Quando lunedì il “Signore delle Guerre” prende la parola, in collegamento con i pretoriani di una Davos esautorata, lascia tutti di sasso. Da non credersi, avrà pensato la maggior parte degli accoliti, che già si fregavano le mani in attesa del proclama della “baronessa” Von Der Leyen, che da lì a poco lancerà il suo urlo di battaglia “Kiev vincerà la guerra!”
Ma il vero Signore delle Guerre, Henry Kissinger – 99 anni di catastrofi alle spalle – ha in serbo la pennellata d’autore che dia un senso alle vuote parole di Klaus Schwab, che al forum presenta il suo libro mancabilissimo dal titolo “La Grande Narrazione”.
Il forum è tutto lì, nella virata improvvisa di Kissinger, gran maestro di guerra psicologica e nucleare, il gestore occulto della Guerra Fredda, del Vietnam e del Kippur (ma la lista è ben più lunga), crisi per le quali accampa i meriti della risoluzione, ma solo dopo averle cominciate.
“I negoziati devono iniziare nei prossimi due mesi” -afferma compassato -“prima che si creino sconvolgimenti e tensioni difficilmente arginabili. Perché andare oltre non sarebbe utile all’Ucraina e condurrebbe ad una guerra con la Russia”, che per ora è combattuta solo per procura dall’Unione Europea.
“L’Ucraina deve perciò rinunciare a qualcosa”, secondo il vegliardo, che ben sa di tenerla saldamente in pugno. Insomma si torna allo status quo e la Crimea è russa. Punto.
La strategia è vecchia, ma gli europei, e non solo loro, hanno poca memoria.
Stepan Bandera: la figura più controversa della storia dell’Ucraina: NAZISTA dichiarato e proclamato nel 2010 Eroe Nazionale Ucraino.
Sfugge, ad esempio, che negli anni ‘30 del secolo scorso le corporazioni americane avevano finanziato la Germania nazista (e pure l’Ucraina di Bandera), col pretesto gradito all’Europa di contenere il bolscevismo. Gli Stati Uniti vivevano il tempo della “grande depressione” e quale miglior occasione di una guerra in Europa per imbarcare soldi a palate, vendendo armi, automezzi e carburante? Così i banchieri tedeschi Kurt von Schroeder e Hjalmar Schacht incanalarono i possenti investimenti “offerti” nobilmente da industriali e finanzieri di USA e Regno Unito.
E questo continuò anche dopo che gli Stati Uniti entrarono in guerra per dare la stoccata finale al presunto nemico, la Germania, che i russi però avevano già indebolito, e si riempirono la pancia con tutti i finanziamenti elargiti alle economie disastrate europee, fra le quali Inghilterra, Francia e Italia.
La storia si ripete ancora una volta. Stavolta il pupillo di Schwab –e indirettamente di Kissinger -è il pluri-finanziato Zelensky.
Ma il Signore della Guerra è stato molto chiaro a riguardo: “entro due mesi e non oltre”.
Perché il nemico adesso ha le sembianze del Dragone.
Il gigante asiatico conta di siglare accordi con 10 stati
Il Dragone ha fissato un incontro alle isole Fiji la prossima settimana (dal 26maggio al 4 giugno), durante il quale conta di portare a buon fine negoziati bilaterali con almeno 10 paesi (Fiji, Kiribati, Papua Nuova Guinea, Samoa, Timor Est, Tonga e Vanuatu, saranno presenti, Isole Cook, Niue e gli Stati federati della Micronesia, saranno in videoconferenza).
Il Common Development Vision è un accordo molto temuto dai paesi AUKUS (Australia, UK, USA).
A capo della delegazione il ministro degli Esteri Wang Yi. Il nuovo ministro degli esteri Australiano si recherà alle Fiji giovedì prossimo, per riallacciare i rapporti con gli stati interessati e cercare di riavvicinarli a posizioni filo-occidentali.
La Cina ha interesse ad espandere la sua influenza sul Pacifico nei seguenti settori:
formazione della polizia/militare: l’accordo prevede un’integrazione nella lotta al crimine internazionale, lo scambio dei dati delle rispettive polizie (condividendo anche i laboratori per analisi forensi su impronte digitali, campioni di stupefacenti, esami autoptici ed indagini sulle impronte digitali) e di aumentare la difesa della legge facendo cooperare i corpi di polizia,
sicurezza informatica: saranno definite regole condivise per una gestione globale dei dati in rete,
mappatura marina ed ottenimento di un maggiore accesso alle risorse naturali: in contropartita ai punti precedenti la Cina permetterà un’intensificazione degli scambi commerciali e l’ammissione dei firmatari ad un’area di libero scambio. Pechino si aspetta di accedere a infrastrutture e materie prime energetiche, minerali, informatiche, agricole, di silvicoltura e di pesca. L’intensificazione dei commerci mira ad incentivare investimenti diretti delle aziende cinesi nell’area. La mappatura dei mari e la loro esplorazione permetterà all’esecutivo di Xi un accesso prioritario alle risorse naturali dell’area.
La Cina ha interesse ad ampliare la sua influenza sulle isole del Pacifico
L’accordo ricalca quello siglato con le isole Salomone il mese scorso, dove la Cina ha ottenuto di collaborare anche alle politiche anti-covid, agli scambi culturali, ad iniziative scolastiche comuni ed alla gestione delle crisi.
Le acque agitate intorno a Taiwan e la contrapposizione con gli Usa, dopo le continue esercitazioni da una parte e le dichiarazioni di Biden dall’altra, stanno alzando la tensione in tutta la regione Asia-Pacifico. Pechino dimostra di avere le idee chiare sul futuro, muovendosi con piani a medio termine (tutti gli accordi sono a 5 anni, in linea con i piani di governo e partito), cercando di costruire un mondo basato su un equilibrio multipolare e puntando a superare il modello unipolare creatosi dopo il crollo del muro di Berlino nel 1989.
Il dr. Robert Malone, alla trasmissione WAR ROOM – Real American Voice, condotta dal mitico Steve Bannon, ci spiega, con parole semplici e comprensibili, la nuova “proposta” del vaccino JYNNEOS per il VAIOLO DELLE SCIMMIE…e chi sta davvero finanziando questi programmi.
Iniziamo subito la nostra analisi partendo dalla semplice domanda di Bannon al dr. Malone, durante il dibattito: “Cos’è il Monkeypox (Vaiolo delle Scimmie): Un gioco al depistaggio, o una cosa seria?”
Il dr. Malone risponde immediatamente: “Un gioco di depistaggio“, iniziando subito la spiegazione, parlando di cosa sia il vaiolo e denunciando che i dati della Fondazione GAVI siano già stati manipolati, passando da una percentuale di rischio per l’essere umano di 3,7%, ad un’incomprensibile e ingiustificato 10%!!! Il dr. Malone parla, quindi, del nuovo farmaco che è stato comprato dal governo USA, con una spesa di soldi DEI CONTRIBUENTI di ben 114.000.000 di $ e poi dice che tale vaccino esisteva già nei magazzini, in quantità enorme (quindi la spesa è solo una speculazione finanziaria) e aggiungendo testualmente:
“… hanno già accumulato vaccini per il vaiolo. Quello che hanno comprato sono ancora più vaccini per il vaiolo… Il nome del prodotto si chiama JYNNEOS… È commercializzato dalla Bavarian Nordic. Tutto quello che devi fare è cercare la scatola di JYNNEOS e tirare fuori il bugiardino della confezione per il prodotto, scoprirai che questo non è assolutamente un prodotto benigno, proprio come con il vecchio prodotto Dr. X, che è un po’ più sicuro di quello che avevo sperimentato con quello e questo prodotto, quando lavoravo per DOD.
Questo ha come uno dei principali eventi avversi dei casi gravi, aspettatevi miocarditi e cardio-tossicità.” Quindi ancora MIOCARDITI…ancora CARDIO-TOSSICITÀ come effetti avversi ai vaccini, ma non ne abbiamo già abbastanza? Siamo nelle mani di veri criminali. Ma chi c’è dietro a tutto questo commercio e a questa speculazione fondata sulla PAURA, tanto da portare il Dr. Malonea usare una battuta geniale: “Siamo dentro al PORNO DELLA PAURA (Fear Porn)”!!!
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Dr. Malone: “Vaiolo delle Scimmie CONTRO il Porno della Paura (VIDEO)“
LA CULTURA DELLA PAURA E DEL CATASTROFISMO
Il “gusto” della PAURA, l’uso del CATASTROFISMO, della SHOCK THERAPY (Terapia dello SHOCK, della PAURA) come enunciato, ormai molti decenni fa, da Augusto Peccei, fondatore del CLUB DI ROMA e ripreso pari pari anche in questi giorni dai “grandi” del World Economic Forum (WEF), con in testa il solito inossidabile pelatissimo Klaus Schwab, a evocare resilienze varie, per pandemie e disastri naturali che avrebbero lo scopo di ridurre drasticamente il numero di questa creatura, secondo loro, “inutile e dannosa per il Pianeta“, che sarebbe proprio…L’ESSERE UMANO.
