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PARIGI: STOP AI MONOPATTINI ELETTRICI

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Scooter prohibition or ban concept. Traffic light with red scooter silhouette. 3d illustration

Il municipio di Parigi ha tenuto un referendum domenica 2 aprile per determinare il futuro dei monopattini self-service. Gli abitanti della capitale hanno votato massicciamente per il divieto: uno su dieci a votato contro i monopattini.

<Pro o contro i monopattini e le biciclette elettriche self-service a Parigi> 
Questa era la domanda a cui i parigini e le parigine hanno risposto il 2 aprile 2023 nell’ambito di un referendum organizzato dalla città. 
E la risposta è chiara: quasi l’89,03% dei votanti ha votato per il divieto dei monopattini.

Stasera, i parigini si sono espressi in modo molto massiccio contro i monopattini self-service. Il loro messaggio, molto chiaro, diventa ora la nostra tabella di marcia. Con il mio team, daremo seguito alla loro decisione come mi ero impegnata a sostenere“, ha dichiarato Anne Hidalgo, durante l’annuncio dei risultati. La scomparsa dei monopattini, tuttavia, non avverrà immediatamente, ma il 1° settembre 2023, il contratto che il municipio ha stipulato con gli operatori termina infatti il 31 agosto.

Scooter prohibition or ban concept. Traffic light with red scooter silhouette. 3d illustration

I monopattini elettrici self-service saranno vietati a Parigi

I monopattini self-service scompariranno quindi dalle strade parigine molto presto, con grande dispiacere degli operatori. Lime, Dott e Tier, che gestiscono insieme quasi 15.000 monopattini nella capitale, avevano tuttavia scommesso su diverse campagne di comunicazione per evitare questo risultato. Gli operatori avevano inizialmente offerto “minuti di guida” agli utenti prima del voto. Una manovra che era stata criticata, e che era stata descritta da David Belliard, il vice sindaco responsabile della mobilità, come l’acquisto di voti.

La settimana prima del voto, gli operatori hanno anche organizzato una campagna di comunicazione su TikTok. Con l’aiuto di diversi influencer, gli operatori hanno voluto evidenziare i vantaggi dei monopattini, parlando anche di una “catastrofe” se il municipio li avesse vietati. Entrambe le operazioni non sono bastate.

In un comunicato stampa comune, i tre operatori hanno “preso atto” della decisione degli abitanti pur rimpiangendo l’organizzazione delle elezioni e la bassa partecipazione: il 7,46% dei parigini iscritti alle liste si è espresso. “La mobilitazione avrebbe potuto essere più ampia e rappresentativa se le modalità di voto fossero state diverse: più seggi elettorali, scrutinio elettronico, informazione comunale”. “Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400.000 persone al mese. D’ora in poi, la nostra priorità come datori di lavoro responsabili è garantire il futuro dei nostri dipendenti. […] Continueremo a offrire un servizio di mobilità dolce a tutti i parigini grazie alle nostre biciclette elettriche”.Parigi non è la prima città a vietare i monopattini elettrici self-service. Montélimar ha vietato questi veicoli dal suo centre-ville nel dicembre 2022, e Nizza, Tolosa e Villeurbanne non li hanno mai autorizzati a stabilirsi. 
In Spagna, nel 2018, Barcellona ha vietato completamente i monopattini elettrici self-service, e sono ammessi solo quelli per uso personale. 
Atlanta in USA li ha vietati già dal 2019: condivisi di sera e di notte. E l’impatto sia sul traffico che sugli incidenti è stato studiato da vicino.

Speriamo che sull’onda di questi disastri annunciati, di fronte a incidenti anche molto gravi, disagi causati al traffico e causati dall’abbandono selvaggio in mezzo a strade e marciapiedi dei monopattini utilizzati, questo esempio possa essere seguito anche nelle metropoli di tutto il mondo e soprattutto in quelle italiane: Roma, che ho da poco visitato, è in seria difficoltà per l’uso di questi mezzi di trasporto e i cittadini sono esausti ed esasperati di dover affrontare oggi questi problemi e questi rischi su strade e marciapiedi già di per se problematici e caotici per l’enorme traffico cittadino mal regolamentato.

Un’altra sconfitta per il “Green New Deal” e il World Economic Forum

Tirando le somme di questo nuovo disastroso risultato per il “Green New Deal” e per la “Green Economy, questa è l’ennesima sconfitta bruciante proprio anche per il Sindaco Anne Hidalgo di Parigi che aveva sostenuto con forza il progetto del WEF che si allineava all’Agenda 2030 sulla “sostenibilità”. I cittadini hanno bocciato di fatto quello che l’élite aveva battezzato come “LA CITTÀ IN 15 MINUTI”, dove si volevano di fatto impedire gli spostamenti in auto, costringere i cittadini a starsene a casa ed esaltando biciclette elettriche e monopattini. 
Alcuni mesi fa avevamo sintetizzato quel progetto, per tutti i nostri lettori, in un video delle “PERLE DEL WEF” e precisamente nell’episodio numero 22: ci avevamo visto lungo…

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Tutti gli articoli di FabioArmy

“SUPERPIPPA”. DENUNCIATO IL DONATORE SERIALE DI SPERMA

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Anche se la vicenda potrebbe prestarsi a battute goliardiche, le conseguenze delle menzogne e dell’irresponsabilità di un donatore di sperma,che ha ingannato genitori e cliniche facendo nascere almeno 550 bambini di cui è il padre naturale,  rischiano di essere gravissime per la salute fisica, riproduttiva e psicologica dei piccoli.

