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MATERNITÀ SURROGATA

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Maternità surrogata

Poter creare una famiglia è una cosa che molte persone danno per scontata. Ma per altri è un sogno che non possono realizzare senza un aiuto e, in un numero crescente di casi, questo aiuto è la maternità surrogata.

Se una coppia non può avere un bambino perché ha problemi di fertilità, la maternità surrogata può essere l’unica opzione, se altre vie come la fecondazione in vitro sono fallite o non sono possibili.

IL MERCATO DEI BAMBINI È LA DERIVA DELL’UMANITA’

Qualche tempo fa la notizia che ha invaso tutti i social del “pantone colori” per scegliere la tonalità del colore della pelle del bimbo che si vuole mettere in cantiere con la pratica della maternità surrogata.

Questa volta è un’agenzia californiana a proporre la realizzazione del “sogno” della genitorialità al di là di ogni regola della natura, soddisfacendo tutti i capricci dei richiedenti.

E che costi…

L’utero in affitto è un business che muove centinaia di milioni.

L’Ucraina è il mercato per eccellenza, la fabbrica europea più efficiente in assoluto , tant’è che produce migliaia di bambini all’anno, o almeno è stato così finché non è iniziata la guerra che ha decisamente destabilizzato la piazza.

Un vero e proprio mercato con tanto di cifre per indicare prezzi, tempi e modalità, e sconti tant’è che a novembre 2021 l’industria dell’utero in affitto ha proposto il “black-Friday” promuovendo pacchetti “soggiorno/prenotazione bambino”.

Nemmeno Amazon arriverebbe a tanto!

È ormai inconfutabile, a meno che non si voglia negare l’evidenza a tutti i costi, che la prassi della gravidanza su commissione è una vera e propria operazione economico-finanziaria ed in quanto tale ha 4 caratteristiche: domanda – offerta – merce – prezzo di scambio.

Ma in questo caso la merce sono i bambini.

La Biotexcom a febbraio dell’anno scorso ha dovuto pubblicare un video per dimostrare che il “prodotto” in partenza era al sicuro per rassicurare gli acquirenti, di certo non ha aiutato la notizia che annunciava il Presidente Putin avrebbe liberato le donne ucraine schiavizzate dai capricci delle coppie gay occidentali.

Si aggiunga che l’organizzazione del business, come tutte le grandi operazioni economico-finanziarie, si è strutturata nel tempo; la Canadian Medical Care per esempio, ha implementato una rete pianificata che si occupa di ogni sfaccettatura e di ogni possibile imprevisto: tentativi illimitati, spese legale, prezzi contenuti, ecc, ma ha pensato anche ramificare i suoi contatti e quindi i profitti partendo dal Canada per arrivare fino in Italia.

Insomma, una vera e propria società per azioni con il solo scopo dei profitti, che poi sia a discapito di donne in difficoltà e di anime innocenti poco importa.

Quindi, perché dovrebbe lasciare perplessi ciò che sta accadendo se si aggiunge che, prima a Parigi e poi a Milano, è stata realizzata la mostra-mercato della vita umana “Désire enfant”, dove i partecipanti erano le aziende specializzate in affitto di grembi materni e compravendita di embrioni, nulla di diverso da oggettistica o abbigliamento.

E non dovrebbe nemmeno lasciare stupiti che una coppia che ha speso dei soldi per avere un figlio con questi presupposti arrivi, ad un certo punto, a pensare che quel figlio non lo vuole più come hanno fatto i “genitori” italiani che hanno abbandonato la tanto adorata e desiderata bambina alla tata a Kiev che dopo un anno, quando lo stipendio non è più arrivato, si è rivolta al consolato italiano che, accertata la volontà dei due di non voler più prendere la piccola, l’ha portata in Italia e l’ha affidata ad una famiglia vera.

Forse non avrebbero avuto la stessa leggerezza con il cagnolino preso in canile.

Quindi perché sorprenderci se la Gestlife, società spagnola, propone un’assicurazione esclusiva ai suoi clienti: «garanzia di riavvio del programma in caso di decesso del bambino». Se il bimbo ordinato dovesse morire entro il settimo mese e fino al ventesimo dopo la 36esima settimana la società farà ripartire il progetto senza alcun costo.

In Italia la pratica è illegale eppure ultimamente se ne sente parlare sempre di più.

Negli ultimi mesi i bambini sono oggetto di grandi polemiche, da quelle su “genitore 1 e 2” a quelle circa la registrazione dei bimbi nati con l’utero in affitto all’estero e poi portati qui dalle coppie omosessuali. Il sindaco di Milano è stato fermato dalla Procura e lui, di tutta risposta, ha chiesto all’Europa di intervenire affinché costringa il parlamento italiano a decidere in materia.

Ma l’attuale ministro per la Famiglia Eugenia Roccella ha chiaramente affermato che non esiste nessun vuoto normativo, non c’è nulla su cui legiferare: in Italia la pratica è vietata, verrà perseguito chiunque ricorrerà alla maternità surrogata anche all’estero e per quanto riguarda le registrazioni afferma che la Cassazione dà tutte le indicazioni necessarie per l’adozione speciale alla quale il padre biologico può fare riferimento.

Se si arriva a realizzare i passi fatti dalla narrativa negli ultimi 3 anni non si può non capire che aver raggiunto il punto in cui i bambini si possono scegliere per colore della pelle, degli occhi e dei capelli come gli optional dell’auto quando si va al concessionario, è la naturale evoluzione delle cose.

Ma non basta fermarsi a questa consapevolezza, è necessario il passo successivo e chiedersi perché.

Per arrivare alla motivazione reale però bisogna guardare come questa nuova “necessità” è diventata così prepotente, urgente.

Semplice, la modalità è sempre la stessa: si inizia a parlare di qualcosa che è inaccettabile con toni persuasivi, la conversazione si sposta piano piano, lentamente, lungo step preconfezionati che servono a far diventare l’inconcepibile ammissibile usando prospettive per le quali il cambiamento che si propone è per il bene della comunità, di tutti. È a quel punto che si punta alle emozioni delle persone, di solito con i due concetti più inflazionati degli ultimi anni: il diritto all’uguaglianza e l’inclusione.

Et voilà la finestra di Overton è spalancata!

E’ già svelato il prossimo punto di arrivo: la donazione gestionale di tutto il corpo.

