TRANSIZIONE DI GENERE O SUICIDIO

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“Un nuovo studio rivela tassi scioccanti di suicidio tra i giovani trans”
Gli “attivisti” trans fanno “disinformazione mirata” sui bambini trans ed i loro genitori, con la narrativa “transizione o suicidio”!
La politica del terrore, della paura. Sfatiamo i miti!

SCIENZA vs IDEOLOGIA

Dov’è la differenza?
Parliamo della pseudoscienza quella che ha il mero scopo del lucro o della scienza volta al benessere psicofisico della popolazione ma soprattutto dei bimbi?

Osserviamo da molti anni quel che ci accade intorno e nel mondo con un occhio di riguardo ai minori essendo anche noi genitori e ciò che sta dilagando a velocità supersonica va analizzato senza pregiudizi bensì con obiettività.

Dai “diritti delle donne” al mainstreaming di genere

È doveroso fare un salto nel passato, nel 1975, quando in occasione della terza Conferenza mondiale sulle donne svoltasi a Nairobi, in Kenya, dalla lotta per i “diritti delle donne”, che ha portato ai movimenti delle femministe supportati dalle varie ONG). Si è giunti al concetto di mainstreaming di genere, come valutazione di fine decennio dei progressi e dei fallimenti nell’attuazione degli obiettivi stabiliti dal Piano d’Azione Mondiale.

L’idea, formalmente presentata nel 1995, è stata sviluppata nella comunità di sviluppo delle Nazioni Unite, alla quarta Conferenza mondiale sulle donne di Pechino.

Dal trattato di Amsterdam del 1997/1999, il gender mainstreaming risultao anche un obiettivo dichiarato dell’Unione Europea.

Questi enti sovranazionali hanno saputo programmare le agende perché sanno dove colpire, ovvero sulle emozioni dei popoli. Ne sono un esempio i “diritti per le donne” che oggi come allora soffrono.

Usano la sofferenza di una minoranza per usarla come calamita per il consumatore perfetto per il futuro.

Hanno saputo seminare e coltivare per ottenere i frutti di profitti a lungo termine.

Dal gender mainstreaming all’ideologia di genere

Vediamo sempre più la spinta in questa direzione da parte delle classi politiche e dalle istituzioni liberali marxiste corrotte che ci si chiede come facciano a credere loro stessi a  ciò che diffondono. Ovviamente purtroppo, troppe le persone  coinvolte e prive di strumenti per poter  riconoscere l’inganno.
Il concetto di proporre il gender mainstreaming per inserire l’ideologia di genere trae ispirazione dagli studi del Dottor John Money (1921-2006) e di Alfred Kinsey (1894-1956) i quali sono stati i gli “scienziati” più perversi nel loro genere. Purtroppo in questo percorso ci sono state molte… troppe vittime, cadute in disgrazia a causa di questi scellerati approfittatori, pseudo-“professionisti” dell’ideologia di genere. Quella branchia utilizzata per diagnosticare la presunta disforia di genere. Presunta perché creata ad hoc come nuova patologia pediatrica per manipolare i piccoli, da una parte con l’ipersessualizzazione dall’altra con l’ideologia di genere. Ambedue vanno a braccetto, col sostegno di grosse organizzazioni, parliamo anche di progetti come W’LAMORE, l’AGENDA 2030 SDG 5 o anche della CSE (COMPREHENSIVE SEXUALITY EDUCATION – Educazione Sessuale Completa).

Transizione o suicidio: Dogma

Questo è il mantra che perversa i colpiti da questa pseudoscienza che si autoproclama come verità assoluta. La solita soluzione a tutti i problemi creati in precedenza con l’indottrinamento GENDER.
Si è convinti che le istituzioni che appaiono in Tv parlino per il bene della popolazione, senza mettere in dubbio ciò che dicono. E’ frutto di un accurato FRAMING preparato in antecedenza volto ad innestare nel nostro cervello alcuni BIAS COGNITIVI dei quali si è succubi, in questo modo si è attori attivi del “progresso” ma ignari di ciò che si supporta e di conseguenza di ciò che ci aspetta.
Un esempio sono gli “studi” creati su misura e poi propagandati dai soliti enti con nome “nobile” ma è tutta sporcizia nascosta sotto il tappeto, come ad esempio il caso della “Human Rights Campaign” la quale nel 2018 riportava:

TRANSIZIONE DI GENERE O SUICIDIO

L’articolo riporta uno “studio” (molto di parte) dell’American Academy of Pediatrics e ne sottolinea le statistiche strazianti secondo le quali si sono rilevati dei livelli allarmanti di tentato suicidio tra i giovani transgender. I tassi più alti tra i ragazzi in questa condizione e i giovani non binari:
I risultati sottolineano l’urgenza di costruire comunità accoglienti e sicure per i giovani LGBTQ, in particolare per i giovani transgender.”
La Human Rights Campaign dichiara di schierarsi per la “loro famiglia” LGBTQIA+ , con oltre  3 milioni di sostenitori, chiama  a “mobilitarsi contro gli attacchi alle persone più emarginate della nostra comunità”. E qui una piccola riflessione: ma non siamo tutti uguali? Se si parla di INCLUSIONE perché si discute solo delle persone LGBTQIA+ e ad esempio non si tiene conto dei bambini disabili o persone non autosufficienti?

