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Francia, Macron rieletto e Le Pen non contesta

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TR – Si sono concluse le votazioni per l’elezione del nuovo presidente Francese, che vedono la riconferma di Emmanuel Macron per altri 5 anni alla carica più alta della repubblica con il 58% dei voti contro il 43% di Marine Le Pen.

La candidata del partito Rassemblement National Marine Le Pen, subito dopo l’esito delle votazioni, ha commentato cosi: “Un vento di libertà poteva arrivare, ma accetto l’esito delle urne.”
Da parte sua arriva anche la conferma del fatto che non ha intenzione di ritirarsi approfittando subito di lanciare la sfida a Macron in vista delle legislative.

Sebbene Le Pen abbia perso le elezioni, bisogna sottolineare come il distacco tra i due candidati dalla corsa del 2017 a quella del 2022 si sia ristretta particolarmente, con l’11% circa di consensi in più per l’aspirante presidente nazionalista, a dimostrazione del fatto che anche in Francia sta crescendo un sentimento patriottico molto più pronunciato rispetto a prima, e che diventa l’ennesimo paese europeo a voler cambiare totalmente direzione rispetto alla linea media di Bruxelles.

L’ambasciata USA in Francia nel frattempo, lancia un allarme affermando che dopo le 20.00 «potrebbero esserci disordini» col rischio che diventino «violenti». In un comunicato indirizzato ai propri cittadini, la rappresentanza statunitense ha evidenziato il «rischio potenziale di disordini e scontri con la polizia» e ha esortato ad evitare i luoghi dove sono in programma grandi eventi

USA, Joe Biden incastrato dai registri

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TR – Il più stretto socio in affari di Hunter Biden ha fatto almeno 19 visite alla Casa Bianca e in altri luoghi ufficiali tra il 2009 e il 2015, tra cui un sitdown con l’allora vicepresidente Joe Biden nella West Wing.

I registri dei visitatori della Casa Bianca dell’ex presidente Barack Obama esaminati dall’NYPost gettano ulteriori dubbi sulle affermazioni di Joe Biden secondo cui non sapeva nulla dei rapporti di suo figlio.

Eric Schwerin ha incontrato il vicepresidente Biden il 17 novembre 2010 nella West Wing, quando era il presidente del fondo di investimento Rosemont Seneca Partners.

I registri rivelano anche che Schwerin ha incontrato vari stretti collaboratori di Joe e Jill Biden in momenti chiave della vita di Hunter quando stava stringendo accordi multimilionari in paesi stranieri, inclusa la Cina. Eppure il presidente Biden ha a lungo insistito sul fatto che non aveva alcun coinvolgimento negli affari esteri di suo figlio. “Non ho mai parlato con mio figlio dei suoi affari all’estero”, ha detto nel 2019.

“Non tutti possono incontrare il Vicepresidente degli Stati Uniti alla Casa Bianca. La stampa dovrebbe chiedersi perché i soci in affari di Hunter Biden – come Eric Schwerin – hanno avuto quel privilegio e hanno avuto accesso alla Casa Bianca di Obama”, ha detto il senatore Ron Johnson (R-Wisconsin). “Questa è un’ulteriore prova che Joe Biden ha mentito quando ha detto di non aver mai discusso degli affari esteri di Hunter. È ormai tempo che i media corporativi chiedano la verità a Joe Biden. La corruzione di Biden Inc. deve essere smascherata”.

Di tutti i soci in affari di Hunter Biden, Schwerin aveva l’accesso più intimo alle finanze personali del vicepresidente.

Eric Schwerin, ex presidente della società Rosemont Seneca di Hunter Biden

Il suo profondo coinvolgimento nella vita personale e professionale di entrambi i Biden è stato rivelato per la prima volta nelle e-mail contenute in un laptop abbandonato da Hunter Biden in un negozio di riparazioni di computer del Delaware nell’aprile 2019.

Le e-mail sul disco rigido mostrano che era coinvolto nelle tasse personali di Joe Biden e hanno discusso con lui del futuro finanziario del vicepresidente.

Nell’ottobre 2009, pochi mesi dopo che Hunter aveva co-fondato Rosemont Seneca, Schwerin incontrò Evan Ryan, assistente del vicepresidente Biden per gli affari intergovernativi e i collegamenti pubblici, nell’Eisenhower Executive Office Building dove ha sede l’ufficio del vicepresidente, secondo i registri dei visitatori.

Mentre lavorava nelle sale del potere, Ryan ha agito come un canale per Hunter Biden e i suoi compari, come mostrano le e-mail sul disco rigido.

In una e-mail del 18 febbraio 2010, Ryan ha ricevuto una richiesta da Chris Sloan, direttore delle relazioni governative per l’Unione internazionale dei pittori e dei mestieri alleati che sosteneva che l’avvocato sindacale Craig Becker fosse nominato al National Labor Relations Board. Sloan ha chiesto al vicepresidente Biden di fare pressione su Obama sulla questione. Hunter è stato CCed.

“Grazie Chris, inoltrerò questo”, rispose a entrambi.

Obama nominò Becker al lavoro attraverso un appuntamento di ricreazione un mese dopo, scatenando ululati di protesta da parte dei repubblicani dell’epoca.

Sloan ha rifiutato di commentare le e-mail.

Ryan ha continuato a sposare Antony Blinken, che ora serve come Segretario di Stato del presidente Biden, mentre lei stessa è stata nominata a un concerto di prugne come Segretario di Gabinetto della Casa Bianca nel gennaio 2021.

La visita di Schwerin a Joe Biden nel novembre 2010 ha coinciso con un periodo di grande tumulto personale per la seconda famiglia.

Quello stesso mese, Hunter Biden è ricaduto nell’alcolismo e ancora una volta ha fatto il check-in nella struttura di riabilitazione Crossroads Centre Antigua per asciugarsi.

Il 18 agosto 2011, il vicepresidente Biden è arrivato in Cina per tre giorni di incontri ad alto livello con i principali leader, tra cui il futuro presidente cinese Xi Jinping.

Pochi giorni dopo, il 22 agosto, Schwerin era in un incontro nella West Wing con Kellen Suber, un assistente esecutivo del vicepresidente Biden.

A ottobre, Hunter Biden era a Hong Kong con Jim Bulger dove è stato vinto e cenato da Che Feng, un oscuro magnate cinese identificato nel disco rigido come “Superchairman”. Feng è il genero di Dai Xianglong, un alto funzionario del Partito Comunista Cinese.

Nel giugno 2013 Hunter Biden ha stipulato un accordo con l’uomo d’affari cinese Jonathan Li per creare BHR Partners. Schwerin incontrò gli assistenti di Joe Biden a marzo e maggio dello stesso anno.

“Ha fatto cose finanziarie per la famiglia, ma questo è davvero tutto ciò che so”, ha detto al Post Margaret Campbell, ex assistente speciale di Jill Biden, aggiungendo che “avrebbe senso se si fermasse alla Casa Bianca”.

Campbell ha incontrato Schwerin nel febbraio 2010 nello show dei record della Casa Bianca.

Le e-mail dal disco rigido mostrano che Schwerin stava gestendo il “controllo del rimborso fiscale del Delaware” di Joe Biden.

In una e-mail del 6 luglio 2010 intitolata “JRB Future Memo”, Schwerin ha detto di essere in contatto con il vicepresidente su questioni finanziarie personali ed era desideroso di iniziare discussioni con lui su come incassare quando ha lasciato l’incarico.

“Tuo padre mi ha appena chiamato (per il suo mutuo) e ha detto che sarebbe uscito molto presto e non sarebbe tornato fino al Labor Day … Potrebbe usare alcune notizie positive sul suo potenziale di guadagno futuro”, ha scritto Schwerin a Hunter Biden.

Schwerin ha anche incontrato il direttore dell’amministrazione del vicepresidente Biden, Faisal Amin nel marzo 2013.

Nel marzo 2012 Schwerin ha incontrato Betsy Massey per un “West Wing tour”. Massey era un assistente di Jill Biden e moglie di Robert Walker – un altro amico d’affari di Hunter Biden.

Anche Hunter Biden è entrato regolarmente, presentandosi a una cena di stato offerta dal presidente Obama per il presidente francese Francois Hollande nel febbraio 2014. Hunter Biden ha anche visitato con Michael Strautmanis, capo dello staff del consigliere senior della Casa Bianca Valerie Jarrett.

Devon Archer e Chris Heinz – altri due fondatori di Rosemont Seneca – erano alla Casa Bianca nel 2009 e nel 2011 rispettivamente per un “ricevimento di vacanza” e un “tour di gruppo”

Devon Archer, uno dei fondatori di Rosemont Seneca, socio in affari di Hunter Biden

Schwerin è stato ospite regolare presso la Residenza del Vice Presidente presso l’Osservatorio Navale degli Stati Uniti, dove ha partecipato a feste natalizie e a un ricevimento inaugurale nel 2013.

Nel maggio 2021 l’NY Post ha rivelato che Biden ha assunto una dipendente di Rosemont, Anne Marie Person, nel suo staff privato mentre era vicepresidente.

