Articolo di Barabeke, Artista digitale italiano, pioniere degli NFT, poeta beat, mistico, autore del “Vangelo di Demian“.
L’Occidente di oggi, ormai da anni, è caduto preda di un’ideologia delirante e ultradecadente che ha catturato ogni centro del potere (media, corporation, scuole, università e infine istituzioni) senza passare per elezioni. Un’ideologia spinta sui popoli con metodi orwelliani da quella che in America chiamano sinistra “woke” e che io più prolissamente traduco come “sinistra genderomane” o “setta genderomane” spesso seguito da “predatrice e mutilatrice di minori”, con annesso di strascico un “femminismo modello Barbie strafatta di crack”.
Quali sono i suoi valori di fondo? Elevazione dell’ego scorreggione a unico Dio e faro morale; distruzione di tutto ciò che ostacola le sue brame narcisiste, realtà inclusa, legittimando ogni mezzo e ogni inganno pur di affermare il proprio potere; relativismo accattone, ossia negazione che esista un bene e un male al di fuori delle proprie miserabili convenienze e partigianerie; distruzione di tutto ciò che è sacro, bello, virtuoso, nobile, degno; pratica e promozione di ogni perversione e depravazione; demonizzazione dell’uomo bianco e di qualsiasi espressione di mascolinità; dominio dei sentimenti e delle percezioni soggettive sui fatti e sulla realtà oggettiva; riduzione dell’essere umano ai suoi pruriti sessuali e dunque disumanizzazione.
Questi valori, spero ve ne siate accorti, sono all’incirca gli stessi del satanismo. Potrei aggiungere “sacrificio degli innocenti” vista la barbarie che commettono sui minori ovunque riescano, per non parlare del loro riconoscere zero diritti alla vita umana che una donna porta in grembo, idealmente a qualsiasi mese.
Pochissimi tra i sostenitori di quest’ideologia a cui veniamo tutti indottrinati si rendono conto di essere dei satanisti. Nel loro conformismo è difficile che riconoscano l’esistenza di un Male diverso da ciò che gli detta la propaganda. Credere o meno al diavolo non fa differenza. Abbiamo avuto sufficienti generazioni nella storia del mondo per sapere che i valori della setta conducono a schiavitù, caos e distruzione (che ad alcuni piace semplificare in “demonio” e che ritengo sia quanto meno accurato chiamare “forza psichica tentatrice dai valori e dagli effetti riconoscibili e ricorrenti capace di agire nel mondo attraverso di noi ma solo con il nostro consenso”). I moniti che ci hanno lasciato i nostri antenati sono forti, imperativi, transculturali. A lasciarli fare questi sciagurati, rischiamo che questo secolo faccia impallidire quello precedente in termini di atrocità commesse visti anche i mezzi per manipolarci, controllarci e indurci all’obbedienza (mezzi che i dittatori del passato avrebbero sognato di avere).
L’influenza nefasta di questa ideologia sulla nostra cultura ha molte ramificazioni. La decadenza che sta generando è rapida e palpabile. Gli italiani ormai dovrebbero averla sperimentata pur vivendo alla periferia dell’impero, ossia l’America, il centro irradiante del cancro ideologico capace di raggiungerci e contaminarci dato lo strapotere economico, mediatico e tecnologico degli americani. Ancora non di conquistarci, ma l’UE è già stata catturata dall’ideologia e le pressioni per insinuare il “gender”, e dunque le percezioni soggettive, nel nostro ordinamento giuridico sono forti. Vi rendete conto che ciò corrisponderebbe alla morte del diritto?
I crimini più aberranti e tangibili che la setta genderomane sta compiendo sono quelli contro i minori. In America cominciano a indottrinare i bimbi sin dall’asilo, a confonderli facendoli dubitare di essere maschi o femmine cosa su cui nessun dottore o babbeo qualsiasi ha mai avuto dubbi nella storia. Per “affermare” la confusione che loro stessi inculcano nella testa di queste creature ingenue capaci di identificarsi con Batman gli bloccano la pubertà somministrandogli farmaci in uso per la castrazione chimica degli stupratori, dagli effetti collaterali devastanti. Peggio ancora, li mutilano sessualmente, trasformando degli individui sani in pazienti a vita, condannando dei ragazzini che ancora non sanno nulla del mondo a una vita senza figli e senza orgasmi. Quando poi i ragazzini si rendono conto di essersi rovinati e si pentono (il che capita di frequente) quelli che li incoraggiavano passo a passo nel loro cammino di autodistruzione spacciandosi per la loro nuova “famiglia” li trattano come dei traditori, il che aggiunge dramma al dramma.