L’uomo, di nazionalità olandese, ha effettuato donazioni di sperma,  mettendolo a disposizione di donne che desideravano avere un figlio, ma non ha rispettato i limiti di donazioni che la legge consente per tutelare i nascituri.

Non si è limitato a “truffare” le cliniche olandesi, ma ha anche offerto il suo seme su internet. Ciò  è stato possibile perché manca un archivio ufficiale dei donatori e questa assenza ha permesso che la follia del protagonista di questa storia non venisse arginata, quindi il numero dei discendenti naturali potrebbe essere estremamente più alto della stima conosciuta.

Fortunatamente proprio una delle madri che si è servita del seme del donatore seriale, ricevuto in una delle cliniche in questione, la Donorkind Foundation, ha scoperchiato il vaso di Pandora.

Dalle indagini, Superpippa avrebbe donato in oltre 13 cliniche sia olandesi che estere, ma non contento avrebbe pubblicato anche annunci su internet, attraverso canali non regolamentati e, secondo l’accusa, con questo metodo avrebbe ingannato donne, famiglie e cliniche in mezzo mondo.

Le linee guida per le donazioni di sperma sono piuttosto severe, per esempio nei Paesi Bassi il limite è di 25 figli, in Italia è di 10 e questo serve a tutelare per prima cosa la salute dei nascituri e la loro vita futura.

Esiste il rischio, con numeri alti, che le persone nate da queste donazioni si incontrino e, senza sapere di avere un grado di parentela così stretto, si riproducano esponendo I figli a malattie ed anomalie genetiche.

Oltre a questo ci sono le conseguenze psicologiche del ritrovarsi parenti stretti ovunque, magari facendo i sempre più comuni test per il Dna.

Mejier era già stato segnalato nel 2017 alle autorità dopo una verifica ministeriale, all’epoca i suoi spermatozoi avevano “prodotto” già 100 bambini.

Una cosa è certa, leggendo questa vicenda nessuno crederà più alla storia della “presunta cecità futura” in caso di eccesso di “prestazioni autonome”.

TRUMP RISCHIA 136 ANNI DI CARCERE

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La pena detentiva massima per l’ex presidente Donald Trump è vertiginosa se si sommano tutti i capi d’accusa contro di lui. La pena massima che rischia se venisse condannato per tutti i 34 capi d’accusa contro di lui sarebbe di 136 anni dietro le sbarre.

Considerate questa sentenza a New York, dove i criminali violenti a volte non vengono perseguiti, ma un pagamento a una star di film per adulti potrebbe portare qualcuno a 136 anni dietro le sbarre a causa del modo in cui l’ha effettuato.

È improbabile che debba affrontare una pena di questo tipo, ed è improbabile che i pubblici ministeri chiedano una condanna di questo tipo, ma il fatto che esista questa possibilità è sconcertante.

Lunedì, dopo che sono trapelate varie parti dell’atto di accusa dell’ex presidente, egli ha invitato il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg a “incriminarsi da solo”, in un post sul suo account Truth Social.

“Il procuratore distrettuale Bragg ha appena divulgato illegalmente i vari punti e le informazioni complete della patetica accusa contro di me. Conosco il giornalista e purtroppo anche lui (ha concorso in un illecito, accettando di pubblicare informazioni coperte da segreto istruttorio). Questo significa che DEVE ESSERE ACCUSATO IMMEDIATAMENTE. Ora, se vuole davvero ripulire la sua reputazione, farà la cosa più onorevole e, in qualità di Procuratore Distrettuale, ACCUSERA’ SE STESSO. Passerà alla storia della magistratura e sua moglie, che odia Trump
sarà, ne sono certo, molto orgogliosa di lui”.

“Il procuratore BRAGG ha appena divulgato illegalmente i 34 punti dell’accusa. Non ci sono cambiamenti o sorprese rispetto a quelli che ha fatto trapelare giorni fa direttamente dal Gran Giurì. Nessun crimine da parte di Trump. Che casino. Bragg dovrebbe dimettersi, ORA!”, ha detto.

Non ci sono prove che Bragg abbia fatto trapelare qualcosa, ma se l’avesse fatto dovrebbe affrontare pene severe.

Il famoso avvocato Alan Dershowitz ritiene che il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg potrebbe essere radiato per il suo caso contro l’ex presidente Donald Trump.

Durante un’apparizione su Fox News, Dershowitz ha anche sostenuto che Bragg potrebbe rischiare fino a cinque anni di carcere se venisse riconosciuto colpevole di aver divulgato ai media i dettagli dell’incriminazione di Trump. La divulgazione di testimonianze del Gran Giurì è un reato di classe E a New York e comporta una pena detentiva compresa tra uno e cinque anni.

