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BILDERBERG 2022: scontro REALISTI e NEO-CONS ma l’Italia con Draghi vola fuori

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Riunito a Washington a porte chiuse, il Club BILDERBERG affronta la spaccatura creata dall’ala dei Realisti guidati da Henry Kissinger. I Neo-Cons che fanno capo all’amministrazione Biden arrancano e l’Italia del “Governo dei Migliori” è praticamente assente a causa della posizione presa da Draghi, che è voluto saltare sul carro DEM di Joe Biden, portandosi dietro tutta la stampa italiana asservita, che viene a sua volta esclusa dal meeting.

In questi giorni il Deep Sate e le sue vigorose braccia armate hanno mostrato segni di grande fragilità e soprattutto hanno palesato in modo sempre più evidente il conflitto che esiste all’interno dell’elite mondiale che decide le sorti, soprattutto degli USA, nel gestire la politica e la geo-politica nel mondo con i suoi THINK TANKS: tra questi il sempre di moda WEF di Davos e il Club BILDERBERG che era passato un po’ nel dimenticatoio in questi anni di “emergenza sanitari”

  La “Grande Opportunità” del COVID e le grandi aspettative mai nascoste di un piano e di un’Agenda Globalista chiamate rispettivamente “The Great Reset” e “Agenda 20-30” si sono scontrate con un risveglio inaspettato dei cittadini. Convinti in un primo tempo a piegarsi al terrore causato dall’Emergenza Pandemica, alimentata da ONU, OMS, FMI e quindi da tutti i Governi Mondiali (che hanno preso in mano in modo assolutamente totalitario i MEDIA), con l’inizio della Crisi in Ucraina e lo spostamento dell’asse verso il coinvolgimento militare dell’EU e della NATO, spinte da una politica USA completamente allo sbando dopo la disastrosa uscita dall’Afghanistan, e coi la con la paura, infine, dell’inizio di un Terzo Conflitto Mondiale, hanno iniziato ad ascoltare una contro informazione sempre più forte e sempre più serrata il cui obiettivo era di fare aprire gli occhi a popolazioni spaventate e indottrinate da governi estremamente manipolatori.

HENRY KISSINGER

Dopo lo spettacolo a tratti imbarazzante uscito fuori dalla prima riunione di Davos IN PRESENZA dopo il Covid, in cui su tutti i messaggi deliranti degli ideologi del Transumanesimo, della Scienza dei Vaccini e dell’Intelligenza Artificiale trasformata in un nuovo DIO da adorare e da non mettere assolutamente in discussione, si è distinto, arrivando come un maglio inaspettato, il messaggio del vecchio Henry Kissingerche spegneva i toni guerrafondai portati all’esasperato uso della tanta esaltata tecnologia dell’ologramma/ectoplasma Zelensky, in modalità “apparizione seriale multitasking” e che avevano attecchito benissimo in un sistema USA/EU dove i dati fallimentari della campagna vaccinale e gli eventi avversi della vaccinazione stessa stavano iniziando a diffondersi in modo preoccupante per la riuscita del loro piano diabolico. 
La distrazione della guerra aveva fatto tirare un bel sospiro di sollievo…
Ricordiamo in sintesi quanto detto dal vecchio “SIGNORE DELLA GUERRA” nel suo intervento al WEF di Davos:

I negoziati devono iniziare nei prossimi due mesi prima che si creino tensioni difficili da superare: idealmente, la linea di divisione dovrebbe essere il ritorno allo “status quo” precedente all’invasione russa del 24 febbraio”. 
Così, nel suo intervento, Henry Kissinger ha suggerito che l’Ucraina deve essere disposta a concedere qualche territorio alla Russia, vedi la Crimea e le repubbliche separatiste del Donbass, per mettere fine alla guerra ed evitare una sua escalation.

Le parole di Kissinger hanno iniziato a cambiare immediatamente la narrativa sulla guerra e sulle posizioni della crisi Ucraina. Davos si è chiusa in un mutismo assoluto su questo argomento, ma il recentissimo incontro a Washington del Club BILDERBERG ha evidenziato e messo in luce proprio quella situazione di contrasto forte all’interno dell’elite mondiale e del Deep State di cui abbiamo accennato all’inizio.

Ma cosa è successo all’incontro a porte chiuse del BILDERBERG avvenuto tra il 2 e il 5 giugno e al quale abbiamo dedicato un articolo su True Report.

Club BILDERBERG – Washington 2022

Ucraina, NATO e Russia erano al centro del dibattito. Ma sul tavolo c’era anche anche tanto dei rapporti tra USA e CinaHenry Kissinger, tra i fondatori del gruppo, nonostante i suoi quasi 100 anni è ancora presente nella lista dei partecipanti.
Desta qualche perplessità molto giustificata invece la partecipazione del Direttore della CIA William J Burns accanto al presidente della Pfizer, Albert Bourla

È possibile vedere il capo della più controversa Industria Farmaceutica che ha venduto miliardi di dosi vaccinali a (quasi) tutti i governi mondiali grazie alla collaborazione con il CTC USA, l’OMS e la GAVI Foundation di Bill Gates…accanto al capo dell’Intelligence più importante del Mondo?

Il il club non è più monolitico com’era fino a qualche anno fa ma la spaccatura veramente è una divisione in due tra quelli che vengono definiti i Realisti e che fanno capo alla Francia gestita da Kissinger e poi ci sono i Neo-Cons quindi i neoconservatori statunitensi che invece fanno capo all’amministrazione Biden/DEM. 

Vediamo un poco più in dettaglio chi sono queste due componenti poco citate dagli analisti polici e per nulla riportate dai media.

Il dibattito sulla direzione della politica estera americana nel dopo-guerra fredda. Nazionalismo, liberalismo internazionale o Neo-Liberismo, realismo e neo-conservatorismo si confrontano, a volte sovrapponendosi.

Mai come in questi tempi il dibattito all’interno delle due forze politiche americane “storiche” è stato così acceso e addirittura devastante.

I DEM e i Repubblicani, storicamente sono stati sempre divisi da correnti all’interno: 

  • – I Repubblicani, nati all’inizio per contrastare il razzismo esistente al Sud e poi divenuti paladini del patriottismo e della conservazione delle radici nazionali e quindi Conservatori (MAGA) e i RINO, che di repubblicano hanno sempre avuto ben poco…solo il Nome (Republicans In Name Only)
  • – I DEM hanno una situazione più complessa e negli ultimi tempi le spaccature sono sempre più forti all’interno di un partito che ha sempre utilizzato il nome di DEMOCRAZIA per installare nel mondo un’ideologia sempre più globale di un governo unico che risponde a regole di controllo del mercato finanziario e speculativo e di una élite sempre più arrogante e legata alle multinazionali di ogni tipo: dal Farmaco al mercato tecnologico e soprattutto al traffico anche delle tecnologie dei Bio-Laboratori, finanziati in tutto il mondo con ricerche ben oltre il limite del crimine contro l’umanità. 

Cinque sono le interpretazioni possibili della politica estera americana nel dopoguerra: 
La prima è il Realismo di marca kissingeriana, che rispetta il potere e gli equilibri di forza, tendendo a diluire l’importanza della natura interna dei regimi e del rispetto dei diritti umani.
La seconda è il liberalismo internazionale, che auspica l’adozione di un ordine internazionale basato sul Diritto e le Organizzazioni Internazionali.
La terza è quello che Walter Russel Mead ha definito nazionalismo americano “jacksoniano”, con una visione ristretta e basata sulla difesa degli interessi nazionali americani, che diffida del multilateralismo e tende all’isolazionismo.
La quarta è il neoconservatorismo, in base al quale gli Stati Uniti devono invece svolgere un ruolo da protagonista nella politica internazionale nella quale hanno anzi speciali responsabilità e, accanto allo scetticismo per l’efficacia delle Organizzazioni Internazionali, propugna l’uso del potere anche per finalità morali, segnatamente la promozione dei valori liberaldemocratici.
La quinta: Accanto al neo-conservatorismo ma distinta da esso c’è l’ interpretazione dei realisti conservatori, che al pari dei neo-cons auspicano una politica forte per gli Stati Uniti, ma hanno un’interpretazione restrittiva dell’interesse nazionale, che diffida da considerazioni etiche e morali.

Le due forze in contrapposizione attualmente sono però DUE:

  • – IL REALISMO che si basa sulla linea dettata da Henry Kissinger
    – Il NEO- CONSERVATORISMO (Neo-CONS) che corrisponde alla line dell’attuale governo BIDEN e del partito DEM che sta dietro.

Molti definiscono come causa della crisi attuale Statunitense “l’illusione liberale”, ovvero l’idea che, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, si fosse entrati in un ordine mondiale in cui tutte le nazioni si sarebbero concentrate nel diventare più ricche in un “ordine liberale sempre più aperto, armonioso, basato sulle regole, formato e garantito dalla potenza benevola degli Stati Uniti”.
Il suggestivo ideale di un mondo perfetto e democratico, non ha fatto i conti con chi questo ideale non l’ha mai condiviso: l’Élite che ha sempre pensato di ridurre il numero della popolazione mondiale (leggi Club di Roma e World Economic Forum di Davos) e di utilizzare l’egemonia anglo-americana per distruggere soprattutto le radici di ogni Stato sovrano, in nome di un annullamento dei valori a illusorio vantaggio della collettività e di un “bene comune” assolutamente irrealizzabile.

Arriviamo all’attuale momento storico:

La spaccatura tra questi due gruppi si era consolidata già nel 2014 quando i Realisti erano contrari alle azioni che gli Stati gli apparati statunitensi stavano portando avanti in Ucraina delle operazioni molto palesi molto forti una ingerenza veramente alla luce del sole da parte di questi apparati americani se voi soltanto pensate che Victoria Nulan del dipartimento di Stato americano si faceva vedere in piazza con i neonazisti…così come altre realtà erano uscite e portate a conoscenza dell’opinione pubblica attraverso le intercettazioni tra la stessa Nulan e l’ambasciatore USA in Ucraina Geoffrey Pyatt….ricordate le parole pesanti “FUCK THE EU!”…

Conversazione telefonica Nulan-Pyatt 2014

Gli Usa dimostrarono arroganza e ancora di più la dimostrarono dopo il colpo di Stato, dove misero al governo tutte persone che obbedivano al loro comando e successivamente finanziando tutto quello che sappiamo nel campo dei Bio-laboratori di produzione di armi batteriologiche con la partecipazione del figlio di Biden Hunter….e qui, potremo aprire un enorme libro o meglio: almeno 7 LAPTOT carichi di informazioni.

Lo scopo dei NEO-CONS americani era quello di destabilizzare la Russia, attraverso una continua azione di pressing verso i confini che abbiamo descritto in alcuni articoli come il “PIANO RAND”, perché la RAND CORPORATION era una delle realtà USA più impegnate in questa campagna atta a procurare crescente nervosismo nell’amministrazione del Presidente PUTIN.

