio del pannolino, al biberon, alla ninna nanna, alla fiaba della buona notte, alla poesia da recitare.

Un bimbo con interruttore, in buona sostanza.

La cosa più inquietante è quella di immaginare o anticipare scenari che mai vorremmo si realizzassero ovvero adulti, non propriamente equilibrati, che potrebbero adottare, un indomani, lo stesso modus operandi con una creatura in carne ed ossa, laddove, un giorno, decidessero, dopo le prove tecniche e la sperimentazione, di mettere al mondo un figlio.

Alla luce di quanto evidenziato, Metaverso non sembrerebbe incarnare affatto l’Eden del divertimento e dell’intrattenimento quanto, piuttosto, l’anticamera dell’Inferno.

Uno Strip Club nel METAVERSO

In tal senso, merita accennare, data la rilevanza nell’attuale scenario internazionale, ad una presenza che ha una certa familiarità con siti web di dubbio gusto, quella di Hunter Biden, il figlio del Presidente Biden.

Hunter Biden HA FINANZIATO una piattaforma di gioco online, “IMVU” – una dimensione virtuale assai simile a Metaverso, in cui è possibile creare un Avatar personalizzato ed interagire con altri utenti, tramite chat room pubbliche e private.

Anch’essa è stata oggetto di grandi polemiche, in ragione della ricca fauna di predatori sessuali che utilizzavano l’App per adescare i minori.

IMVU è ritenuta una piattaforma estremamente pericolosa per i più piccoli, atteso che gli utenti hanno facoltà di mantenere il più totale anonimato e che non vi è alcuna possibilità di tener traccia della fascia d’età dei fruitori.

Uno sforzo immane, dunque, da parte delle forze dell’ordine, individuare ed identificare chi si cela dietro un account, potenzialmente falso, dietro il quale agisce indisturbato un criminale.

Hunter Biden stesso, stante quanto è emerso dal suo laptop, poi confermato da The National Pulse, avrebbe creato un account su IMVU.

Il finanziamento di cui trattasi risulta nel portafoglio di Rosemont Seneca Technology Partners, RSTP, una sussidiaria di Hunter Biden ed in quello della Rosemont Capital, fondata da Christopher Heinz, che include Metabiota, una società di monitoraggio delle pandemie, avente connessioni con il Wuhan Institute of Virologia e con laboratori biologici ucraini  .

Sia Biden che Heinz erano amministratori delegati della RSTP.

Heinz è il privigno dell’ex Segretario di Stato americano John Kerry.

Sebbene il sito Web del fondo di investimento sia stato rimosso, dalle pagine Web archiviate risulta che IMVU apparteneva al portafoglio di RSTP, almeno dal marzo 2014.

Da una ricerca di “IMVU” sul laptop di Hunter Biden emerge che, il 12 novembre 2017, egli ha creato un account su IMVU, utilizzando il suo account di posta elettronica del masterizzatore, “DroidHunter88”.

Tale account è stato spesso utilizzato per iscrizioni a siti Web di pornografia o di sesso come “Adult Friend Finder” nonché “PornHub” e “Firecams” ed è stato alimentato e nutrito con decine di migliaia di dollari.

Sui siti Web di sesso, e-mail che confermano il nome completo di Hunter: Robert Hunter Biden.

Una delle tante ricevute inviate a ‘DroidHunter88’


Uno scandalo epocale.

Non è dunque frutto di congetture e complottismi di sorta il fatto che ESISTA REALMENTE una stretta connessione tra funzionari ed attivisti democratici, la PEDOFILIA che DEVE essere resa nota, esposta, divulgata e condivisa quanto più possibile.



Videopodcast per scoprire cosa nasconde Metaverso di Facebook

Stai sempre aggiornato seguici qui su TRU3R3PORT/CHILDRESQUE e su ChildResQue Italia Channel, aiutaci a accendere piú riflettori possibili su queste orrende realtá, condividendo.

UCRAINI IN CAMPIDOGLIO IL 6 GENNAIO

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Alla luce del processo farsa, riguardante i presunti colpevoli, dietro la cosiddetta “insurrezione” del 6 gennaio 2021, penso che alcuni fatti reali siano tali che, quando vengono esaminati, sollevano ancora più domande. Una delle più preoccupanti è: perché gli ucraini erano legati a gruppi neonazisti, all’interno del Campidoglio degli Stati Uniti, che si mescolavano con agenti dell’FBI sotto copertura e sostenitori di Donald Trump?

Ho la risposta per te grazie al lavoro di  Yaacov Apelbaum.

Yaacov ha scritto un pezzo investigativo eccezionale più di un anno fa e pochi hanno prestato attenzione ai fatti che ha scoperto. Sono qui per rettificare la situazione.

Ecco cosa ha scritto Yaacov:

In un tweet del 14 gennaio 2021 intitolato: “PRO RUSSIAN LDNR OPERATIVE WITH ANTIFA AT THE CAPITAL BUILDING”, [Mary] Fanning ha identificato positivamente un Antifa e un operatore russo ai disordini della capitale.“

Questo post illustra il suo MO. Un continuo spruzzo di minuscoli pezzi di verità in un mare di  inganni, noto anche come il tubo antincendio delle falsità. (Fanning ha pubblicato queste informazioni sul suo blog, The American Report.)

Mary fanning (usando il soprannome @realmaryfanning) identifica erroneamente l’affiliazione politica di Dybynyn come filo-russa

Mary ha identificato Sergei, come un “LDNR filo-russo“, apparentemente desideroso di incolpare la Russia, per aver contribuito ad inquinare gli avvenimenti del 6 gennaio. Non è filo-russo. Sergei è affiliato al gruppo neonazista AZOV.

Dai un’occhiata da vicino alle seguenti immagini.

Una delle immagini mostra Sergei Dybynyn in piedi accanto al vichingo cornuto (un attore che si chiama Jake Angeli, alias Jacob Anthony Chansley, che non ha legami pubblici con Antifa). Dybynyn è affiliato a membri del movimento nazionalista ucraino, alcuni dei quali abbracciano apertamente ideologie di estrema destra e fasciste. Sbagliata anche l’affermazione di Fanning sulla fonte del mandato di cattura di Dybynyn, non è stata emessa dal “Ministero dell’Interno ucraino“, ma piuttosto dal separatista filo-russo: “DSP del Ministero degli Affari Interni della LPR (Repubblica popolare di Lugansk).”

Come puoi vedere di persona nell’immagine precedente, in realtà Sergei Dybynyn – che Mary Fanning ha erroneamente identificato durante i disordini della Capitale come “filorusso” – ha un mandato d’arresto emesso dalla Repubblica popolare di Lugansk, alleata della Russia. Prima di iniziare a urlare che l’immagine della “Zhidobanderite” sulla maglietta di Ihor Kolomoysky è stata photoshoppata, rilassati, questa alleanza/matrimonio di convenienza con l’ideologia del Právyi Séktor, è ben documentata.

L’immagine successiva fornisce un’informazione più approfondita su Dybynyn e altri tre individui correlati, ricercati nei mandati di arresto LPR. Queste foto provengono dalle loro pagine di social media.

Tutti e quattro sono nazionalisti ucraini. Roman Bochkala, uno dei ricercati, è un volontario statunitense di Peace Crops in Ucraina, che visita regolarmente gli Stati Uniti e ha frequentato corsi di formazione negli Stati Uniti (attraverso il programma Open World). È interessante notare che sembra anche essere un frequent flyer su vari aerei militari statunitensi. Se non sei ancora convinto di ciò che queste persone pensano davvero dei russi, controlla il messaggio sulla benda della mano destra di Roman. (Si legge, “F**k U Putin).

La domanda rimane: perché il neonazista Sergei Dybynyn era nel Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021?

Questa è solo una palese irregolarità, che la commissione della Camera dovrebbe indagare.

Lo stanno ignorando perché sanno che, se seguono i soldi – cioè, chi ha pagato il suo biglietto aereo e il suo alloggio a Washington, DC – è probabile che trovino un agente democratico in possesso del libretto degli assegni?

Se vuoi indagare/dimostrare possibili frodi elettorali, non hai bisogno di dati silenziosi che pretendono di provenire da progetti NSA/CIA “segreti trapelati” o individui anonimi, basta concentrarsi su prove concrete, ottenute legalmente, che possono stare in piedi in tribunale.

Ad esempio: filmati ufficiali CCTV con verifica della catena di custodia, che mostrano veicoli identificabili che consegnano dozzine di urne elettorali nelle prime ore della notte, la scansione delle stesse schede elettorali, effettuata più volte senza supervisione e le conseguenti anomalie statistiche di voto unilaterali, dovrebbero dirti qualcosa.

Se affermi di aver visto le schede elettorali trafficate/triturate/ bruciate, produci le prove effettive, le immagini dei trafficanti possono essere facilmente identificate e le schede triturate possono essere facilmente riassemblate.

Se sospetti irregolarità nella macchina di voto in una gara specifica, esegui un riconteggio manuale delle schede cartacee e confrontalo con il conteggio della macchina per il voto.