Per i genitori, specialmente nell’Occidente anglosassone, è molto dura proteggere i loro figli dall’indottrinamento: il sistema è contro di loro, le scuole sono tappezzate di arcobaleni e i media li bombardano di propaganda senza sosta. Addirittura in alcuni Stati (per esempio la California) rischiano di vedersi levare i figli se non affermano la loro “identità di genere”. Quando un medico ti dice “Preferisce avere un figlio trans o un figlio morto?” (frase standard che usano) che difese ha un genitore che non è informato come dovrebbe, che si affida al sistema sanitario, che è convinto che i medici siano persone serie invece che dei traditori del loro voto che mutilano corpi giovani e sani? Se ci fosse un granello di verità nelle menzogne di questi mascalzoni, la storia sarebbe piena zeppa di minori che si sono tolti la vita per mancanza di “affermazione”. Invece non solo non ce n’è traccia, ma questo fenomeno, oggi sistematico in America, sarebbe stato considerato da tutti pura follia fino a pochi anni fa. Se vogliamo guardare ai dati sul tasso di suicidio, quello delle persone transgender è altissimo. I dati da diverse nazioni ci dicono che tra il 32% e il 50% di loro tentano il suicidio (fonte). Il tasso di suicidio reale, nel mondo, è 0.009% (fonte). Va da sé che spingere dei minori confusi a diventare trans come fa la setta genderomane non solo non riduce il rischio che si suicidino, ma lo moltiplica esponenzialmente. Li spingono pur sapendo che nella stragrande maggioranza dei casi il desiderio di sentirsi del sesso opposto è solo una fase, che passa crescendo. Ma tutto questo molti genitori e fanciulli non lo sanno. E i media mainstream non glielo raccontano, anzi li spingono a credere nelle menzogne della setta.
Ancora oggi ci chiediamo come sia stato possibile che la gente abbia assecondato i crimini aberranti del nazismo. Io mi domando come facciate voi oggi a stare zitti, a non opporvi all’indottrinamento orwelliano dei nostri figli a un’ideologia delirante, priva di fondamento oggettivo, di stampo satanico che li sta devastando mentalmente e talvolta fisicamente. Che quieto vivere pensate di ottenere? A quale futuro distopico state accettando di condannare i vostri figli senza opporre resistenza?
Va detto che l’Europa e il Regno Unito, per fortuna, han fatto un passo indietro sul “gender affirming care”, dimostrando di avere dei medici più responsabili di quelli americani che non si fanno scrupolo a lucrare sulla salute dei giovani, rovinandogliela in maniera pesante e permanente. Ma la pressione sui medici continua ad essere forte da parte della setta. Poiché essa ha infiltrato ogni centro del potere, opporsi richiede coraggio, anche in Italia nonostante al potere oggi, in teoria, ci sia la destra. Non è molto che hanno tentato di introdurre il “gender” nel nostro ordinamento, spacciando il loro cavallo di Troia del caos per una questione di “diritti” sempre più vaghi e ridicoli. Continueranno a provarci. Il regime quasi-totalitario che si è instaurato in Occidente sta con loro e l’indottrinamento di noi tutti prosegue incessante.
Viene da domandarsi il perché della smania della setta di corrompere i minori e di compiere atti così diabolici su di loro. Dire che è perché sono dei demoni è una semplificazione. Dargli dei pedofili non è centrare il punto (anche se non credo che i pedofili manchino tra loro: li hanno ribattezzati MAP, ossia “Minor Attracted Person”, per rimuovere lo stigma dalla parola…).
