GUIDA RAPIDA AL CLUB BILDERBERG

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Il Gruppo Bilderberg (detto anche conferenza Bilderberg o club Bilderberg) è uno dei gruppi più potenti del mondo. Organizza un incontro con scadenza annuale per inviti di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità nel campo economicopolitico e bancario. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali.

Abbiamo parlato in molte LIVE e nella Conferenza di “Veleno” di SOVRANITÀ MONETARIA: di quanto la finanza dalla notte dei tempi abbia preso in mano e condizionato concretamente le finanze degli stati prima e dopo la Rivoluzione Francese.

Il sistema politico mondiale è fondato sul controllo della Finanza e dell’Economia: il potere del denaro come unico punto di riferimento e l’obiettivo di tutta l’élite al governo del pianeta. Il controllo del denaro e della finanza è lo scopo per cui nascono tutte le organizzazioni, le Lobby e i Think Tank per operare il controllo delle strutture governative: il mondo anglo Americano tira le fila di questo sistema e la creazione dell’Europa intesa come STATI UNITI D’EUROPA iniziò proprio dal dopoguerra a insediarsi per l’applicazione pratica di tutti questi principi fondamentali.

STORIA:

Il CLUB BILDERBERG nasce il 29 maggio 1954 e prende nome dall’omonimo “Hotel de Bilderberg” a Oosterbeek, vicino ad Arnhem, nei Paesi Bassi che ha ospitato la prima riunione.

Questa prima conferenza, nacque per iniziativa del banchiere statunitense David Rockefeller, scomparso da poco tempo all’età di 101 anni, ma fu ideata anche da altri personaggi del mondo politico-finanziario, incluso il politico sacerdote gesuita polacco Józef Retinger (lo stesso che fonderà il Movimento Europeo che darà origine alla futura UE e ai cui vertici ritroviamo tutti quelli che vengono comunemente considerati i “padri fondatori” dell’Unione Europea). 

David Rockefeller Hotel Bilderberg Jozef Retinger

La motivazione per creare il Bilderberg era la preoccupazione per la crescita dell’antiamericanismo nell’Europa occidentale. Secondo fine era di favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti in campo politico, economico e militare…aggiungerei anche sempre la storica e ancestrale paura della RUSSIA, il nemico giurato.

Per quella prima conferenza furono contattati il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld, il primo ministro belga Paul Van Zeeland e l’allora capo della Unilever, l’olandese Paul Rijkens.

Il Principe olandese Bernardo de Lippe-Biesterfeld, che aveva in passato svolto attività di spionaggio per le SS naziste nella multinazionale dove lavorava, ossia la tedesca IG Farben che operava ad Auschwitz: la più grande industria chimica del mondo cresciuta cosi bene proprio per via dell’utilizzo della manodopera, a costi ridicoli se non inesistenti, del vicino campo di concentramento.

Il Principe Bernardo, che ammise di essere stato un membro delle SS solo da studente, sarà presidente del Bilderberg fino al 1976 quando diede le dimissioni per lo scandalo Lockhead. 
Il principe Bernhard van Lippe-Biesterfeld a sua volta coinvolse Walter Bedell Smith, capo della CIA

Il successo di questo primo incontro del BILDERBERG spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali. Fu istituita una commissione permanente con Retinger nel ruolo di segretario permanente. Alla morte di Retinger divenne segretario l’economista olandese Ernst van der Beugel nel 1960 e in seguito la posizione fu rivestita da Joseph E. JohnsonWilliam Bundy e altri.[5] Molti partecipanti al gruppo Bilderberg sono capi di Stato, ministri del tesoro e altri politici dell’Unione europea.

I membri sono prevalentemente esponenti di spicco dell’alta finanza europea e anglo-americana. Attualmente il Presidente e Capo del direttivo è Henri de Castries (dal 2001)

Gli ospiti del BILDERBERG cambiano ogni anno secondo equilibri politici ed economici, ma alcuni rappresentanti delle più potenti famiglie del mondo, come i Rockefeller e i Rotschild, generazione dopo generazione, non mancano mai. 