Non accettare spiegazioni fantastiche sui raid delle forze Delta in Germania, o sui voti trasmessi o manipolati all’estero, tramite satelliti militari. Questa è tutta disinformazione, che è progettata per distruggere la credibilità delle vere indagini sulle frodi elettorali e proviene dalle stesse fonti “patriottiche” dell’establishment repubblicano, che hanno prodotto Q-Anon e Italian Job.

L’ARTICOLO è RIPORTATO E TRADOTTO DA

SE VUOI ALTRI ARTICOLI SULL UCRAINA LI PUOI TROVARE QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI

SE CERCHI ARTICOLI SULLA FAMIGLIA BIDENS LI PUOI TROVARE QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI

Ci mancava solo l’Opera Lirica nel “Metaverso”

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Non era difficile aspettarsi che anche un’operazione mediatica così sponsorizzata dalle nuove tecnologie arrivasse a toccare l’Opera Lirica…siamo arrivati al saccheggio totale!!!

Non bastavano le molte tediose regie teatrali, diventate ormai inaccettabili, anacronistiche e private da ogni tipo di interesse, ma che si vedono ancora purtroppo susseguirsi in tutti i teatri con una ricerca che è soltanto diventata un’autocelebrazione di chi riesce a partorire le idee più strane e che non abbiano soprattutto nulla a che fare con la musica e con l’ambientazione pensata del compositore: adesso è arrivata anche l’Opera nel Metaverso.

Il Metaverso per chi non lo sapesse è un’ipotetica iterazione di Internet come un unico mondo virtuale universale e immersivo, facilitato dall’uso di cuffie per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). Nell’uso colloquiale, un metaverso è una rete di mondi virtuali 3D incentrati sulla connessione sociale.

In pratica il concetto si sintetizza tutto con due parole: realtà virtuale.
Essendo VIRTUALE, non è NATURALE e quindi in effetti…non ESISTE nella realtà: è una realtà che si può quindi guardare e ascoltare soltanto con delle apparecchiature fissate nelle nostre orecchie e soprattutto davanti ai nostri occhi. Se ne sta facendo già uso per videogiochi, filmati e altre diavolerie del genere che hanno però già portato alcuni gravi problemi: esistono segnalazioni purtroppo di notizie non confortanti su quello che sono le esperienze di questo “realtà parallela” in cui le emozioni si scatenano comunque stimolate dai sensi coinvolti (udito e vista) e il fisico che sta fermo su un divano o su una seggiola (sperando che qualcuno non lo faccia guidando un’automobile… ) le subisce in maniera e in grado soggettivo.

Il METAVERSO è stato abbracciato dal sig. Zuckerberg per le sue nuove imprese e le sue speculazioni. I suoi prodotti (Whats’App e Facebook e Instagram) hanno già il marchio META da alcuni mesi. 

Il METAVERSO, come l’Intelligenza Artificiale, sono anche le “Nuove Divinità” e le “fissazioni” promosse dall’inquietante dr. Yuval Harari, portavoce dei principi dal WEF (World Economic Forum) di Klaus Schwab portati avanti ormai in modo anche un po’ goffo e sempre più approssimativo, ma ancora purtroppo seguiti dai molti governi in cui il WEF ha saputo sistematicamente infiltrare molti dei suoi “adepti” della Young Global Leader Generation
Infine: sapete cosa vuol dire META in ebraico? Vuol dire MORTE
Leggete questo interessante articolo .


METAVERSO

L’esperimento di un’opera “virtuale” non può avere alcun valore artistico e non può avere alcun valore nemmeno promozionale, educativo o propedeutico, se qualcuno volesse vendercelo con la falsa intenzione di voler fare innamorare gli utenti internet dell’Opera Lirica: l’Opera è un’esperienza che si deve vivere attraverso l’emozione dal vivo, con l’ascolto degli armonici prodotti dalla voce umana che, portata al massimo della sue possibilità e inserita in un contesto corretto, che dovrebbe essere il più possibile rispettoso delle scelte musicale del compositore e dell’ambientazione in cui avviene il racconto, suggerisce all’ascoltatore emozioni davvero straordinarie, uniche e assolutamente naturali. 
Si, perché la voce è uno strumento naturale, come sono naturali tutti gli strumenti dell’orchestra. Il teatro è il luogo adatto per storia, cultura e studio approfondito, per gustare al massimo la musica composta in quasi cinque secoli di esistenza su questo pianeta.

Gli armonici prodotti dalla voce umana ben impostata, sono il massimo dell’espressione artistica che il corpo fisico può produrre ed occorre una vita per capire i sottili meccanismi che legano l’emotività umana alla produzione e all’emissione della voce, che è sostenuta dal fiato e che si propaga grazie all’aria che ci circonda fino alle orecchie di chi ascolta. Molti dei grandi artisti che sono stati maestri nel bel canto italiano in tutti questi secoli, dicevano persino che non basta una vita per imparare a cantare bene: Lo stesso Beniamino Gigli, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, diceva che ci voleva una vita per imparare e una vita per cantare per poter fare le cose con il rispetto che occorre porre nella meravigliosa professione di cantante e interprete.

Si, perché un cantante è l’interprete dei grandi capolavori composti e che gli rende vivi grazie alla sua modernità, alla sua cultura alla sua estrazione sociale e al suo modo di essere: ogni interprete e unico e sarà sempre unico anche in futuro per la bellezza dell’unicità dell’essere umano. 

Non serve il Metaverso, non servono le tecnologie più assurde per fare tutto quello che è stato concepito per l’essere umano.
La tecnologia, la scienza e lo sviluppo di tutte le possibilità tecnologiche scientifiche sono meravigliose se possono essere utilizzate dall’uomo per migliorare la sua condizione e per poterlo aiutare a vivere sempre in maggiore armonia con l’universo.
Quando la tecnologia stravolge il principio per cui le cose sono nate e le vuole utilizzare per uno scopo di semplice guadagno economico e materiale e di sfruttamento di tutto quello che l’ingegno umano ha creato ed ha ha sviluppato nei secoli, si compie un sacrilegio imperdonabile.

Non mi sento retrogrado o bigotto o old fashion nell’affermare queste cose: mi sento più avanti di tutti coloro che affermano che “La scienza non si deve discutere” e che “Solo la tecnologia ci fa vivere meglio“.
Ogni cosa è utile, ma la stessa cosa può diventare pericolosa: dipende dall’utilizzo che se ne fa e questo discorso vale per l’arte, per la musica, per la medicina… ma vale anche per gli oggetti, per i mezzi di trasporto, per i mezzi di comunicazione, per le armi e per tutto quello che esiste nel mondo. 

Insegnate ai vostri figli ad ascoltare la musica e fategliela ascoltare possibilmente dal vivo.  
Fateli innamorare della voce umana applicata al canto, degli strumenti musicali, della melodia e della bellezza che sprigiona da questa esperienza unica: diffidate dell’utilizzo eccessivo degli strumenti prodotti della tecnologia, soprattutto quando portano ad esplorare mondi ed esperienze nuove e non ancora sufficientemente testate per essere diffuse in maniera così selvaggia.

La diffusione del 5G e delle tecnologie è stata fatta senza controllo sufficiente.
La campagna vaccinale altrettanto.
Stiamo diventando sempre più CAVIE di qualcuno che non vuole “perdere tempo” per testare le cose e per renderle SICURE per chi le utilizza; perché PERDERE TEMPO vuol dire, sempre per qualcuno, PERDERE GUADAGNI e su questo purtroppo ci sarebbe da discutere davvero molto, perché un guadagno sulla pelle e sulla vita delle persone è un Crimine contro l’Umanità.

Dio non può permetterlo ancora per molto.


Ecco il trailer del progetto…ovviamente non in METAVERSO.

E qualcuno sta già “armando” un esercito di potenziali clienti…date un’occhiata: https://www.operaverse.io

Belgrado: con Usa-UE oppure Russia?

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Chi sceglierà la Serbia?

La missione a Belgrado di Lavrov non s’ha da fare. Il ministro degli esteri russo avrebbe dovuto incontrare il premier serbo Vucic tuttavia Montenegro, Bulgaria e Macedonia del Nord hanno bloccato il loro spazio aereo. La Serbia da qualche tempo tiene una posizione ambivalente, da un lato strizzando l’occhio a Bruxelles (dove il percorso di adesione all’UE è embrionale, seguendo la via della vicina Croazia che aderirà all’Euro a gennaio), dall’altro tendendo la mano a Mosca, cui lo stato Balcanico è sempre stato vicino per storia, cultura e religione. Sia il Cremlino che il Ministro Lavrov hanno mostrato il loro disappunto per quanto accaduto.

La portavoce del ministero degli esteri di Mosca ha dichiarato che entrando a far parte dell’Unione Europea, la Serbia rischia di perdere la sua identità e di sottomettersi a Washington.

Ha fatto anche notare che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha invitato le autorità serbe a concentrare le loro forze sulla questione dell’adesione del paese all’UE invece di concentrarsi sui negoziati con Mosca.

Zakharova, ha anche chiesto con sottile ironia di confrontare la posizione sulla mappa politica degli Stati Uniti e quella di Russia ed Europa.
Vucic ha incontrato l’ambasciatore russo a Belgrado che lo ha informato dell’inconveniente occorso alla delegazione del Cremlino in trasferta.