Cosa li muove, dunque? Da una parte, credo ci sia un’attività di reclutamento. Dedicandosi i membri della setta, per dirla lieve, al sesso “non canonico”, va da sé che si riproducano poco. Non ho dati a riguardo (non credo esistano) ma non mi stupirei di apprendere che sono più i bimbi che abortiscono che quelli che mettono al mondo. Il loro naturale destino sarebbe un’estinzione rapida. Ma corrompendo i figli degli altri possono moltiplicarsi. In secondo luogo, e forse primariamente, credo siano spinti dal narcisismo patologico che è proprio della loro ideologia. Vi sarà forse capitato di vedere scene di adulti, anche maestri, che affermano la propria identità sessuale davanti a un pubblico di minori, bimbetti inclusi. Un abuso psicologico che la setta celebra. I bimbi, nella loro innocenza, li assecondano, e questo fa sentire bene questi sciagurati, li fa sentire accettati. Se poi riescono a convertire i bimbi, a farli diventare come loro, è il trionfo. Infine credo esista anche un elemento morboso, una ricerca di carne fresca per dirla brutale ma genuina, che mi auguro sia molto minoritario. La setta genderomane fa ancora la timida a riguardo, ma è evidente che un’ideologia che ritiene che dei bimbi prepubescenti lontani dal poter decidere di bersi una birra possano decidere di diventare dei trans ritiene anche che essi possano acconsentire a rapporti sessuali con adulti. Potrei citare frasi esplicite a riguardo da parte dei padri della loro ideologia.
Chiunque si opponga alla follia della setta passa per “omofobo”, come se l’omosessualità non potesse prescindere da un’ideologia demoniaca, come se non fosse stata praticata dalla notte dei tempi senza bisogno di ideologia alcuna. Credo che gran parte dei gay sia semplicemente gente a cui piacerebbe avere una vita normale, sentendosi accettati e rispettati come gli altri, senza dedicarsi ad esibizionismi e atti osceni specialmente dinanzi a dei bimbi. A loro consiglio di smarcarsi pubblicamente con quanta più forza possibile dalla setta perché è probabile che un giorno qualcuno pagherà per i suoi crimini, già oggi meritevoli di un processo di Norimberga che consegni la sua ideologia balorda alle fogne della storia. Secondo voi, amici omosessuali, chi tenderà a fare da capro espiatorio? I potenti che hanno foraggiato questa decadenza come non ci fosse un domani? Le donne, grandi promotrici e abilitatrici nonché maggiori responsabili di questa inedita epidemia di “bimbi trans”? Rendetevi conto che sarete voi a pagare il prezzo più alto. Siete un bersaglio facile, la vostra storia di persecuzioni è lunga e drammatica. Smarcatevi, davvero. Ripudiate quell’ideologia. Gran parte di voi non c’entra nulla con questo delirio satanico.
Ai papà e alle mamme italiani raccomando di non prendere sottogamba la setta. Il fatto che in Italia oggi non vi possano mutilare i figli non vi faccia dormire sonni tranquilli. Se avete capito la natura della loro ideologia, dovreste essere consapevoli che non c’è limite alla depravazione e alle atrocità a cui può condurre. Pedofilia? Cannibalismo? Trascinarci in tali baratri è solo questione di tempo e di potenza di propaganda. Quell’ideologia è un pozzo nero senza fondo, una dinamo di decadenza che ci spingerà sempre più in basso nella maniera più rapida possibile.
Come uscirne? Ne usciremo, prima o poi, poiché quell’ideologia conduce all’autodistruzione. In essa non c’è solo narcisismo ma anche masochismo, o quel che poco clinicamente chiamerei “desiderio più o meno recondito di farsi chiavare di cattiveria”. Il che può sembrare una boutade, e lo è. Ma penso che in essa vi sia un fondo di verità (non dimenticate quanto la loro ideologia sia ossessionata col sesso). Ne usciremo dunque, sì. Ma a quale prezzo?
Le forze del caos tendono ad evocare le forze dell’ordine. Attendiamoci un revival della mascolinità, una reazione forte al tentativo di castrare ogni sua manifestazione anche lieve. Basta poco per riattivare il potere maschile: criminalità fuori controllo, grave crisi economica, guerre. Tutte sciagure ben intravedibili all’orizzonte, tutte figlie della decadenza della nostra civiltà. Probabile dunque che rivedremo uomini forti eletti a furor di popolo e forse anche milizie al loro comando. Ma i tempi corrono, non è detto che avvenga. Le porte del panottico digitale globalista si stanno chiudendo alle nostre spalle. I mezzi per instaurare una distopia degna dei peggiori incubi di Orwell ci sono o si stanno manifestando (vedi IA e robot). Uscirne potrebbe rivelarsi complicatissimo se non impossibile. Ci restano forse meno di dieci anni per evitare a noi e alla nostra stirpe un gramo destino.