Già… perché il male, secondo la loro opinione, siamo noi… siamo proprio NOI: gli ESSERI UMANI da combattere, per la nostra “necessità” di mangiare, di respirare, di bere, di vivere e magari di voler anche essere felici…ogni tanto. Insomma: Finito il CONSUMISMO, ci vogliono CONSUMARE. Ma perché, allora, non ci lasciano crepare in pace??? Cos’è quest’attenzione per la nostra salute e verso i disastri che porterebbero le pandemie e che avrebbero solo l’obiettivo di decimare la popolazione mondiale, come asseriscono anche i vari ministri Cingolani, Colao e tutti i frequentatori mondiali del Circolo di Davos?
Al WEF di Davos, in questi giorni applaudono tutti in piedi l’ennesima “apparizione” dell’ectoplasma Zelensky… Ascoltano le amenità dello spaventoso dr. Harari e le prediche sempre più deboli dei suoi accoliti e dello stesso Schwab, che il danno al pianeta lo provoca più che altro lui stesso, soprattutto con il suo modo di parlare: la sua patologica iperproduzione salivare e la sua inascoltabile pronuncia anglo/tedesca crea infatti piogge torrenziali e inondazioni attorno a sé a tal punto, che solo per quello, Schwab dovrebbe essere relegato in un silenzioso LOCKDOWN PERENNE, a salvaguardia del pianeta e del cosmo (che gli stanno così tanto a cuore), oltre che dei suoi abitanti. Il microfono, dopo il suo intervento, ha chiesto asilo politico in Russia…😂😂😂
Klaus Schwab parla di VIRUS e RESILIENZA all’apertura del WEF 2022 di Davos
LA GAVI FOUNDATION
Scherzi a parte, torniamo invece al video del dr. Malone e ai suoi contenuti: nel suo intervento a THE WAR ROOM il dottore cita la GAVI Foundation e il sagace Steve Bannon, coglie immediatamente al volo l’opportunità per fargli raccontare al pubblico che cosa sia, come è nata e a cosa serve la GAVI Foundation di Bill & Melinda Gates: Potete trovate il sito di questa “mostruosa” associazione (come la definisce il dr. Malone), al link collegato alla sua pagina Web ed è facile capire che si tratta della più grande organizzazione mondiale per il controllo della VACCINAZIONE e dell’IMMUNIZZAZIONE, come dice il nome stesso: Global Alliance for Vaccines and Immunization. Vi esorto ad ascoltate con attenzione, la descrizione che fa nel video il dr. Malone, ma alla fine vi spingo anche a fare una piccola ricerca personale, per capire quanto questo argomento tocchi da vicino anche NOI Italiani.
Vi fornisco alcuni spunti: ricordate la sig.ra BeatriceLorenzin, allora Ministro della Salute e l’accordo stretto e rinnovato a Washington nel 2017, in cui si imponevano vaccinazioni sui nostri bambini di un’entità sempre maggiore? Leggetevi questo articolo intitolato: “La legge vaccini: la Lorenzin spieghi il fiume di denaro dall’Italia a GAVI”… il titolo dice già tutto sull’argomento, ma è solo uno dei tanti articoli usciti in merito a questo dibattito.
In un altro articolo più recente, l’avv. Alessandra Devertag traccia un percorso chiaro e trasparente, sugli intrecci che ha l’Italia con le fondazioni GATES e GAVI, partendo da un grafico tratto dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità, per i casi di morbillo dal 1970 al 2016, tutto questo per avere maggiore contezza e consapevolezza.
Nel 2011 l’avvocato ricorda che ci fu un’epidemia, così detta, se proprio vogliamo usare questo termine, di 4671 casi di morbillo e ciò nonostante, l’anno dopo venne approvato il Piano Nazionale vaccini per il triennio 2012/2014. Questo Piano prevedeva di superare presto l’obbligo vaccinale e passare alla raccomandazione. Un piano che avrebbe portato, quindi, progressivamente, tutte le regioni in maniera sincrona, verso il superamento dell’obbligo vaccinale.
Ma questo non accadde e nel marzo del 2017, si era già concluso invece il dibattito sul decreto Lorenzin, ed era già stato presentato. Quindi significa che l’epidemia che giustificava l’introduzione dell’obbligo vaccinale era già in corso. NON ERA PERÒ ASSOLUTAMENTE VERO!!! Di quanti casi si stava parlando? Al 30 maggio 2017 erano solo 2700 casi, peraltro l’età media era di soli 27 anni. Come mai 4671 casi nel 2011 legittimarono, addirittura, di passare dall’obbligo alla raccomandazione e solo 2700 portano, invece, portarono all’adozione della legge sulle vaccinazioni che prevede, addirittura, l’espulsione dei bambini dell’asilo?
L’articolo e i dati, procedono come un caterpillar nel sollevare domande e dubbi su questo tema angoscioso dell’Obbligo Vaccinale, tirando in causa personaggi come il già citato Ranieri Guerra, Roberto Speranza e altri, che notoriamente, al momento, sono stati per ora protetti dal “Segreto Militare”, arrivato a schermo delle verità e delle decisioni prese nella prima fase dell’emergenza COVID-19, soprattutto a Bergamo-Brescia e nel Lodigiano.
Aggiungiamo solo, per tornare al tema dell’OBBLIGO VACCINALE, che di recente, il ministro Speranza, in una conferenza ha dichiarato: ”La vaccinazione è un pilastro per noi, del lavoro che faremo nell’ambito della prevenzione, come riconosciuto a livello internazionale, contesto nel quale l’Italia ha assunto anche importanti impegni, come ad esempio, il finanziamento significativo a favore di Gavi Alliance, per vaccini d’immunizzazione. Il Ministero della Salute, pertanto, conferma l’impegno a proseguire un attento e continuo monitoraggio, sull’adesione all’obbligo vaccinale, e conferma altresì la disponibilità a interagire con le iniziative di natura parlamentare”.
Ci rendiamo conto che è DA TEMPO che ci stavamo avviando verso una DITTATURA SANITARIA e che questo che stiamo vivendo, è solo il compimento, o meglio, il tentativo disperato di completare un piano antico? È di questi giorni la notizia che l’ONU ha firmato con l’OMS proprio un accordo per accelerare i tempi per l’attuazione della famigerata AGENDA 20-30. Siamo sempre a parlare delle stesse cose, ma in maniera ora totalmente ESPOSTA e DAVANTI AGLI OCCHI DI TUTTI.
Andiamo ai fatti: “Quanto versa, annualmente, lo Stato Italiano alle casse della GAVI Foundation, che sta dietro a tutte le nefandezze che denuncia il dr. Malone e molti altri inascoltati luminari della Scienza e del BUONSENSO”? Consultiam il SITO DEL GOVERNO ITALIANO: così non ci possiamo sbagliare! Sul sito del DIPARTIMENTO DEL TESORO, appare orgogliosamente il resoconto sulla GAVI FOUNDATION, con la presentazione del progetto dalla sua nascita nel 2000.
Il sito governativo italiano riporta quanto segue:
Trascrivo il contenuto dello screenshot per comodità di lettura:
“L’International Finance facility for immunization (Iffim), lanciato nel 2004 su proposta del Regno Unito e con immediato sostegno dell’Italia, mobilita risorse sui mercati di capitale attraverso l’emissione di titoli (Iffim bonds), garantiti dagli impegni pluriennali e giuridicamente vincolanti dei paesi donatori, a versare i loro contributi in un arco di tempo di 20 anni. Rappresenta il principale strumento di finanziamento a lungo termine del Gavi. Partecipazione italiana. L’Italia è impegnata con Gavi Alliance dal 2006 quando è diventata un membro fondatore del Iffim. Inoltre, l’Italia ha ottenuto un ruolo primario nel lancio del primo Amc per accelerare lo sviluppo e la disponibilità dei vaccini. L’Italia è il quarto donatore assoluto del Gavi, dopo Usa, UK e Francia. Nel quinquennio 2016-2020 l’Italia ha contribuito con 100 milioni di euro. Le tematiche Gavi sono seguite dal Maeci-Dgcs e dal Mef.”
Sono tanti soldi dei contribuenti, che sono andati alla GAVI e in questi ultimi anni i contributi sono stati ancora aumentati e sono destinati ad un continuo incremento, per l’uso della vaccinazione come mezzo di controllo della Salute Pubblica, IMPOSTO da una volontà sovra-nazionale, vista la discussione sui TRATTATI PANDEMICI, in corso in questi giorni all’OMS (WHO).
Credo sia il momento di diffondere, con forza e convinzione, queste notizie e di risvegliare sempre più persone, da quella che il dr. Malone ha battezzato come il “PORNO DELLA PAURA”!!!
I temi del forum internazionale del WEF che si tiene in questi giorni
Dopo un’assenza di due anni e mezzo, Davos sta ospitando in questi giorni l’incontro annuale del World Economic Forum. I temi sul banco sono: la crisi Ucraina, il Cambiamento Climatico ed una serie di altre problematiche attuali.