Dal punto di vista della politica estera i Balcani sono una zona molto calda. Da fine febbraio Belgrado è stata molto sotto pressione per la decisione, controcorrente rispetto all’occidente, di non applicare le sanzioni economiche contro Mosca. La Serbia tiene il piede in due scarpe, condannando in linea di principio l’aggressione Russa all’Ucraina, ma senza applicare le sanzioni a lei rivolte dalla UE. Nel periodo della Pandemia la strategia era stata simile, con gli acquisti dei vaccini sia dai Paesi Occidentali, sia da Russia e Cina.

Prima dell’operazione di febbraio la Serbia era in buoni rapporti con Kiev (uno dei 100 paesi che non riconoscono l’indipendenza del Kosovo), tuttavia è con Mosca che i rapporti commerciali sono piu solidi. Il Cremlino ha dato garanzia di Veto sull’indipendenza del Kosovo, ci sono vicinanze per lingua e religione e in passato i due Paesi sono stati Alleati.

La Serbia è anche in corsa per entrare in UE. Il percorso di adesione, tuttavia, va a rilento per vari intoppi. In particolare sono malvisti da Bruxelles i rapporti economici con il Cremlino, come la partecipazione di Gazprom in NIS, la compagnia serba di idrocarburi. Un’altra attrattiva dei Balcani è la presenza di giacimenti di Litio e terre rare, molto appetibili in prospettiva. Il progetto minerario di Rio Tinto a Loznica è stato avversato dalla comunità locale e dal campione serbo Novak Djokovic. Come dichiarato anche dallo studioso Vuksanovic, economista che aderisce ad un think thank della London School of Economics, il Paese Balcanico è ad un bivio della Storia.

Il posizionamento della Serbia nella penisola Balcanica

Non sono mancati in passato gli attriti tra Belgrado e Washington e tra Belgrado e la Russia.

La guerra degli anni ‘90 ha visto Belgrado confrontarsi con la Nato. Per queste vecchie ruggini Belgrado è partita con una posizione favorevole all’indipendenza del Donbass e Lugansk. Quando, poi la delegazione Russa all’ONU ha giustificato l’indipendenza di questi territori assimilandoli e giustificando la situazione del Kosovo, ci sono state ruggini tra Belgrado e Mosca.

Nel complesso l’opinione pubblica è schierata con Mosca. Le manifestazioni pro-Russia sono più partecipate che quelle pro-Ucraina.

Quale via imboccherà l’esecutivo di Vucic?

Fonti: https://www.nanopress.it/articolo/la-serbia-divisa-tra-ue-e-russia-di-fronte-allinvasione-dellucraina/369732/

https://www.ilmessaggero.it/mondo/lavrov_spazio_aereo_chiuso_viaggio_serbia_cosa_e_successo-6736166.html?refresh_ce

https://radiosputnik.ria.ru/20220607/zakharova-1793772111.html

https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2021/12/16/serbia-primo-stop-a-progetto-sfruttamento-miniera-di-litio_606f845a-df31-4afe-a1fd-fcfbe3b9dc56.html

https://www.corriere.it/esteri/21_dicembre_16/djokovic-batte-premier-vucic-bloccate-serbia-miniere-litio-rio-tinto-75d498d4-5eab-11ec-bd4c-ff71c0b97a67.shtml

WHO arenato sugli equilibri multipolari

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L'Assemblea mondiale del WHO si è scontrata con i paesi africani e con i BRICS

Stop al trattato da Africa e BRICS

In questi giorni l’Assemblea dell’OMS con 194 Stati si è riunita per deliberare il trattato di Gestione delle pandemie, come anticipato qui. L’effetto di questo incontro, cioè il rinvio della riforma riflette le tendenze geopolitiche dell’ultimo periodo: i BRICS si sono opposti ai paesi occidentali, con l’aiuto di 47 paesi Africani, di cui il Botswana si è fatto portavoce. Gli ultimi eventi, come per esempio il WEF a Davos, l’incontro Bilderberg a Washington, mostrano in modo indubbio che quell’impostazione multipolare proposta da Dugin sta prendendo il posto della talassocrazia del modello precedente.

Nello specifico l’Assemblea Mondiale della Sanità ha passato una settimana a considerare i 13 controversi emendamenti egli USA al Regolamento Sanitario Internazionale.
I delegati ufficiali delle nazioni di punta del mondo occidentale come Australia, Regno Unito e Stati Uniti hanno parlato a forte sostegno degli emendamenti e hanno esortato gli altri Stati a unirsi a loro per cedere la sovranità dei loro Paesi in materia di regole sanitarie.

Il primo segnale che le cose potrebbero non andare come desiderato dai globalisti è arrivato mercoledì 25 maggio, giorno in cui si è celebrata la Giornata dell’Africa.
Il Botswana ha letto una dichiarazione a nome dei 47 membri dell’AFRO, affermando che avrebbero rifiutato collettivamente il loro sostegno alle “riforme”, di cui molti membri africani erano molto preoccupati.

Anche molti altri Paesi hanno dichiarato di avere delle riserve sui cambiamenti e che non li sosterranno. Tra questi, Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Iran e Malesia. Il Brasile, in particolare, ha dichiarato di voler abbandonare del tutto l’OMS, piuttosto che permettere che la sua popolazione sia soggetta ai nuovi emendamenti.

Alla fine, l’OMS e i suoi sostenitori non hanno potuto che fare marcia indietro.

Tuttavia, non si sono arresi, tutt’altro. Al contrario, hanno fatto quello che fanno sempre e hanno “virato”.
Su loro richiesta, è stato convocato un nuovo gruppo di lavoro per formulare “raccomandazioni tecniche sugli emendamenti proposti” che saranno ripresentati, insieme al Trattato sulle pandemie, alla 77a Assemblea sanitaria del 2024.

Anche i repubblicani degli Stati Uniti hanno reagito con forza, introducendo nuove proposte di legge che conferiscono al Congresso/Senato degli Stati Uniti il potere di ignorare qualsiasi mandato o direttiva dell’OMS emessi nell’ambito di accordi internazionali. Questa circostanza, insieme alla data del 2024, cui è stata rinviata l’assemblea fanno prevedere che se (come molto probabile) dopo il midterm e dopo le elezioni presidenziali gli equilibri in USA fossero più vicini al GOP sarebbe più facile una completo rigetto del documento.
Uno di questi, chiamato “No WHO Pandemic Preparedness Treaty Without Senate Approval Act” (Nessun trattato di preparazione alle pandemie dell’OMS senza l’approvazione del Senato), ha 15 co-sponsor ed è stato presentato al Senato giovedì dal senatore repubblicano Ron Johnson, che ha dichiarato: “La sovranità degli Stati Uniti non è negoziabile”.

Anche in Australia, il partito conservatore continua a fare pressione sulle Camere, sia federali che statali, consapevoli che su temi come la sucurezza sanitaria e sull’ID digitale non va abbassata la guardia per difendere le libertà individuali. Ci sono state anche raccolte firme in questo senso.

Solo pochi mesi fa la situazione appariva fortemente sbilanciata verso le istituzioni Occidentali. Oggi la sensazione è che si continui a spingere la narrativa del momento (Covid fino ad Aprile, poi tutta l’attenzione puntata sulla guerra in Ucraina) per nascondere la verità dei fatti sui cambiamenti di paradigma a livello geopolitico: da unipolarità (ininterrotta dal 1989, con la caduta del blocco sovietico) a multipolarità, che si sta affermando da dopo la pandemia.

Fonte https://www.onenation.org.au/who-forced-into-humiliating-backdown

Hero Sheriff cita frodi elettorali

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lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf e l’ufficio dello sceriffo della contea di Barry, stanno citando in giudizio il procuratore generale del Michigan (MI) Dana Nessel, il segretario di Stato del MI Jocelyn Benson, il direttore del MI Bureau of Elections Jonathan Brater, la polizia di stato del MI, il poliziotto della polizia di stato del MI Bryan Fuller e il poliziotto della polizia di stato del MI David Geyer, nella loro veste ufficiale e individuale.


Il codice elettorale del Michigan afferma specificamente che: “èdovere di qualsiasi polizia, sceriffo o altro ufficiale di pace, presente e a conoscenza di qualsiasi violazione di una qualsiasi delle disposizioni di questo atto, avviare immediatamente procedimenti penali per la punizione di tale trasgressore.”

La legge elettorale del MI stabilisce, inoltre, che uno sceriffo in MI è tenuto ad indagare su qualsiasi attività di registrazione degli elettori, illegale o fraudolenta, presunta, o sospetta:

Se un comune o un impiegato comunale è a conoscenza dell’esistenza di una probabile registrazione illegale o fraudolenta nella township, o nella città, o in qualsiasi rione o distretto della township, o della città, l’impiegato ha il potere e il dovere di effettuare un’indagine completa sui fatti relativi alla registrazione e di accertare se un nome è stato registrato illegalmente o fraudolentemente. Un impiegato comunale, o cittadino, è autorizzato a chiamare il dipartimento di polizia della città, o lo sceriffo della contea in cui si trova la città, o entrambi, per assistere nel fare le indagini, e il dipartimento di polizia e lo sceriffo, sono tenuti a prestare assistenza se l’impiegato fa una richiesta di assistenza, e di fornire all’impiegato, su sua richiesta, tutta l’assistenza disponibile per effettuare le indagini.