Bilderberg è organizzato con una commissione permanente, detta anche Comitato Direttivo (Steering Committee), della quale fanno parte alcuni membri di circa diciotto nazioni differenti. Alcuni di questi membri fanno parte di un secondo cerchio ancora più chiuso, e formano il Comitato Consultivo (Advisory Committee) del Gruppo. 
L’Advisory Committee è composto da pochissime personalità, tra le quali in passato spiccavano i nomi di Giovanni Agnelli e David Rockefeller che ne è il Presidente Onorario. Oltre al presidente della Commissione, è prevista la figura di Segretario Generale onorario. Non esiste la figura di membro del Gruppo Bilderberg, perché i membri vengono invitati di volta in volta, ma solo quella di membro della Commissione Permanente (member of the Steering Committee). 

Secondo il maggior esperto mondiale del Gruppo, lo scrittore russo Daniel Estulin, autore del bestseller mondiale sul Club Bilderberg ed ex collaboratore del Kgb, che venne intervistato in Svizzera in esclusiva dal giornalista di indagine Francesco Amodeo: 
Il Club è il mezzo usato da una élite politica e finanziaria per promuovere il controllo sui governi sovrani“. 

Inizialmente finanziato e sostenuto, come abbiamo visto, dalla CIA, il Bilderberg è un’organizzazione che si trova ad un livello intermedio, e serve per smistare le informazioni e le decisioni prese segretamente a livelli più alti. Per questo i partecipanti cambiano spesso, perché le informazioni vanno passate di volta in volta a chi è nella posizione di poterle mettere in pratica. 

L’idea dietro tutte questa organizzazione è quella di distruggere gli stati nazionali per creare un governo unico che funzioni come una multinazionale.”

Questi Gruppi, Club e Lobby nei loro report sono categorici e non lasciano spazio a dubbi sulla loro natura e sui loro scopi. 
Questi sono il loro editti:  “la democrazia non è sempre applicabile”, come scrivono nel loro più famoso report, intitolato “The Crisis Of Democracy”.

Esortano a frenare quelli che loro definiscono “eccessi di democrazia” fino a fomentare l’apatia degli elettori, affermando che “il funzionamento efficace di un sistema democratico necessita di un livello di apatia da parte di individui e gruppi”. 

I loro potentati bancari di riferimento negli ultimi report hanno fatto sapere che: “in Europa dovremmo stracciare tutte le nostre Costituzioni”, “dire basta al bilanciamento dei poteri” e  “ridurre le libertà dei cittadini”. In pratica intimano ai Governi di soffocare i valori democratici.

Da notare che col passare degli anni hanno sempre assunto maggiore rappresentanza e maggiore considerazione i direttori dei media mainstream (MSM ndr) che si sono aggiunti come categoria a politici e banchieri economisti nelle riunioni del club Bilderberg.

IL GOLPE BIANCO IN ITALIA DEL 2011

Importantissimo è il ruolo che ha avuto il Bilderberg nella crisi politica italiana del 2011. Nel novembre del 2011, infatti, sia l’Italia che la Grecia, hanno subìto, contemporaneamente, un «golpe bianco» senza che i rispettivi popoli se ne siano resi conto e nell’assoluto silenzio generale.

A partire dal 24/6/2011 lo spread passò dai 214 punti agli oltre 500 punti e nella fatidica seconda settimana di quel travagliato Novembre, questo fatto portò gli interessi del titolo di Stato italiano anch’esso a quote record, il che tradotto in soldoni, voleva dire decine di miliardi di euro andati completamente bruciati.

A ridosso di quel periodo  e precisamente dal 9 al 12 Giugno, si era svolta a SaintMoritz la riunione annuale del Gruppo Bilderberg, dove era presente un certo Mario Monti, che incontrava i 120 uomini più potenti del mondo. Coincidenza? Neanche per sogno: per attuare i loro piani, molte banche parteciparono per creare i presupposti per la caduta dell’ultimo presidente del consiglio italiano regolarmente eletto.  
La Deutsche Bank vendette addirittura l’88% dei titoli di stato italiani che aveva in portafoglio nei primi 6 mesi del 2011, finendo persino sotto la lente della Consob, come riportarono i giornali dell’epoca. 
Stesso gioco fece la Goldman Sachs, già co-responsabile della crisi in USA negli anni precedenti…E a completare il gioco, ci furono le responsabilità della Banca Centrale Europea per l’effetto che il 5 Agosto del 2011 procurò la controversa lettera al governo italiano a firma di Mario Draghi e Jean Claude Trichet.