Né Schwerin né la Casa Bianca hanno risposto alle richieste di commento fatte dal Post.

I repubblicani hanno detto che i documenti ancora una volta hanno sottolineato la necessità di un’indagine.

“È sempre più ovvio che l’attività di Hunter Biden ruotava attorno alla fornitura di accesso a suo padre e alle più alte leve del potere. Puzza di pay-to-play. La soluzione chiara è un’indagine del Consiglio Speciale per indagare in modo equo sulle inquietanti accuse di corruzione della famiglia Biden”, ha detto Sen Ted Cruz (R-Texas) al Post.

Hunter Biden sta già affrontando un’indagine federale sul suo deposito fiscale, che secondo gli addetti ai lavori si è ampliato per includere potenziali riciclaggio di denaro e violazioni delle leggi sulle lobby. Secondo quanto riferito, ex partner commerciali hanno collaborato con i federali. I leader della Camera hanno promesso di citare in giudizio il giovane Biden davanti al Congresso per rispondere alle domande se dovessero riprendere il controllo della camera nel 2022.

La principale tra le domande senza risposta è l’identità del Big Guy – una figura menzionata nel disco rigido come qualcuno che riceverebbe una fetta di capitale in un accordo con una società energetica cinese.

Tony Bobulinski, un altro socio in affari di Hunter Biden che è apparso frequentemente nelle e-mail sul disco rigido, ha detto che “non c’è dubbio” che il presidente Biden fosse “il grande”.

Le visite alla Casa Bianca di Schwerin includevano:

  • – Incontro con l’assistente di Joe Biden Evan Ryan (28/10/2009)
  • – Incontro con l’assistente speciale di Jill Biden Meg Campbell (13/02/2010)
  • – Incontro con l’assistente di Joe Biden Michele Smith (24/10/2010)
  • – Incontro con Joe Biden (17/11/2010)
  • – Incontro con l’assistente di Joe Biden Kellen Suber (22/08/2011)
  • – Incontro con l’assistente di Jill Biden Betsy Massey (31/03/2012)
  • – Incontro con l’assistente di Joe Biden Michele Smith (2/7/2012)
  • – Incontro con il direttore amministrativo di Joe Biden Faisal Amin (28/03/2013)
  • – Incontro con l’assistente di Joe Biden Kathy Chung (20/05/2013)

Fonte: New York Post

USA, Anomaly Six dimostra i poteri di sorveglianza

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Anomaly Six, un appaltatore governativo segreto, afferma di monitorare i movimenti di miliardi di telefoni in tutto il mondo e smascherare le spie con la semplice pressione di un pulsante.

TR – Nei mesi precedenti all’invasione russa dell’Ucraina, due oscure startup americane si sono incontrate per discutere di una potenziale partnership di sorveglianza che unirebbe la capacità di tracciare i movimenti di miliardi di persone tramite i loro telefoni con un flusso costante di dati acquistati direttamente da Twitter. Secondo Brendon Clark di Anomaly Six – o “A6” – la combinazione della sua tecnologia di localizzazione del cellulare con la sorveglianza dei social media fornita da Zignal Labs avrebbe consentito al governo degli Stati Uniti di spiare senza sforzo le forze russe mentre si ammassavano lungo il confine ucraino, o allo stesso modo tracciare i sottomarini nucleari cinesi. Per dimostrare che la tecnologia funzionava, Clark indicò i poteri di A6 verso l’interno, spiando la National Security Agency e la CIA, usando i propri telefoni cellulari contro di loro.

Anomaly Six, con sede in Virginia, è stata fondata nel 2018 da due ex ufficiali dell’intelligence militare e mantiene una presenza pubblica che è scarsa fino al punto di misterioso, il suo sito web non rivela nulla su ciò che l’azienda effettivamente fa. Ma c’è una buona probabilità che A6 sappia una quantità immensa di te. L’azienda è una delle tante che acquista vaste risme di dati sulla posizione, monitorando centinaia di milioni di persone in tutto il mondo sfruttando un fatto poco compreso: innumerevoli app per smartphone comuni raccolgono costantemente la tua posizione e la trasmettono agli inserzionisti, in genere a tua insaputa o consenso informato, basandosi su divulgazioni sepolte nel legalese dei termini di servizio tentacolari che le aziende coinvolte contano sul fatto che tu non legga mai.

Una volta che la tua posizione viene trasmessa a un inserzionista, attualmente non esiste una legge negli Stati Uniti che vieti l’ulteriore vendita e rivendita di tali informazioni a società come Anomaly Six, che sono libere di venderle al loro settore privato e alla clientela governativa. Per chiunque sia interessato a monitorare la vita quotidiana degli altri, l’industria della pubblicità digitale si sta prendendo cura del lavoro grugnito giorno dopo giorno – tutto ciò che una terza parte deve fare è acquistare l’accesso.

I materiali aziendali ottenuti da The Intercept e Tech Inquiry forniscono nuovi dettagli su quanto siano potenti i poteri di sorveglianza di Anomaly Six in tutto il mondo, in grado di fornire a qualsiasi cliente pagante abilità precedentemente riservate agli uffici di spionaggio e alle forze armate.

Secondo le registrazioni audiovisive di una presentazione A6 recensita da The Intercept and Tech Inquiry, l’azienda afferma di poter tracciare circa 3 miliardi di dispositivi in tempo reale, equivalenti a un quinto della popolazione mondiale. L’incredibile capacità di sorveglianza è stata citata durante un pitch per fornire le capacità di tracciamento del telefono di A6 a Zignal Labs, una società di monitoraggio dei social media che sfrutta il suo accesso al flusso di dati “firehose” raramente concesso da Twitter per setacciare centinaia di milioni di tweet al giorno senza restrizioni. Con i loro poteri combinati, A6 ha proposto, i clienti aziendali e governativi di Zignal potrebbero non solo sorvegliare l’attività globale dei social media, ma anche determinare chi ha inviato esattamente determinati tweet, da dove li hanno inviati, con chi erano stati, dove erano stati in precedenza e dove sono andati dopo. Questa capacità enormemente aumentata sarebbe un ovvio vantaggio per entrambi i regimi che tengono d’occhio i loro avversari globali e le aziende che tengono d’occhio i loro dipendenti.

La fonte dei materiali, che ha parlato a condizione di anonimato per proteggere il loro sostentamento, ha espresso grave preoccupazione per la legalità degli appaltatori governativi come Anomaly Six e Zignal Labs “rivelando post social, nomi utente e posizioni degli americani” agli utenti del “Dipartimento della Difesa”. La fonte ha anche affermato che Zignal Labs aveva intenzionalmente ingannato Twitter trattenendo i più ampi casi d’uso di sorveglianza militare e aziendale del suo accesso al tubo antincendio. I termini di servizio di Twitter vietano tecnicamente a una terza parte di “condurre o fornire sorveglianza o raccogliere informazioni” utilizzando il suo accesso alla piattaforma, sebbene la pratica sia comune e l’applicazione di questo divieto sia rara. Alla domanda su queste preoccupazioni, il portavoce Tom Korolsyshun ha detto a The Intercept “Zignal rispetta le leggi sulla privacy e le linee guida stabilite dai nostri partner di dati”.

A6 afferma che la sua rete dragnet GPS produce tra 30 e 60 ping di posizione per dispositivo al giorno e 2,5 trilioni di punti dati di localizzazione all’anno in tutto il mondo, aggiungendo fino a 280 terabyte di dati sulla posizione all’anno e molti petabyte in totale, suggerendo che l’azienda sorveglia circa 230 milioni di dispositivi in un giorno medio. Il venditore di A6 ha aggiunto che mentre molte aziende rivali raccolgono dati personali sulla posizione tramite le connessioni Bluetooth e Wi-Fi di un telefono che forniscono la posizione generale, Anomaly 6 raccoglie solo punti GPS, potenzialmente precisi entro diversi metri. Oltre alla posizione, A6 ha affermato di aver costruito una libreria di oltre 2 miliardi di indirizzi e-mail e altri dettagli personali che le persone condividono quando si iscrivono alle app per smartphone che possono essere utilizzate per identificare a chi appartiene il ping GPS. Tutto questo è alimentato, ha osservato Clark di A6 durante il pitch, dall’ignoranza generale dell’ubiquità e dell’invasività dei kit di sviluppo software per smartphone, noti come SDK: “Tutto è concordato e inviato dall’utente anche se probabilmente non legge le 60 pagine del [contratto di licenza con l’utente finale]”.

The Intercept non è stato in grado di corroborare le affermazioni di Anomaly Six sui suoi dati o capacità, che sono state fatte nel contesto di un pitch di vendita. Il ricercatore sulla privacy Zach Edwards ha detto a The Intercept che credeva che le affermazioni fossero plausibili, ma ha avvertito che le aziende possono essere inclini a esagerare la qualità dei loro dati. Il ricercatore di sicurezza mobile Will Strafach è d’accordo, osservando che l’approvvigionamento dei dati di A6 vanta “un suono allarmante ma non è terribilmente lontano dalle affermazioni ambiziose di altri”. Secondo Wolfie Christl, un ricercatore specializzato nelle implicazioni di sorveglianza e privacy del settore dei dati delle app, anche se le capacità di Anomaly Six sono esagerate o basate in parte su dati imprecisi, una società che possiede anche solo una frazione di questi poteri di spionaggio sarebbe profondamente preoccupante dal punto di vista della privacy personale.