Contea di Barry, MI Sceriffo Dar Leaf


La causa dello sceriffo Dar Leaf affronta le azioni illegali e ostruttive del procuratore generale Dana Nessel, che regolarmente deride e minaccia i suoi avversari politici, insieme al segretario di Stato Jocelyn Benson, che ha bloccato gli sforzi dei cittadini e delle forze dell’ordine, per indagare sulle frodi elettorali e sulle irregolarità degli elettori, relative alle elezioni del 2020.

Benson ha mentito più volte riguardo le elezioni e, come il suo collega procuratore generale attivista democratico, ha deriso e minacciato i suoi avversari politici, impedendo allo sceriffo Dar di svolgere i suoi doveri e le sue responsabilità, come funzionario eletto.

MI SOS Jocelyn Benson (D) e MI AG Dana Nessel (D)

Lo sceriffo della contea di Barry sta anche citando in giudizio lo scagnozzo del Segretario di Stato Jocelyn Benson, Jonathan Brater

Jonathan Brater è il direttore delle elezioni del Michigan, membro del ramo esecutivo del governo statale e dipendente dello stato.

Come direttore delle elezioni, Brater è: “investito dei poteri e svolgerà i doveri del segretario di stato, sotto la sua supervisione, per quanto riguarda la supervisione e l’amministrazione delle leggi elettorali”.

L’imputato Brater non ha l’autorità di applicazione della legge, o quella esecutiva per invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale.

MI SOS Benson nominato Direttore del Michigan Bureau of Elections Jonathan Brater

Dalla causa, presentata dall’avvocato di Detroit Stefanie Lambert:

Questa causa rappresenta una flagrante violazione della legge costituzionale e statutaria da parte degli imputati, sia nominati che anonimi, che si sono assunti la responsabilità di bullizzare, molestare, intimidire, minacciare e, infine, usurpare incostituzionalmente e/o causare l’usurpazione e la sostituzione, e/o invadere i poteri e i doveri del querelante, come sceriffo costituzionale della contea di Barry, nell’esercizio dei suoi doveri costituzionali e di diritto comune, e nell’aderire al suo giuramento d’ufficio, scegliendo di onorare e sostenere le leggi statali e federali, esercitando i suoi doveri costituzionali e statutari per indagare su presunti brogli elettorali e crimini.

La causa afferma che il procuratore generale Nessel, che non ha alcuna responsabilità nei confronti dell’elettorato della contea di Barry, e ancor meno l’autorità di invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale, ha commesso una flagrante violazione delle leggi costituzionali e statutarie, usurpando il potere dello sceriffo Dar Leaf, ostacolando, impedendo e pregiudicando la capacità di un funzionario debitamente eletto, di condurre un’indagine penale sulle accuse di atti criminali relativi alle elezioni e votazioni del 2020.

  • Gli imputati, senza autorità, hanno invaso i doveri dello sceriffo Dar Leaf, ostacolando e interferendo con le sue indagini legittime, ostacolando la giustizia nel processo e coprendo prove e crimini, compresi quelli in cui essi stessi erano coinvolti e cospiravano con altri per commettere.
  • Gli imputati hanno usurpato e ostacolato in altro modo, un ufficiale costituzionale eletto e gli hanno impedito di svolgere i suoi doveri costituzionali, statutari e di diritto comune, come sceriffo della contea, in conformità con la Costituzione del Michigan e le leggi statali e federali.
  • Gli imputati, senza legittima autorità, hanno anche confiscato incostituzionalmente e illegalmente proprietà, documenti e informazioni (comprese le macchine per il voto con il relativo software, programmi e dati), che dovevano essere sigillati, conservati, protetti e conservati dalla legge federale.
  • I convenuti hanno agito di concerto, o individualmente, per trasferire e riassegnare i doveri e i poteri dell’attore, usurpando il suo potere e rimuovendolo, o impedendogli in altro modo, la capacità di svolgere i suoi doveri costituzionali e statutari.
  • Gli atti degli imputati includevano, ma non sono limitati a: minacciare, molestare e interferire con testimoni, funzionari del governo locale (compresi gli impiegati comunali), deputati, agenti ed esperti, e interferire, ostacolare e altrimenti profanare le opere investigative e i risultati di tali lavori; confiscare e/o distruggere file e informazioni riservate relative a un’indagine in corso; usurpare incostituzionalmente e illegalmente (e senza la procedura appropriata), le funzioni e le autorità di contrasto dell’attore, che sono riservate esclusivamente a lui, ai sensi della common law e della legge statutaria del Michigan; intervenire per reprimere un’indagine legittima in corso, confiscando file riservati e documenti ad essi correlati; ostacolando, molestando e/o minacciando i suoi vice e agenti che conducono la funzione di applicazione della legge per suo conto,come sono autorizzati a fare esclusivamente e con immunità, ai sensi della legge del Michigan, confiscando attrezzature di voto, informazioni e dati, che sono richiesti dalla legge federale, per essere protetti e conservati.

Intorno al 3 novembre 2020, lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf, ha ricevuto informazioni che frodi elettorali e frodi sulle macchine elettorali si stavano svolgendo nella contea di Barry, nel Michigan, prima, durante e dopo le elezioni di novembre 2020.

In base ai suoi esclusivi doveri di common law e statutari, di indagare e scovare attività criminali che si verificano all’interno della sua contea, lo sceriffo Leaf ha aperto un’indagine.

Come per tutte le indagini delle forze dell’ordine, la riservatezza, le protezioni e i privilegi investigativi sono sacrosanti e necessari, per svolgere correttamente la funzione di applicazione della legge, perché le fughe di notizie e le rivelazioni che erodono questi principi, riducono la probabilità che prevalgano la vera giustizia e la verità.

Come ha osservato il tribunale, in generale: “il privilegio delle forze dell’ordine svolge un ruolo fondamentale nel contenzioso che coinvolge il governo. Lo scopo del privilegio… è quello di impedire la divulgazione di tecniche e procedure di applicazione della legge, di preservare la riservatezza delle fonti, di proteggere il personale dei testimoni e delle forze dell’ordine, di salvaguardare la privacy delle persone coinvolte in un’indagine e altrimenti di prevenire interferenze con un’indagine.”

Ai sensi del MCL 168.941, “Con la presente è reso dovere di qualsiasi polizia, sceriffo o altro ufficiale di pace, presente e a conoscenza di qualsiasi violazione di una qualsiasi delle disposizioni di questo atto, di avviare immediatamente un procedimento penale per la punizione di tale trasgressore”.

L’imputata Nessel ha mostrato il suo pregiudizio intrinseco contro qualsiasi accusa di frode, o sospetto atto criminale, commesso in relazione alle indagini sulla frode elettorale dilagante, che si è verificata durante le elezioni del novembre 2020, incluso il sospetto di hacking e manipolazione delle macchine per il voto.


L’imputata Nessel ha anche mostrato la sua derisione e il suo disprezzo per lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf, nei suoi molteplici post su “Twitter” e su altri social media e articoli di “notizie” di parte.

Anche prima che le elezioni del novembre 2020 fossero finite, l’imputato Nesselpredisse” che il conteggio delle schede non si sarebbe fermato e sarebbe andato avanti molto più a lungo del giorno delle elezioni.

L’imputato Nessel ha anche esortato il Dipartimento di Giustizia a non indagare sull’integrità delle elezioni del Michigan e sulle accuse di frodi diffuse e anomalie delle macchine elettorali.

  • L’imputato Nessel ha persino attaccato Monica Palmer, per non aver voluto certificare le elezioni del 2020.
  • Alla luce di questi pregiudizi ammessi e della sua derisione e disprezzo per la querelante e tutti gli altri che sottolineano i problemi ora dimostrati con la frode elettorale, la raccolta e il traffico illegali di schede elettorali e l’hacking delle macchine elettorali, l’imputata Nessel è in conflitto e incapace di controllare eticamente, o legalmente, dirigere, autorizzare o altrimenti coinvolgere sè stessa in qualsiasi apparente “indagine” sulla frode degli elettori e presunta attività criminale, che potrebbe essersi verificata nella contea di Barry, e nel processo di ciò, le è comunque vietato ostacolare, interferire, invadere o altrimenti usurpare, i doveri costituzionali esclusivi dello sceriffo della contea querelante.

Nessel ha minacciato, preventivamente, chiunque mettesse in discussione i risultati delle elezioni. In una serie di due tweet, ha usato il suo potere come principale ufficiale delle forze dell’ordine del Michigan, per avvertire chiunque volesse mettere in discussione i risultati elettorali dicendo: “Qualsiasi sforzo per scontare oltre la metà di tutti i voti nel nostro stato è a dir poco un colpo di stato”.

Ha poi minacciato i cittadini che rappresenta: “Il Dipartimento del Procuratore Generale del Michigan sarà pronto a contrastare un tale sforzo”.

La convenuta, Jocelyn Benson, SOS (SOS Benson), è il Segretario di Stato per lo Stato del Michigan e un membro del ramo esecutivo del governo statale.

Il segretario Benson è responsabile di assicurare che i funzionari elettorali locali del Michigan, conducano le elezioni in modo equo, giusto e lecito.