I REALISTI Americani erano già allora convinti che queste azioni sarebbero state molto negative per gli interessi Americani perché puntavano in un’ottica geopolitrica mondiale a indebolire l’asse MOSCA-PECHINO…cosa invece che questa guerra sta fortificando indebolendo anche la LEADERSHIP americana nel mondo.
I Realisti USA vedevano la Russia come una pedina in funzione ANTI-CINESE…con questa strategia aggressiva e dissennata dei NEO-CONS USA hanno invece sortito l’effetto contrario scatenando in effetti una “Guerra per Procura” in Ucraina. 

Esistono  ora accese critiche sulla situazione da parte dei Realisti USA verso i NeoCON e l’amministrazione BIDEN: le parole di Kissinger sono state il concretizzarsi di queste vecchie paura che si sono ora realizzate in pieno!!!

Cosa ha procurato questo scontro di ideologie? Un cambio della narrativa per ora parziale, l’arresto del processo della globalizzazione e del rallentamento della compattezza nel processo di attuazione delle politiche del WEF, perché la posizione sta indebolendo sempre di più l’Europa che ha sposato il progetto guerrafondaio all’armamento dissennato dell’Ucraina, che sanno benissimo essere composta da elementi neo-Nazisti di una pericolosità estrema.

E l’ITALIA??? Guardiamo i dati che come sempre sono lo specchio della situazione. 

JOE BIDEN e MARIO DRAGHI nel recente meeting in USA

Dopo le “storiche” edizioni dove avevano partecipato nomi come quelli della famiglia Agnelli, di Aurelio Peccei (fondatore del Club di Roma), Altiero Spinelli (uno dei cosiddetti ideatori della Comunità Europea) e poi, Romano Prodi, La Malfa, Cossiga, Monti, Enrico Letta, Emma Bonino, Mario Draghi, Carlo Azelio Ciampi, Valter Veltroni, …e giornalisti come Monica Maggioni e Lilli Gruber….quest’ultima con Stefano Feltri (Fatto quotidiano…5 stelle) e Matteo Renzi erano gli unici presenti nell’ultima edizione dell’incontro.

Perché in quest’ultima riunione Non è stato convocato nessun politico e soprattutto sono stati epurati quasi tutti i giornalisti all’eccezione di Matteo Feltri del quotidiano DOMANI e il capo dell’ENI, Francesco Starace.
Sembra che questa scelta sia dovuta alla disobbedienza operata da Mario Draghi nei confronti delle indicazioni avute dai poteri forti facenti capo hai realisti dell’ala importante all’interno del Bilderberg perché Draghi ha deciso di allinearsi con i neo-con e la politica il governo Biden: Queste informazioni possono essere riscontrate sulla rivista FOREIGN AFFAIRS e anche sul sito LIMES che ha scritto molti articoli sulla discussione tra REALISTI e NEO-CONS americani e che è legata editorialmente guarda caso proprio al quotidiano DOMANI di Matteo Feltri, presente al BILDERBERG di quest’anno. Ricordiamo anche che proprio il direttore di Limes, Lucio Caracciolo è stato ospite del Gruppo nel 2018

Quindi esiste sicuramente una componente, diciamo così, punitiva nei confronti di Draghi e di conseguenza della politica italiana che ha sposato l’emergenza della guerra  e il disegno di allinearsi a favore dell’Ucraina deciso dalla fazione neo-Conservatrice che è contro la fazione guidata dall’ideologia di Kissinger, uno dei fondatori proprio del Bilderberg che sostiene che l’escalation della guerra sia un grave errore strategico proprio per gli USA in funzione delle scelte utili per imporre nuovamente la leadership Americana nel Mondo. 

Attendiamo ora di vedere le prossime mosse del “Governo dei Migliori” e del suo Presidente Mario Draghi in virtù di questi nuovi accadimenti e del cambio ormai iniziato della narrativa sul conflitto in Ucraina.


FONTI:
NEO-CONS o REALISTI?: gli USA nel XXI Secolo
NULAN-PYATT Phone Call Transcript
BILDERBERG 2022 e LA MATRIX EUROPEA di Francesco Amodeo

Incontro-scontro Cina-Usa

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Lo Xini District a Taiwan

Per Taiwan

A Singapore, nel fine settimana, si è tenuto il vertice Shangri-la, tra Cina e USA, rappresentati dai loro ministri della difesa Wei Fenghe e Lloyd Austin, preceduto da un incontro bilaterale, dove i due ex-generali si sono trattenuti per un’ora, a dialogare su Taiwan.

La buona notizia è che i due interlocutori stanno dialogando dopo un periodo di freddezza, la brutta, è che i toni si sono alzati. Il principale obiettivo dell’evento è veicolare i messaggi ai vari Paesi dell’area asia-pacifico, una guerra (per ora) fredda, dove ciascuno Stato ora è chiamato a fare una scelta di campo.

I cinesi, appellandosi agli altri Paesi Asiatici affinché non si facciano avvicinare dagli Stati Uniti, hanno fatto leva sulla sfiducia dei Paesi del Sud, che si sono dimostrati riluttanti a condannare la Russia in Ucraina.

Taiwan, per la Cina una provincia ribelle. Per gli USA indipendente a seconda delle circostanze (ambiguità strategica)

Il principale attrito è la questione Taiwan.

Il generale Wei ha espresso il fastidio del suo esecutivo, per le spedizioni di armi statunitensi a Taiwan e il suo tono bellicoso, è chiaramente una risposta all’uscita di Joe Biden a Tokyo, il mese scorso. Ricordiamo che il presidente americano ha chiarito che gli Stati Uniti interverrebbero militarmente a fianco di Taiwan, in caso di aggressione cinese.

La Casa Bianca, per ridimensionare l’incidente diplomatico, aveva inquadrato questa dichiarazione nella ben conosciuta ambiguità strategica americana. Quest’ultima è la linea di comportamento per cui Washington, pur riconoscendo solo il governo di Pechino e non aprendo un’ambasciata a Taipei, ha redatto il Taiwan relations act, in base al quale fornisce armamenti a Formosa.

La Cina sta rispondendo in modo speculare, con continue esercitazioni aeree e navali intorno a Taiwan, senza oltrepassare i limiti della zona grigia che fanno la differenza tra un’esercitazione e la guerra vera.

Il segretario Usa alla difesa, Lloyd Austin, ha dichiarato che Washington si oppone a qualsiasi cambiamento unilaterale dello status quo lungo lo stretto di Taiwan, sia da parte di Pechino, sia di Taipei.

L’ex generale statunitense ha biasimato il comportamento provocatorio della Cina nell’Indo-Pacifico, incluse le sue rischiose intercettazioni navali e aeree e le sue attività militari, sempre più intense intorno a Taiwan.

Due tradizionali alleati degli Stati Uniti, Australia e Canada, hanno accusato l’aviazione cinese di aver eseguito esercitazioni aeree in prossimità dei loro aerei militari, per costringerli a cambiare la rotta. Pechino ha risposto affermando che Canberra e Ottawa diffondono notizie false.

Eventuali errori di valutazione durante questi incontri aerei ravvicinati, a detta degli analisti, potrebbero causare un’escalation del conflitto.


Il generale Wei ha fissato la linea rossa della sua Nazione dichiarando che: “se qualcuno cercherà di separare Taiwan dalla Cina, l’esercito cinese non esiterà a scatenare una guerra, costi quel che costi“.

La questione è cosa Pechino intenda per “separazione“.


Ciò che differenzia Taiwan dall’Ucraina – secondo Pechino – è che il primo è una provincia ribelle non riconosciuta in sede internazionale, agli occhi del Dragone, il secondo uno Stato sovrano, membro delle Nazioni Unite.


La condizione che innescherebbe una reazione di Pechino, è una dichiarazione di indipendenza di Taiwan, che ne formalizzerebbe l’indipendenza.

I leader statunitensi e taiwanesi, anche quelli che si definiscono indipendenti, si attengono allo status quo che consente a Taiwan di rimanere libera e prospera, ma il generale Wei ha messo in dubbio il termine separazione, poiché Pechino teme che l’Occidente stia rafforzando Taiwan a piccoli passi, senza superare la cosiddetta “linea rossa”.

Zhang Zhenzhong, vice capo del dipartimento dello Stato maggiore congiunto della Commissione militare centrale cinese, ha respinto la strategia indo-pacifica degli Stati Uniti come egemonica e ha attribuito le tensioni nello stretto di Taiwan al comportamento di Washington.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto al vertice, ha detto che la comunità internazionale dovrebbe fornire aiuti ai Paesi minacciati – come Taipei – prima dello scoppio di una possibile guerra. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, le autorità ucraine si sono astenute dal criticare la Cina, per bilanciare la propria posizione nei confronti del Dragone.

Zelensky ha suggerito di cercare soluzioni diplomatiche per evitare conflitti e sostenere i Paesi in difficoltà, rispondendo alla domanda su Taiwan, senza nominare il leader cinese Xi Jinping.

Il mondo permette a questi leader di coltivare i loro appetiti, per ora, quindi abbiamo bisogno di una risoluzione diplomatica per sostenere i Paesi che hanno bisogno di aiuto“, ha concluso Zelensky.



Uno scorcio di Singapore: sede del vertice

Fonti:

https://www.radiofrance.fr/franceinter/podcasts/geopolitique/geopolitique-du-lundi-13-juin-2022-5494340

https://www.corriere.it/esteri/22_maggio_23/ambiguita-strategica-usa-cina-taiwan-8d06b89c-da8a-11ec-85d9-79001994e61c.shtml

https://www.asianews.it/notizie-it/Shangri-La-Dialogue%3A-scambio-di-accuse-tra-Pechino-e-Washington-su-Taiwan-56020.html

METAVERSO: IL MONDO VIRTUALE PARALLELO

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DEPERSONALIZZAZIONE IN CORSO E SICUREZZA DEI BAMBINI A RISCHIO

Come porre un freno ad una realtà che si sta espandendo minacciosamente con le sue propaggini ed i suoi tentacoli?

Rendendosi, innanzitutto, consapevoli del fatto che non ci stiamo confrontando con una dimensione ludica e piacevole, un’alternativa a giornate uggiose e monotone.

Non è un soltanto un diversivo o un’evasione dalla solita routine, come si potrebbe supporre nell’immaginario collettivo.

La tecnologia, quando raggiunge livelli che possono compromettere la propria ed altrui sicurezza, sia fisica che psicologica, diviene un’arma a doppio taglio, soprattutto se coinvolge i più vulnerabili e coloro che sono facilmente plasmabili, soggiogabili ed aggredibili ovvero i bambini.

Il mondo circostante è invaso da un fitto sottobosco infestato da soggetti poco rassicuranti e raccomandabili, che dovrebbero tenere in costante allerta gli adulti, in particolare, i genitori.

Metaverso, con le sue numerose applicazioni e le infinite stanze virtuali, concepito per socializzare e svolgere ogni tipo di attività, dall’intrattenimento, allo shopping, alla partecipazione di eventi, è tutto fuorché un luogo sicuro. I giovani ma anche una vasta percentuale di adulti, sono talmente assuefatti dai social e da una massiccia campagna mediatica, che li supporta e sponsorizza, che non realizzano quanto possa essere deleterio e devastante abbracciare, con disinvoltura, dinamiche allarmanti che stanno gradualmente sostituendo tutto ciò, che fino a poco tempo fa, poteva considerarsi normale, costruttivo ed edificante.