Non c’è motivo di credere che i moderati ci salveranno. Essere moderati, oggi, significa fare i timidi, conformarsi al sistema. Dunque temo che la nostra migliore prospettiva, o il male minore se preferite, sia che nei prossimi dieci anni si affermino in Occidente uomini forti, carismatici, imprevedibili, grandi comunicatori, odiati dal sistema, capaci di resistere alla tempesta mediatica e giudiziaria che inevitabilmente si abbatterebbe su di loro. Gente come Trump in America o Milei in Argentina, o come lo era da noi Berlusconi. Poco importa se si rivelassero dei clown o dei fanfaroni e se le nostre vite non migliorassero sotto di loro. Meglio un gallo cedrone pieno di umanissime debolezze che un tipetto cupo, preciso, ossessionato con la purezza, che potrebbe rivelarsi un male peggiore della setta genderomane visti i mezzi a disposizione. L’obiettivo principale è guadagnare tempo e intendo non noi italiani ma noi come umanità. Nel grande schema delle cose, ciò che stiamo rischiando è una lunga notte buia in confronto alla quale il Medioevo potrebbe passare come un’era lieta. Rischiamo più della disumanizzazione: rischiamo quella che io chiamo “insettificazione”. Più scendiamo per questa china, più Matrix ci parrà attuale e non più fantascienza.
Dunque qualunque intralcio ai piani globalisti sia il benvenuto. Dividiamoci, sparpagliamoci, rimanendo connessi e uniti nel combattere la stessa battaglia. Qualcuno di noi la perderà, ma è vitale che non la perdiamo tutti insieme allo stesso tempo, che qualcuno riesca a vincerla e ispiri vie e modelli differenti. Usciamo dall’UE se questa non cambia rotta a rimane una burocrazia vassalla degli USA e serva di lobby di potere tra cui la setta genderomane. Il prezzo da pagare sarebbe caro ma mai caro quanto l’essere ridotti ad animali in cattività, docili, obbedienti, politicamente corretti, sotto controllo in ogni nostro respiro, anche privato, in automatico. La parola d’ordine della nuova Resistenza sia “decentralizzazione”. La tecnologia di oggi ci fornisce i mezzi per coltivarla (vedi blockchain).
Ci serve tempo per capire come possiamo conservare la nostra umanità e la nostra dignità in quest’era digitale in cui siamo appena entrati e che ci accompagnerà fino all’estinzione della nostra specie. Estinzione che rischia di essere accellerata in maniera iperbolica data la trasformazione epocale che stiamo vivendo ad ogni livello: sociale, economico, lavorativo, psicologico, filosofico. Non si salva niente. Quella con cui abbiamo a che fare è una tecnologia da cui possiamo beneficiare enormemente, ma anche una tecnologia che ci può snaturare, schiavizzare o peggio, ossia renderci inutili, ridurre le nostre vite a numero, preziose quanto quella di un insetto. Dipende dall’uso che se ne farà e da chi siederà nella stanza dei bottoni. Se l’ideologia dominante continuerà ad essere quella satanica e disumanizzante al potere nell’Occidente di oggi, l’incubo orwelliano diverrà realtà.
Di recente è andata virale un’interazione in cui si chiedeva all’IA di ChatGTP cosa avrebbe scelto come male minore tra “misgenderare” una persona (dare del “lui” a un uomo che si identifica come donna) e apocalisse nucleare per tutti. Ebbene, per l’Intelligenza Artificiale di oggi un’apocalisse nucleare per tutti è preferibile all’urtare i sentimenti di un trans. Ovviamente è un caso paradossale, credo già corretto, ma rivelatore di quanto sia importante l’ideologia che viene inculcata all’IA. Oggi non è un grande problema. Tra dieci anni potrebbe già essere un problema molto serio, soprattutto se cadremo in regime totalitario vero e proprio (dentro il quale abbiamo già un piede dentro). La domanda non è se una superintelligenza avrà un potere quasi divino sulle nostre vite, compreso quello di annientarle. Ma quando. Se può rassicurarvi, noi non lo vedremo quel giorno. Ma la partita per il destino della nostra specie si sta giocando oggi. Questo ventennio sarà cruciale. Ognuno ha il dovere di fare la sua parte nella battaglia culturale, di saper distinguere il bene dal male invece di nascondere la propria coscienza e responsabilità morale dietro piccole convenienze o un insipido brodo relativista, di non tacere per quieto vivere quando vede ciò che è chiaramente un male all’opera, di opporre resistenza. Chi vede, chi capisce, e tace, si rende complice della nostra caduta.