Raggiunto per un commento, il portavoce di Zignal ha fornito la seguente dichiarazione: “Mentre Anomaly 6 ha in passato dimostrato le sue capacità a Zignal Labs, Zignal Labs non ha una relazione con Anomaly 6. Non abbiamo mai integrato le funzionalità di Anomaly 6 nella nostra piattaforma, né abbiamo mai consegnato Anomaly 6 a nessuno dei nostri clienti”.

Alla domanda sulla presentazione dell’azienda e sulle sue capacità di sorveglianza, il co-fondatore di Anomaly Six Brendan Huff ha risposto in una e-mail che “Anomaly Six è una piccola impresa di proprietà di veterani che si preoccupa degli interessi americani, della sicurezza naturale e comprende la legge”.

Aziende come A6 sono alimentate dall’ubiquità degli SDK, che sono pacchetti di codice chiavi in mano che i produttori di software possono inserire nelle loro app per aggiungere facilmente funzionalità e monetizzare rapidamente le loro offerte con gli annunci. Secondo Clark, A6 può sifonare le misurazioni GPS esatte raccolte attraverso partnership segrete con “migliaia” di app per smartphone, un approccio che ha descritto nella sua presentazione come un “approccio farm-to-table all’acquisizione dei dati”. Questi dati non sono utili solo per le persone che sperano di venderti cose: il commercio globale in gran parte non regolamentato di dati personali sta trovando sempre più clienti non solo presso le agenzie di marketing, ma anche le agenzie federali che tracciano gli immigrati e gli obiettivi dei droni, nonché le sanzioni e l’evasione fiscale. Secondo i registri pubblici riportati per la prima volta da Motherboard, il Comando delle operazioni speciali degli Stati Uniti ha pagato Ad Anomaly Six $590.000 nel settembre 2020 per un anno di accesso al “feed di telemetria commerciale” dell’azienda.

Il software Anomaly Six consente ai suoi clienti di sfogliare tutti questi dati in una comoda e intuitiva vista satellitare della Terra in stile Google Maps. Gli utenti devono solo trovare una posizione di interesse e disegnare una scatola intorno ad essa, e A6 riempie quel confine con punti che denotano gli smartphone che sono passati attraverso quell’area. Facendo clic su un punto ti verranno fornite linee che rappresentano i movimenti del dispositivo e del suo proprietario in un quartiere, in una città o nel mondo intero.

Mentre l’esercito russo continuava il suo accumulo di truppe lungo il confine del paese con l’Ucraina, il rappresentante di vendita A6 ha dettagliato come la sorveglianza GPS potrebbe aiutare a trasformare Zignal in una sorta di agenzia di spionaggio privata in grado di assistere la clientela statale nel monitoraggio dei movimenti delle truppe. Immaginate, ha spiegato Clark, se i tweet della zona di crisi Zignal emergano rapidamente attraverso la manichetta antincendio fosse solo un punto di partenza. Utilizzando immagini satellitari twittate da account che conducono indagini sempre più popolari di “intelligence open source”, o OSINT, Clark ha mostrato come il tracciamento GPS di A6 avrebbe permesso ai clienti di Zignal di determinare non semplicemente che l’accumulo militare stava avvenendo, ma di tracciare i telefoni dei soldati russi mentre si mobilitavano per determinare esattamente dove si erano addestrati, dove erano di stanza e a quali unità appartenevano. In un caso, Clark ha mostrato il software A6 che traccia i telefoni delle truppe russe a ritroso nel tempo, lontano dal confine e di nuovo in un’installazione militare fuori Yurga, e ha suggerito che potrebbero essere rintracciati ulteriormente, fino alle loro case individuali. Precedenti rapporti del Wall Street Journal indicano che questo metodo di tracciamento del telefono è già utilizzato per monitorare le manovre militari russe e che le truppe americane sono altrettanto vulnerabili.

In un’altra dimostrazione della mappa A6, Clark ha zoomato da vicino sulla città di Molkino, nel sud della Russia, dove il Gruppo Wagner, un famigerato gruppo mercenario russo, avrebbe avuto sede. La mappa mostrava dozzine di punti che indicavano i dispositivi alla base di Wagner, insieme a linee sparse che mostravano i loro movimenti recenti. “Quindi puoi semplicemente iniziare a guardare questi dispositivi”, ha spiegato Clark. “Ogni volta che iniziano a lasciare l’area, sto guardando a potenziali attività di pre-distribuzione russa per i loro attori non standard, le loro persone non uniformi. Quindi, se li vedi andare in Libia o nella Repubblica Democratica del Congo o cose del genere, questo può aiutarti a capire meglio le potenziali azioni di soft power che i russi stanno facendo”.

Per imprimere pienamente al suo pubblico l’immenso potere di questo software, Anomaly Six ha fatto quello che pochi al mondo possono affermare di fare: spiato le spie americane. “Mi piace prendere in giro la nostra gente”, ha esordito Clark. Tirando su una vista satellitare simile a Google Maps, il rappresentante di vendita ha mostrato il quartier generale della NSA a Fort Meade, nel Maryland, e il quartier generale della CIA a Langley, in Virginia. Con le scatole di confine virtuali disegnate attorno a entrambe, una tecnica nota come geofencing, il software di A6 ha rivelato un’incredibile generosità di intelligence: 183 punti che rappresentano telefoni che avevano visitato entrambe le agenzie potenzialmente appartenenti al personale dell’intelligence americana, con centinaia di linee che strisciano verso l’esterno rivelando i loro movimenti, pronti ad essere tracciati in tutto il mondo. “Quindi, se sono un ufficiale dell’intelligence straniera, sono 183 punti di partenza per me ora”, ha osservato Clark.

La NSA e la CIA hanno entrambe rifiutato di commentare.

Cliccando su uno dei punti della NSA ha permesso a Clark di seguire i movimenti esatti di quell’individuo, praticamente in ogni momento della sua vita, da quell’anno precedente fino ad oggi. “Voglio dire, pensa solo a cose divertenti come l’approvvigionamento”, ha detto Clark. “Se sono un ufficiale dell’intelligence straniera, non ho accesso a cose come l’agenzia o il forte, posso trovare dove vivono quelle persone, posso trovare dove viaggiano, posso vedere quando lasciano il paese”. La dimostrazione ha poi rintracciato l’individuo negli Stati Uniti e all’estero in un centro di addestramento e in un aeroporto a circa un’ora di auto a nord-ovest della base aerea di Muwaffaq Salti a Zarqa, in Giordania, dove gli Stati Uniti mantengono una flotta di droni.

“C’è sicuramente una seria minaccia alla sicurezza nazionale se un broker di dati può rintracciare un paio di centinaia di funzionari dell’intelligence nelle loro case e in tutto il mondo”, ha detto a The Intercept il senatore Ron Wyden, D-Ore., un critico vocale dell’industria dei dati personali. “Non ci vuole molta creatività per vedere come le spie straniere possono usare queste informazioni per spionaggio, ricatto, tutti i tipi di, come si diceva una volta, azioni vili”.

Tornato negli Stati Uniti, la persona è stata rintracciata a casa propria. Il software di A6 include una funzione chiamata “Regolarità”, un pulsante che i clienti possono premere che analizza automaticamente le posizioni visitate di frequente per dedurre dove vive e lavora un bersaglio, anche se i punti gps provenienti da A6 omettono il nome del proprietario del telefono. I ricercatori sulla privacy hanno da tempo dimostrato che anche i dati sulla posizione “anonimizzati” sono banalmente facili da allegare a un individuo in base al luogo che frequentano di più, un fatto confermato dalla dimostrazione di A6. Dopo aver premuto il pulsante “Regolarità”, Clark ha ingrandito un’immagine di Google Street View della loro casa.

“L’industria ha ripetutamente affermato che la raccolta e la vendita di questi dati sulla posizione del cellulare non violerà la privacy perché è legata ai numeri ID del dispositivo anziché ai nomi delle persone. Questa caratteristica dimostra quanto siano facili queste affermazioni”, ha dichiarato Nate Wessler, vice direttore del Speech, Privacy, and Technology Project dell’American Civil Liberties Union. “Naturalmente, seguire i movimenti di una persona 24 ore al giorno, giorno dopo giorno, ti dirà dove vive, dove lavora, con chi trascorre del tempo e chi è. La violazione della privacy è immensa”.