Dershowitz ha anche parlato del fatto che avere Michael Cohen come testimone potrebbe danneggiare il procuratore distrettuale.

“Non credo che un’incriminazione possa essere presentata ora, dopo i commenti di [Robert] Costello. Ha dimostrato che il testimone principale sarà un bugiardo spergiuro sul banco dei testimoni, e questo mette il procuratore distrettuale in
una posizione terribile”, ha detto Dershowitz.

“Se userà Cohen come testimone, potrebbe perdere la licenza di avvocato. Non è etico far testimoniare chi si sa che sta mentendo, e lui deve sapere che Cohen mentirà. O processa il caso senza Cohen, il che sarebbe molto difficile, o fa la cosa giusta: lascia cadere il caso”, ha aggiunto.

Dershowitz ha anche scritto in una memoria difensiva che chi ha fatto trapelare l’atto d’accusa sigillato è la persona colpevole dell’unico reato, secondo lui, in questo caso.

“È probabile che sia stato commesso un grave reato proprio sotto il naso del procuratore distrettuale Alvin Bragg, che non sta indagando. Secondo la legge di New York, è un reato far trapelare informazioni riservate del Gran Giurì, come ad esempio se i giurati hanno votato per l’incriminazione. La protezione della segretezza è applicabile al Presidente Trump come a chiunque altro”, ha dichiarato Dershowitz in un articolo pubblicato sul New York Sun.

“Sappiamo che l’informazione è stata divulgata mentre l’atto d’accusa rimaneva sigillato e prima che venisse fatto un annuncio ufficiale o che venissero formulate delle accuse. È improbabile che la fuga di notizie provenga dal team di Trump, che sembrava sinceramente sorpreso”, ha affermato Dershowitz.

“L’ipotesi più probabile, anche se incerta, è che una persona dell’ufficio del signor Bragg o un giurato abbia fatto trapelare illegalmente le informazioni secretate. Si tratterebbe di un
reato di classe E, passibile di reclusione. È possibile, naturalmente, che sia in corso un’indagine, ma sembra più probabile che il signor Bragg sia troppo impegnato a inventare un crimine contro l’uomo che aveva promesso di catturare in campagna elettorale piuttosto che indagare su un vero crimine avvenuto sotto il suo controllo”, ha aggiunto Dershowitz.

Dershowitz ha detto che sembra che la teoria di Bragg sia che Trump avrebbe dovuto rivelare il motivo per cui ha pagato un accordo di non divulgazione alla star di film per adulti Stormy Daniel, il che avrebbe vanificato lo scopo dell’accordo di non divulgazione.

“Perché mai il signor Trump avrebbe dovuto pagare il denaro se poi avrebbe dovuto rivelare pubblicamente il motivo dell’imbarazzo? Inoltre, nessuno nella storia è mai stato incriminato per aver elencato le ‘spese legali’ un pagamento potenzialmente imbarazzante per mantenere un segreto “, ha affermato.

  • L’incriminazione dell’ex presidente Donald Trump è solo l’ultima manovra di molti negli Stati Uniti per distorcere le elezioni.
  • La tattica sembra ricordare quella del capo della polizia segreta sovietica Lavrentiy Beria: “Mostrami l’uomo e ti troverò il crimine”.
  • “[Non] si tratta di scoprire la commissione di un crimine e poi cercare l’uomo che lo ha commesso. Si tratta di scegliere l’uomo e poi cercare nei libri di legge, o mettere al lavoro gli investigatori, per appuntare qualche offesa su di lui.” — Alan Dershowitz, professore emerito alla Harvard Law School, New York Sun , 15 marzo 2023.

Restiamo in attesa di aggiornamenti.

Bragg sembra molto preoccupato

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Dopo l’ apparizione in tribunale di Trump il DA Alvin Bragg riceve delle cattive notizie.

L’ex presidente Donald Trump è apparso a Lower Manhattan, New York, martedì per la sua accusa nel caso intentato contro di lui dal procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg.

Trump si è dichiarato non colpevole di 34 accuse riguardanti le accuse di aver falsificato documenti aziendali relativi al caso di denaro silenzioso della star del cinema per adulti Stormy Daniels. Trump è stato incriminato alla fine della scorsa settimana da un gran giurì di Manhattan in un caso che coinvolge il suo presunto ruolo nei pagamenti di denaro silenzioso a Daniels prima delle elezioni del 2016, presumibilmente per mantenere Daniels tranquillo su una relazione che i due hanno avuto nel 2006.

Tuttavia, il caso di Bragg contro Trump è così debole che diversi media liberali lo stanno persino sottolineando.

Ian Millhiser, corrispondente senior di Vox, ha scritto: “C’è qualcosa di dolorosamente anticlimatico nell’accusa del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg contro l’ex presidente Trump. Non riguarda gli sforzi di Trump per rovesciare il governo regolarmente eletto degli Stati Uniti, ma il suo presunto tentativo di coprire una possibile relazione extraconiugale con una pornostar. E c’è il rischio molto reale che questa accusa finisca in un anticlimax ancora più grande. Non è chiaro il codice penale che Trump è accusato di aver violato si applichi effettivamente a lui”.