Oltre a ciò, il Segretario Benson, o qualsiasi altro imputato, o parte, non ha alcuna autorità di applicazione della legge, o esecutiva per invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale.

  • L’imputata Benson ha mostrato il suo pregiudizio incoerente contro qualsiasi accusa di frode, o sospetto atto criminale, commesso in relazione alle indagini sulla frode elettorale dilagante, che si è verificata durante le elezioni del novembre 2020, incluso il sospetto di hacking e manipolazione delle macchine per il voto(finalmente riconosciuto dai media e come dimostrato in molteplici analisi di esperti imparziali e imparziali).
  • L’imputata Benson ha anche mostrato la sua derisione e disprezzo per lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf, nei suoi molteplici post su “Twitter” e su altri social media e articoli di “notizie” di parte.

Alla luce di questi pregiudizi ammessi e della sua derisione e disprezzo per la querelante e tutti gli altri che sottolineano i problemi ora dimostrati con la frode elettorale, la raccolta illegale di schede elettorali e il traffico e l’hacking delle macchine per il voto, l’imputata Benson è in conflitto e incapace di controllare eticamente o legalmente, dirigere, autorizzare o altrimenti coinvolgere sè stessa in qualsiasi apparente “indagine” di frodi elettorali e presunte attività criminali, che potrebbero essersi verificate nella contea di Barry, e nel processo di ciò, le è comunque vietato ostacolare, interferire, invadere o altrimenti usurpare i doveri costituzionali esclusivi dello sceriffo della contea querelante.

La causa include la polizia di stato del Michigan:

Michigan State Police (MSP), è un braccio forte, non eletto e irresponsabile dello stato, una forza di “polizia di stato” partigiana e politicamente controllata, gestita in ogni senso del termine, agisce come un ramo delle forze dell’ordine, per e per conto del ramo esecutivo del governo statale, tra cui gli imputati AG Nessel, SOS Benson, il direttore Brater , e in ogni momento pertinente ai fatti e alle circostanze descritti nella presente denuncia, ha agito sotto la direzione, o in collaborazione, con tutti gli altri imputati, nominati o senza nome, che erano e rimangono un braccio del ramo esecutivo del governo.

Imputati MSP e Individual Trooper Imputati (da nominare), non hanno alcuna autorità esecutiva o di applicazione della legge, per invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale.

La causa, depositata il 3 giugno 2022, può essere visualizzata qui:

Ecco un esempio di SOS Benson, Jonathan Brater e la Polizia di Stato MI, che lavorano insieme per usurpare il potere di un impiegato debitamente eletto:

Il 23 maggio, 100 Percent Fed Up ha riferito dell’illegale Segretario di Stato del Michigan, Benson, che non ha ancora pagato alcun prezzo, per aver chiesto agli impiegati di tutto lo stato di infrangere la legge, dicendo loro di ignorare la corrispondenza delle firme, ma era deciso a far pagare ad Adams Twp. L’impiegata Stephanie Scott paga un prezzo salato, per non aver rispettato gli aggiornamenti della macchina di voto, sulla sua timeline.

L’Adams Twp. Clerk è diventata l’obiettivo di SOS Benson, quando ha rifiutato di consentire aggiornamenti alla sua macchina di voto, per le preoccupazioni che i dati elettorali delle elezioni del 2020 che, per legge, dovrebbero essere conservati per 22 mesi, fossero compromessi o, peggio, cancellati.

In una lettera minacciosa, del 25 ottobre 2021, dell’ufficio del Segretario di Stato Jocelyn Benson, scritta dal direttore delle elezioni Jonathon Braeter, con una copia inviata all’ufficio di Dana Nessel, all’impiegato Adams Twp. è stato “consigliato” di: “fornire accesso immediato a tutte le attrezzature e i registri elettorali, inclusi tabulati, terminali di assistenza agli elettori, domande di voto per assenteisti, buste elettorali e materiali per i seggi elettorali.” Lo hanno anche informato che il suo accesso al file degli elettori qualificati sarebbe stato sospeso, fino a nuovo avviso e che sarebbe stata accusato di un reato, se si fosse rifiutato di conformarsi.

Il 29 ottobre, solo quattro giorni dopo aver ricevuto la lettera dall’ufficio di SOS Benson, il sergente Barkley della polizia di stato del Michigan, apparentemente agendo per volere del procuratore generale partigiano del Michigan, Dana Nessel e, presumibilmente, sotto la direzione del disonesto e illegale segretario di Stato Jocelyn Benson, ha sequestrato il tabulatore elettorale della township, da un gabinetto chiuso a chiave, nell’ufficio del cancelliere di Adams Township, Stefania Scott.

È stato ottenuto un “mandato di perquisizione“, alla ricerca di un’unità di scansione per un tabulatore inter civico Hart, utilizzato nelle elezioni del novembre 2020 e da utilizzare per le prossime elezioni locali, che si terranno nella township, il 2 novembre.

Secondo l’avvocato della signora Scott, Stephanie Lambert, il tesoriere della contea è entrato nell’ufficio del cancelliere e ha sbloccato il gabinetto, per consentire al sergente Barkley di rimuovere il tabulatore e altri oggetti. Lambert ha spiegato: “Il tesoriere non ha l’autorità di andare nell’ufficio del cancelliere, per aprire il gabinetto“.

Alle 14:52, l’avvocato del cancelliere ha ricevuto un messaggio dal sergente Barkley, che diceva che aveva quello che stava cercando e che il suo cliente non aveva bisogno di venire a sbloccare l’armadietto nel suo ufficio personale.

L’avvocato della signora Scott ha chiesto al sergente della polizia di stato se il tesoriere avesse aperto il gabinetto senza il permesso del suo cliente, cosa che ovviamente si era verificata. Ha anche chiesto se il sergente avesse qualche domanda per il suo cliente, a cui ha risposto: “Farò una lista di domande e ti accompagnerò nei prossimi giorni lavorativi“.

Quando gli è stata chiesta una copia della dichiarazione giurata, che avrebbe dovuto essere presentata al giudice che ha autorizzato la perquisizione, il sergente Barkley ha rifiutato di fornirla e ha detto che avrebbe dovuto ottenerla dal tribunale, in cui sarebbero stati depositati il mandato e l’affidavit. Per ottenere un mandato di perquisizione, l’entità richiedente, o il singolo funzionario, deve firmare una dichiarazione giurata, per spiegare la probabile base di causa del mandato di perquisizione, che deve quindi essere rivisto e approvato da un giudice. In questo caso, il mandato è stato presentato e firmato dal magistrato Megan Stevenson per il 2 ° tribunale distrettuale della contea di Hillsdale.

Stephanie Scott, che è stata eletta per gestire le elezioni della sua township, è stata ufficialmente spogliata delle sue responsabilità elettorali e ora sta affrontando un richiamo per le sue azioni.

Il 13 maggio, il comitato elettorale della contea ha approvato il linguaggio per la petizione di richiamo di Stephanie Scott.

Il richiamo si basa sulla lettera di Jonathan Braden, che Lambert dice essere illegale. Lambert sta facendo appello al linguaggio di richiamo che non è accurato o chiaro e ha intentato causa contro l’imputato, Impiegato della contea di Hillsdale, Marney Kast, che ha fatto la risoluzione per la petizione e per aver essenzialmente usurpato l’autorità di Scott.

Lo sceriffo Dar Leaf sta cercando un provvedimento ingiuntivo temporaneo per:

  1. impedire agli imputati di usurpare e interferire ulteriormente con l’esercizio delle sue funzioni e delle sue indagini;
  2. impedire agli imputati di sequestrare e conservare proprietà, informazioni e dati creati durante , relativi o oggetto di tali indagini e ordinare agli imputati di restituire tutte tali informazioni;
  3. impedire agli imputati di manomettere o altrimenti adulterare i beni e le prove che sono stati illegalmente confiscati;
  4. impedire agli imputati di molestare, minacciare, sequestrare o interferire in altro modo, intervistando e confiscando i loro beni, tutti i deputati e gli agenti legalmente ingaggiati dall’Attore, per assisterlo nello svolgimento delle sue indagini;
  5. impedire agli imputati di ostacolare la giustizia, interferire e/o distruggere tutte le confidenze e i privilegi investigativi;
  6. impedire agli imputati di far trapelare alla stampa informazioni relative all’indagine dell’attore e di astenersi ulteriormente dal commentare, o altrimenti avvisare il pubblico, della natura di tali informazioni investigative riservate e protette dalla legge; inserire un ordine ai sensi del MCR 3.310, che ingiunge agli imputati di eseguire, o altrimenti causare l’esecuzione di qualsiasi manomissione, cancellazione, o adulterazione dei dati e delle prove, relative alle elezioni generali del novembre 2020, come richiesto dalla legge federale e ordinare che tutte le prove relative all’indagine in loro possesso, siano restituite all’Attore;
  7. Ordinare agli imputati di dimostrare la causa del motivo per cui le azioni proposte sono autorizzate dalla legge e non sono ultra vires della loro autorità costituzionale e statutaria, e quindi, direttamente in violazione dell’esercizio da parte dell’attore, dei suoi doveri costituzionali e statutari come funzionario costituzionale eletto di un noto carattere giuridico, con determinati doveri e poteri previsti dalla legge, e in debito con il suo elettorato;
  8. Ordinare che si tenga un’udienza nel merito della presente Denuncia, in cui si stabilisca se i Convenuti devono onorare i rispettivi obblighi costituzionali, statutari e legali, nei confronti dell’Attore, nella sua veste ufficiale di funzionario costituzionale ed eseguire quelle azioni e procedure ritenute necessarie per ottenere il rispetto, da parte degli Imputati, della legge statale e federale e per ripristinare all’Attore la sua capacità di svolgere i suoi doveri e funzioni indipendenti; se gli imputati debbano inoltre astenersi dall’invadere incostituzionalmente l’ufficio costituzionale dell’attore, in violazione della dottrina della separazione dei poteri e dell’esercizio dei suoi poteri esclusivi, e qualsiasi altro sollievo che questa Corte d’onore ritiene giusto ed equo ai sensi della legge.