L’inaugurazione si è tenuta domenica sera e, tra tutti i leader intervenuti ci sono, oltre all’immancabile Zelensky, la Von Der Leyen, Scholz, altri capi di stato, tra cui una delegazione Indiana di politici federali e locali e direttori di azienda.
Quest’anno l’appuntamento è stato posticipato a maggio, invece del tradizionale gennaio, dopo che l’edizione 2021 era stata annullata, a causa della pandemia.
La cittadina dei Grigioni nel suo tradizionale evento, in gennaio
Il tema degli incontri sarà: “la storia ad un punto di svolta”.
Gli invitati discuteranno di come fare rete tra le loro idee, scambiare le loro visioni, scambiarsi punti di vista brillanti ed arrivare a soluzioni su alcuni dei problemi contemporanei:
politiche governative e strategie economiche di contrasto alla pandemia,
come affrontare la questione della guerra in Ucraina,
identificare delle soluzioni alla crisi del clima.
Il WEF stesso, indica tra le priorità, quelle di accelerare il progresso e di agire in modo deciso per affrontare le sfide globali e migliorare la situazione mondiale, in linea con l’ultimo libro presentato da Klaus Schwab: La grande narrazione, dove, molto in sintesi, l’autore chiama l’umanità a partecipare alla creazione di un futuro più sostenibile. Le catastrofi, sempre secondo Schwab, sono delle occasioni uniche per preparare la strada al cambiamento.
Se tutto questo è presentato con una finalità apparentemente positiva, cioè creare una società dove lo stile di vita di ciascuna generazione non indebita quelle successive, i cambiamenti sono calati dall’alto, in una prospettiva di cooperazione fissa, verso il raggiungimento degli obiettivi ed il pensiero critico diventa un ostacolo nella corsa verso questi scopi. Il sistema consumistico resta, tuttavia, i suoi tempi sono allungati, per poter far stare bene anche le generazioni successive e si introducono limitazioni ambientali per conservare il pianeta.
Negli ultimi due anni, la pandemia, evento unico nel secolo, ci ha messo di fronte a grosse sfide sia nella sanità, che nell’ecologia, nell’educazione, nella tecnologia e nelle sfide legate all’energia.
Una delle iniziative è detta “Reskilling Revolution”, per fornire migliore educazione ad 1 bilione di persone entro il 2030, favorendo la loro occupazione. Poi un’altra azione per promuovere lo “Shareholder Capitalism”, attraverso la definizione dei parametri ESM con cui definire il rating delle singole imprese, in base al loro impatto sulle questioni ecologiche e sociali.
Questi parametri sono definiti in modo top-down ed in caso di inosservanza, c’è il grosso rischio di ottenere un rating basso, con problemi per le stesse compagnie.
Infine, sono stati stanziati dei fondi per ripiantare alberi. “1 Trillion Trees” è il nome dell’iniziativa. Secondo l’organizzazione di Schwab, siamo ad una svolta della storia, dove i leader politici e delle industrie devono cooperare, per entrare nella quarta rivoluzione industriale.
Il WEF si definisce come un organismo internazionale che promuove la cooperazione pubblico-privata.
In quest’occasione, 2500 leader politici, aziendali, dei media, si riuniscono per discutere di un mondo che si deve adattare alla crisi. Dopo la pandemia e la guerra, il paradigma del mondo unipolare lascia spazio al mondo multipolare.
I punti fondamentali delle discussioni sono:
stimolare la cooperazione tra locale e globale;
ripristinare la stabilità dopo i conflitti geopolitici;
assicurare la crescita economica;
creare una nuova era di crescita;
stabilizzare il rapporto tra economia reale e mercati finanziari;
costruire società sane ed eque.
Si discuterà anche di come introdurre elementi di resilienza, utili ad affrontare le prossime crisi.
Parteciperanno a queste discussioni anche i leader di start-up ed altre imprese innovative, ONG, sindacati ed associazioni di categoria, leader religiosi/spirituali, insieme ai giovani leader dell’organizzazione di Davos.
Tutti gli obiettivi, le riforme presentate ed i cambiamenti prospettati, sono ancora lì, tuttavia, molti accadimenti dell’ultimo anno e l’accettazione di un passaggio da un mondo multipolare ad uno unipolare, fanno ben sperare che, alla fine, gli sarà difficile imporre cambiamenti forzati e molto rapidi. Va seguito l’evolversi della situazione.
Decessi, Danni Irreversibili, Ritiro dall’Attività – Appello alle Federazioni Sportive: promuovere al più presto una ricerca seria sugli “effetti delle Vaccinazioni per Covid-19” tra gli sportivi, per aprire finalmente su questo tema un dibattito serio e responsabile.
La notizia di una morte troppo precoce per una giovane atleta era arrivata per l’ennesima volta qualche settimana fa: Mariasofia Paparo, che avrebbe presto compiuto 28 anni, era stata stroncata da un infarto: la ragazza avrebbe conseguito la laurea il giorno 28 aprile.
Il mio commento a freddo in quel momento in una ADMIN RING LIVE era stato questo: “È possibile che nessuna istituzione sportiva internazionale prenda ufficialmente una chiara posizione sul tema dei danni provocati dalla vaccinazione Covid-19? Sembra una cosa davvero assurda e incomprensibile.”
Dietro a queste tragedie e alle molte altre situazioni drammatiche sorte dall’inizio di questa assurda campagna vaccinale di massa, non c’è solo la maggiore incidenza di problemi cardiaci, ma anche un diffuso indebolimento del sistema immunitario. Diversi atleti hanno chiamato in causa per la prima volta ad alta voce i vaccini anti-Covid. Serve quindi una ricerca seria, promossa dalle Federazioni sportive internazionali. Ma prima va superato il tabù culturale creato da governi, colossi farmaceutici e media.
Recenti dati dell’UKHSA (UK Health Security Agency), contenuti nel Vaccine surveillance report (Rapporto di sorveglianza sui vaccini) e relativi alla situazione nel Regno Unito, ci mostrano come sia i casi di malattia sia le ospedalizzazioni sia, infine, i decessi avvengano in prevalenza in persone vaccinate (72%, 74% e 82% rispettivamente) ponendo dei seri dubbi sulla decantata sicurezza ed efficacia degli attuali vaccini anti-Covid (JR Hope, The Desert Review, April 2022).
UKHSA (UK Health Security Agency) mostrano che i decessi avvengano in prevalenza in persone vaccinate.
Per capire questa situazione drammatica, facciamo un passo indietro: dall’introduzione sul mercato dei farmaci genetici sperimentali basati sulla tecnologia “mRNA” (Pfizer e Moderna su tutti) chiamati in un primo tempo erroneamente “Vaccini”, tanto da fare cambiare recentenente addirittura l’etimologia del termine sul dizionario medico di riferimento del CDC americano, sono iniziate segnalazioni sempre crescenti da parte di importanti medici e ricercatori sui rischi che la diffusione così capillare di quella particolare terapia, che non ha avuto i tempi sufficienti di poter essere regolarmente testata soprattutto sulle persone SANE, potesse portare a gravi effetti avversi e quindi a conseguenti danni collaterali gravi per i pazienti sottoposti a questo nuovo genere di vaccinazione.
Uno dei pediatri più accreditata negli USA, il dr. Kirk Milhoan aveva da subito messo in guardia sui rischi di miocardite provocata dalla vaccinazione mRNA sui bambini; lui disse testualmente che “avremmo rischiato in breve tempo di veder cadere a terra i nostri figli senza motivo nel parco mentre giocano”… e a conferma di questo, il dr. Peter McCullogh poco tempo dopo aveva ribadito che si stavano verificando danni al cuore nei bambini sotto l’età della pubertà e anche oltre: già dopo pochi mesi dall’inizio delle inoculazioni la Federazione del Basket americano aveva anche affermato che quasi il 50% degli atleti tesserati mostravano già i primi danni cardiaci di diversa entità. Nel dicembre 2021 uscivano preoccupanti statistiche, mentre le campagne mondiali di vaccinazione procedevano imperterrite: L’indagine di Real-Time News ha rilevato 108 morti su 183 casi di questo tipo tra atleti professionisti, allenatori, atleti di università e college e atleti giovanili, tutti avvenuti dal dicembre 2020, mese in cui è iniziata la campagna di immunizzazione globale.
Nella maggior parte dei casi, è stato riportato che la causa del malore è correlata al cuore, inclusa la miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco), la pericardite (infiammazione del pericardio) o una combinazione di entrambe: peri-miocardite, infarto o arresto cardiaco. La seconda causa segnalata, sono eventi di coagulazione, tra cui embolia polmonare, coaguli di sangue nei polmoni e nel cervello. Nessuna presa di posizione da parte delle Federazioni Sportive c’era stata allora e non c’è stata nemmeno fino al giorno d’oggi: non c’è ancora una reale presa di coscienza e un serio dibattito aperto su questi avvenimenti.
A due anni di distanza le statistiche e le notizie che arrivano ogni giorno sono impressionanti e davvero shoccanti…e finché ad accasciarsi sul campo erano bambini o adolescenti, a lamentarsi al più era purtroppo solo qualche genitore. Ora che invece la cosa tocca sempre di più i professionisti al più alto livello, il clamore comincia a farsi mediatico.