Mark Stern, uno scrittore per l’outlet liberale Slate, ha pubblicato una storia intitolata “L’accusa di Trump non è il caso Slam-Dunk che i democratici volevano”.

John Bolton – che è stato consigliere per la sicurezza nazionale nell’amministrazione Trump e da allora si è espresso contro la campagna di Donald Trump del 2024 – è apparso sulla CNN e ha fatto saltare le accuse presentate contro il suo ex capo, l’ex presidente Trump, dicendo che l’accusa era “ancora più debole di quanto temessi”.

“Parlando come qualcuno che non vuole fortemente che Donald Trump ottenga la nomination presidenziale repubblicana, sono straordinariamente angosciato da questo documento”, ha detto Bolton alla CNN. “Penso che questo sia ancora più debole di quanto temessi”.

Il famigerato senatore repubblicano anti-Trump Mitt Romney ha rilasciato una dichiarazione dicendo: “Credo che il carattere e la condotta del presidente Trump lo rendano inadatto alla carica. Anche così, credo che il procuratore di New York si sia sforzato di raggiungere accuse penali al fine di adattarsi a un’agenda politica. Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno gli ex presidenti, ma tutti hanno diritto alla parità di trattamento di fronte alla legge. L’eccessiva portata del pubblico ministero stabilisce un pericoloso precedente per criminalizzare gli oppositori politici e danneggia la fiducia del pubblico nel nostro sistema giudiziario”.

Lunedì sera, l’avvocato di Trump Alina Habba ha parlato su Fox News dell’incriminazione di Trump e di ciò che probabilmente accadrà dopo.

“Sai, abbiamo Letitia James, questa è probabilmente la più importante di cui voglio discutere perché è, ancora una volta, un sistema corrotto. Stanno attaccando la Trump Organization, il povero Allen Weisselberg è seduto a Rikers Island in questo momento su cosa, valutazioni? Questa è una società immobiliare che ha fatto molto bene, ha successo e stanno cercando di prendere loro e tutti i loro individui che portano quella società giù per niente. Sai, hanno ottenuto tre anni di indagini speciali. Hanno intervistato quasi 60 persone. Abbiamo cinque settimane. Abbiamo una denuncia presentata molti novembre, andrà a processo a ottobre”, ha iniziato Habba.

“Questo dimostra esattamente quanto sia diventato corrotto il sistema giudiziario di New York. I D.A. e gli A.G.S, Jim Jordan, spero che porti ognuno di loro e chieda loro da dove provengono i finanziamenti e come pensano che sia appropriato togliere i finanziamenti alla città che ora sta cadendo a pezzi, che amavo. Stanno togliendo i finanziamenti mentre la gente sta morendo e c’è un crimine dilagante nelle strade per inseguire il principale candidato repubblicano del GOP. È inaccettabile”, ha aggiunto.

“Questo è, per me, il caso più importante che ho. A parte questo, sai, molti di loro sono casi in cui dobbiamo difenderci da cose come frodi elettorali, cose come: ho un caso in Pennsylvania, sai, qualcuno ha twittato qualcosa e hanno fatto causa a Donald Trump. Sai, ho un caso contro Mary Trump e il New York Times. Sto difendendo il caso contro E. Jean Carroll In tre settimane di processo a New York. Ancora una volta, la stessa cosa, prove rapide e rapide”, ha concluso.

Anche il presidente della magistratura della Camera Jim Jordan è uscito allo scoperto in difesa di Trump e sta minacciando di definanziare qualsiasi agenzia governativa che si impegni in interferenze elettorali.

Durante un’intervista su Fox News, Jordan ha attaccato politicamente le agenzie governative che prendono di mira Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

“La chiave è mettere i fatti sul tavolo. Lo stiamo facendo con tutti i tipi di questioni in cui pensiamo che le agenzie siano state rivolte contro le stesse persone americane che dovrebbero servire. Quindi si mettono sul tavolo i fatti e poi si esamina la legislazione. Il nostro lavoro è che siamo legislatori. Il nostro compito è quello di approvare leggi, scrivere leggi e approvare leggi. Quindi lo vedremo. Controlliamo il potere della borsa, e questo è – dovremo esaminare il processo di stanziamento e limitare i fondi che vanno ad alcune di queste agenzie, in particolare quelle impegnate nel comportamento più eclatante “, ha dichiarato Jordan.

“Quindi il Dipartimento di Giustizia e l’FBI?” ha chiesto la conduttrice Maria Bartiromo.

“Sì. E quello che mi piacerebbe davvero, francamente, mi piacerebbe che il governo rimanesse fuori dal processo elettorale. 2016, hanno spiato la sua campagna. 2018, l’inchiesta Mueller. 2020 hanno soppresso la storia di Hunter Biden. 2022, fanno irruzione nella sua casa 91 giorni prima di un’elezione, e ora le elezioni del 2024, il candidato principale per la nomination presidenziale, incriminano l’ex presidente e il candidato principale che è in testa in ogni sondaggio “, ha sottolineato Jordan.

“Lasciamo che ‘Noi, il popolo’ decida chi vogliamo eleggere e rimanga fuori dal processo elettorale, per l’amor del cielo”, ha esortato Jordan.

