TRANSNISTRIA: Lo Stato che non c’è

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Impariamo a conoscere uno Stato e un territorio chiave per l’equilibrio tra Russia, Ucraina e Moldavia:
Il piano della RAND Corp e il ruolo dello Stato fantasma, ‘buco nero d’Europa’ per traffici e spie.

La Transnistria è ufficialmente la Repubblica Moldava di Pridniestrov o Pridnestrovie.

(in romeno: Republica Moldovenească Nistreană; in russo: Приднестровская Молдавская Республика, Pridnestrovskaja Moldavskaja Respublika; in ucraino: Придністровська Молдавська Республіка?Prydnistrovs’ka Moldavs’ka Respublika), è uno Stato indipendente de factonon riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU, essendo considerato de iure parte della Moldavia: è governato da un’amministrazione autonoma con sede nella città di Tiraspol. (Fonte: WIKIPEDIA)
Si trova al confine tra Moldavia e Ucraina come una sottile striscia di terra verso il Mar Nero, senza sbocco. Le due città più vicine sono Odessa (Ucraina) e Chișinău (Moldavia).

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TRANSISTRIA – Mappa

La Transnistria è a oggi l’ultimo Paese ad avere la falce e martello nella bandiera.

Tralasciando i cenni storici sullo Stato di Transnistria, che si possono agevolmente trovare sul link di Wikipedia o su altri collegamenti a siti storici, entriamo negli argomenti che ci interessano di più e che riguardano in parte l’attuale situazione geo-politica:
Il 18 marzo 2014 la Transnistria ha chiesto l’adesione alla Russia in seguito alla secessione della Crimea dall’Ucraina e alla sua integrazione nella Federazione Russa

Bandiera dello Stato di TRANSISTRIA

La Transnistria è quindi uno stato indipendente non riconosciuto, rimasto fedele alla Russia dopo lo scioglimento dell’Urss. Una lingua di terra che si trova tra la Moldavia, di cui fa formalmente parte, e l’Ucraina. Lo Stato a oggi non è stato ancora riconosciuto dai Paesi membri dell’ONU.

Già a febbraio 2022 il governo moldavo, che è governato da una coalizione filo-americana (in stile Ucraina) e dove gli interessi USA sembrano essere diversi da quelli dichiarati e con lo scopo di portare sempre più pressione sulla Russia, nel timore di essere il prossimo paese a finire nel mirino del Cremlino, ha chiesto l’adesione all’Unione Europea. In realtà è più probabile che la Transnistria possa diventare invece la perfetta base militare da cui la Russia potrebbe condurre nuove e decisive offensive in Ucraina

La Moldavia, per bocca della sua presidentessa Maia Sandu, confuta le notizie sulla ridistribuzione delle truppe russe in Transnistria e nega che ci sia movimento ai suoi confini: “Al momento, non ci sono informazioni che confermino la mobilitazione di truppe nella regione della Transnistria” afferma il ministro degli Esteri moldavo, il quale ha anche etichettato le informazioni ucraine come “non vere”. Maia Sandu ha anche affermato che i rappresentanti moldavi “hanno avvertito l’esercito russo dell’illegalità del posizionamento dei simboli “Z” , utilizzati dalle truppe russe in Ucraina”.

La sede del Parlamento con la statua di Lenin a

La posizione attuale delle forze in campo tra quella che è la politica espansionistica della NATO (USA/EU) e la Russia, che vede sempre più da tempo aumentare la pressione attorno ai suoi confini, sembra delinearsi in modo sempre più chiaro.
Ma dietro a questa situazione attuale esiste, secondo alcuni studiosi e giornalisti bene informati, un piano ben preciso, denominato “PIANO RAND”, che avrebbe dovuto partire proprio da quella “Rivoluzione Colorata” dello scorso gennaio in Kazakistan, fomentata da forze filo europeiste/globaliste e finanziate sempre dai soliti “noti” (Soros &Co), ma messa a tacere in pochissimi giorni dall’intervento del CSTO (Collective Security Treaty Organization) e della Russia, accompagnato dalla dichiarazione di Putin che Mosca non permetterà che il Kazakistan si trasformi in un teatro di disordini, fertile per innescare le note Rivoluzioni Colorate”.

Questo fantomatico piano della “RAND CORPORATION” potrebbe essere realmente la chiave per capire tutta la situazione attuale: il giornalista Manlio Dinucci scrive per IL MANIFESTO un articolo molto importante a riguardo di questo argomento, ma dopo averlo pubblicato, il giornale lo fa eliminare dal sito e dopo alcuni giorni appare sul solito sito “Il Vangelo secondo BUTAC” l’immancabile bollatura di “FAKE NEWS”! La scomparsa di quella notizia e di altre riguardanti quel soggetto fa però rizzare le antenne a molti.
Lo stesso giornalista Dinucci lo fa pubblicare altrove, accompagnando la nuova pubblicazione con queste parole:
“L’8 marzo, dopo averlo per breve tempo pubblicato online (vedi link sotto), il Manifesto ha fatto sparire nottetempo questo articolo anche dall’edizione cartacea, poiché mi ero rifiutato di uniformarmi alla direttiva del Ministero della Verità e avevo chiesto di aprire un dibattito sulla crisi ucraina. Termina così la mia lunga collaborazione con questo giornale, su cui per oltre dieci anni ho pubblicato la rubrica L’Arte della guerra

(Manlio Dinucci: – Ucraina, era tutto scritto nel piano della Rand Corp | il manifesto)

L’articolo completo può essere letto su questo nuovo link ma riporto sinteticamente che la RAND Corporation, il cui quartier generale ha sede a Washington, si può definire come «un’organizzazione globale di ricerca che sviluppa soluzioni per le sfide politiche»: ha un esercito di 1.800 ricercatori e altri specialisti reclutati da 50 paesi, che parlano 75 lingue, distribuiti in uffici e altre sedi in Nord America, Europa, Australia e Golfo Persico. Personale statunitense della Rand vive e lavora in oltre 25 paesi.