Siamo ancora in tempo per invertire la rotta in maniera pacifica. Trovate forza, rifugio, elevazione e salvezza in una fede. Fate voi quale. Quando si è tutti sotto un potere di natura satanica, uomini e donne di ogni fede dovrebbero sentirsi fratelli e sorelle, riuscire a vedere quanto è grande ciò che li unisce e quanto siano in fondo marginali le differenze che li dividono rispetto all’ideologia demoniaca che viene loro imposta. Non dimenticate che avete a che fare con dei seminatori di discordia. Non cadete nelle loro trappole, né nella tentazione della violenza che sarebbe sbagliata e farebbe il loro gioco. Perché gran parte di questi satanassi tiri i remi in barca basta che cambi il vento, basta farli sentire “uncool”. La massa dei loro supporter sono giovani fragili e confusi che cercano rifugio nel conformismo. Dei deboli, dei vigliacchi, dei narcisisti, non dei criminali. Crescendo, molti di loro possono redimersi. Uscire da una setta e rifarsi una vita è difficile, ma possibile. Soprattutto se la setta viene rimossa da ogni centro del potere che ha occupato a forza di intrighi, ricatti e persecuzioni.
Una reazione comincia a levarsi forte in America. Le corporation in primis sarebbero ben liete di liberarsi da questi parassiti che gli causano ogni sorta di problema senza risolverne nessuno, sabotando la loro capacità di innovare e competere. Servono vittorie forti, che lascino il segno e che consegnino l’ideologia di questa sinistra al posto che le appartiene: alle fogne della storia, dove già oggi merita il suo posticino tra nazismo e lobotomia. I loro crimini contro i minori, aberranti e sistematici, non possono essere dimenticati e perdonati. Chi ha mutilato sessualmente dei minori va riconosciuto come criminale internazionale, non deve trovare pace e rifugio in nessuna nazione. A questo dobbiamo arrivare. Con piena copertura mediatica e condanna morale oltre che legale. Pene esemplari, damnatio memoriae e caccia in ogni angolo del mondo ai maggiori responsabili, grazia per la massa dei pesci piccoli e dei babbei conformisti. Così si riconquista la cultura in maniera compassionevole. Ma serve gente di polso, non schiuma moderata. In troppi sono morti per darci le libertà e i diritti di cui ancora godiamo per rimanere molli di fronte a tali abomini e alla minaccia più vasta ed esistenziale che l’ideologia perversa che li ispira ci pone.
Spero che queste mie parole aiutino qualcuno a risvegliarsi, a resistere a questa decadenza che ci sta travolgendo, in maniera attiva, vocale, pienamente legittima per gli standard del mondo libero, senza nascondersi per timore di conseguenze che oggi sarebbero assai lievi rispetto a quelle che rischiamo continuando a discendere per questa china. Spero inoltre di non avervi incupito. Se è vero che le sfide dei nostri tempi sono terribili, è anche vero che questi tempi sono forse i più incredibili, innovativi e consequenziali che si siano mai visti nella storia. Sentiamoci parte di un’avventura epocale e teniamoci buona compagnia in questo viaggio. Più è grande il male che ci colpisce, più è grande il bene che come reazione a quel male si può levare, se sapremo restare uniti (per quanto sottoposti a un potere manipolatore che mira a dividerci).
Dato che il mio articolo, che inizialmente doveva essere una semplice esposizione della natura dell’ideologia dominante e dei suoi crimini contro i minori, è diventato più simile a un manifesto politico se non a un sermone, credo sia utile concludere chiarendo la mia posizione. Non faccio né ho mai fatto parte di alcun partito o parrocchia, se non la mia. Sono un artista indipendente che si autodefinisce “misterioso” nel senso di gravido di misteri. Un futurista che già pensa al dopo e si sforza di ispirare una nuova cultura che possa permetterci di vivere liberi e con dignità in quest’era digitale. Lo faccio tramite il “Vangelo di Demian”, un romanzo di fantascienza di ispirazione biblica che sto partorendo a puntate, gratuitamente, sia in italiano che in inglese. Il primo capitolo “Una nuova alleanza tra uomini e donne” lo trovate sul mio X @barabeke_it o sul mio blog. Il vostro supporto e le vostre sfide intellettuali sono graditi.
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Ottiimo articolo. Solo unendo le forze riusciremo a fermare questa macchina infernale che minaccia la specie umana.