Assistiamo, giorno dopo giorno, ad un impoverimento e depauperamento dei valori fondamentali, della vera essenza dell’essere umano. Poco tempo da dedicare all’arricchimento ed al nutrimento dell’anima, poco spazio da dedicare all’Arte, alla Musica, alla Lettura, alla coltivazione di un hobby, ad un’immersione nella Natura, al miglioramento ed alla crescita del proprio IO, all’ascolto, al dialogo ed alla comunicazione verbale. Non era difficile aspettarsi che anche un’operazione mediatica così sponsorizzata dalle nuove tecnologie arrivasse a toccare l’Opera Lirica…siamo arrivati al saccheggio totale!!!

Ci mancava solo l’Opera Lirica nel “Metaverso”.

Metaverso sta fagocitando, passo dopo passo, pensieri ed azioni, nutrendosi di linfa vitale e di energie, ponendo in essere un pressante brainwashing, volto a rimuovere dalle menti abitudini e consuetudini consolidate e radicate. Le situazioni vanno vissute dal vivo, assimilando suoni, immagini e vibrazioni, ascoltando il suono armonioso della voce umana ed osservando sguardi ed espressioni del volto.

Il mondo virtuale creato da Zuckerberg (una “Seconda Vita”, a tutti gli effetti, sebbene sarebbe opportuno definirlo un succedaneo o piuttosto un surrogato), si colloca tra le varie “ossessioni” sostenute e pubblicizzate dal dr. Yuval Harari, portavoce dei principi dal WEF di Klaus Schwab fatte avanzare, ormai, grottescamente e grossolanamente ma ancora, purtroppo, supportate dai molti governi in cui il WEF ha inserito strategicamente numerosi dei suoi “adepti” della Young Global Leader Generation.

Questo “mondo alternativo” risulta non essere regolamentato sufficientemente ed è stato realizzato seguendo degli standard che non forniscono un idoneo monitoraggio di ciò che accade all’interno delle varie applicazioni.

Si accede alle chat rooms virtuali attraverso un Avatar tridimensionale, che rappresenta l’utente.

Avatar editor

L’interazione con gli altri utenti emula alla perfezione azioni e scenari come fossero reali, anche in ragione dell’impiego di visori VR che pongono il fruitore in condizione di percepire, sentire, provare sensazioni ed emozioni come se le stesse vivendo in prima persona.

Le varie situazioni in cui ci si trova coinvolti, dunque, sono delle vere e proprie full immersion in esperienze che hanno ben poco del virtuale e che possono provocare reazioni assai forti, potenti ed intense.

Stante le innumerevoli segnalazioni effettuate  fino ad oggi, sia da fruitori del servizio che da addetti ai lavori, come ricercatori, giornalisti, watchdog ed infiltrati vari, nelle numerose applicazioni del Metaverso, si affrontano, purtroppo, sempre più spesso, esperienze invasive, traumatiche, scioccanti e brutali, atteso che, dietro gli Avatar, in numerose occasioni, si celano predatori sessuali, pervertiti, molestatori seriali, individui sospetti e poco affidabili il cui principale obiettivo è quello di circuire, adescare e molestare giovani donne, adolescenti e bambini, spesso ricorrendo ad aggressioni ed attacchi violenti.

Stanze virtuali in cui accade, è accaduto e può verificarsi di tutto, inclusi abusi sessuali e stupri, persino di gruppo.

Ricercatrici ed utenti comuni che hanno subìto simili esperienze, hanno riferito di esserne uscite sconvolte, come se avessero sofferto e patito realmente per le violenze e gli stupri.

Ci stiamo riferendo a giovani donne o ad adulti.

L’impatto è stato fortemente traumatico.

Quanto potrebbe essere, dannoso, dunque, per un bambino, valicare certi “confini”?

A quali conseguenze potrebbe andare incontro una creatura innocente che, all’interno di una stanza, si vedesse accerchiata da pedofili o individui privi di scrupoli, di coscienza e di moralità?

Attenti ai predatori

Le nuove generazioni sono iperconnesse da quando vengono al mondo.

Non hanno ancora avuto l’imprinting con la propria madre, che davanti ai loro occhi si presenta quell’oggetto, dotato di fotocamera, che gli terrà compagnia per il resto della vita. Tutte le tappe del loro sviluppo e del loro cammino memorizzate ed archiviate dentro uno smartphone il cui contenuto sarà poi riversato sui social.

I giovani traggono insegnamento dagli adulti che li circondano e dalla propria famiglia. È dai propri genitori che ricevono i primi input e, immediatamente dopo, dai compagni di classe, dagli amici, dalla scuola e dal tessuto sociale in cui subentrano e si inseriscono gradualmente.

È fondamentale, pertanto, tenere sempre in considerazione che si educa e si guida un bambino, principalmente, attraverso il proprio comportamento, gli esempi impartiti ed i modelli rappresentati.

Se i bambini vivono in un mondo iperconnesso, è normale che lo saranno anche loro. Non è, dunque, stravagante o insolito che sappiano usare la tecnologia, con grande abilità, anche senza indottrinamento.

Hanno appreso indirettamente, osservando ed imitando, ripetendo ed emulando.

Per tale ragione, in tanti casi, non è così facile staccarli dallo smartphone o dal tablet che rappresentano, oramai, la loro realtà.

Non è un vanto quando i bambini bruciano le tappe e precorrono i tempi.

Il problema, quindi, non è rappresentato esclusivamente da una tecnologia oppressiva, invadente, deviata e deviante che sta assumendo derive pericolose, irretendo le masse con nuovi mezzi di comunicazione ed interazione in grado di produrre effetti negativi e rovinosi, come depersonalizzazione e perdita di identità.

La questione va affrontata tenendo anche conto del nodo cruciale dell’educazione e dell’attenzionamento dei propri figli: è indispensabile essere in grado di indirizzarli verso percorsi sani ed equilibrati, fornendo loro gli strumenti idonei per acquisire la capacità di destreggiarsi nella fitta foresta del web e di proteggersi dalle belve feroci.

È opportuno che i giovani vengano monitorati ma anche ascoltati ed osservati scrupolosamente.

L’ingresso a uno strip club virtuale, accessibile dall’app VRChat, consente ai bambini di entrare in strip club virtuali

Necessario accompagnarli per mano, soprattutto se piccoli, sebbene, possano apparire sufficientemente intelligenti, perspicaci e maturi per un debutto nei social.

Non devono navigare in rete da autodidatti.

Il fatto che sappiano usare uno smartphone o un qualunque altro dispositivo multimediale non sottintende che siano pronti per farlo.

Sono troppo piccoli, non sono abbastanza corazzati e forgiati, hanno una sfera emotiva facilmente scalfibile ed incrinabile e non posseggono ancora la giusta consapevolezza per comprendere appieno le loro azioni e valutarne le conseguenze ossia i rischi e le minacce in cui potrebbero imbattersi.

I dispositivi multimediali non sono adatti ai bimbi che vengono abbandonati a sé stessi, senza controlli e sorveglianza.

I social non sono dei parchi giochi o dei doposcuola, in cui “parcheggiare” serenamente i propri figli.

Nell’immersivo e variegato mondo di Metaverso, presto troverà posto anche una nuova “creazione”, figlia della tecnologia.

Il bimbo virtuale o, meglio ancora, il bimbo Tamagotchi.

Un figlio da allevare e crescere secondo i propri stati d’animo, il tempo a disposizione, la voglia di interagirci o meno. Un bimbo concepito per contrastare la noia, a misura di stress, di stanchezza e di vuoti e lacune da colmare.

Poco impegnativo, il giocattolo virtuale si comporterà esattamente come un bambino, in virtù di algoritmi che gli consentiranno di eseguire comandi, ponendolo in condizione di parlare, rispondere, ridere o piangere, di associare parole, immagini e suoni.

Il bimbo ideale che ogni genitore vorrebbe avere.

A misura d’uomo, gestibile e manipolabile, duttile e malleabile, mai invadente o ineducato, mai aggressivo o ribelle, mai eccessivo…e se lo fosse, con un click sarà possibile disattivarlo e riporlo nel suo guscio, in stand by, senza che possa creare disturbo.

Sarà l’utente a stabilire orari, ritmi, tempo e spazio da dedicargli, dal cambio del pannolino, al biberon, alla ninna nanna, alla fiaba della buona notte, alla poesia da recitare.

Un bimbo con interruttore, in buona sostanza.

La cosa più inquietante è quella di immaginare o anticipare scenari che mai vorremmo si realizzassero ovvero adulti, non propriamente equilibrati, che potrebbero adottare, un indomani, lo stesso modus operandi con una creatura in carne ed ossa, laddove, un giorno, decidessero, dopo le prove tecniche e la sperimentazione, di mettere al mondo un figlio.

Alla luce di quanto evidenziato, Metaverso non sembrerebbe incarnare affatto l’Eden del divertimento e dell’intrattenimento quanto, piuttosto, l’anticamera dell’Inferno.

Uno Strip Club nel METAVERSO

In tal senso, merita accennare, data la rilevanza nell’attuale scenario internazionale, ad una presenza che ha una certa familiarità con siti web di dubbio gusto, quella di Hunter Biden, il figlio del Presidente Biden.

Hunter Biden HA FINANZIATO una piattaforma di gioco online, “IMVU” – una dimensione virtuale assai simile a Metaverso, in cui è possibile creare un Avatar personalizzato ed interagire con altri utenti, tramite chat room pubbliche e private.

Anch’essa è stata oggetto di grandi polemiche, in ragione della ricca fauna di predatori sessuali che utilizzavano l’App per adescare i minori.

IMVU è ritenuta una piattaforma estremamente pericolosa per i più piccoli, atteso che gli utenti hanno facoltà di mantenere il più totale anonimato e che non vi è alcuna possibilità di tener traccia della fascia d’età dei fruitori.

Uno sforzo immane, dunque, da parte delle forze dell’ordine, individuare ed identificare chi si cela dietro un account, potenzialmente falso, dietro il quale agisce indisturbato un criminale.

Hunter Biden stesso, stante quanto è emerso dal suo laptop, poi confermato da The National Pulse, avrebbe creato un account su IMVU.

Il finanziamento di cui trattasi risulta nel portafoglio di Rosemont Seneca Technology Partners, RSTP, una sussidiaria di Hunter Biden ed in quello della Rosemont Capital, fondata da Christopher Heinz, che include Metabiota, una società di monitoraggio delle pandemie, avente connessioni con il Wuhan Institute of Virologia e con laboratori biologici ucraini  .

Sia Biden che Heinz erano amministratori delegati della RSTP.

Heinz è il privigno dell’ex Segretario di Stato americano John Kerry.

Sebbene il sito Web del fondo di investimento sia stato rimosso, dalle pagine Web archiviate risulta che IMVU apparteneva al portafoglio di RSTP, almeno dal marzo 2014.