“La Rand Corporation, che si autodefinisce «organizzazione nonprofit e nonpartisan», è ufficialmente finanziata dal Pentagono, dall’Esercito e l’Aeronautica Usa, dalle Agenzie di sicurezza nazionale (Cia e altre), da agenzie di altri paesi e potenti organizzazioni non-governative.
Gli analisti della Rand ritengono che la maggiore vulnerabilità della Russia sia quella economica, dovuta alla sua forte dipendenza dall’export di petrolio e gas, i cui introiti possono essere ridotti appesantendo le sanzioni e accrescendo l’export energetico Usa.
In campo geopolitico, armare l’Ucraina permette agli Usa di sfruttare il punto di maggiore vulnerabilità esterna della Russia, ma ciò deve essere calibrato per tenere la Russia sotto pressione senza arrivare a un grande conflitto in cui essa avrebbe la meglio.
Questo è il futuro che ci prospetta la RAND Corporation, il più influente think tank dello Stato profondo, ossia del centro sotterraneo del potere reale detenuto dalle oligarchie economiche, finanziarie e militari: quello che determina le scelte strategiche non solo degli Usa ma dell’intero Occidente.”

Questo chiarirebbe quindi molti aspetti della situazione attuale e in quale altro modo ci si sarebbe potuti arrivare, se il progetto avesse funzionato: infatti, secondo questo piano della RAND CORP, dopo il Kazakistan sarebbe stato il turno della Transnistria proprio per aumentare la pressione internazionale sulla Russia.

Tornando alla Transnistria, gli Stati Uniti hanno mobilitato l’Unione Europea per decretare un blocco economico di quello Stato, non riconosciuto, la cui popolazione al momento della dissoluzione dell’Unione Sovietica si è separata per referendum dalla Moldavia.
I funzionari della Missione d’assistenza dell’Unione Europea alle frontiere della Moldavia e dell’Ucraina (European Union Border Assistance Mission to Moldova and Ukraine – EUBAM), sotto la direzione di Stefano Sannino (ex rappresentante dell’OSCE in Serbia), coordinano le dogane di Moldavia e Ucraina (Paesi che non sono membri della UE) per procedere dal 1° gennaio 2022 al blocco del Paese. La Russia sarà costretta a sistemare l’ex base spaziale sovietica e istituire un ponte aereo per nutrire i 500 mila abitanti dell’enclave.

L’Unione Europea organizza il blocco della Transnistria appoggiandosi su Ucraina e Moldavia, due Stati che non hanno aderito alla UE.

I cittadini dell’Unione Europea l’hanno dimenticato, ma nel 1992 gli Stati Uniti tentarono invano di schiacciare militarmente la Transnistria (oggi Repubblica Moldava del Dnestr) utilizzando un esercito reclutato nelle prigioni rumene. Il coraggio di questa popolazione fedele al modello dei Soviet, in particolare delle donne, ha fatto fallire il progetto della CIA.

Segnaliamo en passant che, seppure la popolazione della Transnistria parli russo, tre villaggi continuano a parlare francese. Gli abitanti sono discendenti dei soldati della vecchia guardia napoleonica che durante la campagna di Russia lì si sposarono e vi si stabilirono.

È bene sapere che in Transnistria è presente il più grande deposito di armi e munizioni dell’Europa centro-orientale, residuo dell’Unione Sovietica e sotto il controllo delle truppe russe. Pensate che contiene 22 mila tonnellate di munizioni. Potrebbe essere allora la stessa Ucraina a provare a distruggerlo oppure a o impossessarsene, col rischio di trascinare anche la Moldavia nel conflitto.

A ogni modo Kiev si è portata avanti, mostrando più un intento difensivo che offensivo. Ha infatti bombardato già a inizio marzo e in almeno due punti il collegamento ferroviario meridionale che la lega a Transnistria e Moldavia. Una mossa che potrebbe rallentare l’eventuale offensiva delle truppe russe stanziate a Tiraspol e dintorni. A proposito, recentemente la stessa Ucraina ha affermato, come abbiamo già accennato, che il contingente russo in Transnistria si stia effettivamente organizzando per entrare in guerra, ma la notizia è stata per ora smentita dalle autorità moldave, transnistriane e russe.

Tutti questi sono argomenti che val davvero la pena di approfondire, per capire chi c’è dietro a questa RAND CORPORATION, perché sembrerebbe a tutti gli effetti la regia più accreditata per capire come si è sviluppata la situazione attuale e quali sono i veri intenti che si celano dietro il sordido attacco ai confini della Federazione Russa e le conseguenti azioni intraprese dalla Russia di Putin a difesa della propria sovranità e degli Stati e dei popoli legati all’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO). 

Alla “RAND Corporation” sono legati moltissimi nomi eccellenti tra organizzatori e consulenti tra i quali spicca il nome, come consulente, anche di uno dei personaggi più inquietanti ed ingombranti della storia: HENRY KISSINGER
Questo chiarirebbe già molte cose…ma lo vedremo insieme in un prossimo articolo. 


FONTI:
https://www.voltairenet.org/article215270.html
https://www.geopop.it/transnistria-il-buco-nero-deuropa-e-in-moldavia-che-importanza-ha-per-la-russia-di-putin/
https://www.rand.org/

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