È giunto il momento che uno sceriffo del Michigan si opponga ai due principali funzionari eletti del Michigan, il cui compito è quello di servire tutti i cittadini dello stato del Michigan. Invece, hanno scelto di ignorare le loro richieste di indagare sulle elezioni del 2020 e, peggio ancora, di ostacolare e minacciare uno degli unici sceriffi debitamente eletti nello stato del Michigan, che è abbastanza coraggioso da indagare sulle elezioni del 2020.

ARTICOLO TRADORRO E RIPORTATO DA

“Lieve” cambio di rotta di TELEGRAM

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“Lieve” cambio di rotta di TELEGRAM sulle politiche relative alla privacy degli utenti.
È solo un inizio?


Anche Telegram ha ceduto, seppur in minima parte, alle continue pressioni da parte del governo e del BKA tedesco:
HA FORNITO dati di utenti, sebbene, gli operatori di Telegram sostengano il contrario.
Stante a quanto si è appreso, si tratterebbe di dati riguardanti possibili predatori sessuali/pedofili e sospetti terroristi.
Non risulterebbe che siano stati forniti dati concernenti altre tipologie di reato.

Una “leggera” virata da parte del titolare dell’App di messaggistica?

Numerosi tentativi sono stati effettuati, in passato, da parte delle autorità tedesche, per poter accedere ad informazioni relative a criminali che agiscono online ma fino ad oggi, senza esito positivo.
Telegram è sempre stato molto attento ed oculato nel tutelare i propri utenti.

Pavel Durov, il fondatore della piattaforma, nel 2018 annunciò che avrebbe apportato delle modifiche nella gestione della privacy, che avrebbero consentito al suo servizio di rilasciare indirizzi IP e numeri di telefono, se ordinato da un tribunale. Fino ad oggi, questo non si è verificato ma, a quanto pare, c’è una rimodulazione in corso.

Telegram ha riscosso e continua a riscuotere, enorme successo tra gli utenti che ne fanno uso, atteso che è sempre stata considerata un’App in cui è possibile esprimere e condividere opinioni, idee e commenti senza alcuna censura. La libertà di parola, di espressione è un diritto inalienabile ed andrebbe sempre e comunque salvaguardato.

Considerati i tempi, la tutela di chi si cela dietro un account è fondamentale, soprattutto, per coloro che manifestano pensieri in netto contrasto con la narrativa imposta da governi e Mainstream media. Una narrativa fondata su menzogne e raggiri.
Un principio di cooperazione tra Durov e le autorità tedesche, dunque, fa sorgere delle perplessità e desta qualche preoccupazione.
È stato convinto. Ha ceduto, forse, a dei ricatti?
L’obiettivo reale che desiderano perseguire è realmente quello di assicurare alla giustizia dei potenziali criminali di spessore e rilievo o mirano a colpire un App in cui ancora esiste l’opportunità di poter informare la gente soggiogata dai media e dalla propaganda compulsiva?

È un dato di fatto che nella piattaforma alberghi una ricca fauna in cui si possono celare dei criminali, come in altri siti, social ed applicazioni del web, ma è necessario evidenziare che anche i c.d. “Teorici della Cospirazione” (o i “novax” stessi, ad es.) sono ritenuti pericolosi: tutti coloro, quindi, che fanno controinformazione e che divulgano notizie vere e reali, non fake news e che sono considerati alla stessa stregua di un violento, di un delinquente o di un terrorista, una seria minaccia per la società e per la salute pubblica.
Tutti coloro che per tale ragione, non godono di stima e rispetto e rappresentano una mina vagante per i “venditori di fumo” e per i manipolatori delle masse. Tutti coloro che vengono regolarmente bannati, bloccati, sospesi ed oscurati (con severe conseguenze, spesso, per la propria professione), che ricevono ingiurie, violenze verbali, minacce, soprusi, attacchi ed aggressioni.
Comuni e normali cittadini che vengono discriminati, denigrati, privati dei propri diritti e della propria libertà, solo in ragione del fatto che diffondono info e dati accertati, approfonditi e documentati.

Il ministro federale dell’interno nonché quello di giustizia, hanno intrapreso un dialogo con Durov a febbraio scorso, per tentare di persuaderlo ad evadere le loro richieste e qualche risultato, alla fine, è stato raggiunto.
Telegram avrebbe, peraltro, creato un indirizzo e-mail specifico per il BKA, di cui usufruiranno gli investigatori in caso di contenuti sospetti.

Il Ministro dell’interno si ritiene già piuttosto soddisfatto del primo traguardo raggiunto…ma non abbastanza, non del tutto.
Un primo passo è stato compiuto. Un passo a cui potrebbero seguirne ulteriori.

È solo un inizio?


Stai sempre aggiornato seguici qui su TRU3R3PORT/CHILDRESQUE e su ChildResQue Italia Channel, aiutaci a accendere piú riflettori possibili su queste orrende realtá, condividendo.

“PANIC in DC”: Dal PC di Hunter Biden esce di tutto

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“Ossessionato dal sesso”, terremoto a Washington: dal computer di Hunter Biden, figlio del presidente Usa, esce anche tutto il suo traffico illecito con l’Ucraina.

L’ANSA ha dato spazio e megafono alcuni mesi fa, all’inizio della crisi Ucraina, ad alcune notizia che noi avevamo iniziato a divulgare già da molto tempo sui nostri Canali e sul nostro sito TruReport.net a riguardo del coinvolgimento di Hunter Biden, figlio del Presidente USA Joe Biden, nella gestione e nel finanziamento dei Bio-Laboratori in Ucraina fatto anche coi soldi dei contribuenti americani.

Ieri IL TEMPO ha ripreso con altri quotidiani la stessa notizia, collegandola al computer di Hunter Biden, e titolando il pezzo con un eloquente “Terremoto a Washington” che equivale al ben noto “PANIC IN D.C.”.


Riprendiamo, per la cronaca, quanto è stato diffuso dalla più importante Agenzia di Stampa Italiana il 25 marzo scorso:

ANSA: “HUNTER BIDEN COLLEGATO AI BIO-LABORATORI IN UCRAINA”

La Russia afferma che il figlio del presidente Usa Joe Biden, Hunter, potrebbe essere coinvolto nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina.
Rispondendo alla domanda di un giornalista nel suo briefing quotidiano, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto: “Naturalmente chiederemo delle spiegazioni (sul possibile coinvolgimento). E non solo noi. Come sapete la Cina ha già chiesto chiarimenti”.  Hunter Biden è nella lista delle personalità americane prese di mira dalle contro-sanzioni russe.”

Nell’articolo de IL TEMPO di ieri viene invece riportato testualmente quanto segue: 
Una nuova bufera su Hunter Biden che rischia di travolgere il più famoso padre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Tutto scaturisce dal “famoso” computer portatile che il figlio del presidente ha portato ad aggiustare in un negozio del Delaware per poi lasciarlo lì. Il contenuto, compresi video, cronologia delle ricerche sul web e via dicendo, è finito nelle mani del Daily Mail e il tabloid britannico ha pubblicato parte del materiale da cui emerge “l’ossessione per il porno” di Hunter. 
Altro materiale scottante dal computer di Biden Jr era uscito nell’ottobre del 2020 e riguardava l’incontro organizzato da Hunter tra il padre e una società energetica ucraina nel 2015, di cui aveva scritto il New York Post.

All’epoca l’Intelligence Usa aveva parlato di “disinformazione russa”, ma recentemente il New York Times ha confermato l’origine del materiale. “

HUNTER BIDEN

“Biden sapeva del figlio”. Le rivelazioni bomba che terremotano il voto Usa e fanno sorridere Trump

Sull’attività sessuale di Hunter Biden e la sua dipendenza dalle droghe è ricchissimo il web di video e notizie scottanti sull’argomento (in calce troverete l’elenco dei 4 video: “Chi è Hunter Biden?” che abbiamo pubblicato anche qui su TrueReport.net).

Ma i collegamenti ora confermati, come scrive l’articolo de IL TEMPO, anche dal New York Times, tra la figura del figlio di JOE BIDEN, Hunter, e gli investimenti fatti da alcune compagnie a lui collegate in Ucraina, stanno causando reazioni scomposte a Washington e i media non riescono più a tenere le notizie sotto controllo.