Jordan ha sottolineato che questo è più grande di Trump, osservando “Questo coinvolge tutti noi. Non credo sia un caso che la stessa settimana abbiamo appreso che l’IRS ha bussato alla porta di Matt Taibbi mentre stava testimoniando al Congresso. Quella stessa settimana è quando abbiamo appreso che un procuratore distrettuale, un procuratore distrettuale di sinistra, un procuratore distrettuale sostenuto da Soros sta per perseguire l’ex presidente degli Stati Uniti.

OBAMA 30 milioni di dollari dal PCC

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Leonardo DiCaprio testimonia che il finanziere malese legato al PCC, ora latitante, ha inviato 30 milioni di dollari a Obama durante la campagna del 2012.

La star del cinema Leonardo DiCaprio ha preso posizione in un processo federale lunedì che cerca di martellare i dettagli di quello che sembra essere uno schema di incanalamento di denaro che presenta un finanziere malese che incanala decine di milioni di dollari attraverso un importante artista rap degli anni ’90 allo scopo di donare alla campagna di rielezione dell’ex presidente Barack Obama del 2012.

DiCaprio gioca nella saga perché si dice che abbia festeggiato con Jho Low, un finanziere malese che apparentemente ha suggerito a DiCaprio una volta durante una conversazione che intendeva contribuire alla campagna presidenziale di Obama, secondo il New York Post.

DiCaprio ha detto: “È stata una conversazione casuale su quale partito sostenesse, gli ho detto a quale partito ero a favore. E mi disse che lui, o lui e un gruppo, avrebbero dato un contributo significativo al Partito Democratico. … Ho detto ‘wow, sono un sacco di soldi'”.

Prakazrel “Pras” Michel, fondatore di The Fugees, è stato reclutato da Low nel tentativo di incanalare denaro verso la rielezione di Obama, perché gli stranieri non sono autorizzati a contribuire alle campagne statunitensi. Il rapporto indicava che Michel aveva preso “decine di milioni di dollari” per fare pressioni sul governo per conto del governo cinese.

Tuttavia, si scopre che gran parte del denaro è stato rubato. Low è ora accusato di appropriazione indebita di 4,5 miliardi di dollari da 1MDB, il fondo di investimento statale della Malesia, secondo Reuters.

Secondo quanto riferito, Low ha contribuito a finanziare il film di successo di DiCaprio del 2013 “The Wolf of Wall Street”, una performance che ha fatto vincere al 48enne un Golden Globe come miglior attore. DiCaprio e Low apparentemente hanno avuto un’amicizia per un certo numero di anni, e l’attore apparentemente ha capito che Low era un importante uomo d’affari con legami con Abu Dhabi e la Malesia.

I pubblici ministeri hanno affermato che Michel ha ricevuto oltre 20 milioni di dollari da conti esteri, che sono stati poi passati a 20 “donatori di paglia da giugno a novembre 2012”, secondo The Post. Si ritiene che questi donatori abbiano dato i contributi alla campagna di Obama a loro nome in modo che il denaro non potesse essere rintracciato a Low.

Secondo Utusan Malaysia, l’ispettore generale della polizia (IGP), Tan Sri Abdul Hamid Bador, ha confermato che il finanziere latitante si nasconde attualmente a Macao. L’IGP ha anche rivelato che Jho Low e i suoi familiari sono stati visti muoversi liberamente a Hong Kong e che si ritiene che il governo cinese stia fornendo loro protezione. Nonostante gli sforzi in corso per riportare Jho Low in Malesia, finora non c’è stata alcuna risposta positiva da parte della repubblica. Jho Low era stato precedentemente localizzato in Thailandia prima di entrare a Macao e, secondo quanto riferito, è fuggito in uno stato vicino dopo l’annuncio dei risultati delle elezioni generali del 14 °.

Michel è stato apparentemente pagato $ 70 milioni per la sua assistenza a Low. Di conseguenza, l’artista di Fugees sta ora affrontando 11 accuse penali per aver tentato di influenzare le amministrazioni Obama e Trump, secondo il rapporto. I pubblici ministeri hanno anche notato che l’artista è stato accusato di aver tentato di interferire con l’indagine di Trump su Low.

Madonna pro mass murderer

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Madonna ancora una volta fa parlare di sé.

Lo scorso anno, alla veneranda età di 64 anni, aveva dichiarato di essere gay e quindi si era unita ufficialmente alla sua amata comunità LGBTQ.

Il suo variegato curriculum è anche macchiato da gravi accuse, relative alla sua organizzazione Raising Malawi, per cui è stata accusata di traffico di bambini ed esperimenti sociali centrati sull’omosessualità e il transgender.

Questo personaggio, totalmente manovrato dall’élite dell’industria musicale, appoggia non solo l’ideologia gender ma si fa portavoce di un omicida, legittimando di fatto l’assassina di Nashville.

Pochi giorni fa infatti Madonna ha dichiarato che nel mese di dicembre 2023 aggiungerà la tappa di Nashville al suo Celebration Tour e che una parte del ricavato andrà in beneficenza non alle famiglie delle vittime del killer,  ma alle associazioni LGBTQ in solidarietà per il divieto di spettacoli con Drag Queen.