Da una ricerca di “IMVU” sul laptop di Hunter Biden emerge che, il 12 novembre 2017, egli ha creato un account su IMVU, utilizzando il suo account di posta elettronica del masterizzatore, “DroidHunter88”.

Tale account è stato spesso utilizzato per iscrizioni a siti Web di pornografia o di sesso come “Adult Friend Finder” nonché “PornHub” e “Firecams” ed è stato alimentato e nutrito con decine di migliaia di dollari.

Sui siti Web di sesso, e-mail che confermano il nome completo di Hunter: Robert Hunter Biden.

Una delle tante ricevute inviate a ‘DroidHunter88’


Uno scandalo epocale.

Non è dunque frutto di congetture e complottismi di sorta il fatto che ESISTA REALMENTE una stretta connessione tra funzionari ed attivisti democratici, la PEDOFILIA che DEVE essere resa nota, esposta, divulgata e condivisa quanto più possibile.



Videopodcast per scoprire cosa nasconde Metaverso di Facebook

Stai sempre aggiornato seguici qui su TRU3R3PORT/CHILDRESQUE e su ChildResQue Italia Channel, aiutaci a accendere piú riflettori possibili su queste orrende realtá, condividendo.

UCRAINI IN CAMPIDOGLIO IL 6 GENNAIO

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Alla luce del processo farsa, riguardante i presunti colpevoli, dietro la cosiddetta “insurrezione” del 6 gennaio 2021, penso che alcuni fatti reali siano tali che, quando vengono esaminati, sollevano ancora più domande. Una delle più preoccupanti è: perché gli ucraini erano legati a gruppi neonazisti, all’interno del Campidoglio degli Stati Uniti, che si mescolavano con agenti dell’FBI sotto copertura e sostenitori di Donald Trump?

Ho la risposta per te grazie al lavoro di  Yaacov Apelbaum.

Yaacov ha scritto un pezzo investigativo eccezionale più di un anno fa e pochi hanno prestato attenzione ai fatti che ha scoperto. Sono qui per rettificare la situazione.

Ecco cosa ha scritto Yaacov:

In un tweet del 14 gennaio 2021 intitolato: “PRO RUSSIAN LDNR OPERATIVE WITH ANTIFA AT THE CAPITAL BUILDING”, [Mary] Fanning ha identificato positivamente un Antifa e un operatore russo ai disordini della capitale.“

Questo post illustra il suo MO. Un continuo spruzzo di minuscoli pezzi di verità in un mare di  inganni, noto anche come il tubo antincendio delle falsità. (Fanning ha pubblicato queste informazioni sul suo blog, The American Report.)

Mary fanning (usando il soprannome @realmaryfanning) identifica erroneamente l’affiliazione politica di Dybynyn come filo-russa

Mary ha identificato Sergei, come un “LDNR filo-russo“, apparentemente desideroso di incolpare la Russia, per aver contribuito ad inquinare gli avvenimenti del 6 gennaio. Non è filo-russo. Sergei è affiliato al gruppo neonazista AZOV.

Dai un’occhiata da vicino alle seguenti immagini.

Una delle immagini mostra Sergei Dybynyn in piedi accanto al vichingo cornuto (un attore che si chiama Jake Angeli, alias Jacob Anthony Chansley, che non ha legami pubblici con Antifa). Dybynyn è affiliato a membri del movimento nazionalista ucraino, alcuni dei quali abbracciano apertamente ideologie di estrema destra e fasciste. Sbagliata anche l’affermazione di Fanning sulla fonte del mandato di cattura di Dybynyn, non è stata emessa dal “Ministero dell’Interno ucraino“, ma piuttosto dal separatista filo-russo: “DSP del Ministero degli Affari Interni della LPR (Repubblica popolare di Lugansk).”

Come puoi vedere di persona nell’immagine precedente, in realtà Sergei Dybynyn – che Mary Fanning ha erroneamente identificato durante i disordini della Capitale come “filorusso” – ha un mandato d’arresto emesso dalla Repubblica popolare di Lugansk, alleata della Russia. Prima di iniziare a urlare che l’immagine della “Zhidobanderite” sulla maglietta di Ihor Kolomoysky è stata photoshoppata, rilassati, questa alleanza/matrimonio di convenienza con l’ideologia del Právyi Séktor, è ben documentata.

L’immagine successiva fornisce un’informazione più approfondita su Dybynyn e altri tre individui correlati, ricercati nei mandati di arresto LPR. Queste foto provengono dalle loro pagine di social media.

Tutti e quattro sono nazionalisti ucraini. Roman Bochkala, uno dei ricercati, è un volontario statunitense di Peace Crops in Ucraina, che visita regolarmente gli Stati Uniti e ha frequentato corsi di formazione negli Stati Uniti (attraverso il programma Open World). È interessante notare che sembra anche essere un frequent flyer su vari aerei militari statunitensi. Se non sei ancora convinto di ciò che queste persone pensano davvero dei russi, controlla il messaggio sulla benda della mano destra di Roman. (Si legge, “F**k U Putin).

La domanda rimane: perché il neonazista Sergei Dybynyn era nel Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio 2021?

Questa è solo una palese irregolarità, che la commissione della Camera dovrebbe indagare.

Lo stanno ignorando perché sanno che, se seguono i soldi – cioè, chi ha pagato il suo biglietto aereo e il suo alloggio a Washington, DC – è probabile che trovino un agente democratico in possesso del libretto degli assegni?

Se vuoi indagare/dimostrare possibili frodi elettorali, non hai bisogno di dati silenziosi che pretendono di provenire da progetti NSA/CIA “segreti trapelati” o individui anonimi, basta concentrarsi su prove concrete, ottenute legalmente, che possono stare in piedi in tribunale.

Ad esempio: filmati ufficiali CCTV con verifica della catena di custodia, che mostrano veicoli identificabili che consegnano dozzine di urne elettorali nelle prime ore della notte, la scansione delle stesse schede elettorali, effettuata più volte senza supervisione e le conseguenti anomalie statistiche di voto unilaterali, dovrebbero dirti qualcosa.

Se affermi di aver visto le schede elettorali trafficate/triturate/ bruciate, produci le prove effettive, le immagini dei trafficanti possono essere facilmente identificate e le schede triturate possono essere facilmente riassemblate.

Se sospetti irregolarità nella macchina di voto in una gara specifica, esegui un riconteggio manuale delle schede cartacee e confrontalo con il conteggio della macchina per il voto.

Non accettare spiegazioni fantastiche sui raid delle forze Delta in Germania, o sui voti trasmessi o manipolati all’estero, tramite satelliti militari. Questa è tutta disinformazione, che è progettata per distruggere la credibilità delle vere indagini sulle frodi elettorali e proviene dalle stesse fonti “patriottiche” dell’establishment repubblicano, che hanno prodotto Q-Anon e Italian Job.

L’ARTICOLO è RIPORTATO E TRADOTTO DA

SE VUOI ALTRI ARTICOLI SULL UCRAINA LI PUOI TROVARE QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI

SE CERCHI ARTICOLI SULLA FAMIGLIA BIDENS LI PUOI TROVARE QUI E QUI E QUI E QUI E QUI E QUI

Ci mancava solo l’Opera Lirica nel “Metaverso”

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Non era difficile aspettarsi che anche un’operazione mediatica così sponsorizzata dalle nuove tecnologie arrivasse a toccare l’Opera Lirica…siamo arrivati al saccheggio totale!!!

Non bastavano le molte tediose regie teatrali, diventate ormai inaccettabili, anacronistiche e private da ogni tipo di interesse, ma che si vedono ancora purtroppo susseguirsi in tutti i teatri con una ricerca che è soltanto diventata un’autocelebrazione di chi riesce a partorire le idee più strane e che non abbiano soprattutto nulla a che fare con la musica e con l’ambientazione pensata del compositore: adesso è arrivata anche l’Opera nel Metaverso.

Il Metaverso per chi non lo sapesse è un’ipotetica iterazione di Internet come un unico mondo virtuale universale e immersivo, facilitato dall’uso di cuffie per la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). Nell’uso colloquiale, un metaverso è una rete di mondi virtuali 3D incentrati sulla connessione sociale.

In pratica il concetto si sintetizza tutto con due parole: realtà virtuale.
Essendo VIRTUALE, non è NATURALE e quindi in effetti…non ESISTE nella realtà: è una realtà che si può quindi guardare e ascoltare soltanto con delle apparecchiature fissate nelle nostre orecchie e soprattutto davanti ai nostri occhi. Se ne sta facendo già uso per videogiochi, filmati e altre diavolerie del genere che hanno però già portato alcuni gravi problemi: esistono segnalazioni purtroppo di notizie non confortanti su quello che sono le esperienze di questo “realtà parallela” in cui le emozioni si scatenano comunque stimolate dai sensi coinvolti (udito e vista) e il fisico che sta fermo su un divano o su una seggiola (sperando che qualcuno non lo faccia guidando un’automobile… ) le subisce in maniera e in grado soggettivo.

Il METAVERSO è stato abbracciato dal sig. Zuckerberg per le sue nuove imprese e le sue speculazioni. I suoi prodotti (Whats’App e Facebook e Instagram) hanno già il marchio META da alcuni mesi. 

Il METAVERSO, come l’Intelligenza Artificiale, sono anche le “Nuove Divinità” e le “fissazioni” promosse dall’inquietante dr. Yuval Harari, portavoce dei principi dal WEF (World Economic Forum) di Klaus Schwab portati avanti ormai in modo anche un po’ goffo e sempre più approssimativo, ma ancora purtroppo seguiti dai molti governi in cui il WEF ha saputo sistematicamente infiltrare molti dei suoi “adepti” della Young Global Leader Generation
Infine: sapete cosa vuol dire META in ebraico? Vuol dire MORTE
Leggete questo interessante articolo .


METAVERSO

L’esperimento di un’opera “virtuale” non può avere alcun valore artistico e non può avere alcun valore nemmeno promozionale, educativo o propedeutico, se qualcuno volesse vendercelo con la falsa intenzione di voler fare innamorare gli utenti internet dell’Opera Lirica: l’Opera è un’esperienza che si deve vivere attraverso l’emozione dal vivo, con l’ascolto degli armonici prodotti dalla voce umana che, portata al massimo della sue possibilità e inserita in un contesto corretto, che dovrebbe essere il più possibile rispettoso delle scelte musicale del compositore e dell’ambientazione in cui avviene il racconto, suggerisce all’ascoltatore emozioni davvero straordinarie, uniche e assolutamente naturali. 
Si, perché la voce è uno strumento naturale, come sono naturali tutti gli strumenti dell’orchestra. Il teatro è il luogo adatto per storia, cultura e studio approfondito, per gustare al massimo la musica composta in quasi cinque secoli di esistenza su questo pianeta.