Secondo questa nuova “tecnica”, persone che donato tutto il loro corpo diverrebbero delle incubatrici umani dopo la morte.

Ma qual è lo scopo finale? Perché questa lunga scalinata? Verso cosa?

Perché si spinge l’aborto ad ogni costo, senza alcun limite da una parte e dall’altra si tenta di creare vita in ogni modo tranne che nell’unico previsto da madre natura?

L’utero in affitto non è solo un modo per soddisfare l’ego di persone superficiali, insieme a alla maternità surrogata si stanno sviluppando tutta una serie di pratiche che portano alla creazione di esseri umani artificialmente, basti pensare alla fecondazione in vitro, all’utero artificiale all’ectogenesi.

Tutto riassumibile in una sola parola: TRANSUMANESIMO

Qui di seguito i pro e i contro che si possono evidenziare dalla maternità surrogata in modo del tutto neutrale.


Introduzione rapida: i tipi di maternità surrogata

Le informazioni che troverete in questo paragrafo hanno lo scopo di mettervi nella condizione di farvi la vostra personale idea a tale riguardo.

Esistono diversi tipi di maternità surrogata, alcuni si riferiscono alle circostanze genetiche mentre altri ai tipi di accordi tra le parti (è evidente che qui l’obiettivo è il denaro).

Due i tipi di maternità surrogata:

  • Maternità surrogata genetica o maternità surrogata parziale: questo è il tipo più comune di maternità surrogata. Qui l’ovulo della madre surrogata viene fecondato dallo sperma dell’uomo che può essere il padre o un donatore. In questo modo la madre surrogata è la madre biologica del bambino che porta in grembo.
  • Maternità surrogata totale o completa: si ha quando la madre surrogata non cede i suoi ovuli ma si limita a portare avanti la gravidanza dopo che le viene impiantato nell’utero un embrione generato in vitro, che può essere imparentato geneticamente con i genitori committenti o provenire da una donatrice.

Due i “caratteri” noti della maternità surrogata:

  • Maternità surrogata altruistica: la madre surrogata non viene pagata per il suo “servizio”. Ella “offre il suo grembo” come atto di “altruismo”. Spesso esiste un legame tra la madre surrogata e la coppia in attesa. In genere la madre surrogata è un’amica o una parente.
  • Maternità surrogata commerciale: la madre surrogata riceve un compenso per portare in grembo il bambino. Spesso c’è una parte mediatrice (un’agenzia di maternità surrogata che si occupa di tutti gli accordi pratici per la coppia committente: trovare una madre surrogata adatta e sbrigare le pratiche burocratiche, ecc).

Come si svolge la procedura?

Affinché una madre surrogata possa partorire e dare alla luce un bambino, occorre la fecondazione in vitro (IVF) . Un processo complesso con diverse fasi.

In primo luogo, la madre biologica, di cui si utilizza il materiale genetico, viene sottoposta a stimolazione di super-Ovulazione per ottenere una risposta ovarica multifattoriale: in questo caso, non cresce un solo follicolo come di consueto, ma molti. A questo scopo vengono utilizzate speciali gonadotropine. Si tratta essenzialmente degli stessi ormoni normalmente prodotti da ogni donna su base mensile, ma somministrati in una concentrazione maggiore.
Per ottenere le cellule germinali femminili si esegue il prelievo del follicolo in regime ambulatoriale.

La fase successiva – la coltivazione dell’embrione – si svolge in laboratorio. Le cellule ottenute vengono fecondate mediante FIV o ICSI e l’embrione viene osservato per vedere come si sviluppa. Se tutto va bene, l’embrione più vitale, o di qualità, viene trasferito nell’utero della madre surrogata.

La fase finale è il supporto post-trasferimento, durante il quale la gravidanza viene monitorata. In media ci vogliono 14-15 giorni, dopo questo periodo si può dire se la gravidanza è arrivata o meno, e se c’è una gravidanza al 20-21° giorno dopo il trasferimento si può determinare la presenza del sacco gestazionale nella cavità uterina.

Succede che si ottengano diversi embrioni di qualità in una sola volta, e allora è possibile congelare quelli “extra”. Oggi le cliniche specializzate in ART offrono servizi di crioconservazione (conservazione del materiale genetico). Inoltre, è possibile congelare sia le cellule germinali che gli embrioni; questi ultimi sopravvivono meglio alla crioconservazione e possono essere conservati per decenni.

Durante la FIV, ai futuri genitori viene spesso proposto di sottoporre gli embrioni a test genetici pre-impianto, grazie ai quali è possibile individuare anomalie cromosomiche.

Il numero di cromosomi viene contato mediante NGS (next generation sequencing). Intorno al quinto giorno di vita dell’embrione, vengono prelevate cellule dallo strato più esterno, il trofoectoderma, che andranno a costituire la placenta, le membrane fetali e altre strutture accessorie. Il DNA delle cellule ottenute viene sequenziato per vedere se la composizione cromosomica dell’embrione differisce dal valore di riferimento.

Con questo screening è possibile individuare con un alto grado di certezza altre mutazioni ereditate. Tuttavia, non è possibile escludere completamente le anomalie, poiché alcune mutazioni si verificano de novo, cioè compaiono direttamente nelle cellule germinali. Il semplice prelievo di sangue da una vena e l’isolamento del DNA, senza sapere in anticipo dove cercare l’errore, non può essere rilevabile senza un kit diagnostico aggiuntivo.


La discussione circa i pro e i contro: l’etica della maternità surrogata.

Ogni volta che qualcuno menziona l’argomento si scatenano enormi ondate di potenti emozioni sia per chi è pro che per chi è contro.

La maternità surrogata si trova in bilico sul filo dell’etica. La questione nasce perché si “sporca” il concetto “sacro” della riproduzione con l’avere figli come lavoro stipendiato. Molti ritengono che queste due prospettive non possano assolutamente coincidere.

La voce dei “pro”:

1- Soddisfare il desiderio profondo di una famiglia
Oggi la percentuale delle coppie infertili supera il 20%, per svariati motivi.Per le coppie che sognano di avere un figlio proprio, l’infertilità è frustrante e stressante.
Avere figli e realizzare il desiderio di una famiglia con l’aiuto di una madre surrogata è quindi una possibilità per realizzare quel sogno.