Mario Monti passò come Salvatore della Patria….ma nessuno disse mai che il rettore della Bocconi era presente l’anno prima alla riunione del “Club”, dove i giochi vennero decisi a tavolino,

Mario Monti era un membro del Direttivo del Bilderberg e addirittura Presidente europeo della Commissione Trilaterale. 

Mario Monti Mario Draghi

Come è possibile essere arrivati ad affidare, senza investitura popolare, la guida di un paese democratico ad un esponente di spicco di gruppi con idee tanto antidemocratiche? Come è possibile aver permesso a MARIO MONTI di modificare la nostra Costituzione, ritenuta “TROPPO DEMOCRATICA” nel 2012, per soddisfare le richieste della Commissione Europea, come conseguenza della crisi, ponendo la regola del PAREGGIO DI BILANCIO che ancora oggi ci costa il continuo ricatto come per il prossimo PATTO DI STABILITÀ…o il ricatto della riforma del MES?

Ricordiamo che l’avanzo primario – la differenza tra tutte le spese e tutte le entrate di uno Stato –che l’Italia ha realizzato negli ultimi 20 anni fin dagli anni 80/90, ci rende ancora oggi uno dei paesi più virtuosi in Europa. 

Quell’indice resta positivo fino a quando non si conteggiano gli interessi sul debito pubblico e i costi del denaro gestito dalla BCE.

Come è stato possibile aver accettato che a risollevare il Paese dalla crisi fosse un tecnico che proveniva da quelle banche d’affari, accusate proprio di aver indotto quella crisi? La propaganda già allora lo aveva tenuto nascosto…e non accadde solo quello.

Monti fu fatto SENATORE A VITA l’11 Novembre 2011…a ridosso proprio di questi avvenimenti, sotto la minaccia europea che se non si fosse sostenuto il governo Monti gli ispettori della BCE non avrebbero comprato più titoli per due mesi, col fallimento immediato dell’Italia.

Questo è il MODUS OPERANDI di questi gruppi e Think Tank che sono il braccio pensante e armato dell’élite mondiale anglo-americana. 

L’anno dopo la riunione del BILDERBERG avvenne a Roma.

In seguito Mario Monti, divenuto impopolare per le tartassanti tasse e tutti i provvedimenti anti-Italia, pro-banche e pro-finanza, fu costretto a dimettersi e…arrivò il semi sconosciuto Enrico Letta, altro membro già della Commissione Trilaterale. Letta fu poi l’unico politico italiano a sostituire Monti, che non serviva più oramai, alla riunione del BILDERBERG in USA proprio nel 2012. 
Fu lo stesso Letta ad essere stupito di come andassero le cose con un famosissimo “pizzino” consegnato a Monti…”I MIRACOLI ESISTONO!”

Ma durano poco perché anche lui cadde e Napolitano (che Kissinger chiamava “IL SUO COMUNISTA PREFERITO”) inventò un altro outsider in MATTEO RENZI, convocandolo a una cena e…facendo fuori il governo Letta senza bisogno di elezioni o altro.

IL BILDERBERG osserva e decide…

Altro caso analogo al nostro ma che riguarda la Francia? Eccolo servito!

AL MEETING BILDERBERG DEL 2014 stava per fare il suo ingresso nell’Hotel danese anche un giovane politico francese; era di bell’aspetto, elegante, ma con un atteggiamento dannatamente arrogante: il suo nome era Emmanuel Macron. Aveva tutti gli ingredienti per diventare degno rappresentante del Cartello stesso: ex spregiudicato banchiere d’affari proprio nella banca Rothschild, prima di affacciarsi alla politica nazionale, senza mai passare attraverso un voto. Ricorda molti personaggi politici attuali…era l’inizio dell’escalation dell’imposizione dell’élite sugli Stati e le nazioni.

Parliamoci chiaro: come diciamo spesso, se i lavoratori raggiungessero conquiste sociali e salariali, le multinazionali rappresentate in queste organizzazioni perderebbero profitti; se il diritto tornasse a prevalere sull’economia e la moneta tornasse al servizio del bene comune e della piena occupazione, avrebbe fine la finanziarizzazione dell’economia, necessaria alla sopravvivenza del Cartello finanziario. 

Se lo Stato avesse potere di controllo sulle aziende cedute in concessione ai privati, diventerebbe difficile favorire gli interessi e gli amici del Cartello stesso.