Gli armonici prodotti dalla voce umana ben impostata, sono il massimo dell’espressione artistica che il corpo fisico può produrre ed occorre una vita per capire i sottili meccanismi che legano l’emotività umana alla produzione e all’emissione della voce, che è sostenuta dal fiato e che si propaga grazie all’aria che ci circonda fino alle orecchie di chi ascolta. Molti dei grandi artisti che sono stati maestri nel bel canto italiano in tutti questi secoli, dicevano persino che non basta una vita per imparare a cantare bene: Lo stesso Beniamino Gigli, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, diceva che ci voleva una vita per imparare e una vita per cantare per poter fare le cose con il rispetto che occorre porre nella meravigliosa professione di cantante e interprete.

Si, perché un cantante è l’interprete dei grandi capolavori composti e che gli rende vivi grazie alla sua modernità, alla sua cultura alla sua estrazione sociale e al suo modo di essere: ogni interprete e unico e sarà sempre unico anche in futuro per la bellezza dell’unicità dell’essere umano. 

Non serve il Metaverso, non servono le tecnologie più assurde per fare tutto quello che è stato concepito per l’essere umano.
La tecnologia, la scienza e lo sviluppo di tutte le possibilità tecnologiche scientifiche sono meravigliose se possono essere utilizzate dall’uomo per migliorare la sua condizione e per poterlo aiutare a vivere sempre in maggiore armonia con l’universo.
Quando la tecnologia stravolge il principio per cui le cose sono nate e le vuole utilizzare per uno scopo di semplice guadagno economico e materiale e di sfruttamento di tutto quello che l’ingegno umano ha creato ed ha ha sviluppato nei secoli, si compie un sacrilegio imperdonabile.

Non mi sento retrogrado o bigotto o old fashion nell’affermare queste cose: mi sento più avanti di tutti coloro che affermano che “La scienza non si deve discutere” e che “Solo la tecnologia ci fa vivere meglio“.
Ogni cosa è utile, ma la stessa cosa può diventare pericolosa: dipende dall’utilizzo che se ne fa e questo discorso vale per l’arte, per la musica, per la medicina… ma vale anche per gli oggetti, per i mezzi di trasporto, per i mezzi di comunicazione, per le armi e per tutto quello che esiste nel mondo. 

Insegnate ai vostri figli ad ascoltare la musica e fategliela ascoltare possibilmente dal vivo.  
Fateli innamorare della voce umana applicata al canto, degli strumenti musicali, della melodia e della bellezza che sprigiona da questa esperienza unica: diffidate dell’utilizzo eccessivo degli strumenti prodotti della tecnologia, soprattutto quando portano ad esplorare mondi ed esperienze nuove e non ancora sufficientemente testate per essere diffuse in maniera così selvaggia.

La diffusione del 5G e delle tecnologie è stata fatta senza controllo sufficiente.
La campagna vaccinale altrettanto.
Stiamo diventando sempre più CAVIE di qualcuno che non vuole “perdere tempo” per testare le cose e per renderle SICURE per chi le utilizza; perché PERDERE TEMPO vuol dire, sempre per qualcuno, PERDERE GUADAGNI e su questo purtroppo ci sarebbe da discutere davvero molto, perché un guadagno sulla pelle e sulla vita delle persone è un Crimine contro l’Umanità.

Dio non può permetterlo ancora per molto.


Ecco il trailer del progetto…ovviamente non in METAVERSO.

E qualcuno sta già “armando” un esercito di potenziali clienti…date un’occhiata: https://www.operaverse.io

Belgrado: con Usa-UE oppure Russia?

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Chi sceglierà la Serbia?

La missione a Belgrado di Lavrov non s’ha da fare. Il ministro degli esteri russo avrebbe dovuto incontrare il premier serbo Vucic tuttavia Montenegro, Bulgaria e Macedonia del Nord hanno bloccato il loro spazio aereo. La Serbia da qualche tempo tiene una posizione ambivalente, da un lato strizzando l’occhio a Bruxelles (dove il percorso di adesione all’UE è embrionale, seguendo la via della vicina Croazia che aderirà all’Euro a gennaio), dall’altro tendendo la mano a Mosca, cui lo stato Balcanico è sempre stato vicino per storia, cultura e religione. Sia il Cremlino che il Ministro Lavrov hanno mostrato il loro disappunto per quanto accaduto.

La portavoce del ministero degli esteri di Mosca ha dichiarato che entrando a far parte dell’Unione Europea, la Serbia rischia di perdere la sua identità e di sottomettersi a Washington.

Ha fatto anche notare che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha invitato le autorità serbe a concentrare le loro forze sulla questione dell’adesione del paese all’UE invece di concentrarsi sui negoziati con Mosca.

Zakharova, ha anche chiesto con sottile ironia di confrontare la posizione sulla mappa politica degli Stati Uniti e quella di Russia ed Europa.
Vucic ha incontrato l’ambasciatore russo a Belgrado che lo ha informato dell’inconveniente occorso alla delegazione del Cremlino in trasferta.

Dal punto di vista della politica estera i Balcani sono una zona molto calda. Da fine febbraio Belgrado è stata molto sotto pressione per la decisione, controcorrente rispetto all’occidente, di non applicare le sanzioni economiche contro Mosca. La Serbia tiene il piede in due scarpe, condannando in linea di principio l’aggressione Russa all’Ucraina, ma senza applicare le sanzioni a lei rivolte dalla UE. Nel periodo della Pandemia la strategia era stata simile, con gli acquisti dei vaccini sia dai Paesi Occidentali, sia da Russia e Cina.

Prima dell’operazione di febbraio la Serbia era in buoni rapporti con Kiev (uno dei 100 paesi che non riconoscono l’indipendenza del Kosovo), tuttavia è con Mosca che i rapporti commerciali sono piu solidi. Il Cremlino ha dato garanzia di Veto sull’indipendenza del Kosovo, ci sono vicinanze per lingua e religione e in passato i due Paesi sono stati Alleati.

La Serbia è anche in corsa per entrare in UE. Il percorso di adesione, tuttavia, va a rilento per vari intoppi. In particolare sono malvisti da Bruxelles i rapporti economici con il Cremlino, come la partecipazione di Gazprom in NIS, la compagnia serba di idrocarburi. Un’altra attrattiva dei Balcani è la presenza di giacimenti di Litio e terre rare, molto appetibili in prospettiva. Il progetto minerario di Rio Tinto a Loznica è stato avversato dalla comunità locale e dal campione serbo Novak Djokovic. Come dichiarato anche dallo studioso Vuksanovic, economista che aderisce ad un think thank della London School of Economics, il Paese Balcanico è ad un bivio della Storia.

Il posizionamento della Serbia nella penisola Balcanica

Non sono mancati in passato gli attriti tra Belgrado e Washington e tra Belgrado e la Russia.

La guerra degli anni ‘90 ha visto Belgrado confrontarsi con la Nato. Per queste vecchie ruggini Belgrado è partita con una posizione favorevole all’indipendenza del Donbass e Lugansk. Quando, poi la delegazione Russa all’ONU ha giustificato l’indipendenza di questi territori assimilandoli e giustificando la situazione del Kosovo, ci sono state ruggini tra Belgrado e Mosca.

Nel complesso l’opinione pubblica è schierata con Mosca. Le manifestazioni pro-Russia sono più partecipate che quelle pro-Ucraina.

Quale via imboccherà l’esecutivo di Vucic?

Fonti: https://www.nanopress.it/articolo/la-serbia-divisa-tra-ue-e-russia-di-fronte-allinvasione-dellucraina/369732/

https://www.ilmessaggero.it/mondo/lavrov_spazio_aereo_chiuso_viaggio_serbia_cosa_e_successo-6736166.html?refresh_ce

https://radiosputnik.ria.ru/20220607/zakharova-1793772111.html

https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2021/12/16/serbia-primo-stop-a-progetto-sfruttamento-miniera-di-litio_606f845a-df31-4afe-a1fd-fcfbe3b9dc56.html

https://www.corriere.it/esteri/21_dicembre_16/djokovic-batte-premier-vucic-bloccate-serbia-miniere-litio-rio-tinto-75d498d4-5eab-11ec-bd4c-ff71c0b97a67.shtml

WHO arenato sugli equilibri multipolari

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L'Assemblea mondiale del WHO si è scontrata con i paesi africani e con i BRICS

Stop al trattato da Africa e BRICS

In questi giorni l’Assemblea dell’OMS con 194 Stati si è riunita per deliberare il trattato di Gestione delle pandemie, come anticipato qui. L’effetto di questo incontro, cioè il rinvio della riforma riflette le tendenze geopolitiche dell’ultimo periodo: i BRICS si sono opposti ai paesi occidentali, con l’aiuto di 47 paesi Africani, di cui il Botswana si è fatto portavoce. Gli ultimi eventi, come per esempio il WEF a Davos, l’incontro Bilderberg a Washington, mostrano in modo indubbio che quell’impostazione multipolare proposta da Dugin sta prendendo il posto della talassocrazia del modello precedente.

Nello specifico l’Assemblea Mondiale della Sanità ha passato una settimana a considerare i 13 controversi emendamenti egli USA al Regolamento Sanitario Internazionale.
I delegati ufficiali delle nazioni di punta del mondo occidentale come Australia, Regno Unito e Stati Uniti hanno parlato a forte sostegno degli emendamenti e hanno esortato gli altri Stati a unirsi a loro per cedere la sovranità dei loro Paesi in materia di regole sanitarie.

Il primo segnale che le cose potrebbero non andare come desiderato dai globalisti è arrivato mercoledì 25 maggio, giorno in cui si è celebrata la Giornata dell’Africa.
Il Botswana ha letto una dichiarazione a nome dei 47 membri dell’AFRO, affermando che avrebbero rifiutato collettivamente il loro sostegno alle “riforme”, di cui molti membri africani erano molto preoccupati.

Anche molti altri Paesi hanno dichiarato di avere delle riserve sui cambiamenti e che non li sosterranno. Tra questi, Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Iran e Malesia. Il Brasile, in particolare, ha dichiarato di voler abbandonare del tutto l’OMS, piuttosto che permettere che la sua popolazione sia soggetta ai nuovi emendamenti.

Alla fine, l’OMS e i suoi sostenitori non hanno potuto che fare marcia indietro.

Tuttavia, non si sono arresi, tutt’altro. Al contrario, hanno fatto quello che fanno sempre e hanno “virato”.
Su loro richiesta, è stato convocato un nuovo gruppo di lavoro per formulare “raccomandazioni tecniche sugli emendamenti proposti” che saranno ripresentati, insieme al Trattato sulle pandemie, alla 77a Assemblea sanitaria del 2024.

Anche i repubblicani degli Stati Uniti hanno reagito con forza, introducendo nuove proposte di legge che conferiscono al Congresso/Senato degli Stati Uniti il potere di ignorare qualsiasi mandato o direttiva dell’OMS emessi nell’ambito di accordi internazionali. Questa circostanza, insieme alla data del 2024, cui è stata rinviata l’assemblea fanno prevedere che se (come molto probabile) dopo il midterm e dopo le elezioni presidenziali gli equilibri in USA fossero più vicini al GOP sarebbe più facile una completo rigetto del documento.
Uno di questi, chiamato “No WHO Pandemic Preparedness Treaty Without Senate Approval Act” (Nessun trattato di preparazione alle pandemie dell’OMS senza l’approvazione del Senato), ha 15 co-sponsor ed è stato presentato al Senato giovedì dal senatore repubblicano Ron Johnson, che ha dichiarato: “La sovranità degli Stati Uniti non è negoziabile”.