2- L’adozione non è così facile
Contrariamente alla logica del buon senso per cui, essendoci molti bambini che hanno bisogno di una casa, l’adozione dovrebbe essere l’opzione ovvia, ottenere il permesso di adottare un bambino è difficile e richiede molto tempo.
L’intero processo burocratico, le valutazioni psicologiche, la lista d’attesa, ecc. possono richiedere molti anni.

3- Le madri surrogate sono consapevoli della loro scelta
In circostanze normali, le madri surrogate sono consapevoli delle implicazioni della loro decisione. Sono ben informate e sono“pagate”.
Molte di queste donne vive un’esperienza positiva e trae soddisfazione da quello che percepisce come un gesto altruistico (anche se dietro compenso), nei Paesi dove viene regolamentato.

4- Evitare complicazioni
Per alcune donne che si rifiutano di partorire a causa della tossicosi gravidica, del congedo di maternità, dell’impossibilità di viaggiare, di fare sport, nonché del completo rifiuto delle bevande alcoliche è l’unica scelta disponibile per creare una famiglia propria.

5- La possibilità di avere un bimbo per tutti
Anche coppie omosessuali hanno così la possibilità di creare una famiglia pagando per la maternità surrogata.

La voce dei “contro” per la maternità surrogata:

1- La maternità surrogata è paragonabile alla prostituzione
Una tipica obiezione all’utero in affitto (commerciale) è quella di paragonare gli aspetti fisici della maternità surrogata a una forma di prostituzione: si può pensare che le donne vendano servizi fisici, intimi, corporei. Vendono il loro corpo e la loro funzione per denaro!


2- La maternità surrogata è una forma di lavoro alienato
Questa obiezione prende in prestito la sua logica dalla filosofia del lavoro alienato di Hegel.
Qual è il problema del lavoro alienato? Molte persone lavorano e non sono emotivamente legate al “prodotto” del loro lavoro o al processo lavorativo.
La differenza con la maternità surrogata è che stiamo parlando di un lavoro fisico di riproduzione.
La riproduzione è qualcosa che secondo molti appartiene alla sfera privata e dovrebbe essere circondata da rispetto e attaccamento emotivo.
Secondo le persone contrarie alla maternità surrogata, le capacità riproduttive delle donne non dovrebbero essere utilizzate come lavoro fisico (sfruttate come incubatricisu ordinazione) e lo status di un bambino non dovrebbe essere relegato a quello di una merce.


3- La maternità surrogata trasforma i bambini in merce
Durante la gravidanza una donna dovrebbe legarsi al suo bambino non ancora nato. I contro sostengono che la maternità surrogata impedisce alla madre di formare un legame naturale con il suo bambino e quindi la costringe a distaccarsi emotivamente dalla gravidanza.
Normalmente il bambino è l’obiettivo finale di una gravidanza. Per la madre surrogata il bambino diventa un mezzo (diverso dall’obiettivo), per ottenere qualcos’altro, cioè il denaro.
Quando il bambino diventa un mezzo, il bambino viene mercificato.
Ci sono molti orfani i cui genitori sono morti o non ci sono per vari motivi.
Molti ritengono che sia un dovere morale prendersi cura prima di questi bambini.


4- La maternità surrogata è solo per i ricchi
La pratica dell’utero in affitto può essere molto costosa, non è un’opzione per chi ha poche possibilità economiche infatti molte coppie committenti non sono ricche nel senso tradizionale del termine, ma di classe media o medio-alta.
Le madri surrogate invece appartengono a ceti sociali bassi e quindi un’argomentazione tipica è: “I ricchi sfruttano i poveri!”.

5- Si sfruttano le donne dei Paesi meno benestanti come incubatrici
Contrariamente a molti Paesi occidentali, la maternità surrogata commerciale è legale in alcuni Paesi dell’est e molte donne hanno scelto di diventare madri surrogate per coppie occidentali.
Il motivo tipico per cui le coppie scelgono le madri surrogate dell’est rispetto a quelle occidentali è che sono più economiche.


Rischi di fecondazione in vitro e maternità surrogata

La fecondazione in vitro viene eseguita da oltre 40 anni. I medici ritengono che ricorrere alla fecondazione in vitro senza particolari esigenze non sia molto ragionevole, anche se l’idea di congelare le cellule germinali per partorire in futuro sembra allettante per molti nel mondo moderno.

Allo stesso tempo, gli scienziati continuano a studiare le insidie ​​​​della fecondazione in vitro. Molte paure sono associate a un potenziale rischio per il corpo femminile. Gli studi ad oggi non mostrano una relazione tra fecondazione in vitro e aumento del rischio di cancro, ma la questione continua ad essere studiata.

Si parla poco e malvolentieri dei rischi che posso emergere per la salute dei bimbi creati tramite la fecondazione in vitro (IVF) ma è secondo noi un punto cruciale.

Dato il sempre più elevato numero di richieste  qualsiasi potenziale problema di salute della prole indotto dalla FIV sarebbe rilevante, sia dal punto di vista medico che sociale. I nuovi studi di un gruppo di lavoro svizzero (1, 2) sulle alterazioni funzionali del sistema cardiovascolare hanno attirato l’attenzione dei media internazionali e hanno scatenato un dibattito tra gli addetti ai lavori sui rischi per la salute delle terapie di fecondazione in vitro. Le modifiche epigenetiche sono state proposte come uno dei meccanismi alla base delle alterazioni cardiovascolari riportate, che sembrano essere di natura materna e paterna, ma possono anche essere innescate dal trattamento di FIV.
Lo studio molto dettagliato del “giornale medico tedesco” rivela diversi problemi a riguardo dei danni ma uno in particolare dovrebbe far pensare e riguarda lo sviluppo cognitivo del bimbo:

Rumbold, Moore, Withrow et al.hanno condotto una revisione sistematica comprendente 7 studi sullo sviluppo cognitivo dei bambini sottoposti a FIV…. I diversi studi hanno confrontato bambini concepiti con FIV con bambini concepiti con FIV/ICSI. Lo studio ha mostrato un aumento significativo del rischio di deterioramento cognitivo nei bambini FIV/ICSI. Un altro studio ha rilevato che il quoziente di intelligenza è in media di 3 punti inferiore nei bambini.