Le realtà coinvolte in questi rapporti sono: il Dipartimento della Difesa  USA e le molte altre associazioni di filantropi, Fondazioni “umanitarie” e no-profit, tra cui spiccano la BURISMA e la METABIOTA, la “Bill & Melinda Gates Foundation”, il “National Institute for Health”, Google, la “National Geographic” e soprattutto la Eco Health Alliance di Peter Daszak, azienda che è sotto indagine anche per i rapporti col laboratorio di Wuhan e la famosa lettera inviata a Lancet con il DIKTAT di indicare l’origine NATURALE del virus elaborato col gain of function, che ha scatenato l’emergenza sanitaria nota col nome di COVID-19 con il coinvolgimento anche del dr. Anthony Fauci.

Per completare e integrare l’informazione divulgate da IL TEMPO e ripresa anche da altre agenzie di stampa internazionali, potete leggere gli articoli pubblicati su questo sito e guardare i molti video pubblicati sui nostri Canali RUMBLE e ODYSEE su questo argomento: troverete molte risposte a quello che Vladimir Putin sta indicando, parlando dell’influenza USA e dell’UE, attraverso anche il WEF, grazie alla già citata METABIOTA, fondata da Nathan Wolfe, appartenente al “circolo di Davos”, nella costruzione dei laboratori in Ucraina.
Nathan Wolfe è anche nel CDA di Eco Health Alliance, DARPA e autore del libro “The viral storm: dawn of the pandemic age” [La tempesta virale: l’alba dell’era pandemica]. 

PANICO IN DC… ma dopo la testimonianza di colpevolezza dell’ex sindaco DEM di San Luis, Guillermina Fuentes, a conferma delle accuse mosse da True The Vote sulla frode Elettorale USA 2020, il terremoto sta arrivando insieme all’onda dell’effetto DOMINO a conferma che…

“NOTHING CAN STOP WHAT IS COMING” [Niente può fermare quello che sta per arrivare].


FONTI:
IL TEMPO
ANSA
ANSA – Ucraina: Mosca, figlio Biden implicato in agenti patogeni – ‘Documenti provano suo ruolo nel trovare finanziamenti’

ARTICOLI:
Il DOD degli USA ha assegnato un contratto in Ucraina sul COVID-19 prima che esistesse

VIDEO: 
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Report vulnerabilità software Dominion

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Il logo dell'agenzia CISA

La Cybersecurity Infrastructure Security Agency lo ha rilasciato il 3 giugno

L’agenzia governativa CISA, costituita nel 2020 per prevenire ed affrontare i problemi di sicurezza informatica negli USA ha rilasciato oggi un report dettagliato sui bug del programma Dominion versione ImageCast X e sulle raccomandazioni per evitare di incorrere in inconvenienti. Questo software, per inciso, è quello con cui, in molti dei 50 stati USA, vengono gestite le operazioni di voto e di conteggio. Il sistema permette all’elettore di presentare la sua preferenza e di stampare la scheda oppure di inviarla in modalità completamente elettronica. Pur consapevoli delle falle nel sistema i funzionari CISA hanno specificato nel documento di non avere evidenza che ci siano state irregolarità nelle elezioni precedenti.

L’ex giudice Mike Gableman

Il rilascio è avvenuto a seguito della pubblicazione del “Gableman 2020 election report” con cui l’ex giudice della corte suprema ha pubblicato a marzo 2020 le evidenze delle frodi elettorali in Wisconsin. Il suo obiettivo era ottenere la decertificazione delle elezioni 2020 nello stato del Midwest. La pubblicazione di 136 pagine del Rapporto Gableman fa parte di uno sforzo del partito repubblicano a livello nazionale per una verifica supplementare delle elezioni 2020 dopo la vittoria del presidente Joe Biden su Trump. L’ex magistrato si è unito ai sostenitori dell’ex presidente Donald Trump che vogliono lo smantellamento della Commissione elettorale bipartisan del Wisconsin. Oltre a rilevare tutta una serie di irregolarità, l’ex giudice suggerisce un controllo piu’ serrato sulle procedure elettorali che hanno reso meno burocratico il voto per i residenti delle case di cura nelle prime settimane della pandemia COVID-19, che hanno contribuito a falsare le presidenziali 2020. Il report è stato molto criticato da esponenti sia repubblicani (rinos) che democratici ed il Governatore Tony Evers (a cui il documento risulta “scomodo”, per via del fatto che il politico e’ il Governatore dello stato del Wisconsin) lo ha definito a suo tempo “un circo” ed “un enorme spreco per il controbuente”.

In via ipotetica lo sfruttamento delle vulnerabilità consentirebbe l’accesso fisico ai singoli dispositivi (macchine di voto) ImageCast X, l’accesso al sistema informativo di gestione delle elezioni (EMS) o la possibilità di modificare i file con i voti elettronici prima che vengano caricati sui dispositivi ImageCast X.

Le principali anomalie riscontrate sono le seguenti:

  • Verifica Impropria Della Firma Crittografica: in caso di accesso al software delle macchine di voto e di inserimento di codice diverso da quello originario la firma delle applicazioni non è convalidata ed il codice manomesso non può essere distinto da quello originario. La versione testata di ImageCast X non convalida le firme delle applicazioni con un certificato root attendibile. L’uso di un certificato root attendibile garantisce che il software installato su un dispositivo sia riconducibile o verificabile rispetto a una chiave crittografica fornita dal produttore per rilevare eventuali manomissioni.
  • Dati di attestazione o di reporting delle misurazioni mutabili: la funzione di visualizzazione dell’hash dell’applicazione sullo schermo, l’esportazione del registro di audit e la funzionalità di esportazione dell’applicazione di ImageCast X si basano su meccanismi di auto-attestazione. Queste caratteristiche potrebbero essere sfruttate, in caso di manomissione, per cancellarne le prove.
  • Funzionalità nascoste: ImageCast X dispone di un’applicazione Terminal Emulator che potrebbe essere sfruttata da un utente malintenzionato per ottenere privilegi elevati su un dispositivo e/o installare codice dannoso.
  • Protezione impropria del percorso di riavvio: la macchina permette il riavvio in modalità provvisoria con l’applicativo Android. Un utente malintenzionato potrebbe sfruttare questa caratteristica per ottenere privilegi elevati su un dispositivo e/o installare codice dannoso.
  • Attraversamento del percorso: “../Filedir” : può essere manipolato per causare l’esecuzione di codice arbitrario tramite file di definizione delle elezioni appositamente realizzati. Un utente malintenzionato potrebbe sfruttare questa vulnerabilità per diffondere codice dannoso ai dispositivi ImageCast X dall’EMS (sistema di gestione delle elezioni).
  • Esecuzione con privilegi non necessari : ImageCast x può eseguire codice con privilegi elevati sfruttando un servizio a livello di sistema. Un individuo malintenzionato potrebbe sfruttare questa vulnerabilità per aumentare i privilegi su un dispositivo e/o installare codice dannoso.
  • Bypass dell’autenticazione tramite spoofing: In caso di falsificazione dei dati di chi accede al software (falsificazione indirizzo ip da cui si accede) è possibile ottenere privilegi amministrativi su un dispositivo e installare codice dannoso o eseguire azioni amministrative arbitrarie.
  • Assegnazione errata dei privilegi: il meccanismo di autenticazione utilizzato dagli operatori elettorali per amministrare il voto utilizzando la versione testata di ImageCast X può esporre i segreti crittografici utilizzati per proteggere le informazioni elettorali. Si può sfruttare questa vulnerabilità per ottenere l’accesso a informazioni sensibili ed eseguire azioni privilegiate, con potenziali ripercussioni su altre apparecchiature elettorali.
  • Errore di convalida dell’origine: la procedura di accesso ed autenticazione che viene eseguita da ciascun elettore è suscettibile di falsificazione. Un utente malintenzionato potrebbe sfruttare questa vulnerabilità per stampare un numero arbitrario di schede senza autorizzazione.

L’agenzia governativa (CISA) ha altresì identificato una serie di azioni consigliate/linee guida indirizzate ai funzionari elettorali finalizzate ad evitare inconvenienti:

  • Contattare Dominion Voting Systems per determinare quali aggiornamenti software e/o firmware devono essere applicati. Dominion Voting Systems riferisce al CISA che le suddette vulnerabilità sono state risolte nelle versioni successive del software.
  • Assicurarsi che tutti i dispositivi interessati siano fisicamente protetti prima, durante e dopo il voto.
  • Garantire la conformità alle procedure di custodia per tutto il ciclo elettorale.
  • Assicurarsi che ImageCast X e il sistema di gestione elettorale (EMS) non siano collegati a reti esterne (cioè accessibili alla rete Internet).
  • Garantire l’applicazione di misure di sicurezza fisiche protettive e investigative accuratamente selezionate (ad esempio, serrature e sigilli antimanomissione) su tutti i dispositivi interessati, compresi i dispositivi collegati, come stampanti e cavi di collegamento.
  • Chiudere tutte le finestre delle applicazioni in background su ogni dispositivo ImageCast X.
  • Utilizzare supporti di sola lettura per aggiornare il software o installare file sui dispositivi ImageCast X.
  • Utilizzare codici di accesso unici e separati per ogni tessera elettorale.
  • Assicurarsi che tutti i dispositivi ImageCast X siano sottoposti a rigorosi test “pre” e “post” elettorali.
  • Disattivare la funzione “Unificare le chiavi di sicurezza del tabulatore” sul sistema di gestione elettorale e assicurarsi che vengano utilizzate nuove chiavi crittografiche per ogni elezione.
  • Come raccomandato da Dominion Voting Systems, utilizzare il metodo supplementare per convalidare gli hash delle applicazioni, le esportazioni dei registri di controllo e le esportazioni delle applicazioni.
  • Incoraggiare gli elettori a verificare i voti leggibili visivamente sui tabulati
  • Condurre rigorosi controlli post-elettorali, delle porzioni leggibili visivamente, delle schede fisiche e dei registri cartacei, per includere la revisione della catena di custodia che contrassegna le schede e l’esecuzione di procedure di riconciliazione tra elettore e scheda. Queste attività sono particolarmente importanti per rilevare gli attacchi in cui le vulnerabilità elencate vengono sfruttate in modo tale che un codice a barre venga manipolato per essere tabulato in modo non coerente con la parte leggibile dall’uomo della scheda cartacea. (NOTA: se gli Stati e le giurisdizioni lo desiderano, ImageCast X offre l’opzione di configurazione per produrre schede che non stampano codici a barre per la tabulazione).