La dimostrazione è proseguita con un’esercitazione di sorveglianza che ha taggato i movimenti navali statunitensi, utilizzando una foto satellitare twittata della USS Dwight D. Eisenhower nel Mar Mediterraneo scattata dalla società commerciale Maxar Technologies. Clark ha spiegato come una singola istantanea satellitare potesse essere trasformata in sorveglianza che sosteneva fosse ancora più potente di quella eseguita dallo spazio. Utilizzando le coordinate di latitudine e longitudine aggiunte alla foto Maxar insieme al suo timestamp, A6 è stato in grado di raccogliere un singolo segnale telefonico dalla posizione della nave in quel momento, a sud di Creta. “Ma ne basta solo uno”, ha osservato Clark. “Quindi, quando guardo indietro dove va quel dispositivo: Oh, torna a Norfolk. E in realtà, sul vettore nell’immagine satellitare – cos’altro c’è sul vettore? Quando guardi, ecco tutti gli altri dispositivi. ” Il suo schermo ha rivelato una vista del vettore ancorato in Virginia, brulicante di migliaia di punti colorati che rappresentano i ping della posizione del telefono raccolti da A6. “Bene, ora posso vedere ogni volta che quella nave si sta schierando. Non ho bisogno di satelliti in questo momento. Posso usarlo.”

Sebbene Clark abbia ammesso che la società ha molti meno dati disponibili sui proprietari di telefoni cinesi, la demo si è conclusa con un ping GPS raccolto a bordo di un presunto sottomarino nucleare cinese. Utilizzando solo immagini satellitari non classificate e dati pubblicitari commerciali, Anomaly Six è stata in grado di tracciare i movimenti precisi delle forze militari e di intelligence più sofisticate del mondo. Con strumenti come quelli venduti da A6 e Zignal, anche un hobbista OSINT avrebbe poteri di sorveglianza globale precedentemente detenuti solo dalle nazioni. “La gente mette troppo sui social media”, ha aggiunto Clark con una risata.

Poiché i dati sulla posizione sono proliferati e in gran parte incontrollati dalla supervisione del governo negli Stati Uniti, una mano lava un’altra, creando un settore privato in grado di avere poteri di sorveglianza a livello statale che possono anche alimentare il crescente appetito dello stato per la sorveglianza senza il solito controllo giudiziario. I critici dicono che il commercio allentato di dati pubblicitari costituisce una scappatoia nel Quarto Emendamento, che richiede al governo di presentare il suo caso a un giudice prima di ottenere le coordinate di localizzazione da un fornitore di cellulari. Ma la totale mercificazione dei dati telefonici ha permesso al governo di saltare l’ordine del tribunale e semplicemente acquistare dati che sono spesso ancora più accurati di quelli che potrebbero essere forniti da artisti del calibro di Verizon. I libertari civili dicono che questo lascia un pericoloso divario tra le protezioni previste dalla Costituzione e la comprensione della legge sul moderno commercio di dati.

“La Corte Suprema ha chiarito che le informazioni sulla posizione dei cellulari sono protette dal Quarto Emendamento a causa del quadro dettagliato della vita di una persona che può rivelare”, ha spiegato Wessler. “Gli acquisti da parte delle agenzie governative di accesso ai dati sensibili sulla posizione degli americani sollevano seri interrogativi sul fatto che siano impegnati in un fine illegale aggirando il requisito del mandato del Quarto Emendamento. È tempo che il Congresso ponga fine all’incertezza giuridica che consente questa sorveglianza una volta per tutte muovendosi verso l’approvazione del Fourth Amendment Is Not For Sale Act”.

Anche se tale legislazione potrebbe limitare la capacità del governo di sfruttare la sorveglianza commerciale, i produttori di app e i broker di dati rimarrebbero liberi di sorvegliare i proprietari di telefoni. Tuttavia, Wyden, un co-sponsor di quel disegno di legge, ha detto a The Intercept che crede che “questa legislazione invii un messaggio molto forte” al “selvaggio West” della sorveglianza basata sulla pubblicità, ma che reprimere la catena di approvvigionamento dei dati sulla posizione sarebbe “certamente una domanda per il futuro”. Wyden ha suggerito che la protezione della traccia di posizione di un dispositivo da app e inserzionisti ficcanaso potrebbe essere gestita al meglio dalla Federal Trade Commission. Una legislazione separata precedentemente introdotta da Wyden consentirebbe alla FTC di reprimere la condivisione promiscua dei dati e ampliare la capacità dei consumatori di rinunciare al monitoraggio degli annunci.

A6 è ben lungi dall’essere l’unica azienda impegnata nella sorveglianza privatizzata del monitoraggio dei dispositivi. Tre dei dipendenti chiave di Anomaly Six hanno precedentemente lavorato presso la società concorrente Babel Street, che li ha nominati tutti e tre in una causa del 2018 riportata per la prima volta dal Wall Street Journal. Secondo il deposito legale, Brendan Huff e Jeffrey Heinz hanno co-fondato Anomaly Six (e il meno noto Datalus 5) mesi dopo aver terminato il loro impiego a Babel Street nell’aprile 2018, con l’intento di replicare il prodotto di sorveglianza della posizione del cellulare di Babel, “Locate X”, in una partnership con il principale concorrente di Babel Semantic AI. Nel luglio 2018, Clark ha seguito Huff e Heinz dimettendosi dalla sua posizione di “interfaccia primaria di Babel per … intelligence community clients” e diventare un dipendente sia di Anomaly Six che di Semantic.

Come il suo rivale Dataminr, Zignal pubblicizza le sue partnership banali con artisti del calibro di Levi’s e Sacramento Kings, commercializzandosi pubblicamente in termini vaghi che portano poche indicazioni sul fatto che utilizzi Twitter per scopi di raccolta di informazioni, apparentemente in chiara violazione della politica anti-sorveglianza di Twitter. I legami di Zignal con il governo sono profondi: il comitato consultivo di Zignal comprende un ex capo del Comando delle operazioni speciali dell’esercito degli Stati Uniti, Charles Cleveland, nonché il CEO del Gruppo Rendon, John Rendon, la cui biografia osserva che “ha aperto la strada all’uso delle comunicazioni strategiche e della gestione delle informazioni in tempo reale come elemento del potere nazionale, servendo come consulente per la Casa Bianca, La comunità della sicurezza nazionale degli Stati Uniti, incluso il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Inoltre, i registri pubblici affermano che Zignal è stato pagato circa $ 4 milioni per subappaltare sotto la società di personale della difesa ECS Federal su Project Maven per “Informazioni pubblicamente disponibili … Data Aggregation” e una relativa “enclave di informazioni pubblicamente disponibili” nella rete sicura non classificata dell’esercito degli Stati Uniti.

Le notevoli capacità mondiali di Anomaly Six sono rappresentative del salto quantico che si verifica nel campo dell’OSINT. Mentre il termine è spesso usato per descrivere il lavoro investigativo abilitato a Internet che attinge a documenti pubblici per, ad esempio, individuare la posizione di un crimine di guerra da un video clip sgranato, i sistemi “OSINT automatizzati” ora utilizzano software per combinare enormi set di dati che superano di gran lunga ciò che un essere umano potrebbe fare da solo. Anche l’OSINT automatizzato è diventato una sorta di termine improprio, utilizzando informazioni che non sono affatto “open source” o di dominio pubblico, come i dati GPS commerciali che devono essere acquistati da un broker privato.

Mentre le tecniche OSINT sono potenti, sono generalmente protette dalle accuse di violazione della privacy perché la natura “open source” delle informazioni sottostanti significa che erano già in una certa misura pubbliche. Questa è una difesa che Anomaly Six, con il suo tesoro di miliardi di punti dati acquistati, non può raccogliere. A febbraio, il comitato di revisione olandese sui servizi di intelligence e sicurezza ha pubblicato un rapporto sulle tecniche OSINT automatizzate e sulla minaccia alla privacy personale che possono rappresentare: “Il volume, la natura e la gamma di dati personali in questi strumenti OSINT automatizzati possono portare a una violazione più grave dei diritti fondamentali, in particolare del diritto alla privacy, rispetto alla consultazione di dati provenienti da fonti di informazione online accessibili al pubblico, come i dati dei social media accessibili al pubblico o i dati recuperati utilizzando un motore di ricerca generico. Questa fusione di dati pubblicamente disponibili, record personali acquistati privatamente e analisi computerizzate non è il futuro della sorveglianza governativa, ma il presente. L’anno scorso, il New York Times ha riferito che la Defense Intelligence Agency “acquista database disponibili in commercio contenenti dati sulla posizione dalle app per smartphone e li cerca per i movimenti passati degli americani senza un mandato”, un metodo di sorveglianza ora regolarmente praticato in tutto il Pentagono, il Dipartimento della Sicurezza Nazionalel’IRS e oltre.

DOJ, ACCUSE / ARRESTI / CONDANNE

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PROJECT SAFE CHILDHOOD – ( PROGETTO INFANZIA SICURA )

RAPPORTI DI CONDANNE GIORNALIERI DAGLI USA

Il Progetto Infanzia Sicura è un’iniziativa nazionale per combattere la crescente epidemia di sfruttamento e abuso sessuale dei bambini, lanciata nel maggio 2006 dal Dipartimento di Giustizia.

Guidata dagli uffici dei procuratori degli Stati Uniti Attorneys’ Offices e dalla Criminal Division’s Child Exploitation and Obscenity Section (CEOS), il Project Safe Childhood raccoglie risorse federali, statali e locali per meglio localizzare, arrestare e perseguire gli individui che sfruttano i bambini via Internet, così come per identificare e salvare le vittime.