A settembre 2018, durante una sua conferenza a Roma, lo stratega di Donald Trump, Steve Bannon aveva dichiarato che in Italia siamo stati schiavi di alcune organizzazioni della finanza speculativa. Ha fatto il nome del WEF di Davos, del Bilderberg, dicendo che i membri di queste élite hanno operato in maniera ufficiale e alla luce del sole, costringendoci, come criceti, a correre su una ruota.

Sono andati via con i carri armati. Sono tornati con le banche” commentava Viktor Orban dopo la fine della seconda guerra mondiale.

Il fondatore David Rockfeller invece esprimeva in un concetto semplice lo scopo dei loro piani: “Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la “giusta” crisi globale e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale.”


BILDERBERG 2022

Riunito a Washington a porte chiuse, il Club BILDERBERG affronta la spaccatura creata dall’ala dei Realisti guidati da Henry Kissinger. I Neo-Cons che fanno capo all’amministrazione Biden arrancano e l’Italia del “Governo dei Migliori” è praticamente assente a causa della posizione presa da Draghi, che è voluto saltare sul carro DEM di Joe Biden, portandosi dietro tutta la stampa italiana asservita, che viene a sua volta esclusa dal meeting.

Il Deep Sate e le sue vigorose braccia armate avevano iniziato a mostrare lo scorso anno segni di grande fragilità. Era emerso in modo sempre più evidente il conflitto che esiste all’interno dell’elite mondiale che decide le sorti, soprattutto degli USA, nel gestire la politica e la geo-politica nel mondo con i suoi THINK TANKS. Tra questi si annoverano il sempre di moda WEF (World Economic Forum ndr) di Davos e il Club BILDERBERG, passati un po’ nel dimenticatoio in questi anni di “emergenza sanitaria”


BILDERBERG 2023

Il Gruppo si riunisce fin dal 1954, salvo una sola interruzione di due anni, nel 2020 e nel 2021, a causa della pandemia, e una ripresa lo scorso anno a Washington. È la terza volta che il Portogallo ospita questo meeting che questa volta si è svolto presso il Pestana Palace di Lisbona, hotel di lusso situato non lontano dalla famosa Torre di Belém.

Una caratteristica è la segretezza degli incontri a cui i giornalisti dei principali media sono invitati ma non per svolgere il proprio ruolo in quanto le riunioni si svolgono secondo le cosiddette regole della Chatham House. Ipartecipanti non possono infatti rivelare né l’identità né l’affiliazione degli oratori, né di altri partecipanti e devono evitare il più possibile di far girare sui media il nome del Gruppo.

Quest’anno il meeting si è svolto quasi in contemporanea con il G7 di Hiroshima a dimostrazione che il vero potere si muova sempre su due livelli, quello di facciata con tanto di conferenza stampa e piena copertura mediatica, ed un livello molto più riservato dove le decisioni prese non devono essere condivise.

Quest’anno era presente per la prima volta  il ministro degli Esteri Ucraino Dmytro Kuleba, insieme al Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg. Presenti tra gli altri la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, il Primo Ministro olandese Mark Rutte, il vice presidente della Commissione Europea Josep Borrel. Poi ancora, il portoghese José Manuel Durão Barroso, ex presidente della Commissione europea e attualmente con incarichi ai vertici di Goldman Sachs. Presente anche il CEO di Pfizer, Albert  Bourla anche se, a chi rappresenta una multinazionale del farmaco che sta vaccinando il mondo, non dovrebbe mai essere consentito di poter partecipare ad incontri semi segreti e senza trasparenza. Presente anche Børge Brende presidente del World Economic Forum, ed incredibilmente ancora in lista uno dei fondatori del Club nonostante i suoi 100 anni d’età: il potentissimo ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger (elenco dei partecipanti).

Tra i temi principali oltre alla guerra in Ucraina e al contrasto a Russia e Cina a farla da padrone è stato il tema dell’intelligenza artificiale. Presente, infatti, Sam Altman il CEO di OPEN AI l’azienda leader del settore e padre della controversa Chat GPT.

I rappresentanti italiani di quest’anno sono stati: Paolo Gentiloni, che partecipa per la prima volta al Bilderberg anche se in passato era stato invitato alla riunione della Commissione Trilaterale che si è svolta a Roma. La Trilaterale ha in comune con il Bilderberg sia i fondatori che gran parte dei membri.

Ospite ormai fissa negli ultimi 10 anni la giornalista Lili Gruber, addirittura inserita nello Steering Committee  (Comitato organizzativo) del Gruppo, quindi non più una semplice invitata.