Una mossa disgustosa che ci fa capire come l’ideologia e la politica legata alla disforia di genere sia una pura strumentalizzazione pagata sulla pelle dei bambini e che sessualizzare i bambini fin dalla tenera età è in accordo con l’agenda che si sono prefissati.

Si giustifica il fatto che il 27 marzo una assassina transgender di nome di nome Audrey Heil si è fatta strada all’interno della Covenant School e ha ucciso sei persone (cristiani) tra cui tre bambini.

Mentre alcuni liberali hanno cercato di rendere la narrazione della sparatoria tutta incentrata sul controllo delle armi, molte voci di estrema sinistra hanno cercato di dipingere un’immagine simpatica dell’assassina e hanno affermato che in realtà l’intera comunità trans era sotto attacco, un sentimento che è stato poi ripetuto dall’amministrazione Biden, infatti lo stesso Joe Biden ha scherzato sulla sparatoria.

Tutto questo è stato gestito  come se si trattasse di omicidi politicamente motivati e se pensiamo che c’è dietro tutta una propaganda arcobaleno, Madonna sta incentivando l’ideologia gender in maniera contorta e malata.

Madonna ha dichiarato “L’oppressione delle persone LGBTQ+ non è solo inaccettabile e disumana; sta creando un ambiente non sicuro; rende l’America un posto pericoloso per i nostri cittadini più vulnerabili, in particolare le donne trans di colore. Inoltre, queste cosiddette leggi per proteggere i nostri figli sono infondate e patetiche. Chiunque abbia mezzo cervello sa di non scopare con una drag queen. Bob e io ci vediamo dal palco di Nashville, dove celebreremo la bellezza della comunità queer”

Questa retorica, quanto mai inopportuna applicata a una strage, che resta un fatto gravissimo, a prescindere da chi la compia, pare voler legittimare la comunità trans e innalzarla al di sopra della legge, in nome di presunte o reali discriminazioni subite, fino a giustificare persino l’omicidio di bambini innocenti, dipingendo l’assassina come una vittima e sottraendo dignità alle vere vittime e ai loro congiunti.

Trump in arresto!

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Arriva al tribunale di Manhattan prima dell’accusa

L’ex presidente Trump è arrivato in un tribunale di Manhattan dove comparirà martedì pomeriggio per essere accusato di accuse penali, un evento storico.

Sostenitori e critici dell’ex presidente hanno iniziato a radunarsi fuori dal tribunale all’inizio della giornata. Alcuni manifestanti anti-Trump hanno applaudito mentre entrava nell’edificio.

Un gran giurì di New York ha votato per incriminare Trump in relazione al suo presunto ruolo nel denaro silenzioso pagato durante la sua campagna presidenziale del 2016 alla star del cinema per adulti Stormy Daniels per mettere a tacere le sue accuse di una relazione, che Trump nega.

Trump dovrebbe tornare in Florida poco dopo il suo processo, previsto per le 2:15.

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NATO? O NAZI?

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I criminali di guerra nazisti sono diventati comandanti di alto livello nella NATO dopo la seconda guerra mondiale.

Per decenni ex nazisti e criminali di guerra tedeschi hanno servito ai più alti livelli della NATO. La maggior parte di loro erano nazisti altamente decorati, che in seguito servirono in posizioni di vertice nell’esercito tedesco occidentale, e furono successivamente promossi a servire come comandanti e capo di tutte le forze della NATO in Europa. Questo non è stato un evento unico, ma un fenomeno molto comune nell’Europa occidentale post-WW2 e specialmente nella Germania occidentale. I criminali di guerra nazisti e le persone che hanno sostenuto e aiutato Hitler a compiere l’olocausto e altri crimini di guerra, genocidi e crimini contro l’umanità non sono stati quasi mai processati per i loro crimini contro gli ebrei, i polacchi, i greci, i russi e il popolo europeo, ma invece sono stati installati in posizioni ai vertici nella NATO, nel governo della Germania occidentale, nell’esercito, nell’industria e nella società tedesca occidentale in generale.

Il più famoso di loro fu Adolf Heusinger, capo delle Operationsabteilung dal 1940 al 1944. In realtà era il capo dello staff di Hitler e aiutò a pianificare le invasioni naziste di Polonia, Norvegia, Danimarca e Francia. Fu promosso colonnello il 1º agosto 1940 e divenne capo dell’Operationsabteilung nell’ottobre 1940, rendendolo il numero tre nella gerarchia di pianificazione dell’esercito. Dopo la guerra questo criminale di guerra tedesco, l’uomo che aiutò Hitler a pianificare ed eseguire la sua invasione dei paesi vicini che portò direttamente alla morte di milioni di persone, non fu nemmeno processato, al contrario gli fu permesso di prendere il comando del nuovo esercito della Germania Ovest, la “Bundeswehr”. Nel 1961, Heusinger fu nominato Presidente del Comitato Militare della NATO (essenzialmente era il capo di stato maggiore della NATO). Ha servito in tale veste fino al 1964.