Dopo le polemiche per il “caso” Djokovic in Australia, il Tennis sembra essere diventato lo sport più tartassato. I malori agli Open di Melbourne e il caso di Rafa Nadal sono stati infatti solo l’inizio. Recentemente “Il mondo del tennis ha reagito con shock dopo che i favoriti Paula Badosa e Jannik Sinner hanno dovuto ritirarsi durante i quarti di finale del Miami Open. Alla fine, un numero senza precedenti di tennisti (vaccinati) si è ritirato dal Miami Open della scorsa settimana. Ben 15 giocatori non hanno concluso la gara, tra questi anche i favoriti della competizione maschile e femminile. Il The Liberty Daily di Miami scrive: “Come tante cose a cui abbiamo assistito negli ultimi tre anni, sembra esserci uno sforzo coordinato per sopprimere la verità. Gli atleti di tutto il mondo sono in calo. La gente media sta vivendo orribili reazioni avverse. Decine, forse centinaia di migliaia di persone stanno morendo a causa di questi “vaccini”. Potrebbero anche essere milioni; i dati sono oscurati. Per tutto il tempo, i politici e i media aziendali fanno finta che tutto sia normale”.
Secondo queste voci preoccupate, il tennis non è stato il primo sport i cui giocatori sono stati colpiti da condizioni “inspiegabili”. Rafa Nadal e i suoi colleghi tennisti hanno avuto fortuna. Possono raccontarlo. L’elenco infatti è purtroppo molto lungo fino ad arrivare ad oggi, con la nuotatrice Mariasofia Paparo…e si tratta tutti di eventi che sono stati resi pubblici…molti purtroppo vengono ancora tenuti riservati o addirittura nascosti all’opinione pubblica. Diversi atleti hanno chiamato in causa apertamente per la prima volta i vaccini anti-Covid correlando un aumento esponenziale di malanni invalidanti l’attività agonistica con il periodo dell’inoculazione delle terze dosi. Un grido d’allarme motivato non solo dalla maggiore incidenza di problemi cardiaci, ma anche dalla semplice constatazione che il sistema immunitario si è talmente indebolito da non riuscire a opporsi a malanni, anche banali, che in epoche anteriori erano sconosciuti ai più o se non altro facilmente tenuti a bada senza bisogno di interrompere l’attività agonistica.
La Federazione italiana medici sportivi, con un questionario diffuso negli ambulatori dei propri associati, ha provato, invece, a deviare la palla sul Covid e sul long Covid, anche se un’altra ricerca americana, pubblicata a novembre dal British Journal of Sports Medicine, su 3.597 atleti contagiati statunitensi, di college e università, ha rivelato che solo l’1,2% presentava sintomi di lungo periodo. Una ricerca – questa – limitata, peraltro, alla fascia meno a rischio (18-24 anni) e che non era in grado di distinguere quali effetti avversi fossero figli della malattia, o invece del vaccino.
I medici sportivi italiani stanno auspicando che sia redatto un registro di atleti NON VACCINATI ed è singolare che non si adoperino, invece, al contempo, per averne uno analogo – ben più importante – sugli effetti avversi conseguenti alla vaccinazione.
È ormai evidente che non si possa delegare tale ricerca alla farmacovigilanza, per lo meno nel nostro Paese, dove – per stessa ammissione dell’AIFA – la farmacovigilanza attiva non supera il 4% delle segnalazioni totali (percentuale persino sovrastimata) e dove quella passiva, è unanimemente considerata di gran lunga sottostimata.
Qui sta il punto. Se vogliono raccogliere l’appello dei loro atleti, le Federazioni internazionali devono finalmente associarsi e finanziare una ricerca seria, sugli effetti tra gli sportivi, non solo del Covid, ma anche e soprattutto delle vaccinazioni, giusto per togliersi il legittimissimo dubbio e calibrare eventuali contromisure. AL PIÙ PRESTO!
È ovvio, però, che prima vadano rimossi i tabù culturali promossi dalle politiche sanitarie governative e dai colossi farmaceutici spalleggiati dai media: quello che ha impedito finora, un approccio serio, libero e scientifico, agli eventuali esiti avversi, o sequele negative del trattamento farmacologico anti-Covid.
Quest’ultima condizione dovrebbe comunque valere per tutti, NON SOLO PER GLI SPORTIVI!
Esiste una casistica indiscutibile che va affrontata con un confronto ONESTO e CHIARO, sul tema della vaccinazione, che tenga in considerazione soprattutto gli ultimi risultati delle battaglie legali in Italia, in Europa e nel Mondo. In particolare negli USA, dove, dopo la pubblicazione dei dati della PFIZER sugli effetti avversi (pubblicazione che ricordo doveva essere fatta nel 2075, come aveva richiesto la casa farmaceutica…), sono stati già forniti dati davvero eloquenti: un rapporto 12 volte più grande tra i morti a causa della malattia Covid-19 e i decessi da vaccino.
Un totale dello 0,25% per i morti da Covid, contro il 3% dei morti da vaccino.
In ultima analisi, le statistiche pubblicate da EuroMOMO parlano chiaro sulla curva dei decessi del 2021 nei paesi EU è molto più alta rispetto a quella del 2019 e 2020. Basta guardare i dati ufficiali di Euromomo relativi all’eccesso della mortalità negli ultimi tre anni nei paesi EU.
Prendiamo le misure osservando la tabella:
– L’anno di riferimento (normalità, senza virus) è il 2019 – L’anno della Covid è il 2020 – L’anno del siero genico magico è il 2021
Una domanda legittima: Il vaccino non doveva salvare le vite umane e, al limite, far solo ammalare lievemente? Inoltre, perché il 2020, l’anno del terribile Covid, presenta meno morti del 2021, l’anno del potente e liberatorio Vaccino? Dovrebbe essere l’esatto contrario, seguendo la narrazione ufficiale. Qui, al netto della propaganda di Regime, il grafico ci dice altro: dice che la curva dei decessi, sta prendendo il volo dal giugno 2021!
Grafico EuroMOMO 2019/2021 (euromomo.eu)
Sono cifre che devono fare pensare… perché i tribunali in tutto il mondo si stanno iniziando a muovere e i risultati non tarderanno a farsi sentire.
Finora qualsiasi speculazione sul futuro dell’ectogenesi al pubblico può sembrare più una teoria futuristica che una previsione scientifica. Per molto tempo qualsiasi ricerca sugli embrioni umani è stata limitata alle prime due settimane. La Società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali (ISSCR) ha rilasciato, nel 2021, una versione aggiornata delle linee guida etiche per gli esperimenti su cellule umane e sugli embrioni, che ha effettivamente abolito la “regola dei 14 giorni”. Ora quindi la ricerca può teoricamente essere effettuata in qualsiasi momento, ma non ci sono informazioni pubbliche circa l’avvento di operazioni eseguite con questa nuova opportunità.
Embrioni di topo, i cui cuori pulsanti sono visibili, sono cresciuti fuori dall’utero dopo quattro giorni. Credito Credito… Di A. Aguilera-Castrejon Et Al., Natura 2021
Sicuramente grazie all’ectogenesi, gli scienziati troveranno in futuro il modo di studiare la formazione e la nascita di un nuovo essere umano dall’inizio alla fine. Il problema etico dellamaternità surrogatascomparirà e i medici saranno ancora più efficaci nell’assistere le persone senza utero o con infertilità.
Allo stesso tempo, qualsiasi tecnologia basata su un nuovo modo di vedere la gravidanza porta con sé una serie di problemi. In primo luogo, non c’è garanzia che la parte della famosa distopia di Huxley sul rigido controllo sociale non diventi profetica.
In secondo luogo la posizione delle donne può cambiare, inmeglioo inpeggio, in base alla realtà che vivono. Nei paesi progressisti, per esempio, l’abbandono del parto naturale rischia di approfondire il concetto di equa condivisione delle responsabilità genitoriali dal momento del concepimento. Nelle società conservatrici, invece, la perdita della funzione essenzialmente unica delle donne di procreare può portare a una situazione disastrosa per quanto riguarda i diritti di genere. Si può, per esempio, tentare di rimuoverle completamente dalla questione dell’allevamento delle generazioni future, lasciando loro solo il poco invidiabile ruolo di fornitrici di ovuli.
In ogni caso, il lavoro sulla biotecnologia riproduttiva è già iniziato da molto tempo e forse l’ectogenesi al di fuori dei laboratori sperimentali sarà il motivo di riflessione dal quale l’umanità dovrà, ancora una volta, ripartire per rivalutare e ripensare la sua visione del mondo.
LA MACCHINA DELLA PROPAGANDA È GIÁ A PIENO REGIME
Ciò che preoccupa è la dissonanza delle informazioni e le reazioni che tale realtà crea nei diversi paesi del mondo.
Per esempio, in alcuni stati americani i governatori si stanno impegnando in una campagna di sensibilizzazione sull’importanza di non abortire se non necessario per la salute della madre. Ne è un promotore di tutto rispetto il governatore Ron DeSantis in Florida che ha firmato unalegge il 14 aprile scorso per vietare gli aborti oltre le 15 settimane di gestazione.