Anche in Australia, il partito conservatore continua a fare pressione sulle Camere, sia federali che statali, consapevoli che su temi come la sucurezza sanitaria e sull’ID digitale non va abbassata la guardia per difendere le libertà individuali. Ci sono state anche raccolte firme in questo senso.

Solo pochi mesi fa la situazione appariva fortemente sbilanciata verso le istituzioni Occidentali. Oggi la sensazione è che si continui a spingere la narrativa del momento (Covid fino ad Aprile, poi tutta l’attenzione puntata sulla guerra in Ucraina) per nascondere la verità dei fatti sui cambiamenti di paradigma a livello geopolitico: da unipolarità (ininterrotta dal 1989, con la caduta del blocco sovietico) a multipolarità, che si sta affermando da dopo la pandemia.

Fonte https://www.onenation.org.au/who-forced-into-humiliating-backdown

Hero Sheriff cita frodi elettorali

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lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf e l’ufficio dello sceriffo della contea di Barry, stanno citando in giudizio il procuratore generale del Michigan (MI) Dana Nessel, il segretario di Stato del MI Jocelyn Benson, il direttore del MI Bureau of Elections Jonathan Brater, la polizia di stato del MI, il poliziotto della polizia di stato del MI Bryan Fuller e il poliziotto della polizia di stato del MI David Geyer, nella loro veste ufficiale e individuale.


Il codice elettorale del Michigan afferma specificamente che: “èdovere di qualsiasi polizia, sceriffo o altro ufficiale di pace, presente e a conoscenza di qualsiasi violazione di una qualsiasi delle disposizioni di questo atto, avviare immediatamente procedimenti penali per la punizione di tale trasgressore.”

La legge elettorale del MI stabilisce, inoltre, che uno sceriffo in MI è tenuto ad indagare su qualsiasi attività di registrazione degli elettori, illegale o fraudolenta, presunta, o sospetta:

Se un comune o un impiegato comunale è a conoscenza dell’esistenza di una probabile registrazione illegale o fraudolenta nella township, o nella città, o in qualsiasi rione o distretto della township, o della città, l’impiegato ha il potere e il dovere di effettuare un’indagine completa sui fatti relativi alla registrazione e di accertare se un nome è stato registrato illegalmente o fraudolentemente. Un impiegato comunale, o cittadino, è autorizzato a chiamare il dipartimento di polizia della città, o lo sceriffo della contea in cui si trova la città, o entrambi, per assistere nel fare le indagini, e il dipartimento di polizia e lo sceriffo, sono tenuti a prestare assistenza se l’impiegato fa una richiesta di assistenza, e di fornire all’impiegato, su sua richiesta, tutta l’assistenza disponibile per effettuare le indagini.

Contea di Barry, MI Sceriffo Dar Leaf


La causa dello sceriffo Dar Leaf affronta le azioni illegali e ostruttive del procuratore generale Dana Nessel, che regolarmente deride e minaccia i suoi avversari politici, insieme al segretario di Stato Jocelyn Benson, che ha bloccato gli sforzi dei cittadini e delle forze dell’ordine, per indagare sulle frodi elettorali e sulle irregolarità degli elettori, relative alle elezioni del 2020.

Benson ha mentito più volte riguardo le elezioni e, come il suo collega procuratore generale attivista democratico, ha deriso e minacciato i suoi avversari politici, impedendo allo sceriffo Dar di svolgere i suoi doveri e le sue responsabilità, come funzionario eletto.

MI SOS Jocelyn Benson (D) e MI AG Dana Nessel (D)

Lo sceriffo della contea di Barry sta anche citando in giudizio lo scagnozzo del Segretario di Stato Jocelyn Benson, Jonathan Brater

Jonathan Brater è il direttore delle elezioni del Michigan, membro del ramo esecutivo del governo statale e dipendente dello stato.

Come direttore delle elezioni, Brater è: “investito dei poteri e svolgerà i doveri del segretario di stato, sotto la sua supervisione, per quanto riguarda la supervisione e l’amministrazione delle leggi elettorali”.

L’imputato Brater non ha l’autorità di applicazione della legge, o quella esecutiva per invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale.

MI SOS Benson nominato Direttore del Michigan Bureau of Elections Jonathan Brater

Dalla causa, presentata dall’avvocato di Detroit Stefanie Lambert:

Questa causa rappresenta una flagrante violazione della legge costituzionale e statutaria da parte degli imputati, sia nominati che anonimi, che si sono assunti la responsabilità di bullizzare, molestare, intimidire, minacciare e, infine, usurpare incostituzionalmente e/o causare l’usurpazione e la sostituzione, e/o invadere i poteri e i doveri del querelante, come sceriffo costituzionale della contea di Barry, nell’esercizio dei suoi doveri costituzionali e di diritto comune, e nell’aderire al suo giuramento d’ufficio, scegliendo di onorare e sostenere le leggi statali e federali, esercitando i suoi doveri costituzionali e statutari per indagare su presunti brogli elettorali e crimini.

La causa afferma che il procuratore generale Nessel, che non ha alcuna responsabilità nei confronti dell’elettorato della contea di Barry, e ancor meno l’autorità di invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale, ha commesso una flagrante violazione delle leggi costituzionali e statutarie, usurpando il potere dello sceriffo Dar Leaf, ostacolando, impedendo e pregiudicando la capacità di un funzionario debitamente eletto, di condurre un’indagine penale sulle accuse di atti criminali relativi alle elezioni e votazioni del 2020.

  • Gli imputati, senza autorità, hanno invaso i doveri dello sceriffo Dar Leaf, ostacolando e interferendo con le sue indagini legittime, ostacolando la giustizia nel processo e coprendo prove e crimini, compresi quelli in cui essi stessi erano coinvolti e cospiravano con altri per commettere.
  • Gli imputati hanno usurpato e ostacolato in altro modo, un ufficiale costituzionale eletto e gli hanno impedito di svolgere i suoi doveri costituzionali, statutari e di diritto comune, come sceriffo della contea, in conformità con la Costituzione del Michigan e le leggi statali e federali.
  • Gli imputati, senza legittima autorità, hanno anche confiscato incostituzionalmente e illegalmente proprietà, documenti e informazioni (comprese le macchine per il voto con il relativo software, programmi e dati), che dovevano essere sigillati, conservati, protetti e conservati dalla legge federale.
  • I convenuti hanno agito di concerto, o individualmente, per trasferire e riassegnare i doveri e i poteri dell’attore, usurpando il suo potere e rimuovendolo, o impedendogli in altro modo, la capacità di svolgere i suoi doveri costituzionali e statutari.
  • Gli atti degli imputati includevano, ma non sono limitati a: minacciare, molestare e interferire con testimoni, funzionari del governo locale (compresi gli impiegati comunali), deputati, agenti ed esperti, e interferire, ostacolare e altrimenti profanare le opere investigative e i risultati di tali lavori; confiscare e/o distruggere file e informazioni riservate relative a un’indagine in corso; usurpare incostituzionalmente e illegalmente (e senza la procedura appropriata), le funzioni e le autorità di contrasto dell’attore, che sono riservate esclusivamente a lui, ai sensi della common law e della legge statutaria del Michigan; intervenire per reprimere un’indagine legittima in corso, confiscando file riservati e documenti ad essi correlati; ostacolando, molestando e/o minacciando i suoi vice e agenti che conducono la funzione di applicazione della legge per suo conto,come sono autorizzati a fare esclusivamente e con immunità, ai sensi della legge del Michigan, confiscando attrezzature di voto, informazioni e dati, che sono richiesti dalla legge federale, per essere protetti e conservati.

Intorno al 3 novembre 2020, lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf, ha ricevuto informazioni che frodi elettorali e frodi sulle macchine elettorali si stavano svolgendo nella contea di Barry, nel Michigan, prima, durante e dopo le elezioni di novembre 2020.

In base ai suoi esclusivi doveri di common law e statutari, di indagare e scovare attività criminali che si verificano all’interno della sua contea, lo sceriffo Leaf ha aperto un’indagine.

Come per tutte le indagini delle forze dell’ordine, la riservatezza, le protezioni e i privilegi investigativi sono sacrosanti e necessari, per svolgere correttamente la funzione di applicazione della legge, perché le fughe di notizie e le rivelazioni che erodono questi principi, riducono la probabilità che prevalgano la vera giustizia e la verità.

Come ha osservato il tribunale, in generale: “il privilegio delle forze dell’ordine svolge un ruolo fondamentale nel contenzioso che coinvolge il governo. Lo scopo del privilegio… è quello di impedire la divulgazione di tecniche e procedure di applicazione della legge, di preservare la riservatezza delle fonti, di proteggere il personale dei testimoni e delle forze dell’ordine, di salvaguardare la privacy delle persone coinvolte in un’indagine e altrimenti di prevenire interferenze con un’indagine.”

Ai sensi del MCL 168.941, “Con la presente è reso dovere di qualsiasi polizia, sceriffo o altro ufficiale di pace, presente e a conoscenza di qualsiasi violazione di una qualsiasi delle disposizioni di questo atto, di avviare immediatamente un procedimento penale per la punizione di tale trasgressore”.

L’imputata Nessel ha mostrato il suo pregiudizio intrinseco contro qualsiasi accusa di frode, o sospetto atto criminale, commesso in relazione alle indagini sulla frode elettorale dilagante, che si è verificata durante le elezioni del novembre 2020, incluso il sospetto di hacking e manipolazione delle macchine per il voto.


L’imputata Nessel ha anche mostrato la sua derisione e il suo disprezzo per lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf, nei suoi molteplici post su “Twitter” e su altri social media e articoli di “notizie” di parte.

Anche prima che le elezioni del novembre 2020 fossero finite, l’imputato Nesselpredisse” che il conteggio delle schede non si sarebbe fermato e sarebbe andato avanti molto più a lungo del giorno delle elezioni.

L’imputato Nessel ha anche esortato il Dipartimento di Giustizia a non indagare sull’integrità delle elezioni del Michigan e sulle accuse di frodi diffuse e anomalie delle macchine elettorali.

  • L’imputato Nessel ha persino attaccato Monica Palmer, per non aver voluto certificare le elezioni del 2020.
  • Alla luce di questi pregiudizi ammessi e della sua derisione e disprezzo per la querelante e tutti gli altri che sottolineano i problemi ora dimostrati con la frode elettorale, la raccolta e il traffico illegali di schede elettorali e l’hacking delle macchine elettorali, l’imputata Nessel è in conflitto e incapace di controllare eticamente, o legalmente, dirigere, autorizzare o altrimenti coinvolgere sè stessa in qualsiasi apparente “indagine” sulla frode degli elettori e presunta attività criminale, che potrebbe essersi verificata nella contea di Barry, e nel processo di ciò, le è comunque vietato ostacolare, interferire, invadere o altrimenti usurpare, i doveri costituzionali esclusivi dello sceriffo della contea querelante.