Fonte:

https://www.cisa.gov/uscert/ics/advisories/icsa-22-154-01

https://greenpass.news/enorme-a-seguito-della-testimonianza-esplosiva-del-giudice-del-wisconsin-gableman-sulla-frode-elettorale-dei-democratici/

https://www.thegatewaypundit.com/2022/03/huge-following-wisconsin-justice-gablemans-explosive-testimony-democrat-election-fraud-amistad-project-ties-zuckerbucks-nursing-home-voter-fraud/

https://upnorthnewswi.com/2022/03/01/gableman-election-report-dismantle-state-elections-commission-crack-down-of-efforts-to-help-nursing-home-residents-vote/

METAVERSO: SURROGATI DEI BAMBINI IN ARRIVO?

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Oltre Tamagotchi... L'IA consentirà di avere "bambini" reattivi, programmabili e altamente realistici nel metaverso. Fotografia: jm1366/Getty Images/iStockphoto

L’ascesa dei “bambini Tamagotchi“: I bambini virtuali che giocano, ti coccolano, ti assomigliano E saranno di uso comune tra 50 anni.

L’educazione e la crescita dei bambini richiede molto impegno, sacrificio, devozione e spirito di abnegazione. Un onere costante, oltre ad una gioia immensa e sconfinata.
Per molti adulti, fonte di stanchezza e di stress che non sempre compensano gli sforzi compiuti per raggiungere i traguardi che ci si è prefissi ovvero quelli di far in modo che il proprio figlio giunga ad essere un ragazzo non soltanto sano e robusto ma anche maturo, responsabile, intelligente, brillante, arguto e perspicace ma soprattutto coscienzioso e consapevole della realtà che lo circonda, in grado di affrontare il mondo, le sfide quotidiane, gli eventi negativi, le perdite e gli insuccessi, i conflitti interiori, i problemi e le difficoltà che la vita ci pone innanzi.


In un momento epocale come il nostro, in cui si sta assistendo ad una graduale trasformazione della normalità ed agli innumerevoli tentativi di imporre uno stile di vita che vuole soppiantare l’ordine naturale delle cose e sostituirsi ad abitudini, consuetudini, tradizioni, VALORI e RADICI che fanno parte di noi e del nostro vissuto, che sono appartenute ai nostri genitori, nonni ed avi, in una dimensione in cui sembra di vivere in un mondo parallelo, fatto di incongruenze e situazioni al limite dell’accettabile, se non del tutto inaccettabili, di dissonanze cognitive ed anestetizzazioni mentali, di menti assuefatte alla propaganda ed ai media, di nuove generazioni allo sbando, sempre più immerse nel web, in internet, nei social e sempre più disconnesse dalla realtà, generazioni che preoccupano perché minacciate costantemente su più fronti, ad iniziare da quello della rete appena citato, non poche perplessità vengono sollevate dal nuovo “giocattolino” in arrivo: il bimbo Tamagotchi ovvero il bimbo virtuale.

Questi figli generati dal computer esisteranno solo nel mondo digitale immersivo noto come “metaverso”, al quale si accede utilizzando la tecnologia della realtà virtuale, come le cuffie, per dare all’utente la sensazione di trovarsi faccia a faccia con il bambino.

La nuova creatura figlia della tecnologia, partorita dall’intelligenza artificiale. Un bambino che albergherà nei meandri del Metaverso – il labirinto di stanze e applicazioni in cui è possibile “incontrarsi ed uscire con gli amici, lavorare, divertirsi, studiare, apprendere, fare shopping e molto altro ancora” – e che potrà essere svezzato, allevato, cresciuto, coccolato esattamente come un bambino vero. Sarà in grado di interagire, di rispondere a domande, di giocare, di ridere e piangere.
I bimbi Tamagotchi potrebbero persino aiutare a contrastare il problema della sovrappopolazione (quindi una soluzione per il cambiamento climatico?!), secondo uno dei maggiori esperti di intelligenza artificiale del Regno Unito, Catriona Campbell, la quale sostiene che, nell’arco temporale di 50 anni, stante la velocità con cui si sta evolvendo Metaverso, gran parte della popolazione accetterà ed abbraccerà i nuovi bimbi digitali, copia perfetta di quelli in carne ed ossa.



La Nuova Zelanda già ha messo a punto una sorta di prototipo: BABYX

“Stiamo sviluppando tecnologie multidisciplinari per creare sistemi interattivi animati in modo autonomo che definiranno la prossima generazione di interazione uomo-computer e animazione facciale”, scrivono i ricercatori dell’Università di Auckland sul loro sito web


Un esperimento della società Soul Machines, che ha lo scopo di umanizzare l’IA per renderla più affascinante ed accattivante.
Il “cervello” del bambino virtuale è composto da algoritmi che deducono ciò che è buono e cattivo, è programmato per eseguire comandi associati anche a suoni ed immagini.
BABYX, dunque, interagirà esattamente come “Fabio, Luca, Andrea e Francesco”.


La domanda sorge spontanea: stanno creando dei nuovi mostri?
Come sia possibile accettare di immergersi sempre di più nel virtuale e di disconnettersi dal mondo vero è difficile da comprendere ed accettare ma ancor più ostico è il doversi adeguare a dei figli digitali con i quali le persone dovrebbero rapportarsi come fossero stati concepiti da Madre Natura.
Non avete la sensazione di essere sulle montagne russe?

Non vi viene quella sorta di nausea da mal di mare, da terra ferma che manca sotto i piedi, da tsunami che investe, devastando tutto ciò che incontra sul proprio cammino?


Di questo passo, corriamo il serio e grave rischio di scollarci completamente da ciò che ci circonda, isolandoci e chiudendoci in noi stessi e nella nostra bolla, dentro un guscio, giorno dopo giorno.

Che alterazioni subirà la psiche umana, considerando che quella di una larga fetta dei giovani è già minata o sta implodendo?

Un futuro ideale per i vostri ragazzi e per voi stessi dovrebbe essere improntato su rapporti veri, reali. Confronto e dialogo dovrebbero avvenire dal vivo, guardandosi negli occhi, osservando espressioni e sguardi, ascoltando la voce dell’interlocutore.
Internet è una fonte costante di apprendimento e di insegnamento, di approfondimento e consultazione, dunque uno strumento fondamentale, se utilizzato nella giusta maniera.

Social, Applicazioni e piattaforme, un mezzo per scambiarsi opinioni, idee e pensieri ma il virtuale non dovrebbe sostituire tutto ciò che ha sempre fatto parte della nostra natura di esseri umani. Non siamo macchine. Non siamo meri esecutori di un software, non ci troviamo all’interno di un film o di un videogame.


Non da escludere, inoltre, che la gente possa abituarsi a delle creature partorite dalla tecnologia, ad una “presenza” facilmente gestibile, manipolabile e, soprattutto, “disattivabile”, quando fosse fonte di stress e di stanchezza o di noia.
Un bimbo a comando. Un bimbo che può essere oscurato se piangesse o disturbasse, se fosse capriccioso o troppo irrequieto.
Per le menti più soggiogabili, attratte ed irretite da un prodotto del genere, non è poi così assurdo e remoto che, nella realtà, vengano adottati comportamenti insani nei riguardi dei bambini, dei propri figli.


I sottili equilibri mentali e l’aspetto psicologico, sono sempre da tenere bene a mente.

Il rapporto mamma e bambnino non avranno mai questo scambio d’amore in un mondo virtuale.


Siamo anima che vibra e vive.

Siamo cuore che pulsa. Siamo sangue che scorre. Siamo energia pura.
Non lasciamo che dei surrogati possano sostituire la materia, la sostanza, le sensazioni e le emozioni.
Un abbraccio dato ad un bambino, una carezza, un bacio, un sorriso, una lacrima che sgorga per un ginocchio sbucciato…non hanno prezzo e nessun prodotto digitale, nessuna Intelligenza Artificiale potrà mai essere al pari di un essere umano.



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