In altri invece, come in Colorado, i governatori si stanno adoperando affinché vengano modificate le leggi. Modifiche che se venissero approvate sarebbero vere e proprie “leggi della morte” perché permetterebbero l’infanticidio, quindi l’uccisione del bambino nella fase PERINATALE.
Il ritrovamento di corpi di neonati può indicare un infanticidio dopo tentativi di aborto [CONTENUTO GRAFICO]
Ma l’aborto è una pratica che comporta anche delle conseguenze che superano il mero costo sociale economico, a riguardo l’approfondimento nella pubblicazione “il legame ABORTO-AUTISMO”.
Abstract: Anne Charnock predice l’imminente era delle nascite senza madre descrivendo il futuro delle tecnologie riproduttive e le sue innumerevoli conseguenze per omo/eterogenitori in Dreams Before the Start of Time (2018). Narra come l’ectogenesi e la partenogenesi possano costringere le scelte produttive delle donne attraverso le generazioni a causa di circostanze sociali e di dominio pubblico che considerano la gravidanza come “un’anomalia sociale”. Il romanzo di Charnock si occupa della disuguaglianza sociale e delle questioni dell’abilismo, poiché i bambini geneticamente modificati potenzialmente creeranno un’altra distinzione di classe tra umani “GenRich” geneticamente superiori e “GenPoor” nati per natura. Questo capitolo mostra come le scelte riproduttive alterate distintamente dalla biotecnologia influiscano sul legame e sulla relazione genitore-figlio, offrendo nuove forme familiari e modificando lo stato sociale della genitorialità. Mostra l’importanza di essere genitore, figlio e famiglia in ogni generazione.
Abstract: nonostante i miglioramenti nella sopravvivenza negli ultimi decenni, l’immaturità polmonare e l’uso della ventilazione meccanica hanno rallentato la riduzione delle morbilità a breve e lungo termine per i bambini al limite della vitalità (22-24 settimane di gestazione). È stato a lungo sospettato che l’uso di un utero o di una placenta artificiale, per preservare la fisiologia fetale nativa e mantenere i polmoni pieni di liquidi anziché di aria, aiuterebbe a migliorare i risultati per questi bambini. Pertanto, diverse istituzioni stanno implementando gli sforzi per sviluppare questa tecnologia, portandola sul campo della neonatologia in vista delle sperimentazioni cliniche. Prima dell’uso negli esseri umani, dovrebbero essere considerate e discusse diverse importanti questioni etiche, incluso lo stato morale di questi pazienti e il termine usato per descriverli: neonato, feto o altro. Queste definizioni determineranno quando è opportuno utilizzare la tecnologia e quando è consentito ritirare questo supporto, nonché come attribuire i diritti dei genitori e lo stato legale di questi pazienti.
CONSIDRAZIONI FINALI
Molte tecnologie promettono la creazione di un futuro più sano, la cura di disabilità e affermano di avere uno scopo premuroso nei confronti dei destinatari.
Il discorso sugli uteri artificiali si basa sulla trasparenza dei termini chiave: salute, disabilità, assistenza, che sono in effetti altamente controversi ed eticamente e politicamente ambigui.
I risultati dell’intervento ectogenetico richiedono un’analisi approfondita e le motivazioni e le ipotesi che guidano tale sviluppo tecnologico necessitano di un esame informato e serio.
Fin qui gli aspetti normativi, etici e lo stato, perlomeno dichiarato, della ricerca scientifica in merito all’ectogenesi.
Vi sono tuttavia delle considerazioni, attinenti a aspetti ben differenti, da cui non si può prescindere.
La scienza ha operato, nei confronti della Vita, e conseguentemente della comprensione che le persone ne hanno, pesanti riduzionismi e meccanicismi, riconducendola a mera questione biochimica.
Gli aspetti spirituali, misterici, energetici, emotivi e mentali sono stati esclusi dal corpus di conoscenze che vengono prese in considerazione quando si tratta di operare delle scelte relative ai margini di intervento consentiti, come se essi non avessero alcun peso nel concorrere alla creazione di ciò che noi consideriamo umano.
Poiché la scienza moderna occidentale opera in modo sistematico una selezione di tutti questi aspetti è considerazione conseguente e ovvia l’affermare che non ne abbia comprensione alcuna e ignori l’interazione che essi creano con la biologia, partecipando, de facto, al funzionamento dell’organismo.
Legittimo quindi chiedersi che tipo di creatura, certamente non umana, vedrà la luce a seguito dello sviluppo di queste tecnologie.
Arrivata oggi la conferma: Le forze dell’ordine fanno irruzione nelle organizzazioni non profit nell’indagine sul traffico di schede elettorali denunciato in “2000 Mules” – Riportano gli agentiche i “MULI”“Stanno cantando come ‘Titti il Canarino’… “
Sull’onda delle pubblicazione del Film di Dinesh D’Souza “2000 MULES” iniziano ad avere seguito alcuni interventi importanti della Forze dell’Ordine. La prima notizia di quanto stava accadendo è arrivata da un Tweet di Kari Lake, Il candidato governatore dell’Arizona, approvato da Trump: “Ho appena ricevuto un suggerimento che ci sono alcuni GRANDI sviluppi nell’indagine sulla corruzione elettorale nella contea di Yuma, in Arizona. Possibilmente includendo incursioni delle forze dell’ordine su organizzazioni non profit potenzialmente coinvolte nel traffico di schede elettorali.“
La ricerca sull’argomento ha fruttato immediatamente il riscontro della pubblicazione di un articolo sul sito di TRUE THE VOTE che confermava la notizia con altri dettagli molto importanti.
L’articolo è stato pubblicato dal The Gateway Pundit e lo riportiamo tradotto, ma oggi è arrivata la conferma che i mandati di perquisizione sono stati notificati a un dipendente di un’organizzazione senza scopo di lucro della contea di Yuma collegata allo schema di traffico illegale di schede elettorali scoperto dai cittadini della contea di Yuma e rivelato nel documentario “2000 Mules” di True The Vote. Altri approfondimenti ai prossimi aggiornamenti. STAY TUNED!!! STATE SINTONIZZATI:
NOTHING CAN STOP WHAT IS COMING !!!!
LA STORIA:
Le forze dell’ordine hanno condotto un raid contro le organizzazioni senza scopo di lucro (No-Profit) della contea di Yuma collegate allo schema di traffico di schede elettorali scoperto dai cittadini della contea di Yuma e rivelato nel documentario “2000 Mules”.
Il nuovo film rivoluzionario di True The Vote e Dinesh D’Souza ha rivelato che le elezioni presidenziali del 2020 sono state rubate, attraverso il traffico illegale di schede elettorali e hanno caratterizzato il lavoro investigativo sotto copertura di David Lara e del candidato al Senato dello Stato dell’Arizona Gary Snyder. David Lara ci dice: “San Luis è Ground Zero per frode elettorale in Arizona”.
Come riportato in precedenza da The Gateway Pundit, lo sceriffo della contea di Yuma e il registratore della contea di Yuma hanno aperto una nuova indagine su casi di frode per furto d’identità, false registrazioni, vo I media di fake news stanno già cercando di smentire tutto. In un rapporto intitolato “Lo sceriffo Yuma non sta indagando su frodi elettorali a causa di” 2000 Mules “”, ha riferito l’organizzazione No-Profit di estrema sinistra Arizona Mirror , che non ci sono in corso indagini per duplicazione e uso fraudolento di schede per voto postale.
Il film afferma che, utilizzando i dati di geolocalizzazione acquistati dai registi, sono stati in grado di rintracciare i “Muli delle urne” nelle cassette di consegna dove affermano falsamente che i “muli” (o “CORRIERI“,colnome utilizzato nei traffici illeciti dei “Cartelli” ) sono stati pagati per riempire le scatole con le schede completate. La pratica, chiamata in senso peggiorativo “raccolta di schede elettorali”, è illegale in Arizona e in molti altri stati.
Wilmot ha annunciato la scorsa settimana che il suo ufficio e l’ufficio del registro della contea stanno indagando su casi di frode elettorale dal 2020, ma non vi è alcuna indicazione che nessuno dei casi riguardi le affermazioni del film. Invece, YCSO ha affermato che i casi includono frode di impersonificazione, false registrazioni, voto duplicato e uso fraudolento di schede per assente.
In effetti, tutti e quattro questi casi di frode elettorale sembrano essere correlati alle prove presentate nel film.
Inoltre, questa indagine è stata annunciata poco più di una settimana dopo la prima nazionale di “2000 Mules”.
Lo “stupido”‘ articolo (concepito con un “cervello zoppo”) ha persino confuso il traffico di schede elettorali con la raccolta di schede elettorali, due cose molto diverse.
Il Gateway Pundit ha precedentemente riferito che David Lara e Gary Snyder hanno interrotto un’operazione di traffico di schede elettorali locali nella contea di Yuma utilizzando telecamere sotto copertura molto prima delle elezioni presidenziali del 2020. Questa informazione è stata consegnata al procuratore generale dell’Arizona Mark Brnovich, che non ha agito prima che fosse troppo tardi.