Heusinger era ben lungi dall’essere l’unico criminale di guerra nazista che in seguito avrebbe servito in una posizione di vertice nella NATO, ecco un riassunto di alcuni altri. Il generale Hans Speidel, un generale nazista che fu capo di stato maggiore di Erwin Rommel durante la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra prestò servizio nell’esercito della Germania occidentale e divenne comandante supremo delle forze di terra della NATO in Europa centrale dal 1957 al 1963.

Johannes Steinhoff, pilota da caccia della Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale e destinatario della Croce di Cavaliere di Ferro (la più alta onorificenza militare nazista), è stato Presidente del Comitato militare della NATO dal 1971 al 1974 (tra le altre posizioni della NATO in precedenza).

Johann von Kielmansegg (nella foto a sinistra nella prima immagine), ufficiale di stato maggiore dell’Alto Comando della Wehrmacht dal 1942 al 1944, è stato comandante in capo della NATO delle forze alleate dell’Europa centrale dal 1967 al 1968.

Ernst Ferber, maggiore della Wehrmacht e capo gruppo del dipartimento organizzativo del Comando supremo dell’esercito (Wehrmacht) dal 1943 al 1945 e destinatario della Croce di Ferro di 1° Classe, è stato comandante in capo della NATO delle forze alleate dell’Europa centrale dal 1973 al 1975.
Karl Schnell, capo batteria nella campagna occidentale nel 1940 e poi Primo Ufficiale di Stato Maggiore Generale del LXXVI Panzer Corps nel 1944 e destinatario della Croce di Ferro di 2° Classe, fu Comandante in Capo della NATO delle Forze Alleate dell’Europa Centrale dal 1975 al 1977.
Franz Joseph Schulze, tenente della riserva e capo della 3° batteria del reggimento 241 Tempesta e insignito della Croce di Cavaliere della Croce di Ferro nel 1944, è stato comandante in capo della NATO delle forze alleate dell’Europa centrale dal 1977 al 1979.
Ferdinand von Senger und Etterlin; Tenente della 24ª Divisione Panzer della 6ª Armata tedesca, partecipante alla battaglia di Stalingrado, aiutante dell’Alto Comando dell’Esercito e insignito della Croce tedesca in oro, è stato comandante in capo della NATO delle forze alleate dell’Europa centrale dal 1979 al 1983.

Qualcuno direbbe che alcune di queste persone erano solo ufficiali dell’esercito in un esercito professionale e non criminali di guerra. Tuttavia la Wehrmacht nazista non era solo un normale “esercito professionale”, era parte integrante della macchina di morte nazista tedesca che fu responsabile della morte di 14 milioni di civili e della distruzione dell’Europa e della Russia occidentale. Invece di affrontare un processo per la loro partecipazione ai crimini di guerra durante la WW2, sono diventati alti generali della NATO.

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IL PROCURATORE DI MANHATTAN CALA LE BRAGG

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I rappresentanti repubblicani della Camera stanno considerando di intraprendere un’azione senza precedenti contro Alvin Bragg, privandolo dell’immunità legale.

Il rappresentante Austin Scott (Repubblicani-Georgia) ha informato che i repubblicani della Camera stanno valutando la possibilità di togliere l’immunità ai procuratori se questi si impegnano in comportamenti scorretti, come la presentazione di accuse politicizzate.

Il legislatore georgiano ha osservato: “Penso che dovrete esaminare la cattiva condotta dei procuratori e se i procuratori in questo Paese debbano o meno essere esenti da responsabilità”.

Il presidente repubblicano della Camera, Kevin McCarthy (Repubblicani-California), ha lasciato intendere che i suoi colleghi stanno cercando un modo per ritenere responsabile il procuratore distrettuale democratico di Manhattan, Alvin Bragg, per la sua azione politica contro Donald Trump.

“Mentre [Alvin Bragg, procuratore di Manhattan] libera abitualmente criminali violenti per terrorizzare il pubblico, ha armato il nostro sacro sistema di giustizia contro il presidente Donald Trump.”

“Il popolo americano non tollererà questa ingiustizia e la Camera dei rappresentanti chiederà conto ad Alvin Bragg e del suo abuso di potere senza precedenti”, ha dichiarato il presidente McCarthy.

Il rappresentante Scott ha suggerito che i repubblicani dovrebbero prendere spunto dall’iniziativa di porre fine all’immunità qualificata degli agenti di polizia e ribaltare la situazione ponendo fine all’immunità dei pubblici ministeri politici.

“Questi procuratori liberali e di sinistra e i procuratori di George Soros vogliono togliere l’immunità agli agenti di polizia, ma vogliono mantenerla per loro stessi.
Vi garantisco che se questo procuratore non avesse avuto l’immunità per le sue azioni, non avrebbe presentato questa denuncia contro Donald Trump”.

Scott ha aggiunto che “forse dovremmo esaminare come un procuratore che abusa del suo potere, come ha fatto questo procuratore distrettuale di Manhattan, diventi personalmente responsabile e potenzialmente perseguibile per le sue azioni”.