Inoltre…

Catford McLachlan, O'Bryan, etHalliday sono giunti a una conclusione simile in una revisione sistematica incentrata sulla salute psicosociale nei bambini FIV senza e con fecondazione ICSI. Lo sviluppo neurologico dei bambini di età compresa tra due mesi e 7,5 anni è stato monitorato in 22 studi. Quattordici studi hanno utilizzato bambini concepitispontaneamente. La progenie concepita con ICSI sembrava essere ad aumentato rischio di deterioramento cognitivo (5 studi su 14) e autismo (2 studi).

La fecondazione in vitro è associata a un aumento del rischio per la salute della prole sotto forma di malformazioni, disturbi funzionali e con un esito periparto peggiore. Ciò è probabilmente causato da fattori parentali, ma anche da fattori legati alla tecnologia di fecondazione in vitro utilizzata. Anche se alcuni di questi rischi sono diminuiti nel corso degli anni, si può ancora ipotizzare un aumento del rischio per la salute.

Altri studi sulla salute dei bambini nati attraverso la fecondazione in vitro dimostrano che ci sono prove che alcune malattie molto rare sono più comuni in loro, in particolare quelle associate a un imprinting genico alterato (quando qualcosa va storto con le proteine ​​​​regolatrici).


Pensiero per uno spunto di discussione e riflessione.

L’essere umano è abituato ad appagare i propri desideri semplicemente pagando perché tutto ha un prezzo e può esser anche giusto se si parla di scarpe, ma per coloro che vedono la vita come percorso formativo di un SÉ superiore e “credono”  nell’esistenza sottile Divina ( non intendiamo religione che sia chiaro) sarà necessario porsi delle domande precise.
Non può essere che il nostro attuale percorso terreno sia programmato in tale senso? Ovvero che se in QUEL momento non si riesce ad avere figli, non sia un caso?

Chi lo dice invece che non sia proprio così perché non ci sono le condizioni giuste in quel momento?

Dove poniamo il limite dell’appagamento del nostro VOLERE? A discapito di chi?
Siamo esseri composti da una parte biologica ed una parte sottile, il percorso della vita ci insegna molto, basta volerlo vedere guardando dalla prospettiva giusta. A volte ci accadono cose per cui ci si rammarica, ma se riusciamo ad accettare a dare il giusto peso alle cose per ciò che sono, si può trasformare una delusione  in un ringraziamento.
Ogni momento della nostra vita, indipendentemente dall’argomento trattato in questo articolo, può esser vissuto nella maniera opposta al vissuto perché È SOLO UNA QUESTIONE DI PROSPETTIVA.


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L’ avvocato Tom Crist, distrugge il caso di Bragg contro Trump.

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Dice che Bragg “sta sognando” con un’assurda teoria legale

Tom Crist, un avvocato, ha scritto una difesa di Donald Trump e ha bollato il caso della DA di Manhattan contro di lui come “sbagliato” sulla legge e contraddittorio nei suoi presunti fatti in un articolo su The Federalist. La base generale dell’articolo è che qualsiasi persona ragionevole dovrebbe trovare che gli Statuti di Prescrizione, contrariamente a quanto affermato da Alvin Bragg, sono passati a spingere un caso del genere contro l’ex presidente e che il signor Bragg non ha alcun caso in generale.

Il signor Crist ha criticato l’ufficio della DA per aver controllato “alcune delle loro conoscenze di base della legge alla porta” nel suo pezzo. Ha osservato che lo Statuto delle limitazioni di New York sostiene che i reati minori devono essere perseguiti entro 2 anni e i crimini entro 5 anni. Il caso contro Trump sta elevando un presunto reato minore a un crimine al fine di realizzare “il sogno febbrile della sinistra per Trump” di incarcerare il repubblicano. Crist elenca quindi tutte le agenzie governative dalla Commissione elettorale federale ai procuratori federali che hanno passato la possibilità di accusare Trump di tali crimini. Tuttavia, Bragg che accusa Trump nel 2023 è un problema dato che sono trascorsi più di 5 anni dal 2016 (o 2017).

Crist ha poi chiesto come Bragg possa aggirare questo fatto. Bragg potrebbe sostenere che il tempo trascorso da Trump alla Casa Bianca a Washington DC e il suo cambio di residenza in Florida nel 2019 hanno significato che lo statuto può essere esteso. Crist scrive che “questo è sognare e si basa solo su una parte dello statuto ignorando il resto. La legge di New York, infatti, affronta questo concetto nelle sue regole di procedura penale, che prevedono che se l’imputato era “continuamente al di fuori” dello stato o “il luogo in cui si trovava l’imputato era continuamente sconosciuto e continuamente indeterminabile dall’esercizio della ragionevole diligenza”, il tempo per lo stato di presentare accuse contro una persona può essere esteso.

Giudice sul caso di accusa di Trump Le donazioni della campagna democratica erano affermazioni “illegali” del commentatore conservatore

In effetti, solo se Trump fosse fuggito da Manhattan, avesse evitato l’estradizione fino alla scadenza dello Statuto di Prescrizione rimanendo continuamente fuori da Manhattan, e poi fosse tornato a Manhattan, Bragg avrebbe avuto un caso per estendere la tempistica per incriminare Trump. Eppure, come ha giustamente sostenuto Crist, “Lui [Trump] non si nascondeva da nessuno. Non è sfuggito a Bragg… Trump ha visitato regolarmente New York City negli ultimi anni e mantiene almeno una casa e beni aziendali lì. Se Bragg non è riuscito a capire dove fosse Trump dal 2016 al 2022, avrebbe problemi più grandi di questa debole accusa”.Crede che Trump si libererà da questa accusa?*SÌNoE-mail*Questo sondaggio ti dà accesso gratuito alla nostra newsletter politica premium. Annulla l’iscrizione in qualsiasi momento.

L’avvocato ha aggiunto che “sulla base della cronologia di Bragg nell’accusa che ha preparato, le accuse che ha conferito contro Trump sono prescritte senza alcuna base di margine di manovra”.

Crist ha osservato che la teoria di Bragg secondo cui “la frode contabile ha influenzato le elezioni del 2016” è assurda dato che “l’accusa sostiene che l’inserimento fraudolento del libro mastro è avvenuto nel 2017, dopo le elezioni. Una persona non può influenzare retroattivamente un’elezione”.