Aggiornamento del 23 aprile 2022

Comunicato stampa del 19 aprile 2022


Comunicato stampa del 20 aprile 2022


Comunicato stampa del 21 aprile 2022


Comunicato stampa del 22 aprile 2022


ALTRI AGGGIORNAMENTI>>>


ChildResQue Italia, LOTTA CONTRO LA PEDOFILIA E SALVAGURDIA DEI BAMBINI, EDUCAZIONE, INFORMAZIONI, seguici su t.me/childresQueitaliachannel

I Deputati scrivono al management di Twitter

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I protagonisti
I protagonisti della vicenda: Elon Musk ed il consiglio di amministrazione di Twitter

La lettera riguarda il tentativo di scalata da parte di Elon Musk.

Il management di Twitter ha messo in atto una serie di manovre difensive volte a rendere più costosa una scalata da parte di Musk. Oggi una rappresentanza di parlamentari Repubblicani USA ha indirizzato una lettera al management per chiedere loro di conservare tutte le comunicazioni ricevute nell’ambito dell’offerta e tutte le risposte alla controparte, evitando il danneggiamento degli stessi.

La prima pagina della lettera (Fonte Disclose.tv)

La politica, o almeno parte di essa, cerca di tutelare il free speech ed ha preso consapevolezza che il passaggio di proprietà di un social può alterare la libertà di parola tutelata il primo emendamento «Il Congresso non promulgherà leggi per il riconoscimento ufficiale di una religione, o che ne proibiscano la libera professione; o che limitino la libertà di parola, o della stampa; o il diritto delle persone di riunirsi pacificamente in assemblea e di fare petizioni al governo per la riparazione dei torti.». I social negli ultimi tempi hanno preso il posto della “piazza del paese” come indicano gli stessi autori della missiva (cit.). A differenza dei giornali, i social media non sono responsabili verso terzi per i contenuti diffusi, ai sensi della sezione 230 del communications decency act, la legge del 1996 che regola i contenuti pubblicati in rete.
La finalità di questo intervento politico è richiamare ad una limitazione della censura che è sempre più presente negli ultimi tempi. Questo può aiutare a rientrare in Twitter utenti bannati dalla piattaforma (per esempio l’ex presidente Trump ad oggi ancora escluso) ma più in generale può agevolare la divulgazione di inchieste scomode che spariscono appena pubblicate.

La delegazione parlamentare fa riferimento anche ai doveri dei manager di Twitter verso i soci. Le dichiarazioni pubbliche sulla scalata di Musk possono alterare il valore dell’ azienda e la sua situazione economico-finanziaria.

La seconda pagina della lettera (Fonte Disclose.tv)

L’invito a non distruggere i documenti serve a dare trasparenza alla trattativa e incoraggiare la parti all’integrità delle azioni in una fase delicata come questo tentativo di scalata da parte dell’imprenditore sudafricano.

GONZALO “GONZO” LIRA È VIVO E STA BENE!

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Gonzalo Lira, il giornalista freelance che era scomparso dal 15 aprile 2022, è riapparso questa mattina in un video ospitato da Alex Christoforou (THE DURAN)

Poche ore dopo aver pubblicato un articolo suI giornalista freelance GONZALO LIRA, cittadino statunitense di origine cilena, che era scomparso da Kharkov e non si avevano più sue notizie dal 15 aprile scorso, è riapparso questa mattina in una diretta video, che ci ha mostrato il nostro “Uomo da Kiev”, Gonzalo “GONZO” Lira in buone condizioni fisiche ma molto provato psicologicamente.

Gonzalo ci rivela ccome si sia stato catturato dall’ SBU a Kharkov e poi rilasciato, ma con l’obbligo di non lasciare la città. Appare nel video in buona forma fisica, ma molto scosso e disorientato, al punto da dire che non può parlare pubblicamente di cosa gli è successo.

Un grande sospiro di sollievo per noi, per tutta la comunità dei giornalisti “liberi” e delle persone che amano la “libertà di parola e di espressione” e per tutte le persone che seguivano con passione il suo preziosissimo lavoro.

WELCOME BACK GONZALO!!! God bless you!

Il video in diretta del 22/4/2022 di Alex Christoforou (THE DURAN) che ci mostra Gonzalo Lira VIVO!!!

🔗Veleno_ODYSEE
🔗Veleno_RUMBLE

Gonzalo Lira, giornalista freelance in Ucraina, è scomparso

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Il silenzio assordante dei media internazionali su questa vicenda è inaccettabile.
La scomparsa di Gonzalo Lira avrebbe dovuto scatenare indignazione e chiedere un’indagine da parte del governo e dai media statunitensi “amanti della libertà”, visto che si tratta di un giornalista freelance di nascita americana.

Vi ricordate i video che abbiamo pubblicato alcune settimane fa che ci portavano la testimonianza di un uomo da Kiev e da Kharkov, che parlava un inglese idiomatico e fluente?

Si tratta di un cittadino americano (nato a Burbank, in California) di origine cilena, Gonzalo Lira, sposato con una ucraina da cui ha avuto due figli.
Gonzalo Lira è scomparso dallo scorso 15 aprile.
Molti hanno iniziato a esprimere gravi  preoccupazioni più di una settimana fa e solo il governo cileno ha aperto un’indagine.

Gonzalo Lira è stato rintanato solo a Kharkov. Ha radici e una famiglia con legami ucraini, ma li ha mandati via da tempo per la loro sicurezza. Ha insistito per rimanere indietro “per vedere le cose”. 
Ha sentito il bombardamento quotidiano, ma è stato molto tranquillo al riguardo.
Gonzalo più di una volta è stato minacciato dai sicari nazisti che sembravano inseguirlo. Era stato portato in salvo da un locale quando aveva capito cosa stava per accadere.

Gonzalo è apparso spesso nei media ucraini a causa di molti video e interviste pubblicate sul suo Canale YouTube e su molti Blog e riviste on-line.Diceva di considerarsi un ospite nel paese e pensava  di avere il diritto di essere più schietto, ma evidentemente l’SBU e altri della destra nazista non si sentivano nello stesso modo.
Gonzalo parlava spesso tranquillamente nei suoi podcast, dicendo che temeva di “svegliare qualcuno in casa”.
Era fatalista sul suo futuro e diceva apertamente: “Conosco i rischi…E prendo precauzioni.”
Nel suo ultimo messaggio su Tweeter a fine marzo, postò una lista di nomi di persone scomparse in Ucraina…esortando di cercare informazioni su di loro su Google per conoscere meglio il regime di Zelensky. Alla fine del tweet puntualizzava che se non si avessero più avuto notizie di lui in 12 ore o più… di aggiungere anche il suo nome nella lista.

“È con grande rammarico, e ancora maggiore senso di preoccupazione e ansia e altro ancora, che devo dirvi che non c’è ancora alcun segno del nostro primo ospite Gonzalo Lira”, ha detto George Galloway la domenica di Pasqua quando Gonzalo non è apparso per partecipare al suo show insieme a Scot Ritter. Inutili erano stati i tentativi di contattarlo…

Gonzalo Lira è stato visto l’ultima volta sul suo canale YouTube l’11 aprile. A causa della sua situazione precaria, aveva detto ai suoi seguaci che avrebbe fatto un’apparizione almeno una volta al giorno e si è sempre per lo più tenuto a questo. Ma ora è più di una settimana che non si hanno sue notizie.

Alcuni militari appartenenti al Battaglione Kraken di Azov (SBU), hanno mostrato con fiera ostentazione un segnale che Gonzalo Lira era stato catturato e giustiziato e una sostenitrice del governo Zelensky su Tweeter ha postato un tweet inquietante su questo argomento definendo con toni da propaganda Gonzalo come una “Spia Russa”.

Il giornalista Scott Rider il 20 aprile scorso, dopo la trasmissione con Galloway, aveva diffuso questa a notizia in un post su Telegram:

“Quando è emerso che Gonzo Lira, un “influencer” dei social media cileni che risiedeva a Kharkov, in Ucraina, e che ha pubblicato contenuti online critici del governo ucraino, è stato rapito, torturato e ucciso dall’Unità Kraken, parte del battaglione Azov affiliato con il servizio di sicurezza ucraino (SBU), l’Occidente è silenzioso.”

Questo è il Video dove Scott Ritter annuncia la morte di Gonzalo Lira: 

Lo stesso Ritter però alcune ore dopo ha poi corretto, sempre su Telegram, facendo questo chiarimento:
“C’è bisogno di chiarire: Non ho prove dirette che Gonzalo sia stato ucciso. Era chiaro che mi riferivo a “rapporti emergenti” sulla sua scomparsa. Ma “Gonzo” (Gonzalo) ha detto che ogni scomparsa di più di 12 ore dovrebbe essere trattata come se gli fosse successo qualcosa di brutto.  Sono passati cinque giorni.”