Nessel ha minacciato, preventivamente, chiunque mettesse in discussione i risultati delle elezioni. In una serie di due tweet, ha usato il suo potere come principale ufficiale delle forze dell’ordine del Michigan, per avvertire chiunque volesse mettere in discussione i risultati elettorali dicendo: “Qualsiasi sforzo per scontare oltre la metà di tutti i voti nel nostro stato è a dir poco un colpo di stato”.

Ha poi minacciato i cittadini che rappresenta: “Il Dipartimento del Procuratore Generale del Michigan sarà pronto a contrastare un tale sforzo”.

La convenuta, Jocelyn Benson, SOS (SOS Benson), è il Segretario di Stato per lo Stato del Michigan e un membro del ramo esecutivo del governo statale.

Il segretario Benson è responsabile di assicurare che i funzionari elettorali locali del Michigan, conducano le elezioni in modo equo, giusto e lecito.

Oltre a ciò, il Segretario Benson, o qualsiasi altro imputato, o parte, non ha alcuna autorità di applicazione della legge, o esecutiva per invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale.

  • L’imputata Benson ha mostrato il suo pregiudizio incoerente contro qualsiasi accusa di frode, o sospetto atto criminale, commesso in relazione alle indagini sulla frode elettorale dilagante, che si è verificata durante le elezioni del novembre 2020, incluso il sospetto di hacking e manipolazione delle macchine per il voto(finalmente riconosciuto dai media e come dimostrato in molteplici analisi di esperti imparziali e imparziali).
  • L’imputata Benson ha anche mostrato la sua derisione e disprezzo per lo sceriffo della contea di Barry, Dar Leaf, nei suoi molteplici post su “Twitter” e su altri social media e articoli di “notizie” di parte.

Alla luce di questi pregiudizi ammessi e della sua derisione e disprezzo per la querelante e tutti gli altri che sottolineano i problemi ora dimostrati con la frode elettorale, la raccolta illegale di schede elettorali e il traffico e l’hacking delle macchine per il voto, l’imputata Benson è in conflitto e incapace di controllare eticamente o legalmente, dirigere, autorizzare o altrimenti coinvolgere sè stessa in qualsiasi apparente “indagine” di frodi elettorali e presunte attività criminali, che potrebbero essersi verificate nella contea di Barry, e nel processo di ciò, le è comunque vietato ostacolare, interferire, invadere o altrimenti usurpare i doveri costituzionali esclusivi dello sceriffo della contea querelante.

La causa include la polizia di stato del Michigan:

Michigan State Police (MSP), è un braccio forte, non eletto e irresponsabile dello stato, una forza di “polizia di stato” partigiana e politicamente controllata, gestita in ogni senso del termine, agisce come un ramo delle forze dell’ordine, per e per conto del ramo esecutivo del governo statale, tra cui gli imputati AG Nessel, SOS Benson, il direttore Brater , e in ogni momento pertinente ai fatti e alle circostanze descritti nella presente denuncia, ha agito sotto la direzione, o in collaborazione, con tutti gli altri imputati, nominati o senza nome, che erano e rimangono un braccio del ramo esecutivo del governo.

Imputati MSP e Individual Trooper Imputati (da nominare), non hanno alcuna autorità esecutiva o di applicazione della legge, per invadere le funzioni di applicazione della legge di uno sceriffo costituzionale.

La causa, depositata il 3 giugno 2022, può essere visualizzata qui:

Ecco un esempio di SOS Benson, Jonathan Brater e la Polizia di Stato MI, che lavorano insieme per usurpare il potere di un impiegato debitamente eletto:

Il 23 maggio, 100 Percent Fed Up ha riferito dell’illegale Segretario di Stato del Michigan, Benson, che non ha ancora pagato alcun prezzo, per aver chiesto agli impiegati di tutto lo stato di infrangere la legge, dicendo loro di ignorare la corrispondenza delle firme, ma era deciso a far pagare ad Adams Twp. L’impiegata Stephanie Scott paga un prezzo salato, per non aver rispettato gli aggiornamenti della macchina di voto, sulla sua timeline.

L’Adams Twp. Clerk è diventata l’obiettivo di SOS Benson, quando ha rifiutato di consentire aggiornamenti alla sua macchina di voto, per le preoccupazioni che i dati elettorali delle elezioni del 2020 che, per legge, dovrebbero essere conservati per 22 mesi, fossero compromessi o, peggio, cancellati.

In una lettera minacciosa, del 25 ottobre 2021, dell’ufficio del Segretario di Stato Jocelyn Benson, scritta dal direttore delle elezioni Jonathon Braeter, con una copia inviata all’ufficio di Dana Nessel, all’impiegato Adams Twp. è stato “consigliato” di: “fornire accesso immediato a tutte le attrezzature e i registri elettorali, inclusi tabulati, terminali di assistenza agli elettori, domande di voto per assenteisti, buste elettorali e materiali per i seggi elettorali.” Lo hanno anche informato che il suo accesso al file degli elettori qualificati sarebbe stato sospeso, fino a nuovo avviso e che sarebbe stata accusato di un reato, se si fosse rifiutato di conformarsi.

Il 29 ottobre, solo quattro giorni dopo aver ricevuto la lettera dall’ufficio di SOS Benson, il sergente Barkley della polizia di stato del Michigan, apparentemente agendo per volere del procuratore generale partigiano del Michigan, Dana Nessel e, presumibilmente, sotto la direzione del disonesto e illegale segretario di Stato Jocelyn Benson, ha sequestrato il tabulatore elettorale della township, da un gabinetto chiuso a chiave, nell’ufficio del cancelliere di Adams Township, Stefania Scott.

È stato ottenuto un “mandato di perquisizione“, alla ricerca di un’unità di scansione per un tabulatore inter civico Hart, utilizzato nelle elezioni del novembre 2020 e da utilizzare per le prossime elezioni locali, che si terranno nella township, il 2 novembre.

Secondo l’avvocato della signora Scott, Stephanie Lambert, il tesoriere della contea è entrato nell’ufficio del cancelliere e ha sbloccato il gabinetto, per consentire al sergente Barkley di rimuovere il tabulatore e altri oggetti. Lambert ha spiegato: “Il tesoriere non ha l’autorità di andare nell’ufficio del cancelliere, per aprire il gabinetto“.

Alle 14:52, l’avvocato del cancelliere ha ricevuto un messaggio dal sergente Barkley, che diceva che aveva quello che stava cercando e che il suo cliente non aveva bisogno di venire a sbloccare l’armadietto nel suo ufficio personale.

L’avvocato della signora Scott ha chiesto al sergente della polizia di stato se il tesoriere avesse aperto il gabinetto senza il permesso del suo cliente, cosa che ovviamente si era verificata. Ha anche chiesto se il sergente avesse qualche domanda per il suo cliente, a cui ha risposto: “Farò una lista di domande e ti accompagnerò nei prossimi giorni lavorativi“.

Quando gli è stata chiesta una copia della dichiarazione giurata, che avrebbe dovuto essere presentata al giudice che ha autorizzato la perquisizione, il sergente Barkley ha rifiutato di fornirla e ha detto che avrebbe dovuto ottenerla dal tribunale, in cui sarebbero stati depositati il mandato e l’affidavit. Per ottenere un mandato di perquisizione, l’entità richiedente, o il singolo funzionario, deve firmare una dichiarazione giurata, per spiegare la probabile base di causa del mandato di perquisizione, che deve quindi essere rivisto e approvato da un giudice. In questo caso, il mandato è stato presentato e firmato dal magistrato Megan Stevenson per il 2 ° tribunale distrettuale della contea di Hillsdale.

Stephanie Scott, che è stata eletta per gestire le elezioni della sua township, è stata ufficialmente spogliata delle sue responsabilità elettorali e ora sta affrontando un richiamo per le sue azioni.

Il 13 maggio, il comitato elettorale della contea ha approvato il linguaggio per la petizione di richiamo di Stephanie Scott.

Il richiamo si basa sulla lettera di Jonathan Braden, che Lambert dice essere illegale. Lambert sta facendo appello al linguaggio di richiamo che non è accurato o chiaro e ha intentato causa contro l’imputato, Impiegato della contea di Hillsdale, Marney Kast, che ha fatto la risoluzione per la petizione e per aver essenzialmente usurpato l’autorità di Scott.

Lo sceriffo Dar Leaf sta cercando un provvedimento ingiuntivo temporaneo per:

  1. impedire agli imputati di usurpare e interferire ulteriormente con l’esercizio delle sue funzioni e delle sue indagini;
  2. impedire agli imputati di sequestrare e conservare proprietà, informazioni e dati creati durante , relativi o oggetto di tali indagini e ordinare agli imputati di restituire tutte tali informazioni;
  3. impedire agli imputati di manomettere o altrimenti adulterare i beni e le prove che sono stati illegalmente confiscati;
  4. impedire agli imputati di molestare, minacciare, sequestrare o interferire in altro modo, intervistando e confiscando i loro beni, tutti i deputati e gli agenti legalmente ingaggiati dall’Attore, per assisterlo nello svolgimento delle sue indagini;
  5. impedire agli imputati di ostacolare la giustizia, interferire e/o distruggere tutte le confidenze e i privilegi investigativi;
  6. impedire agli imputati di far trapelare alla stampa informazioni relative all’indagine dell’attore e di astenersi ulteriormente dal commentare, o altrimenti avvisare il pubblico, della natura di tali informazioni investigative riservate e protette dalla legge; inserire un ordine ai sensi del MCR 3.310, che ingiunge agli imputati di eseguire, o altrimenti causare l’esecuzione di qualsiasi manomissione, cancellazione, o adulterazione dei dati e delle prove, relative alle elezioni generali del novembre 2020, come richiesto dalla legge federale e ordinare che tutte le prove relative all’indagine in loro possesso, siano restituite all’Attore;
  7. Ordinare agli imputati di dimostrare la causa del motivo per cui le azioni proposte sono autorizzate dalla legge e non sono ultra vires della loro autorità costituzionale e statutaria, e quindi, direttamente in violazione dell’esercizio da parte dell’attore, dei suoi doveri costituzionali e statutari come funzionario costituzionale eletto di un noto carattere giuridico, con determinati doveri e poteri previsti dalla legge, e in debito con il suo elettorato;
  8. Ordinare che si tenga un’udienza nel merito della presente Denuncia, in cui si stabilisca se i Convenuti devono onorare i rispettivi obblighi costituzionali, statutari e legali, nei confronti dell’Attore, nella sua veste ufficiale di funzionario costituzionale ed eseguire quelle azioni e procedure ritenute necessarie per ottenere il rispetto, da parte degli Imputati, della legge statale e federale e per ripristinare all’Attore la sua capacità di svolgere i suoi doveri e funzioni indipendenti; se gli imputati debbano inoltre astenersi dall’invadere incostituzionalmente l’ufficio costituzionale dell’attore, in violazione della dottrina della separazione dei poteri e dell’esercizio dei suoi poteri esclusivi, e qualsiasi altro sollievo che questa Corte d’onore ritiene giusto ed equo ai sensi della legge.