Il signor Crist ha rivelato che Bragg è stato catturato dalle sue stesse contraddizioni. “Da un lato, Bragg ha sostenuto un’accusa di fatto indimostrabile (un’interferenza post-elettorale, elettorale) per cercare di raggiungere un limite di tempo più favorevole per le accuse. Dall’altro, ha accusato crimini che sono chiaramente prescritti in base alla cronologia che ha scritto e pubblicato. In entrambi i casi, perde malamente. Il tira e molla sta facendo a pezzi l’accusa di Bragg, non lasciandogli nulla su cui procedere”, ha scritto l’avvocato.

L’incriminazione di Trump e la possibile condanna per accuse così deboli sono simboliche di “un doppio sistema giudiziario controllato dalla sinistra”. Un giudice onesto dato questo insieme di fatti non dovrebbe avere problemi a respingere il caso. Resta purtroppo da vedere se la giustizia onesta può prevalere.

La corsa all’intelligenza artificiale

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Ho scritto qui: https://truereport.net/non-aver-paura-dellagi/ la mia visione su questa paura per l’intelligenza artificiale.

Adesso sembra che sia in atto una vera e propria gara tra le nazioni, per stabilire chi per prima, riuscirà a controllare questa tecnologia ed alcune persone sono contrarie a ritardare l’IA perché potrebbe far sì che la Cina (o qualcun altro) vinca tale gara, ma supponiamo che questa sia solo una normale tecnologia trasformativa, non più importante dell’elettricità, delle automobili, o dei computer.

Chi ha vinto la gara dell’elettricità?

Forse Thomas Edison, ma questo non ha fatto sì che i suoi discendenti governassero il mondo come imperatori, o rendessero Menlo Park una seconda Roma.

Non ha nemmeno avvantaggiato particolarmente l’America.

Edison si è arricchito personalmente, l’equilibrio generale del potere non è cambiato e oggi tutti i paesi sviluppati hanno l’elettricità.

Chi ha vinto la gara automobilistica?

Karl Benz? Henry Ford? Ci sono stati molti passaggi tra il primo prototipo di arresto e l’adozione diffusa.

Benz e Ford si sono arricchiti personalmente, le loro aziende rimangono influenti ancora oggi e Mannheim e Detroit rimangono importanti centri di produzione automobilistica, ma altre aziende, come Toyota e Tesla sono ugualmente importanti. L’equilibrio generale del potere non è cambiato e oggi, tutti i paesi sviluppati, hanno automobili.

Chi ha vinto la gara del computer?

Charles Babbage? Alan Turing? John von Neumann? Steve Jobs? Bill Gates?

Ancora una volta, è stato un lungo percorso di miglioramenti incrementali. Jobs e Gates sono diventati ricchi e le loro città d’origine sono grandi centri tecnologici, ma altre persone sono diventate ancora più ricche e ora, per qualche motivo, il centro mondiale di produzione di chip è a Taiwan.

L’equilibrio generale del potere non è cambiato (tranne forse durante una breve finestra in cui le bombe hanno distrutto Enigma) e oggi tutti i paesi sviluppati hanno i computer.

Le gare più importanti si sono svolte per specifiche tecnologie militari, durante le guerre. La più famosa: gli Stati Uniti hanno vinto la corsa per le armi nucleari.

I nemici dell’America le hanno ottenute poco dopo, ma il breve momento di dominio, è stato sufficiente per vincere la seconda guerra mondiale.

Forse, in un certo senso, gli inglesi hanno vinto una gara per il radar, anche se non era una vera e propria gara, poichè l’Asse lo sapeva e stava gareggiando per ottenerlo per primo.

Forse, in un certo senso, i paesi gareggiano per ottenere aerei da combattimento, carri armati, satelliti, ecc. migliori rispetto a quelli dei loro rivali, ma i comuni mortali non si preoccupano di queste cose.

Nessuna parte della politica automobilistica degli Stati Uniti si basa sulla vittoria della corsa automobilistica contro la Cina, in un certo senso, dove la ricerca e lo sviluppo di auto di consumo influirà sui carri armati e i nostri rischi militari saranno lasciati indietro.

Penso che alcune persone sentano i transumanisti parlare di una “razza AI” e lo ripetano senza pensare, senza chiedersi a quali presupposti li impegni.

I transumanisti parlano di vincere una gara di IA per due motivi.

In primo luogo, perché se credi che, ad un certo punto, l’IA non allineata potrebbe distruggere l’umanità, è importante allinearla prima che arrivi a quel punto. Le aziende che si preoccupano dell’allineamento potrebbero gareggiare per raggiungere quel punto, prima delle aziende che non se ne preoccupano.

In questo momento è tutto accademico, perché nessuno sa come farlo, ma se qualcuno lo capisse, vorremmo che quelle persone vincessero la gara.

In secondo luogo, perché alcuni transumanisti pensano che l’IA potrebbe causare una singolarità tecnologica che accelera i prossimi millenni di progressi, in pochi anni.

In una singolarità tecnologica più graduale (a volte chiamata “decollo lento“) c’è qualche incentivo a gareggiare.

Paul Christiano ha definito un decollo lento come uno in cui l’IA accelera la crescita così velocemente, che il PIL raddoppia ogni quattro anni (quindi il 20% di crescita su base annua).

Questo è più veloce di quanto qualsiasi paese abbia mai raggiunto nella vita reale, così veloce che la ricchezza aumenterebbe di 100 volte, nel corso di una generazione.

La Cina è, attualmente, circa 2 anni indietro rispetto agli Stati Uniti nell’IA. Se fossero ancora indietro di due anni quando si verifica un decollo lento, gli Stati Uniti otterrebbero un vantaggio del PIL del ~ 40%.

Questo non è sufficiente per vincere automaticamente qualsiasi conflitto (la Russia ha un vantaggio del PIL 10 volte superiore sull’Ucraina; l’India ha un vantaggio del PIL di 10 volte rispetto al Pakistan). È un grosso problema, ma probabilmente ancora presente in un mondo multipolare.

I mondi a decollo lento hanno gare, ma non sono determinanti.

Un caso in cui perdere una gara di IA è fatale, è in quello che i transumanisti chiamano un decollo veloce, dove l’IA accelera millenni di normali progressi tecnologici, in mesi, settimane, o addirittura giorni. Questo, probabilmente, accade solo se l’IA super-intelligente può capire come migliorare la propria intelligenza in un ciclo di feedback critico.