Lo vedete lo schema?

Andiamo a vedere chi c’è dietro queste associazioni tanto per chiarire e prendiamo di nuovo l’esempio della “Human Rights Campaign” che svolge un ruolo importante per imporre l’inclusione ed   anche nel mondo accademico. 
Qui un estratto degli sponsor:

Ora un occhiata veloce a cosa mirano:

TRANSIZIONE DI GENERE O SUICIDIO
"La nostra storia
Fondata nel 1980 da Steve Endean e originariamente conosciuta come Human Rights Campaign Fund, la nostra organizzazione era principalmente un fondo per sostenere i candidati al Congresso favorevoli all'equità. Nei primi giorni di HRC, c'erano pochi funzionari apertamente LGBTQ+ in carica. 
Nel 1995, abbiamo rinominato l'organizzazione per riflettere i nostri programmi, ricerche e comunicazioni ampliati eliminando "fondo" dal nostro nome e lanciando un nuovo logo. L'iconico segno di uguale blu e giallo è diventato sinonimo della lotta per la parità di diritti per le persone LGBTQ+. HRC ha iniziato un lungo periodo di crescita robusta ed è diventata rispettata come una delle organizzazioni di difesa tradizionali più grandi ed efficaci del paese. 
Con una stima di 52 milioni di elettori per l'uguaglianza in tutta l'America, la nostra comunità è uno dei blocchi elettorali più grandi e politicamente impegnati del paese." 

Per chi sa leggere e intendere non dovrebbe esserci bisogno di spiegazione per quanto riportato nella storia dell’organizzazione, ma in poche parole per chi non scorge nulla di strano, hanno investito e ottenuto una “famiglia” numerosa ed influente a livello politico (52 milioni), una di cui tenere conto per ciò che concerne le elezioni.

Ma la cosa da evidenziare è che le persone non binarie negli USA non corrispondono a questi numeri, secondo una statistica del Williams Institute risalente al 2021, ci sono circa 1,2 milioni di persone che si identificano NON BINARIE quindi con una popolazione di 331 milioni corrisponderebbe circa a 1,4 % della popolazione!

Cosa vuol dire?

Semplice… oltre gli attori approfittatori che supportano tale agenda ci sono milioni di persone che sono “attori” attivi inconsapevoli.
È doveroso ricordare comunque che anche questa organizzazione come moltissime altre che sono inserite nello scenario politico di destabilizzazione è supportata oltre che dagli sponsor letti in antecedenza dalla ben nota Open Society Foundations del caro George Soros.

Ridurre il discorso all’ormai poco originale “complottiamo” è ignorante ma soprattutto rischioso.

Ricerche hanno aperto porte ad altre ricerche, non facciamo altro che scavare ed analizzare i dati di fatto, sono loro che complottano contro quelle che considerano “mandrie lobotomizzate” da guidare, ovvero le popolazioni.

L’HRC e la Open Society Foundations

Qui uno screen shot nel quale si leggono i ringraziamenti alla Open Society Foundations per il sostegno ai programmi globali:

TRANSIZIONE DI GENERE O SUICIDIO

Appurato ciò, ritorniamo allo “studio” dell’American Academy of Pediatrics menzionato sopra dalla Human Rights Campaign come riferimento al pericolo di SUICIDIO dei giovani TRANS. Quello che viene omesso e quindi sicuramente non preso in considerazione nello studio è l’assunzione di farmaci ormonali appositi come ad esempio il testosterone. Questo rende lo “studio” completamente privo di senso e volto esclusivamente a promuovere la transizione di genere con il pretesto del SUICIDIO, infatti viene omesso che l’assunzione di questi farmaci provoca depressione e porta a maggiori pensieri suicidi come vedremo.

Inoltre questi fanatici del controllo che fingono di essere buonisti  stanno inserendo il sistema a punti CEI (basato sull’iclusione)  acronimo di Corporate Equality Index, che “convince” aziende come Gillette, Disney, Nike, Tampax, ADIDAS, TARGET e Bud Light ad abbandonare la loro base di clienti principali per assecondare un gruppo demografico completamente diverso ma sicuramente WOKE.

Il nostro obiettivo nel trattare questi argomenti è dare gli strumenti ai lettori che altrimenti non avrebbero, ecco perché riportiamo ciò che viene omesso dagli “attivisti” trans , dai media e dai “medici “ di parte del settore, che si guardano bene dal rovinarsi gli affari.

Qui si conclude la prima parte di TRANSIZIONE DI GENERE O SUICIDIO, prossimamente la seconda parte.


Ti potrebbe anche interessare:

Quello che dovresti sapere se soffri di disforia di genere


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