IL FILM:
Per vedere il film “2000 MULI” potete acquistarlo in lingua originale dal seguente link: 2000 MULES Official Site
“Esiste un limite umano ed etico che non dovrebbe mai essere superato. Ogni accesso dopo quel limite può essere chiamato FOLLIA. “
In questo articolo troverete l’estremo che rasenta lo psichiatrico e se pensate che a metterlo in pratica sono dei Medici accreditati dovrebbe farvi accapponare la pelle. Non esiste più limite alla trasformazione di una pulsione dettata dalla propria eccitazione alla messa in pratica della stessa su piccole creature innocenti, colpevoli solo di essere capitate nelle mani di psicolabili.
Bambini abusati
La World Professional Association for Transgender Health (WPATH), l’associazione medica internazionale che definisce le linee guida per la “transizione” medica dei bambini, ha collaborato con i partecipanti a un forum fetish, che ospita e produce materiale pedopornografico di fantasia e contenuti sadomaso estremi.
L’ ottava edizione aggiornata di WPATH dei loro Standards of Care (SOC), che raccomanda cure e servizi medici per coloro che hanno un'”identità di genere” auto-dichiarata, descrive la relazione tra “persone identificate eunuco e altre persone transgender”. Il documento afferma: “Le persone identificate dall’eunuco, possono condividere con altre persone di genere diverso, il desiderio di riduzione o eliminazione delle caratteristiche fisiche maschili, dei genitali maschili o del funzionamento genitale”.
Prosegue inoltre affermando che “le persone identificate come eunuco possono subire lo stesso stress minoritario di altri gruppi stigmatizzati” e fa ampio riferimento alla ricerca raccolta da un sito fetish hardcore chiamato Eunuco Archives, un sito che presenta fantasie sullo sfruttamento sessuale dei bambini incentrate sull’ impedire ai ragazzini di attraversare la pubertà.
Eununch Archives
L’Eunuch Archive è iniziato alla fine degli anni ’90 in collaborazione con Body Modification Ezine (BME) ed è stato inizialmente ospitato sullo stesso sito . BME ha raggiunto una certa notorietà all’inizio degli anni 2000 per un video virale intitolato “ Olympia del dolore “, che mostrava uomini che si mutilano i genitali davanti alla telecamera. Nella chat di alt.eunuchs.questions, i membri condividevano fantasie di castrazione , offrivano servizi , scambiavano foto e video di castrazione, cercavano di entrare in contatto con giovani uomini per “femminizzarli”, chiedevano consigli sulla castrazione chimica e raccomandavano medici disposti a eseguire interventi chirurgici senza richieste di valutazioni psichiatriche.
In particolare, i forum Usenet sono stati l’obiettivo delle prime indagini dell’FBI sui circuiti di pedofili basati su Internet , poiché fornivano uno spazio per l’organizzazione e lo scambio di materiale pedopornografico, inclusa la pornografia scritta. Prima del lancio ufficiale dell’Archivio stesso, i membri si riunivano su un forum Usenet con lo stesso nome, che si pubblicizzava in un newsgroup dedicato al sadomasochismo: alt.sex.bondage, un gruppo di discussione a cui è stato attribuito l’acronimo BDSM nel 1991.
Uno dei partecipanti più importanti dell’Eunuch Archives è un amministratore del sito non identificato che usa l’ username “Gesù” (Jesus).
“Jesus” afferma di essere stato coinvolto nella modifica della versione più recente del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), pubblicato dall’American Psychiatric Association (APA) e della nuova bozza degli Standards of Care della WPATH. Nel 2010, “Gesù” ha postato sul forum su come le autorità della WPATH fossero arrivate a percepire il termine “disturbo dell’identità di genere” come obsoleto, dicendo che era presente a una riunione del 2009, a Oslo, dove c’era stato un consenso sull’attuazione del termine “disforia di genere” nella successiva edizione degli Standards of Care. (Standard della Cura / Benessere)
In risposta alla bozza di Standards of Care pubblicata di recente dalla WPATH, nel dicembre dello scorso anno, un membro del sito ha dichiarato di essere “assolutamente felice” e ha detto che “investirebbe volentieri milioni” per assicurarsi “un futuro in cui i medici devono obbedire e non hanno il diritto di esigere ragioni o di sospendere interventi chirurgici e farmaci”. Il documento non menziona la grande quantità di storie, all’interno dell’archivio, che coinvolgono direttamente gli abusi sessuali sadici sui bambini.
Le storie si concentrano principalmente, sull’erotizzazione della castrazione infantile. In alcuni, i ragazzini richiedono loro stessi, le procedure ed esprimono gratitudine agli adulti che eseguono le operazioni. In altri, i bambini possono essere castrati con la forza, in condizioni di estrema coercizione. Alcune narrazioni contengono rappresentazioni sessualizzate violente, di bambini con pubertà stentata violentati dai medici, scritte con dettagli disgustosi. All’interno degli archivi di narrativa protetti, c’erano oltre 3.000 storie che coinvolgevano minori, incluso l’abuso sessuale esplicito di bambini, e “minore” era un tag appositamente curato che gli utenti potevano selezionare, per accedere facilmente a storie che riguardavano specificamente i bambini.
Tag sui minori
La pornografia immaginaria include temi come medici nazisti che castrano i bambini, bambini che vengono nutriti con latte con estrogeni, per essere violentemente trafficati a scopo sessuale, da adolescenti e fantasie pedofile di bambini che sono stati castrati per fermare la loro pubertà, “congelandoli”, lasciandoli nello stato infantile.
“Un gran numero di uomini con disforia di genere, che desiderano essere evirati, non si adattano al modello classico del transessualismo MtF”, si legge nell’abstract. “Detestano la loro virilità, ma non si identificano come femmine, né desiderano esserlo. Invece, cercano la castrazione per diventare qualcosa al di fuori dei sessi binari”. Questo è un estratto di un articolo pubblicato sulla Rivista accademica “ The International Journal of Transgenderism” è scritto dalla Dott.ssa Krister Hildahl Willette, alias “Kristoff”. Secondo la ricerca, la maggior parte (52%) degli “aspiranti” che fantasticavano sulla castrazione, sia chimica che chirurgica, ha selezionato la fantasia sessuale come origine del proprio interesse per la castrazione. Diversi intervistati hanno scritto di essere eccitati sessualmente, quando hanno assistito alla castrazione di animali.
“Per alcuni, la castrazione è stato un primo passo molto importante verso una transizione MtF“, hanno osservato gli autori dello studio. “Come transessuali MtF, hanno cercato di liberare i loro corpi dal testosterone indesiderato, con o senza estrogeni supplementari per favorire la loro transizione”.
Un intervistato ha scritto del suo desiderio di “diventare ‘esso’, un ragazzo sottomesso senza desiderio sessuale. Più comune era la metafora dello schiavo, ‘come schiavo permetterebbe una maggiore concentrazione nel servire il piacere del Padrone’”.
Ci troviamo indubbiamente di fronte ad informazioni detestabili sotto ogni profilo, venire a conoscenza dell’ esistenza di certi soggetti e di queste pratiche farebbe inorridire chiunque. Ciò che dobbiamo fare è vigilare costantemente sull’integrità dell’operato nelle scuole e in tutti i luoghi sociali dove possono approcciare i minori.
La mia esperienza personale come paziente salvato dal Covid e lo sdegno dell’associazione IPPOCRATE.ORG contro i 15 medici che hanno accusato il dr. Stramezzi: “Mi vergogno profondamente di appartenere alla stessa specie a cui appartengono i 15 medici che incolpano Andrea di aver… salvato TUTTI i pazienti curati. Perché questo è il vero capo d’accusa”.
Il dottor Andrea Stramezzi è uno dei medici che più si è operato per aiutare e salvare le persone colpite dal virus e dalla malattia battezzata come Covid-19, dall’inizio dell’Emergenza Sanitaria OMS, iniziata nel marzo del 2020.
Io l’ho conosciuto nel settembre del 2021, quando, a causa di un contatto con un vaccinato con doppia dose di Astrazeneca, ho contratto il Covid, insieme ad altre 4 persone nelle stesse circostanze, durante una masterclass a Busseto. Ricordo di aver avuto il contatto dalla mia compagna, che lo aveva già consultato per dare assistenza e aiuto ad altre persone che si erano ammalate e la segretaria che raccoglieva le richieste, mi disse che il medico mi avrebbe scritto personalmente sull’applicazione W’App.
Così fece. Il dr. Stramezzi mi contattò e mi chiese alcune informazioni, alcuni parametri e mi inviò subito una ricetta con la sua terapia e una serie di raccomandazioni.
Ricordo che alcune farmacie furono reticenti a fornirmi i farmaci che il dr. Stramezzi mi aveva prescritto: soprattutto l’Idrossiclorochina (Plaquenil) e qualcuno aveva storto il naso anche per l’Eparina e la mole massiccia di integratori. Mia figlia, incaricata di prendere le medicine, perché io ero impossibilitato a muovermi di casa, dovette girare diverse farmacie prima di abbandonare la ricerca, perché si era accorta che esisteva una forma di ostruzionismo nel vedere una cura diversa da quella che stabilivano i “protocolli governativi”: cura che stava, purtroppo, falcidiando un paziente dopo l’altro e che vedevano trasformarsi la “Vigile Attesa” consigliata, molto spesso in… “riposo eterno”.