Sono piuttosto scettico su questi scenari, nell’attuale paradigma dell’intelligenza artificiale, dove l’elaborazione è spesso la risorsa limitante, ma altre persone non sono d’accordo. In un rapido decollo, potrebbe essere che tu vada a dormire con la Cina arretrata di sei mesi rispetto agli Stati Uniti e ti svegli la mattina dopo con la Cina che ha: fusione, nanotecnologia e astronavi.

Ricordiamo la corsa alle armi nucleari perché sono una tecnologia binaria: o le hai, o non le hai.

Quando gli Stati Uniti inventarono i bombardieri stealth, i loro nemici avevano aerei leggermente peggiori, che erano leggermente meno invisibili, ma quando gli Stati Uniti inventarono le armi nucleari, i loro nemici erano bloccati con bombe normali.

Non esiste una bomba atomica leggermente peggiore, che possa distruggere solo mezza città. Ovunque, al di fuori degli scenari transumanisti più estremi, l’IA è più simile al bombardiere stealth.

Potresti avere GPT-3, GPT-4, qualche GPT-5 futuro, ma un divario di due anni significa che hai delle IA leggermente peggiori, non che tu non abbia affatto un’IA.

L’unico caso in cui c’è un singolo punto critico, in cui, o hai l’IA trasformativa o niente, è nello scenario di decollo duro, in cui a una certa soglia, l’IA si auto-migliora ricorsivamente all’infinito. Se qualcuno raggiunge questa soglia prima di te, allora hai perso una gara!

Tutti quelli che conosco che credono nei decolli veloci sono condannati.

Non c’è modo di andare a dormire con un’IA normale (solo leggermente superiore al livello umano) svegliarsi con un’IA che ha poteri divini che sta ancora facendo quello che vuoi.

Non hai alcuna possibilità di eseguire il debug dell’IA al livello N e prepararla per il livello N + 1.

Si salta direttamente dal livello N al livello N + 1.000.000. L’IA riscrive radicalmente il suo codice molte volte in una sola notte. Sei piuttosto condannato.

Se non credete in folli scenari di fantascienza come questi, bene, ma allora perché siete così sicuri che sia fondamentale vincere la gara dell’IA?

Se siete sicuri che questo genere di cose non accadrà, allora dovreste trattare l’IA come l’elettricità, le automobili, o i bombardieri stealth.

Potrebbe far pendere l’ago della bilancia di una guerra mal programmata, ma altrimenti, puoi semplicemente rubare la tecnologia e recuperare il ritardo.

Sto insistendo su questo punto perché molte persone vogliono avere entrambe le cose.

Dicono che non dovremmo preoccuparci dell’allineamento, perché l’IA sarà solo un’altra tecnologia, ma anche, che non possiamo non preoccuparci dell’allineamento, perché sarebbe un ritardo inaccettabile dato che dobbiamo vincere la gara dell’IA.

Se l’intelligenza artificiale è solo un’altra tecnologia, non dobbiamo preoccuparci di questo!

E negli scenari in cui devi vincere le gare, vuoi davvero preoccuparti dell’allineamento?

Carne sintetica? No grazie

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Già al forum di Davos era partita la raccomandazione, da parte dei governi, di avviare la commercializzazione di prodotti alimentari di nuova concezione, come la farina di insetti e la carne sintetica.

La conferma ora arriva dalle parole di Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, che dice “Big Pharma vuole imporre una dieta unica a tutta l’umanità. Con la bistecca in provetta rischiamo una batosta economica e la produzione della carne sintetica inquina più degli allevamenti”

Parole ancora più significative se si pensa che dietro alle multinazionali della carne sintetica c’è il filantropo senza scrupoli Bill Gates che, come per i sieri genici, ha investito in un’azienda di carne coltivata in laboratorio.

Ma come nasce la carne sintetica?

Viene coltivata in laboratorio attraverso un processo di coltura: tramite una biopsia viene prelevata da un animale vivo una porzione di muscolo, vengono separate le cellule staminali dalle cellule muscolari e queste cellule staminali sono coltivate in un mezzo che fornisce loro i nutrienti necessari per la proliferazione.

Le cellule staminali si moltiplicano e si trasformano in cellule muscolari e cellule adipose. Si uniscono altri prodotti, miscele di sali minerali, zuccheri, vitamine e persino il tanto temuto olio di Palma (che però adesso non è più nocivo ma anzi è diventato eco sostenibile anche lui) e poi si procede ad una lavorazione per dare forma analoga a quella della carne.

La carne prodotta in laboratorio è anche chiamata carne coltivata, carne a base di cellule, carne artificiale, carne di design.

Sembra tutto poco rassicurante se si pensa che alla domanda se la carne sintetica possa causare malattie come il cancro, i principali scienziati, che si stanno occupando di produrre la carne sintetica, dicono di essere sicuri che non possa provocare danni alla salute.

Non è chiaro su che base vengano fatte queste affermazioni, visto che l’unica cosa certa è l’assenza di dati in merito.
Questo è il nuovo modello della “scienza”, sollecitare l’uso di nuovi prodotti senza alcuna verifica sulla salubrità e sicurezza, salvo poi occultare informazioni, dati e studi che ne dimostrino la pericolosità.

Come per i vaccini a m-RNA si vuole di nuovo utilizzare la popolazione mondiale come cavie da laboratorio.

Di fatto le conseguenze dell’assunzione di carne coltivata sulla salute pubblica sono sconosciute.

Esiste la possibilità di disregolazione delle linee cellulari, considerando la crescita esponenziale e la moltiplicazione delle cellule. Poiché non è possibile controllare completamente il processo di coltura, potrebbero verificarsi progressi indesiderati.

Un potenziale problema di salute che spicca sono le proprietà di promozione del cancro delle cellule che proliferano esponenzialmente in vitro. Il consumo di carne coltivata in laboratorio con tali linee cellulari difettose può avere effetti imprevisti sul corpo umano. Gli effetti specifici, ad oggi, rimangono sconosciuti.