Ma c’è un silenzio scioccante e assordante che continua impassibile e imperterrito nei media tradizionali. 
Basta ricordare per esempio la giustificata protesta nel 2018 sulla scomparsa e l’omicidio di Jamal Khashoggi, un giornalista saudita critico del suo governo che ha lavorato per il Washington Post, per vedere il doppio standard. Come Mark Crispen Miller, un accademico con sede a New York e critico mediatico, ha notato nel suo “Substack” (una newsletter aperta con inserzioni a pagamento – NdT), “Qualunque cosa pensino, quelli di noi che hanno ancora principi democratici, tra cui una convinzione che i giornalisti (e questo significa non solo “credenziali” membri della stampa, ma chiunque cerca, e rapporti, le notizie, non dovrebbe essere strappato e ucciso per quello che ci dicono, deve vedere la scomparsa di Gonzalo Lira… come un brutto segno per tutti noi.”

Che il governo degli Stati Uniti non abbia chiesto che il presidente Zelensky lanciasse un immediata indagine sul destino di Gonzalo Lira sembra davvero un’assurdità… 
Che il sindaco di Kharkov, Igor Terechov, la cui approvazione sarebbe stata necessaria per qualsiasi operazione della SBU rivolta al sig. Lira, non sia stato chiamato per nome dal collettivo di giornalisti, americani e stranieri, a rendere conto per le azioni di Sergey Velichko (l’uomo che avrebbe rapito “Gonzo”- Vedi foto sotto) e l’unità Kraken, è ipocrisia nella sua forma più alta – soprattutto data l’insistenza di queste stesse entità per simili indagini sulle accuse di soppressione della libertà di parola giornalistica in Russia.

Non possiamo certo tendere un’imboscata a chi ha preso Gonzalo Lira nella scala del suo appartamento a Kharkov. Ma possiamo nominare la “macchina maledetta” di Zelensky per i crimini che commette ogni giorno in difesa di una visione perversa del nazionalismo ucraino che ha la stessa odiosa ideologia della Germania nazista, dando voce alla sua logica piena di odio, per incaricare i suoi tirapiedi con lo scopo di mettere a tacere le voci di tutti coloro che, come Gonzalo Lira, hanno osato dire la verità al potere.
(Scott Ritter – RT.COM)

Questo è l’ultimo video pubblicato da Gonzalo Lira il 15 aprile 2022:

In quest’ultimo drammatico video, Gonzalo accusa apertamente il “The Daily Beast” di avergli scatenato contro, con un articolo pubblicato poco prima della sua sparizione, tutta la forza del regime di Zelensky, rappresentato dalle forze SBU. Accusa apertamente la testata “Daily Best” come gli eventuali responsabili della sua possibile sparizione e morte.
Parole molto forte pronunciate con un’evidente emozione nella voce.

Sergey Velichko, appartenente al Battaglione Krake (SUB) di Azov, esibisce il segno richiesto per affermare di essere a conoscenza della fine di Gonzalo Lira.
Il testo del Tweet dice: ” Se qualcuno sa dov’è Gonzalo Lira faccia una posa alzando un solo bicipite”

La notizia della morte di Gonzalo Lira non è però ancora stata confermata da nessuna fonte ufficiale: nemmeno dai suoi familiari e dai tantissimi amici che lo seguono sul suo canale Telegram e sul suo canale Youtube.
Ogni giorno che passa però le speranze si affievoliscono.

A peggiorare la situazione arrivano poi le notizie più disparate come quella che starebbe girando sul “Dark Web” un video proprio con la decapitazione di Gonzalo Lira…in “stile ISIS”
Questa la notizia e il Link che vi riporta all’articolo.

“Non c’è dubbio che questi nazisti ucraini, in termini di puro male e crudeltà, sono solo rivali dei jihadisti islamici in Medio Oriente. Ora questa barbarie ha raggiunto l’Europa

Triste notizia: Gonzalo Lira decapitato in Ucraina

I DIAVOLI DELLA BASSA MODENESE, l’ inchiesta

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“Osserva sempre con il cuore prima che con gli occhi. Cerca di trovare la strada maestra,  non farti deviare il cammino dalle false informazioni. Scava, ricerca, attingi alla fonte. Solo in questo modo avrai la consapevolezza di non essere stato schiavo della narrativa.”

Fine anni ’90. In due paesi della Bassa Modenese vennero alla luce una serie di casi di presunti abusi sessuali: attraverso una serie di accuse, 16 bambini vennero allontanati dalle loro famiglie. Zii, nonni e genitori finirono sotto processo, una presunta setta di pedofili, che venne messa in dubbio dall’inchiesta “Veleno”.

Dalla denuncia di uno dei bambini seguì una vasta indagine della polizia che portò all’allontanamento definitivo di tutti i ragazzini dalle proprie famiglie. Lo chiamarono “Bambino Zero“.

Fotografia di “Dario” Davide “il Bambino zero”.

Il caso ebbe inizio con una famiglia di Massa Finalese, i Galliera: Davide, 3 anni, ultimo di tre figli, venne prelevato dai Servizi Sociali ed affidato, con la giustificazione di impossibilità di provvedere al minore per indigenza, alla famiglia di Oddina e Silvio, i loro vicini. Per qualche tempo il bimbo restò con la coppia, fino a che, nel giorno di Santo Stefano del 1993, venne trasferito al “Cenacolo Francescano” a Reggio Emilia. Davide venne trasferito in questo Istituto, dove vivrà per quasi due anni. All’età di 5 anni, venne affidato a un’altra famiglia della provincia di Mantova e nel 1995 iniziarono i rientri programmati dai genitori naturali. Nel frattempo, ad aiutare i Galliera c’era, oltre alla famiglia di Oddina, anche don Giorgio Govoni, il parroco della zona, che gli mise a disposizione un’abitazione. Davide tornò a casa dai genitori per l’ultima volta il 23 febbraio 1997: da quel giorno le visite alla famiglia biologica si interruppero bruscamente.

Casa di Via Abba Motto 19. La casa era stata trovata ai Galliera, dopo lo sfratto, da Don Giorgio.
Cucina della Casa di via Abba Motto 19.

Davide, questo si capirà successivamente, raccontó alla psicologa nei vari colloqui, che la sua famiglia biologica, il fratello Ivan e il papà Romano, in particolare, avevano abusato di lui. La psicologa dei Servizi che lo seguiva era Valeria Donati, della quale successivamente vennero rivelati gli interessi personali alla vicenda. Ovviamente vennero allertate, dalla stessa, le Autorità ed i Servizi Sociali incaricati per sospetti abusi. Davide non si ferma. Non solo accusa i suoi familiari di abusare di lui in casa, ma anche fuori. Le trascrizioni agli atti, riportano che raccontó di essere stato più volte venduto a scopo sessuale, facendogli scattare anche delle foto pornografiche, sempre in cambio di denaro. Il suo racconto divenne sempre più orribile.

Nell’aprile dello stesso anno infatti, prima la maestra e poi la mamma affidataria avevano raccolto una confidenza di Davide, che raccontava di alcuni “scherzi” che il fratello avrebbe fatto alla sorella “sotto le coperte”. Come ha raccontato il giornalista Pablo Trincia nel podcast Veleno, all’epoca la madre affidataria venne sentita dalle forze dell’ordine, alle quali dichiarò che Davide tornava incupito dai weekend a casa: “Fui io a un certo punto – si legge nel verbale della madre affidataria, riportato da Trincia – a chiedergli se quelle cose fatte a Barbara erano state afflitte anche a lui da Igor. Dario mi disse di sì”.

Successivamente, in altri colloqui, iniziò ad inserire nuovi elementi. I Cimiteri. Raccontó di questi luoghi, dove avrebbe ucciso con altri, 3 bambini, per adempiere ai Rituali Satanici condotti, secondo la storia agli atti, dallo stesso Don Giorgio che si era prodigato ad aiutare la sua famiglia. Davide, ampiamente sollecitato dalla psicologa Donati, da come gli atti processuali confermeranno, allarga il cerchio, coinvolge altre famiglie, altri bambini. I carabinieri, quindi, iniziarono a smantellare la rete di “pedofili”. I primi nomi fatti dal piccolo Galliera sono quelli di Federico Scotta e dei suoi bambini, quello della vicina di Scotta, Francesca Ederoclite e di sua figlia Marta. Kaenphet Scotta, non viene mai nominata. In base alle indagini, sia la bambina della Famiglia Scotta che Marta, la Piccola figlia di Francesca Ederoclite, vennero portate da una ginecologa, che confermò gli abusi subiti. Il 28 settembre del 1997, prima dell’inizio del processo di primo grado a Modena, Francesca Ederoclite si suicidò, gettandosi dalla finestra al quinto piano del suo appartamento. Fu con la morte della madre che Marta iniziò a parlare, accusando la donna.

Gli interessi rivelati successivamente della Psicologa Valeria Donati.

Il racconto di quei momenti da parte di un protagonista, suo malgrado, a questa orribile vicenda, contiene dei tratti agghiaccianti: L’ intervista a Federico Scotta : «Vennero a casa per cercare materiale pedopornografico. La perquisizione diede esito negativo e al termine ci dissero andare in commissariato per notificarci l’atto di avvenuta perquisizione. Erano le otto del mattino, dopo circa un’ ora di attesa, ci dissero di salire al piano superiore». L’ atto da notificare, in realtà, era un altro: il Tribunale dei minori, infatti, aveva disposto l’allontanamento «del tutto temporaneo» e non definitivo dei bambini.