Tra le new entry, poco conosciute ai più ma già perfettamente integrate nel sistema troviamo:

Giuliano da Empoli scrittore e professore di politica comparata a Sciences Po (Parigi) franco-italo-svizzero. Di pura fede atlantista (ovviamente) come dimostra la sua presenza dal 2014 nella Fondazione Italia/Usa. Nel 2016 ha fondato un proprio thinktank denominato VOLTA, membro del network Global Progress. E’ stato assessore e consulente personale a Firenze di Matteo Renzi. 

La Stampa degli Agnelli – da sempre membri attivi del Bilderberg – lo definì addirittura uomo dell’anno a dimostrazione di quanto Giuliano da Empoli fosse già perfettamente integrato negli ambienti élitari.
Il Think Tank “VOLTA” è un acceleratore di idee basato a Milano, Roma, Bruxelles e online. Un insieme di persone provenienti da culture, professioni e passioni diverse, unite dalla convinzione che il miglior modo di prevedere il futuro sia quello di inventarlo. 
VOLTA agisce su due livelli. A livello europeo contribuisce al dibattito per il rilancio del processo di integrazione comunitaria: la grande avventura politica e culturale della nostra generazione.
A livello nazionale, VOLTA lavora in Italia sulla formazione di una nuova classe dirigente, elabora e sperimenta policies, promuove un modello di crescita aperto, creativo e inclusivo.
VOLTA è partner di Innocracy 2021 “Democratising Democracy”, (Berlino 14 e 15 Ottobre 2021). 
Innocracy è una conferenza europea organizzata dalla società civile e basata a Berlino. 

VOLTA è anche co-fondatore e partner di IF-Rencontres Européennes Italie-France. 
IF è un gruppo di innovatori e scienziati sociali che vogliono dare vita ad un nuovo reseau italo francese, con un orizzonte europeo. 
Giuliano da Empoli, DECISAMENTE ANTI-PUTINIANO, ha tenuto molte masterclass in lingua francese. È anche il vincitore del Grand Prix du Novel dell’Accademia di Francia per “Le Mage du Kremlin” (Gallimard), in cui cerca di rispondere alla domanda retorica “chi è veramente Vladimir Poutine?”. Una domanda che merita saggi accademici per comprendere il background, l’ideologia e persino la psicologia dell’autocrate del Cremlino che, secondo lui, ha lanciato l’invasione dell’Ucraina a febbraio. 
_____________________________

Particolare attenzione merita però la presenza al Bilderberg 2023 di Marco Alverà, da subito inserito nello Steering Committee (Comitato Organizzatore) del Gruppo. Co-fondatore dell’azienda zhero.net che si occupa di energie rinnovabili, Alverà ha tutte le caratteristiche per diventare uno dei punti di riferimento (si legge burattini) per gli interessi del Bilderberg in Italia.

Nato a New York, laureato a Londra. Perfetto rappresentante degli interessi delle élite anglo americane in Italia.
Amministratore delegato di SNAM dal 2016 al 2022. Una carriera decennale in ENI e spesso al fianco di Paolo Scaroni, già in passato più volte invitato alle riunioni del Gruppo.
Ma quello che più di tutto dovrebbe far scattare un campanello d’allarme sulla presenza di Alverà al Bilderberg è il fatto che egli sia tra i pochissimi italiani a provenire dalla Goldman Sachs ossia la banca d’affari americana che ha portato al governo in Italia, senza il passaggio per le urne, sia a Mario Monti che a Mario Draghi entrambi anche interni al gruppo Bilderberg e alla Commissione Trilaterale.

Che adesso abbiano puntato su Alverà per futuri incarichi governativi? il suo cv lascia intendere che questa ipotesi non sia affatto remota, per questo consiglio di annotare questo nominativo per monitorare i futuri scatti di carriera. Marco Alverà oltre al ruolo ai vertici di Snam e in Enel è presidente dal giugno 2017 di GasNaturally, partnership tra associazioni che rappresentano l’industria europea del gas. Ed è proprio in qualità di esperto e decisore nel settore del gas che è stato cooptato dalla potente lobby internazionale.

Presidenti della commissione permanente

Comitato direttivo


FONTI:

BILDERBERG – Sito Ufficiale

LA MATRIX EUROPEA di Francesco Amodeo
BILDERBERG – Wearechange.org
ITALIA: CHI VA AL MEETING BILDERBERG 2023

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