Anna Villarini, biologa nutrizionista dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, lancia un avvertimento: “C’è uno studio francese che ha coinvolto centocinquemila persone, che ha messo in evidenza una relazione tra questi alimenti e l’insorgenza dei tumori” (lo studio a cui fa riferimento si chiama NutriNet-Santé). “In modo particolare – continua la biologa – hanno evidenziato che quando uno ha un consumo superiore al 10% di questi alimenti nella sua alimentazione complessiva, c’è anche un 10% in più di rischio di sviluppare un tumore e in modo particolare il tumore della mammella, che ad oggi è uno dei tumori più rappresentati nella popolazione, ovviamente nella popolazione femminile. Come mi è capitato di dire anche con gli ingegneri che stanno sviluppando queste tecnologie che poi finiscono nel cibo, prima di mettere in commercio questi alimenti dobbiamo avere degli studi forti che ci fanno stare tranquilli che non sono nocivi per la salute. Fino a quel momento io mi auguro che non vengano messi in commercio».

Ed è proprio questo il punto. Per gli eco dementi sembra che ormai la tecnologia possa risolvere tutto, una moda eco tech, una moda legata al green tecnologico che di vero green e di natura non ha praticamente nulla.

Basterebbe educare le persone ad un’alimentazione sana, equilibrata e che riduca il più possibile gli sprechi, anche perché ci saranno enormi costi economici ed ambientali per costruire le fabbriche di carne sintetica per 8 miliardi di persone.

Ma la soluzione a tutto questo delirio ancora una volta è dire NO.

PARIGI: STOP AI MONOPATTINI ELETTRICI

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Scooter prohibition or ban concept. Traffic light with red scooter silhouette. 3d illustration

Il municipio di Parigi ha tenuto un referendum domenica 2 aprile per determinare il futuro dei monopattini self-service. Gli abitanti della capitale hanno votato massicciamente per il divieto: uno su dieci a votato contro i monopattini.

<Pro o contro i monopattini e le biciclette elettriche self-service a Parigi> 
Questa era la domanda a cui i parigini e le parigine hanno risposto il 2 aprile 2023 nell’ambito di un referendum organizzato dalla città. 
E la risposta è chiara: quasi l’89,03% dei votanti ha votato per il divieto dei monopattini.

Stasera, i parigini si sono espressi in modo molto massiccio contro i monopattini self-service. Il loro messaggio, molto chiaro, diventa ora la nostra tabella di marcia. Con il mio team, daremo seguito alla loro decisione come mi ero impegnata a sostenere“, ha dichiarato Anne Hidalgo, durante l’annuncio dei risultati. La scomparsa dei monopattini, tuttavia, non avverrà immediatamente, ma il 1° settembre 2023, il contratto che il municipio ha stipulato con gli operatori termina infatti il 31 agosto.

Scooter prohibition or ban concept. Traffic light with red scooter silhouette. 3d illustration

I monopattini elettrici self-service saranno vietati a Parigi

I monopattini self-service scompariranno quindi dalle strade parigine molto presto, con grande dispiacere degli operatori. Lime, Dott e Tier, che gestiscono insieme quasi 15.000 monopattini nella capitale, avevano tuttavia scommesso su diverse campagne di comunicazione per evitare questo risultato. Gli operatori avevano inizialmente offerto “minuti di guida” agli utenti prima del voto. Una manovra che era stata criticata, e che era stata descritta da David Belliard, il vice sindaco responsabile della mobilità, come l’acquisto di voti.

La settimana prima del voto, gli operatori hanno anche organizzato una campagna di comunicazione su TikTok. Con l’aiuto di diversi influencer, gli operatori hanno voluto evidenziare i vantaggi dei monopattini, parlando anche di una “catastrofe” se il municipio li avesse vietati. Entrambe le operazioni non sono bastate.

In un comunicato stampa comune, i tre operatori hanno “preso atto” della decisione degli abitanti pur rimpiangendo l’organizzazione delle elezioni e la bassa partecipazione: il 7,46% dei parigini iscritti alle liste si è espresso. “La mobilitazione avrebbe potuto essere più ampia e rappresentativa se le modalità di voto fossero state diverse: più seggi elettorali, scrutinio elettronico, informazione comunale”. “Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400.000 persone al mese. D’ora in poi, la nostra priorità come datori di lavoro responsabili è garantire il futuro dei nostri dipendenti. […] Continueremo a offrire un servizio di mobilità dolce a tutti i parigini grazie alle nostre biciclette elettriche”.Parigi non è la prima città a vietare i monopattini elettrici self-service. Montélimar ha vietato questi veicoli dal suo centre-ville nel dicembre 2022, e Nizza, Tolosa e Villeurbanne non li hanno mai autorizzati a stabilirsi. 
In Spagna, nel 2018, Barcellona ha vietato completamente i monopattini elettrici self-service, e sono ammessi solo quelli per uso personale. 
Atlanta in USA li ha vietati già dal 2019: condivisi di sera e di notte. E l’impatto sia sul traffico che sugli incidenti è stato studiato da vicino.

Speriamo che sull’onda di questi disastri annunciati, di fronte a incidenti anche molto gravi, disagi causati al traffico e causati dall’abbandono selvaggio in mezzo a strade e marciapiedi dei monopattini utilizzati, questo esempio possa essere seguito anche nelle metropoli di tutto il mondo e soprattutto in quelle italiane: Roma, che ho da poco visitato, è in seria difficoltà per l’uso di questi mezzi di trasporto e i cittadini sono esausti ed esasperati di dover affrontare oggi questi problemi e questi rischi su strade e marciapiedi già di per se problematici e caotici per l’enorme traffico cittadino mal regolamentato.

Un’altra sconfitta per il “Green New Deal” e il World Economic Forum

Tirando le somme di questo nuovo disastroso risultato per il “Green New Deal” e per la “Green Economy, questa è l’ennesima sconfitta bruciante proprio anche per il Sindaco Anne Hidalgo di Parigi che aveva sostenuto con forza il progetto del WEF che si allineava all’Agenda 2030 sulla “sostenibilità”. I cittadini hanno bocciato di fatto quello che l’élite aveva battezzato come “LA CITTÀ IN 15 MINUTI”, dove si volevano di fatto impedire gli spostamenti in auto, costringere i cittadini a starsene a casa ed esaltando biciclette elettriche e monopattini. 
Alcuni mesi fa avevamo sintetizzato quel progetto, per tutti i nostri lettori, in un video delle “PERLE DEL WEF” e precisamente nell’episodio numero 22: ci avevamo visto lungo…

Per Accedere alle Homepages dei nostri Canali Video:

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Tutti gli articoli di FabioArmy

“SUPERPIPPA”. DENUNCIATO IL DONATORE SERIALE DI SPERMA

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Anche se la vicenda potrebbe prestarsi a battute goliardiche, le conseguenze delle menzogne e dell’irresponsabilità di un donatore di sperma,che ha ingannato genitori e cliniche facendo nascere almeno 550 bambini di cui è il padre naturale,  rischiano di essere gravissime per la salute fisica, riproduttiva e psicologica dei piccoli.