Dr. Andrea Stramezzi
La tempistica e l’intervento immediato con le cure prescritte era, infatti, una delle raccomandazioni che il dr. Stramezzi mi aveva fatto subito presente.
Trovai l’idrossiclorochina da una persona che me la spedì con urgenza da un’altra città, ma iniziai comunque subito la cura e la mia malattia durò soltanto 12 giorni, lasciandomi solo una piccola complicazione polmonare, che non ha prodotto comunque gravi conseguenze.
Oggi il dr. Stramezzi sta affrontando la “gogna” dei suoi stessi colleghi, allineatissimi al sistema, che non hanno tollerato e non tollerano la capacità che ha avuto, di ribellarsi proprio a quel sistema malato: quello dei protocolli governativi e dell’OMS (WHO) che si sta gradatamente manifestando, con grande evidenza, come un’entità al servizio dell’industria farmaceutica e con ambizioni di diventare un‘istituzione al di sopra dei governi di tutti gli stati, con il progetto di trasformarsi molto presto, proprio nel braccio armato più potente del Nuovo Ordine Mondiale e del suo Governo Unico.
La legge in questione è in questi giorni – dal 22 al 28 maggio – al vaglio proprio dei governanti alle Nazioni Unite ed è stata nominata “Trattato Pandemico dell’OMS” che, secondo il parere di legali ed esperti di diritto internazionale, cela forti rischi di perdita della Sovranità Sanitaria (Leggi il nostro articolo sul tema del Trattato Pandemico):
“La legge sui trattati sostituisce la nostra Costituzione. Sostituisce la nostra legge governativa; sostituisce la nostra legge commerciale.I trattati sono la legge più alta del mondo globale, quindi, se questa verrà approvata e tutti i 194 paesi aderiranno, sarà una di queste situazioni in cui puoi scappare, ma non puoi nasconderti.”
(Dr. Sherri Tenpenny)
In questo momento particolarmente ricco di trasformazioni epocali, la tutela dei nostri diritti deve essere posta in primo luogo ed ecco perché, le battaglie come quelle del dr. Stramezzi e di Paolo Frajese, tra i tanti che si stanno ribellando alle assurde pratiche burocratiche di una Sanità allo sbando, assumono un’importanza fondamentale.
Il dr. Stramezzi è stato sospeso sospeso per 12 mesi per aver osato curare e guarire seimila persone in due anni. Uno scandalo che nessuno racconta ma che noi denunciamo con forza. Il dottore Stramezzi, vaccinato con tre dosi, ha avuto la colpa di non aver rispettato le indicazioni del ministero della Salute in merito all’approccio curativo del Covid.
Al dr. Stramezzi va tutta la nostra solidarietà e rinnovata stima e gratitudine.
Ecco cosa ha scritto il Comitato IPPOCRATEORG, fondato a suo tempo proprio anche dal dr. Stramezzi, per bocca di Paolo Rango:
“Sabato 14 maggio, per 2 ore e mezza, Andrea Stramezzi si è difeso, senza la presenza di un legale, davanti a 15 colleghi dell’Ordine dei Medici di Milano.
Le accuse sono state molteplici. Le due più gravi:
– aver usato farmaci potenzialmente pericolosi – aver fatto parte, in passato, del Comitato Medico Scientifico di IppocrateOrg.
Andrea ha curato 6.000 pazienti Covid senza nessun decesso, utilizzando farmaci in uso comune, ammessi da AIFA, acquistabili presso ogni farmacia. Nessuno dei 6.000 pazienti di Andrea è morto a causa del Covid. Andrea ha fatto parte del Comitato Medico Scientifico di IppocrateOrg. Certo! Non ne ha solo fatto parte, ma è grazie a lui se ho potuto pubblicare il primo protocollo di cura sul sito e, tramite quello, aver potuto salvare, come IppocrateOrg, altri pazienti. Senza Andrea saremmo partiti più tardi e, probabilmente, qualche persona sarebbe mancata. Mi vergogno profondamente di appartenere alla stessa specie a cui appartengono i 15 medici che incolpano Andrea di aver… salvato TUTTI i pazienti curati. Perché questo è il vero capo d’accusa.
Mi rivolgo ai 15 medici che eseguono ordini dall’alto, accantonando dignità e intelletto: siete di imbarazzo alla specie umana. Mi imbarazzate. Imbarazzate ogni donna ed ogni uomo che dite di voler garantire.
Non state garantendo nessuno.
Soltanto la vostra poltrona e il vostro legame con le funzioni che tirano i fili che vi fanno muovere.
Il vostro comportamento illogico farà aumentare la sfiducia e lo sdegno già insito in milioni di italiani. Numero destinato ad aumentare, fino a quando sarete costretti a lasciare quelle poltrone, fino a quando il vostro ordine baronale verrà chiuso.
Mauro Rango
IppocrateOrg
Al dr. Stramezzi va il nostro sostegno, tutta la nostra solidarietà e rinnovata stima e gratitudine.
ECTOGENESI – UTERI ARTIFICIALI – NECESSITÀ REALE O UN DESIDERIO INDOTTO?
COS’E’ L’ECTOGENESI E QUANDO È NATA
Ectogenesi(dal grecoecto, “fuori,” e gènesis, “origine”) è un termine coniato dal genetista britannico J.B.S. Haldane nel 1923. Indica la crescita di un organismo all’esterno del corpo in cui si sviluppa solitamente, per svilupparsi all’interno di un ambiente artificiale. Per la specie umana consiste nello sviluppo dell’embrione, dal concepimento fino alla nascita di un bambino vivo e sano, dentro un utero artificiale.
Si ritiene che per la prima volta questo concetto sia stato pronunciato durante una conferenza di biochimica all’Università di Cambridge, durante la quale è stato letto un rapporto di fantasia sul futuro di uno studente che scriveva: “Nel 1951, DuPont e Schwartz hanno prodotto il primo bambino ectogenetico… la Francia è diventato il primo paese a legalizzare l’ectogenesi e, dal 1968, utilizzando questo metodo, 60.000 bambini sono nati nel paese ogni anno”. Uffcialmente l’ectogenesi è una pratica non ancora possibile, nonostante alcuni tentativi di ricerca.
Lo scopo per genetisti e bioingegneri è coltivare embrioni umani al di fuori dell’utero umano. Forse la pratica è già in essere, ma viste le leggi in merito e i problemi etici che ne scaturiscono non vi è ancora alcuna ufficialità.
Potenzialmente, il metodo può essere utilizzato per controllare la riproduzione della popolazione. Pertanto, la teoria dell’utero artificiale non è sfuggita al destino di molte idee progressiste e al contempo “terribili” migrando verso la distopia . Ad esempio, in Brave New World, l’ectogenesi è l’unico modo per avere figli e un elemento di controllo sociale.
DALLA DISTOPIA ALLE SCOPERTE SCINTIFICHE
Nonostante i dibattiti sull’etica e sugli “spigoli vivi”, i primi esperimenti con la gestazione artificiale non si sono fatti attendere. Nel 1955 Google brevetta US2723660A l’Utero artificiale (di Emanuel M. Greenberg) il primo utero artificiale al mondo. Sfruttava il principio delle incubatrici esistenti in quel momento. L’unica differenza consisteva nella capacità di attaccare il cordone ombelicale di un bambino prematuro all’ “utero artificiale”. Occorre specificare che non ci sono prove che i disegni dell’invenzione siano diventati un vero e proprio dispositivo e non un concetto
.
Nell’aprile 2017 i ricercatori del Children’s Hospital di Filadelfia (CHOP) hanno pubblicato un rapporto che descrive in dettaglio la creazione di un dispositivo extrauterino, o “Biobag”. L’ esperimento di E. A. Partridge, MG Davey, et al. Un sistema extrauterino per supportare fisiologicamente l’agnello prematuro estremo / Nature Communications è stato gestito da un gruppo di scienziati americani. Condotto su agnelli pretermine a 15-17 settimane di sviluppo trasferiti ad un sistema di supporto vitale ectopico. Un sacchetto sigillato pieno di una sostanza simile al liquido amniotico. Ai cordoni ombelicali degli embrioni, i ricercatori hanno attaccato dispositivi per filtrare l’aria e saturare il sangue con l’ossigeno. Durante le quattro settimane di osservazione gli agnelli hanno guadagnato peso, è cresciuto loro il pelo e hanno aperto gli occhi. L’autopsia e le analisi hanno mostrato che gli organi interni degli animali si erano sviluppati in modo abbastanza naturale.
(a) Circuito e componenti del sistema costituiti da un circuito ossigenatore senza pompa a bassa resistenza, un ambiente fluido chiuso con scambio continuo di fluidi e un’interfaccia vascolare ombelicale. (b) Agnello rappresentativo incannulato a 107 giorni di gestazione e al 4° giorno di supporto. (c) Lo stesso agnello al 28° giorno di supporto che illustra la crescita e la maturazione somatica.