Lo Stato della Georgia ha creato un quadro in cui i procuratori che operano al di fuori dei loro limiti possono essere esaminati dai loro pari e potenzialmente rimossi dall’incarico”.

Possiamo dedurre che da accusatore ad accusato il passo è breve, soprattutto se le motivazioni delle accuse mosse sono solo un escamotage per ostacolare la campagna elettorale di Trump, se non addirittura escluderlo dalla corsa presidenziale.

Trump: ammesse le telecamere in aula

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Il giudice di Manhattan decide di consentire alle telecamere di entrare in aula, l’ udienza diventa pubblica.

Il giudice Juan Merchan ha stabilito nella tarda serata di lunedì che permetterà a cinque fotografi di scattare foto per diversi minuti prima che l’accusa inizi formalmente martedì intorno alle 2:15 Eastern Time. Tuttavia, il giudice ha dichiarato che non saranno ammesse telecamere in aula.

“Che questa accusa implichi una questione di importanza monumentale non può essere contestato. Mai nella storia degli Stati Uniti un presidente in carica o un ex presidente è stato incriminato con accuse penali”, ha detto Merchan.

Il giudice ha detto che “aveva bisogno di bilanciare altri interessi” e che nessun dispositivo elettronico sarà consentito nelle aule di tribunale principali o traboccanti.

Trump è stato incriminato alla fine della scorsa settimana da un gran giurì di Manhattan in un caso che coinvolge il suo presunto ruolo nei pagamenti di denaro silenzioso alla star del cinema per adulti Stormy Daniels prima delle elezioni del 2016, presumibilmente per mantenere Daniels tranquillo su una relazione che i due hanno avuto nel 2006.

Diversi repubblicani si sono espressi a sostegno di Trump.

Il senatore repubblicano del Texas Ted Cruz ha risposto: “L’odio del Partito Democratico per Donald Trump non conosce limiti. La “sostanza” di questa persecuzione politica è spazzatura totale. Questo è completamente senza precedenti ed è un’escalation catastrofica nella militarizzazione del sistema giudiziario”.

Il senatore repubblicano del Missouri, Josh Hawley, ha dichiarato: “L’accusa di stasera contro Donald Trump non riguarda la legge. È una questione di potere. Potenza pura. È il Partito Democratico che dice alla nazione che non si fermerà davanti a nulla per controllare l’esito delle prossime elezioni presidenziali. È un assalto alla nostra democrazia, pura e semplice”.

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Nikki Haley, ex governatrice della Carolina del Sud e candidata presidenziale del GOP del 2024, ha twittato: “Da tutto ciò che ho visto da questo procuratore distrettuale di New York è che questo sarebbe qualcosa che farebbe per punti politici. Penso che quello che sappiamo è che, quando si entra in procedimenti politici come questo, si tratta più di vendetta che di giustizia”.

Il governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis ha dichiarato la scorsa settimana dopo l’annuncio dell’accusa che lo stato non avrebbe collaborato con alcuna richiesta di estradizione di Trump.

“La militarizzazione del sistema legale per far avanzare un’agenda politica capovolge lo stato di diritto. Non è americano. Il procuratore distrettuale di Manhattan ha costantemente piegato la legge per declassare i reati e scusare la cattiva condotta criminale. Eppure, ora sta forzando la legge per colpire un avversario politico. La Florida non assisterà in una richiesta di estradizione date le circostanze discutibili in discussione con questo procuratore di Manhattan sostenuto da Soros e la sua agenda politica “, ha detto.

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Il deputato repubblicano della Florida Matt Gaetz ha fornito un grande aggiornamento la scorsa settimana dopo aver avuto una telefonata con Trump.

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“Ci sveglieremo in un’America molto diversa perché non possiamo più avere autorità morale contro i dittatori che troverebbero sempre più facile incarcerare i loro rivali politici che competere contro di loro in elezioni libere ed eque. Ricordo che i miei colleghi democratici su Comey facevano commenti sprezzanti sulla Clinton prima delle elezioni. Questo deve suonare mille volte più forte per loro. Credo che ci siano azioni federali in gioco che il Congresso degli Stati Uniti sta per valutare”, ha aggiunto Gaetz.

“Non vogliamo risolvere le differenze attraverso la violenza, ma il Partito comunista cinese può pagare ogni grifter, ma Donald Trump non può pagare Stormy Daniels senza una disputa legale. C’è un elemento legale che non è soddisfatto da alcuna prova. Dovrebbero dimostrare che Donald Trump non avrebbe altra ragione che le elezioni per cercare di risolvere questo problema con Stormy Daniels privatamente e al di fuori della sfera pubblica. Penso che una mozione di licenziamento avverrà dopo. Se mai questo dovesse essere provato, non potresti farlo a Manhattan. Vedresti un cambio di sede nello stato di New York. Forse è l’unico posto in cui Donald Trump potrebbe ottenere un processo equo. Mi aspetto che questo sarà risolto ben prima da qualsiasi tribunale che esamini il modo in cui la legge viene torturata in assenza di qualsiasi accusa che sarebbe mantenibile contro qualsiasi essere umano sul Pianeta Terra diverso da Donald Trump e contro Trump è chiaramente politico “, ha concluso.