È giunto il momento che uno sceriffo del Michigan si opponga ai due principali funzionari eletti del Michigan, il cui compito è quello di servire tutti i cittadini dello stato del Michigan. Invece, hanno scelto di ignorare le loro richieste di indagare sulle elezioni del 2020 e, peggio ancora, di ostacolare e minacciare uno degli unici sceriffi debitamente eletti nello stato del Michigan, che è abbastanza coraggioso da indagare sulle elezioni del 2020.

ARTICOLO TRADORRO E RIPORTATO DA

“Lieve” cambio di rotta di TELEGRAM

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“Lieve” cambio di rotta di TELEGRAM sulle politiche relative alla privacy degli utenti.
È solo un inizio?


Anche Telegram ha ceduto, seppur in minima parte, alle continue pressioni da parte del governo e del BKA tedesco:
HA FORNITO dati di utenti, sebbene, gli operatori di Telegram sostengano il contrario.
Stante a quanto si è appreso, si tratterebbe di dati riguardanti possibili predatori sessuali/pedofili e sospetti terroristi.
Non risulterebbe che siano stati forniti dati concernenti altre tipologie di reato.

Una “leggera” virata da parte del titolare dell’App di messaggistica?

Numerosi tentativi sono stati effettuati, in passato, da parte delle autorità tedesche, per poter accedere ad informazioni relative a criminali che agiscono online ma fino ad oggi, senza esito positivo.
Telegram è sempre stato molto attento ed oculato nel tutelare i propri utenti.

Pavel Durov, il fondatore della piattaforma, nel 2018 annunciò che avrebbe apportato delle modifiche nella gestione della privacy, che avrebbero consentito al suo servizio di rilasciare indirizzi IP e numeri di telefono, se ordinato da un tribunale. Fino ad oggi, questo non si è verificato ma, a quanto pare, c’è una rimodulazione in corso.

Telegram ha riscosso e continua a riscuotere, enorme successo tra gli utenti che ne fanno uso, atteso che è sempre stata considerata un’App in cui è possibile esprimere e condividere opinioni, idee e commenti senza alcuna censura. La libertà di parola, di espressione è un diritto inalienabile ed andrebbe sempre e comunque salvaguardato.

Considerati i tempi, la tutela di chi si cela dietro un account è fondamentale, soprattutto, per coloro che manifestano pensieri in netto contrasto con la narrativa imposta da governi e Mainstream media. Una narrativa fondata su menzogne e raggiri.
Un principio di cooperazione tra Durov e le autorità tedesche, dunque, fa sorgere delle perplessità e desta qualche preoccupazione.
È stato convinto. Ha ceduto, forse, a dei ricatti?
L’obiettivo reale che desiderano perseguire è realmente quello di assicurare alla giustizia dei potenziali criminali di spessore e rilievo o mirano a colpire un App in cui ancora esiste l’opportunità di poter informare la gente soggiogata dai media e dalla propaganda compulsiva?

È un dato di fatto che nella piattaforma alberghi una ricca fauna in cui si possono celare dei criminali, come in altri siti, social ed applicazioni del web, ma è necessario evidenziare che anche i c.d. “Teorici della Cospirazione” (o i “novax” stessi, ad es.) sono ritenuti pericolosi: tutti coloro, quindi, che fanno controinformazione e che divulgano notizie vere e reali, non fake news e che sono considerati alla stessa stregua di un violento, di un delinquente o di un terrorista, una seria minaccia per la società e per la salute pubblica.
Tutti coloro che per tale ragione, non godono di stima e rispetto e rappresentano una mina vagante per i “venditori di fumo” e per i manipolatori delle masse. Tutti coloro che vengono regolarmente bannati, bloccati, sospesi ed oscurati (con severe conseguenze, spesso, per la propria professione), che ricevono ingiurie, violenze verbali, minacce, soprusi, attacchi ed aggressioni.
Comuni e normali cittadini che vengono discriminati, denigrati, privati dei propri diritti e della propria libertà, solo in ragione del fatto che diffondono info e dati accertati, approfonditi e documentati.

Il ministro federale dell’interno nonché quello di giustizia, hanno intrapreso un dialogo con Durov a febbraio scorso, per tentare di persuaderlo ad evadere le loro richieste e qualche risultato, alla fine, è stato raggiunto.
Telegram avrebbe, peraltro, creato un indirizzo e-mail specifico per il BKA, di cui usufruiranno gli investigatori in caso di contenuti sospetti.

Il Ministro dell’interno si ritiene già piuttosto soddisfatto del primo traguardo raggiunto…ma non abbastanza, non del tutto.
Un primo passo è stato compiuto. Un passo a cui potrebbero seguirne ulteriori.

È solo un inizio?


Stai sempre aggiornato seguici qui su TRU3R3PORT/CHILDRESQUE e su ChildResQue Italia Channel, aiutaci a accendere piú riflettori possibili su queste orrende realtá, condividendo.

“PANIC in DC”: Dal PC di Hunter Biden esce di tutto

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“Ossessionato dal sesso”, terremoto a Washington: dal computer di Hunter Biden, figlio del presidente Usa, esce anche tutto il suo traffico illecito con l’Ucraina.

L’ANSA ha dato spazio e megafono alcuni mesi fa, all’inizio della crisi Ucraina, ad alcune notizia che noi avevamo iniziato a divulgare già da molto tempo sui nostri Canali e sul nostro sito TruReport.net a riguardo del coinvolgimento di Hunter Biden, figlio del Presidente USA Joe Biden, nella gestione e nel finanziamento dei Bio-Laboratori in Ucraina fatto anche coi soldi dei contribuenti americani.

Ieri IL TEMPO ha ripreso con altri quotidiani la stessa notizia, collegandola al computer di Hunter Biden, e titolando il pezzo con un eloquente “Terremoto a Washington” che equivale al ben noto “PANIC IN D.C.”.


Riprendiamo, per la cronaca, quanto è stato diffuso dalla più importante Agenzia di Stampa Italiana il 25 marzo scorso:

ANSA: “HUNTER BIDEN COLLEGATO AI BIO-LABORATORI IN UCRAINA”

La Russia afferma che il figlio del presidente Usa Joe Biden, Hunter, potrebbe essere coinvolto nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina.
Rispondendo alla domanda di un giornalista nel suo briefing quotidiano, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto: “Naturalmente chiederemo delle spiegazioni (sul possibile coinvolgimento). E non solo noi. Come sapete la Cina ha già chiesto chiarimenti”.  Hunter Biden è nella lista delle personalità americane prese di mira dalle contro-sanzioni russe.”

Nell’articolo de IL TEMPO di ieri viene invece riportato testualmente quanto segue: 
Una nuova bufera su Hunter Biden che rischia di travolgere il più famoso padre, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
Tutto scaturisce dal “famoso” computer portatile che il figlio del presidente ha portato ad aggiustare in un negozio del Delaware per poi lasciarlo lì. Il contenuto, compresi video, cronologia delle ricerche sul web e via dicendo, è finito nelle mani del Daily Mail e il tabloid britannico ha pubblicato parte del materiale da cui emerge “l’ossessione per il porno” di Hunter. 
Altro materiale scottante dal computer di Biden Jr era uscito nell’ottobre del 2020 e riguardava l’incontro organizzato da Hunter tra il padre e una società energetica ucraina nel 2015, di cui aveva scritto il New York Post.

All’epoca l’Intelligence Usa aveva parlato di “disinformazione russa”, ma recentemente il New York Times ha confermato l’origine del materiale. “

HUNTER BIDEN

“Biden sapeva del figlio”. Le rivelazioni bomba che terremotano il voto Usa e fanno sorridere Trump

Sull’attività sessuale di Hunter Biden e la sua dipendenza dalle droghe è ricchissimo il web di video e notizie scottanti sull’argomento (in calce troverete l’elenco dei 4 video: “Chi è Hunter Biden?” che abbiamo pubblicato anche qui su TrueReport.net).

Ma i collegamenti ora confermati, come scrive l’articolo de IL TEMPO, anche dal New York Times, tra la figura del figlio di JOE BIDEN, Hunter, e gli investimenti fatti da alcune compagnie a lui collegate in Ucraina, stanno causando reazioni scomposte a Washington e i media non riescono più a tenere le notizie sotto controllo.

Le realtà coinvolte in questi rapporti sono: il Dipartimento della Difesa  USA e le molte altre associazioni di filantropi, Fondazioni “umanitarie” e no-profit, tra cui spiccano la BURISMA e la METABIOTA, la “Bill & Melinda Gates Foundation”, il “National Institute for Health”, Google, la “National Geographic” e soprattutto la Eco Health Alliance di Peter Daszak, azienda che è sotto indagine anche per i rapporti col laboratorio di Wuhan e la famosa lettera inviata a Lancet con il DIKTAT di indicare l’origine NATURALE del virus elaborato col gain of function, che ha scatenato l’emergenza sanitaria nota col nome di COVID-19 con il coinvolgimento anche del dr. Anthony Fauci.

Per completare e integrare l’informazione divulgate da IL TEMPO e ripresa anche da altre agenzie di stampa internazionali, potete leggere gli articoli pubblicati su questo sito e guardare i molti video pubblicati sui nostri Canali RUMBLE e ODYSEE su questo argomento: troverete molte risposte a quello che Vladimir Putin sta indicando, parlando dell’influenza USA e dell’UE, attraverso anche il WEF, grazie alla già citata METABIOTA, fondata da Nathan Wolfe, appartenente al “circolo di Davos”, nella costruzione dei laboratori in Ucraina.
Nathan Wolfe è anche nel CDA di Eco Health Alliance, DARPA e autore del libro “The viral storm: dawn of the pandemic age” [La tempesta virale: l’alba dell’era pandemica]. 

PANICO IN DC… ma dopo la testimonianza di colpevolezza dell’ex sindaco DEM di San Luis, Guillermina Fuentes, a conferma delle accuse mosse da True The Vote sulla frode Elettorale USA 2020, il terremoto sta arrivando insieme all’onda dell’effetto DOMINO a conferma che…

“NOTHING CAN STOP WHAT IS COMING” [Niente può fermare quello che sta per arrivare].


FONTI:
IL TEMPO
ANSA
ANSA – Ucraina: Mosca, figlio Biden implicato in agenti patogeni – ‘Documenti provano suo ruolo nel trovare finanziamenti’

ARTICOLI:
Il DOD degli USA ha assegnato un contratto in Ucraina sul COVID-19 prima che esistesse

VIDEO: 
KLAUS SCHWAB & HUNTER BIDEN collegati ai Bio-Lab dell’Ucraina

TUCKER CARLSON PARLA DEL LAPTOP DI UNTER BIDEN
FAUCI HA MENTITO SOTTO GIURAMENTO

CHI È HUNTER BIDEN ?
– Who Is Hunter Biden | THE POET – Episodio 1
– Who Is Hunter Biden | THE PRINCELING – Episodio 2
– Who Is Hunter Biden | THE PORN STAR – Episodio 3
– Who Is Hunter Biden | THE PAINTER – Episodio_4