Il cosiddetto Biobag è stato in realtà il primo prototipo funzionante di un utero artificiale.
I topi sono “sopravvissuti” fino a metà di una gravidanza naturale, ma questo non significa che l’esperimento sia fallito. Gli agnelli di Filadelfia erano stati posti in un biobag in una fase avanzata di sviluppo, quando i loro organi interni erano già formati. Qui, per la prima volta, gli scienziati sono riusciti a colmare il “vuoto” del primo trimestre , quindi a trasformare un ammasso di cellule in un feto sviluppato al di fuori del corpo della madre.
Bisogna sottolineare che gli agnelli sono molto diversi dai bambini umani. Questa differenza è il motivo per cui l’ultimo lavoro dei ricercatori dell’Università di tecnologia di Eindhoven nei Paesi Bassi è “promettente”: i leader del progetto prevedono un prototipo funzionante entro il 2024. Il gruppo, guidato da Guid Oei, esperto di monitoraggio fetale, e Frans van de Vosse, esperto di biomeccanica, ha recentemente ottenuto una sovvenzione di 2,9 milioni di euro (3,5 milioni di dollari) per creare un nuovo grembo materno che preveda l’uso di un neonato umano prematuro di 24 settimane, robotico, stampato in 3D.
Il manichino robotico può mostrare segni di vita misurabili: battito con frequenza cardiaca e pressione sanguigna simulate, respirazione artificiale e cambio del colore se l’ossigenazione del sangue muta. Anche la forma dell’utero stesso, appeso ad un sistema di funi e carrucole, sembra più un vero utero che la sacca biologica, che giace piatta su un tavolo. Prevede anche la respirazione artificiale e il battito cardiaco di una madre e ha la capacità di espandersi in base alla crescita del feto.
“QUANDO USI MODELLI DI SIMULAZIONE, CI SI PUÒ ACCOSTARE MOLTO ALLA REALTÀ DI UN BAMBINO UMANO, PIÙ DI QUANDO USI FETI DI PECORE CHE SONO MOLTO PIÙ GRANDI“,
afferma Vosse, e aggiunge:
“SE QUESTO MANICHINO SOPRAVVIVE, ALLORA SAPPIAMO CHE SIAMO PRONTI PER IL PRIMO ESSERE UMANO.”
In uno studio pubblicato il 15 aprile 2021 gli scienziati confermano di aver prodotto embrioni “chimera” da macachi a coda lunga con cellule umane, rivelando che le cellule potrebbero sopravvivere e persino moltiplicarsi. Ne abbiamo riportato la notizia prontamente lo stesso giorno nel nostro canale Telegram. Inoltre, i ricercatori guidati dal Prof Juan Carlos Izpisua Belmonte, del Salk Institute negli Stati Uniti, hanno detto che i risultati offrono una nuova comprensione dei percorsi di comunicazione tra le cellule di specie diverse. Questi test potrebbero aiutarli per creare chimere con specie che sono meno strettamente correlate alla nostra.
Gli autori hanno scritto:
“QUESTI RISULTATI POSSONO AIUTARE A COMPRENDERE MEGLIO LO SVILUPPO UMANO PRECOCE E L’EVOLUZIONE DEI PRIMATI E SVILUPPARE STRATEGIE EFFICACI PER MIGLIORARE IL CHIMERISMO UMANO IN SPECIE EVOLUTIVAMENTE DISTANTI“
Nel 2022, sono arrivate altre notizie “interessanti” da scienziati cinesi che hanno creato una tata AI per prendersi cura degli embrioni nell’utero artificiale. Il Suzhou Institute of Biomedical Engineering and Technology ha creato un dispositivo per la coltura degli embrioni basato sull’intelligenza artificiale. Se i ricercatori precedenti controllavano manualmente lo sviluppo del feto nell’utero di laboratorio, gli scienziati cinesi sono riusciti a programmare il primo sistema di monitoraggio intelligente al mondo.
ECTOGENESI E UTERO ARTIFICIALE: NECESSITA’ REALE O DESIDERIO INDOTTO?
Sorge il dubbio che bypassare la spiritualizzazione del “miracolo della vita” e l’idealizzazione del ruolo della donna in relazione allo scopo di procreazione sia alla base della volontà di far nascere bambini con gestazioni gestite in uteri artificiali.
Se la gravidanza è pianificata e desiderata l’esperienza della maternità è assolutamente positiva, anche se non è esente dai rischi che ne possono derivare, come aborto spontaneo, parto prematuro, conflitto Rh, patologie nascoste, ecc.
Va da sé che se la maternità non è pianificata, o peggio, non è desiderata, a tutto quanto sopra indicato si aggiungono una serie di problemi che possono essere psicologici, finanziari ed economici.
In ogni caso una gestazione comporta sempre un impiego di forze, salute, energie e tempo non indifferenti.
Sempre secondo i dati dell’OMS ogni giorno nel mondo muoiono circa mille donne di parto, per complicazioni inevitabili nonostante l’alto livello raggiunto dalla medicina.
Nel luglio del 2021 l’OMS ha emesso le raccomandazioni per definire l’editing del genoma umano inteso come mezzo per salvaguardare la salute pubblica, sottolineandone sicurezza, etica ed efficacia. Questa procedura potrebbe portare a diagnosi tempestive, a trattamenti mirati e riuscire a prevenire malattie genetiche. Ma questo scopo nobile non mette a tacere tutti i dubbi che nascono da cotanto potere, dubbi di natura soprattutto etica. Per questo è stato istituito un comitato consultivo globale e multidisciplinare volto ad affrontare le questioni etiche, scientifiche, sociali e legali che scaturiscono da queste pratiche.
Se tale tecnologia fosse messa a punto e applicata agli esseri umani, le conseguenze di carattere antropologico sarebbero devastanti, occorre interrogarsi prima e porre in essere tutti i limiti etici e giuridici per evitare che tale strumento sfugga di mano e diventi un mero mezzo di profitto e di controllo.
I giuristi ne accettano la legittimazione solo in tre casi:
Salvare la vita dei cosiddetti “grandi prematuri”, quei feti che nascono prime delle 21 – 22 settimane.
Affrancare le donne dalla schiavitù della maternità surrogata, infatti le donne che non sono nelle condizioni di procreare non avrebbero più bisogno di un utero in affitto.
Consentire a tutti di diventare genitori senza correre rischi, infatti l’embrione non sarebbe esposto ad alcun rischio. Tutte le donne, anche quelle con gravi difficoltà fisiche, potrebbero diventare madri.
Ma i rischi che si corrono sono davvero inquietanti, per esempio è più che possibile l’oggettivizzazione dell’essere umano, infatti i nascituri diverrebbero oggetti del contratto di gestazione artificiale.
Tutto lo scenario riguardante l’aborto andrebbe ripensato poiché la gestazione sarebbe portata a termine da una macchina e non da una donna, questo significa che si consentirebbe di far continuare le vite di tutti quei feti abortiti (volontariamente o meno). Quali sarebbero le sorti del neonato? Se abortito volontariamente chi se ne prenderà cura dopo? E se il feto presentasse problematiche genetiche sarebbe comunque salvato dalla tecnologia disponibile? Chi deciderà quale bambino meriterà di vivere e quale no?
E se la madre che si è affidata alla gestazione esterna decidesse di “abortire” ne avrebbe facoltà? I genitori conserveranno i loro di diritti sul bambino?
Uomini e donne non avrebbero più bisogno l’uno dell’altra per diventare genitori, portando così entrambi a scegliere quando diventare genitori autonomamente. Il concetto di famiglia viene messo seriamente a rischio.
Non ultimo il rovesciamento antropologico per cui dopo secoli in cui sono state le macchine ad essere prodotte dall’uomo ora, ci ritroveremmo con uomini riprodotti dalle macchine, con chiare ripercussioni in termini di libertà, autonomia e dignità dell’essere umano; quali saranno i canoni che verranno impostati perché il feto possa essere approvato e portato a termine? Perché si arriverà sicuramente ad un monitoraggio e controllo del patrimonio genetico e magari a degli interventi correttivi per ridurre la disabilità e tutte le conseguenze che questa comporta. Si sta cercando di rendere l’essere umano perfetto?
Alcuni scienziati ritengono che rimuovere la donna dall’intero processo fetale potrebbe cambiare il modo in cui gli esseri umani evolvono, per esempio le dimensioni del bacino materno impediscono la crescita spropositata della scatola cranica. Cosa accadrebbe se i freni della natura venissero tolti?
Edgar Morin, filosofo francese, disse:
“LA STORIA DELLA LAICITÀ OCCIDENTALE HA COSTRUITO UNA FEDE NEL PROGRESSO. IL PROGRESSO È STATO ELEVATO A LEGGE INELUTTABILE…MA SI TRATTA DI UN’ILLUSIONE. È UN MITO CHE LA SCIENZA OPERERÀ UNICAMENTE IN DIREZIONE DEL BENE GENERALE DELL’UMANITÀ”.
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