Federico e Kaenphet, la moglie, sono confusi, non riescono a darsi una spiegazione. E non l’avranno prima di settembre. Nel frattempo, Elisa, la maggiore, di 3 anni, e Nik, il fratellino più piccolo, di soli 6 mesi, spariscono dalle loro vite. Un anno dopo l’allontanamento dai primi due, Kaempet dà alla luce un’altra bambina, Stella, ma il responsabile dei servizi sociali, la sottrarrà ai genitori senza nemmeno fargliela vedere. «Mi dissero di aspettare in una stanzetta, da solo. Mentre la mia ex moglie venne portata in reparto perché aveva subito un cesareo. Dopo, mi concessero di andare a vedere come stava. Lei mi chiedeva della bambina». Federico non aveva la forza di darle quella notizia. Kaenphet ci arrivò da sola: «Ce l’hanno portata via?», chiede al marito, «Purtroppo, sì», risponde lui.

Federico Scotta, condannato a 11 anni di carcere per Pedofilia e Satanismo seppur innocente, furono portati via tutti e 3 i figli e non li ha mai più rivisti.

Davide, iniziò infatti a raccontare alcune cose che accusavano la propria famiglia, che col tempo si arricchirono di particolari scabrosi e che coinvolsero sempre più persone. Nell’ inchiesta vennero annoverati abusi e violenze, filmati pedo pornografici, di riti satanici svolti nei cimiteri condotti da un Parroco, Don Giorgio Govoni, che coinvolgevano anche altri bambini e persino di rituali con violenze sui bambini che venivano spinti ad uccidere i loro coetanei. In seguito alle sue dichiarazioni il 15 luglio 1997 venne chiesto il rinvio a giudizio per sette persone.

Studio di Don Ettore Rovatti. Qui all’ epoca scrisse il libro su Don Giorgio e catalogato e studiato tutte le indagini e i processi perchè non poteva credere alle accuse che venivano fatte.

Il paesino è incredulo, devastato, si dubita di tutti. L’equilibrio sociale pesantemente compromesso.

I bambini, uno dopo l’ altro, iniziarono ad essere portati via. L’ angoscia che potesse capitare a chiunque era una scure su tutte le famiglie. Bastava soltanto che i bambini si conoscessero, che si fossero anche solo visti a scuola, un nome per un bambino è solo un nome.

Dopo i Galliera è il turno della figlia di Santo e Maria Giacco, che il 16 marzo 1998 viene prelevata da scuola dalla polizia. La piccola era la compagna di giochi di Davide, il “Bambino 0”.

Santo Giacco, padre di “Margherita, 8 anni. Non ha mai più rivisto la figlia.

Il 12 novembre 1998 tocca alla famiglia Covezzi a cui vengono portati via tutti e quattro i figli insieme ad un altro bambino, Christopher, che a diciott’anni sarà l’unico a ritornare poi a casa negando di aver accusato i suoi genitori. Le accuse iniziali furono per scarsa vigilanza sui propri figli, ma successivamente, con l’ ascolto da parte dei Servizi Sociali dei “racconti” dei loro bambini, l’ accusa diventò “Pedofilia ed Abusi sessuali”.

Casa di Lorena Morselli e Delfino Covezzi. Avevano 4 figli tutti portati via e mai più rivisti. Lorena all’ epoca era incinta del quinto così fuggi in Francia dove ancora oggi vive con il suo unico figlio rimasto, Stefano.

Le accuse che questi bambini, dopo estenuanti interrogatori da parte degli assistenti sociali, rivolgono ai loro stessi genitori sono pesantissime. I fascicoli venivano riempiti di racconti terribili, da rituali orgiastici nei cimiteri, diretti da Don Govoni, per i quali, I genitori, mettevano a disposizione i loro figli dandogli modo di compiere anche sacrifici umani dove, i cadaveri di altri bambini, venivano gettati in un fiume. In quel fiume, che fu puoi dragato, non si trovò mai niente e nessuno mai nella zona, sparì.

Interno del cimitero di Finale Emilia. La proprietaria della casa rosa che affacci all’ interno del cimitero racconta che 20 anni fa non ha mai sentito alcun romore e non ha mai notato movimenti sospetti all’ interno del cimitero.
In questo Fiume i bambini raccontavano che durante i riti satanici venivano gettati i corpi di altri bambini uccisi. All’ epoca il fiume fu controllato e non si trovò mai nessuna prova.
Videocassette con interrogatori ai bambini.

Del nostro articolo, postato nel canale ChildResQue in data 17 Agosto 2021, pubblichiamo questo estratto, che riassume l’epilogo di ciò che è stata una delle storie più inquietanti italiane fino ad ora e che ha messo in evidenza gli interessi e i meccanismi dei SERVIZI SOCIALI coinvolti. Senza porsi il minimo scrupolo hanno buttato nel fango intere famiglie, distrutte dal dolore e dalla vergogna, scaraventate in prima pagina come dei mostri pedofili e Satanisti, senza aver fatto mai nulla di simile. Purtroppo quasi tutti non hanno potuto riabbracciare i figli. Questi genitori distrutti e il povero Parroco incriminato, hanno trovato la morte prima che la giustizia potesse pronunciarsi a loro favore ed altri, pur essendo sopravvissuti, sono stati isolati dal resto del mondo. Da innocenti.

Alberi nella nebbia.

Proprio recentemente il «bambino zero», Davide Galliera ha confessato che all’epoca inventò gli abusi perché si sentì costretto dalle pressioni che subiva.

Ma torniamo a Federico Scotta. Dopo l’uscita di Veleno (il podcast), a distanza di vent’anni, le cose iniziano a cambiare. Marta contatta Trincia: “Ho inventato tutto. Era la psicologa a farmi dire ciò che voleva lei” . L’accusa crolla, anche se, sono solo tre, gli ex bambini che dicono di avere dei dubbi sul proprio passato e che ammettono di aver inventato quelle storie. Altri restano fermi sulla loro posizione e continuano ad avere quei ricordi nitidi nella loro memoria. Sarà proprio la dichiarazione di Marta a scagionare definitivamente Federico e Kaenphet: “Erano gli unici adulti che conoscevo, perché erano amici della mamma, quindi ho detto i loro nomi” . Solo quando la psicologa le dice che la mamma è morta, Marta inizia infatti a parlare. Fino a quel momento, non una parola, né sugli abusi, né sui cimiteri. Nelle registrazioni dei colloqui tra Valeria Donati e Marta, si sente la prima chiedere se per caso la mamma non fosse sempre stata buona con lei, se fosse vero che le avesse fatto del male e se lei provasse rabbia nei suoi confronti. Marta annuisce, visibilmente perplessa. Parla. Racconta degli incontri nei cimiteri, parla anche lei, come Davide, dei bambini uccisi e seppelliti nel cimitero di Massa.

Eppure, dalle indagini, non è mai emerso nulla: non un cadavere, non una traccia di sangue, non un centimetro di terra spostato nelle città dei morti. ” I bambini hanno sempre ragione” , ripetevano gli assistenti sociali. Quando uno dei bambini interrogati dirà che i cadaveri dei bambini sacrificati sono stati buttati anche nel fiume, il comune spenderà 90 milioni di lire per le ricerche: non trovarono mai nulla.

Uno dei particolari emersi dalle indagini, è stato che la ONLUS, che ha fornito alcune delle consulenze che hanno portato ai processi della Bassa MODENESE, sarebbe la stessa che nel giugno 2019 è stata indagata per la vicenda dei bambini tolti alle famiglie in provincia di Reggio Emilia. Questo avvalora la tesi per la quale da sempre ci battiamo. La tutela dei bambini deve essere esclusa dagli interessi economici e personali dei Servizi Sociali, Cooperative e di tutti coloro che devono vegliare sul loro benessere, cose che purtroppo, ritroveremo nella nostra prossima inchiesta riguardante LO SCANDALO DI BIBBIANO.

Ad Aprile 2019, è stato depositato un esposto alla Corte dei Conti dal Deputato Platis, relative alle “Cure Specialistiche” eseguite per il caso ammontanti a 2.200.000 euro, duemilioniduecentomila euro. Capire l’entità economica di ciò che sta dietro le quinte di questi casi, rimette tutto nella giusta prospettiva. Sommate alle consulenze dei Professionisti nominati , al sostegno economico valutato approssimativamente sulle 400 Euro al giorno per bambino inserito nelle Comunità assegnate, sono numeri impressionanti, che evidenziano il lato commerciale e di “interesse” relativo a questi eventi.

“Alessandro”, un bimbo coinvolto nell’ inchiesta, con il padre.

Il calvario di Federico Scotta è lungo 23 anni. Poi, è Nik, ormai 24enne e cresciuto all’oscuro della sua vera storia, a contattarlo. È dicembre 2020. Nel frattempo, il padre ha perso la casa, il lavoro, vive in roulotte e ha divorziato da Kaenphet. In un’ intervista dichiara : “Quando Nik è venuto a bussare alla porta della mia roulotte ho provato un’emozione indescrivibile. Abbiamo prima parlato per messaggi, su whastapp, poi per telefono, finché non è venuto da me. Ci siamo abbracciati, e risentire il suo profumo, risentire il suo calore è stato un momento meraviglioso”.

Federico, sostenuto questa volta anche dal figlio Nik, ha atteso il verdetto della Cassazione di Roma sulla richiesta di revisione della sentenza emessa a Modena vent’anni fa. Una richiesta che, nel 2017, la Corte d’appello di Ancona non accolse. “Se le condanne verranno annullate, significa che la giustizia avrà vinto. Queste storie non devo accadere mai più”. Purtroppo l’ esito della Cassazione è stato negativo. Nessuna revisione al Processo, a meno che non si ravvedano nuovi elementi per cui procedere.

Sonia, una delle bambine prelevate dai Servizi Sociali in merito a questa inchiesta, ha trovato la forza di richiamare sua mamma Daniela, incriminata ingiustamente ed ha dichiarato, in un incontro pubblico realizzato in collaborazione con Pablo Trincia, che le è sembrato di rinascere. Qui, potete ascoltare le sue parole.

Archivo di documenti, articoli e testimonianze opera di Don Ettore Rovatti deceduto nel 2015 conservato nella parrocchia di Finale Emilia


Pablo Trincia con Davide Galliera “Bambino Zero”.

Non ci fermiamo qui, il nostro Team di ChildResque è sempre al lavoro ogni giorno per darvi notizie, informazioni ed inchieste dettagliate e veritiere. Nella nostra prossima inchiesta, punteremo un faro su un altro caso ancora in discussione, che ha scosso l’ Opinione pubblica: “ANGELI E DEMONI, LO SCANDALO DI BIBBIANO”.

WEF, le dichiarazioni controverse di Yuval Harari

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TR – Tutti noi, o quasi, sappiamo che il mondo è in fase di cambiamento, di transizione da un sistema a un altro, e sappiamo anche come il WEF tramite il “Great Reset“, e l’ONU, tramite “Agenda 2030” si stiano impegnando a creare questo cambiamento. Ci sono molti personaggi, aziende, banche e multinazionali che partecipano attivamente, molti dei quali con trascorsi, o presenti controversi. Questo è il caso del filosofo israeliano Yuval Harari, che funge da consulente del World Economic Forum (WEF), che nel corso della sua carriera ha spesso avvertito di una classe crescente di “persone inutili”.

Secondo il consulente del WEF, l’ascesa dell’intelligenza artificiale darà origine a miliardi di “persone inutili” con cui l’umanità dovrà “fare i conti”. Per affrontare il crescente numero di cosiddette “persone inutili”, Harari suggerisce di tenerle docili con droghe e videogiochi.

“La più grande domanda forse in economia e politica nei prossimi decenni sarà cosa fare con tutte queste persone inutili”, ha detto Harari durante una conferenza. Questa particolare conferenza può essere vista su Rumble, anche se ha discusso questo argomento in più occasioni. “Il problema è più noia, cosa fare con loro e come troveranno un senso di significato nella vita quando sono fondamentalmente privi di significato, senza valore”, ha continuato Harari. “La mia migliore ipotesi al momento è una combinazione di droghe e giochi per computer.”

Harari ha poi detto che questo stava già accadendo sotto “titoli diversi”.

Harari ha continuato dicendo che l’umanità è nel bel mezzo di una “seconda rivoluzione industriale” incentrata sull’intelligenza artificiale. “Ma il prodotto questa volta non saranno tessuti, o macchine, o veicoli, o anche armi, il prodotto questa volta saranno gli esseri umani stessi”, ha affermato Harari. “Fondamentalmente stiamo imparando a produrre corpi e menti. I corpi e le menti saranno, credo, i due principali prodotti della prossima ondata di tutti questi cambiamenti”.

Le “persone inutili” a cui fa riferimento il consulente del WEF sarebbero quelle che rifiutano di essere iniettate con capacità di intelligenza artificiale nei prossimi decenni. Descrivendo gli esseri umani come “animali hackerabili”, Harari ritiene che “le masse” “non avrebbero molte possibilità” contro questi cambiamenti anche se dovessero organizzarsi.

L’intellettuale israeliano, che lavora come professore all’Università di Gerusalemme, ha tenuto numerose conferenze sul tema delle “persone inutili” create a seguito dell’intelligenza artificiale. Ha scritto diversi libri sull’IA e crede che i cambiamenti siano “inevitabili”.Harari è stato relatore annuale alla conferenza del World Economic Forum (WEF) a Davos. La sua lunga biografia del WEF lo descrive come storico, filosofo e autore dei bestseller “Sapiens: A Brief History of Humankind”, “Homo Deus: A Brief History of Tomorrow” “21 Lessons for the 21st Century”.

✨💫IL CONIGLIETTO DI PASQUA DEL RE✨💫

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Tanto tempo fa, molto prima che il coniglietto di Pasqua portasse le uova ai bambini, c’era un re. 🤴🏼

Era il periodo prima della Pasqua, il compleanno 🎂 del re si stava avvicinando e lui si aspettava che tutte le persone del regno gli facessero un regalo.
E più i regali erano costosi, più gli piacevano.

Nel suo regno viveva una donna molto povera 👩🏻‍🦱, che di prezioso aveva solo una gallina 🐓 che deponeva molte uova 🥚🥚🥚.
La donna non aveva soldi per comprare un regalo al re, così decise di regalargli la sua gallina.

L’avido re non fu molto colpito dal regalo, anche se la gallina gli dava tutte le mattine gustose uova da mangiare 🍳 a colazione. Ma un giorno gli venne un’idea 💡.

Chiamò il suo mago di corte e gli disse che gli sarebbe piaciuto di più se la gallina avesse deposto uova d’oro.
Il mago 🧙🏻‍♂️ si mise a lavorare molto duramente per trovare un incantesimo che facesse deporre alla gallina uova d’oro, e alla fine ci riuscì.

L’incantesimo del mago, però, non era perfetto: ogni mattina infatti la gallina deponeva splendide uova tutte colorate 💜💚🧡, e solo ogni tanto deponeva anche uno splendido uovo d’oro 💛.

Il re ne fu comunque molto felice, perché così diventava sempre più ricco e se ne poteva vantare con tutti.
La gallina dalle uova d’oro, però, attirò le invidie 😒😒😒 di tutti i nobili del regno, così il re decise di far costruire una solida gabbia per proteggerla.

Il re, poi, pensò furbamente anche ad uno stratagemma per evitare che la gallina venisse rubata: ogni volta che qualcuno fosse venuto a fargli visita al castello, avrebbe detto al mago di nascondere la gallina speciale e sostituirla con una gallina normale.

Un giorno venne a far visita al re una delegazione di nobili di un altro paese e quindi la gallina speciale fu scambiata con una normale 🐔.
Come il re aveva previsto, quella notte qualcuno rubò la gallina dalla gabbia.

La mattina dopo, quando il re vide la gabbia vuota, si mise a ridere 😂 perché sapeva che la sua gallina speciale era ancora al sicuro.
Il re disse al mago di rimettere nella gabbia la sua gallina dalle uova d’oro e se ne andò a fare una passeggiata.

Quando tornò a controllare la gabbia, però, ci vide dentro solo un coniglio bianco 🐇.
🤴🏼”E tu come sei entrato lì?” disse il re.

Pensando ad un buffo scherzo del suo mago 🤭, il re chiamò il suo inserviente e gli ordinò di riportare il coniglio nella foresta.
Il re convocò il mago, perché voleva sapere dove fosse la sua gallina speciale.

Il mago rispose che l’aveva rimessa nella gabbia, poi sbiancò in viso e si rese conto di aver dimenticato qualcosa…
👳🏼 “Tutte le volte che qualcuno vi viene a far visita, mio sire, trasformo la gallina in un coniglio bianco per nasconderla meglio, solo che questa volta, quando ho rimesso il coniglio nella gabbia, mi sono dimenticato di ritrasformarlo in gallina!” disse piangendo il mago.

Il re si rese conto che il coniglio che aveva fatto riportare nella foresta era in realtà la sua gallina speciale…😣
Tutti i suoi soldati perquisirono l’intera foresta, ma ormai del coniglio non c’era più traccia.
Il re pianse 😢😢😢 per molti giorni la perdita della sua gallina dalle uova d’oro, ma alla fine se ne fece una ragione.

Passarono gli anni e il coniglietto non si vide mai più, ma i bambini del regno ancora oggi, proprio nel periodo prima della Pasqua, trovano delle strane ma bellissime uova colorate 💜🧡💚🤍lasciate nei giardini e nella foresta vicino al paese.

E ogni tanto, qualche bambino fortunato trovava anche un uovo d’oro! 💛

Buona Notte e Sogni Magici da Sonia.🧚🏻‍♀️ ed il Tuo ChildResQue Team ✨💫🌟🤍

(Silvia e William)

Sleep_Well

✨🌟✨💫✨🌙✨💫✨🌟✨

a cura di @Sonia_Al10 🧚🏻‍♀️
ChildResQue Italia 💛