L’uomo, di nazionalità olandese, ha effettuato donazioni di sperma,  mettendolo a disposizione di donne che desideravano avere un figlio, ma non ha rispettato i limiti di donazioni che la legge consente per tutelare i nascituri.

Non si è limitato a “truffare” le cliniche olandesi, ma ha anche offerto il suo seme su internet. Ciò  è stato possibile perché manca un archivio ufficiale dei donatori e questa assenza ha permesso che la follia del protagonista di questa storia non venisse arginata, quindi il numero dei discendenti naturali potrebbe essere estremamente più alto della stima conosciuta.

Fortunatamente proprio una delle madri che si è servita del seme del donatore seriale, ricevuto in una delle cliniche in questione, la Donorkind Foundation, ha scoperchiato il vaso di Pandora.

Dalle indagini, Superpippa avrebbe donato in oltre 13 cliniche sia olandesi che estere, ma non contento avrebbe pubblicato anche annunci su internet, attraverso canali non regolamentati e, secondo l’accusa, con questo metodo avrebbe ingannato donne, famiglie e cliniche in mezzo mondo.

Le linee guida per le donazioni di sperma sono piuttosto severe, per esempio nei Paesi Bassi il limite è di 25 figli, in Italia è di 10 e questo serve a tutelare per prima cosa la salute dei nascituri e la loro vita futura.

Esiste il rischio, con numeri alti, che le persone nate da queste donazioni si incontrino e, senza sapere di avere un grado di parentela così stretto, si riproducano esponendo I figli a malattie ed anomalie genetiche.

Oltre a questo ci sono le conseguenze psicologiche del ritrovarsi parenti stretti ovunque, magari facendo i sempre più comuni test per il Dna.

Mejier era già stato segnalato nel 2017 alle autorità dopo una verifica ministeriale, all’epoca i suoi spermatozoi avevano “prodotto” già 100 bambini.

Una cosa è certa, leggendo questa vicenda nessuno crederà più alla storia della “presunta cecità futura” in caso di eccesso di “prestazioni autonome”.

TRUMP RISCHIA 136 ANNI DI CARCERE

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La pena detentiva massima per l’ex presidente Donald Trump è vertiginosa se si sommano tutti i capi d’accusa contro di lui. La pena massima che rischia se venisse condannato per tutti i 34 capi d’accusa contro di lui sarebbe di 136 anni dietro le sbarre.

Considerate questa sentenza a New York, dove i criminali violenti a volte non vengono perseguiti, ma un pagamento a una star di film per adulti potrebbe portare qualcuno a 136 anni dietro le sbarre a causa del modo in cui l’ha effettuato.

È improbabile che debba affrontare una pena di questo tipo, ed è improbabile che i pubblici ministeri chiedano una condanna di questo tipo, ma il fatto che esista questa possibilità è sconcertante.

Lunedì, dopo che sono trapelate varie parti dell’atto di accusa dell’ex presidente, egli ha invitato il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg a “incriminarsi da solo”, in un post sul suo account Truth Social.

“Il procuratore distrettuale Bragg ha appena divulgato illegalmente i vari punti e le informazioni complete della patetica accusa contro di me. Conosco il giornalista e purtroppo anche lui (ha concorso in un illecito, accettando di pubblicare informazioni coperte da segreto istruttorio). Questo significa che DEVE ESSERE ACCUSATO IMMEDIATAMENTE. Ora, se vuole davvero ripulire la sua reputazione, farà la cosa più onorevole e, in qualità di Procuratore Distrettuale, ACCUSERA’ SE STESSO. Passerà alla storia della magistratura e sua moglie, che odia Trump
sarà, ne sono certo, molto orgogliosa di lui”.

“Il procuratore BRAGG ha appena divulgato illegalmente i 34 punti dell’accusa. Non ci sono cambiamenti o sorprese rispetto a quelli che ha fatto trapelare giorni fa direttamente dal Gran Giurì. Nessun crimine da parte di Trump. Che casino. Bragg dovrebbe dimettersi, ORA!”, ha detto.

Non ci sono prove che Bragg abbia fatto trapelare qualcosa, ma se l’avesse fatto dovrebbe affrontare pene severe.

Il famoso avvocato Alan Dershowitz ritiene che il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg potrebbe essere radiato per il suo caso contro l’ex presidente Donald Trump.

Durante un’apparizione su Fox News, Dershowitz ha anche sostenuto che Bragg potrebbe rischiare fino a cinque anni di carcere se venisse riconosciuto colpevole di aver divulgato ai media i dettagli dell’incriminazione di Trump. La divulgazione di testimonianze del Gran Giurì è un reato di classe E a New York e comporta una pena detentiva compresa tra uno e cinque anni.

Dershowitz ha anche parlato del fatto che avere Michael Cohen come testimone potrebbe danneggiare il procuratore distrettuale.

“Non credo che un’incriminazione possa essere presentata ora, dopo i commenti di [Robert] Costello. Ha dimostrato che il testimone principale sarà un bugiardo spergiuro sul banco dei testimoni, e questo mette il procuratore distrettuale in
una posizione terribile”, ha detto Dershowitz.

“Se userà Cohen come testimone, potrebbe perdere la licenza di avvocato. Non è etico far testimoniare chi si sa che sta mentendo, e lui deve sapere che Cohen mentirà. O processa il caso senza Cohen, il che sarebbe molto difficile, o fa la cosa giusta: lascia cadere il caso”, ha aggiunto.

Dershowitz ha anche scritto in una memoria difensiva che chi ha fatto trapelare l’atto d’accusa sigillato è la persona colpevole dell’unico reato, secondo lui, in questo caso.

“È probabile che sia stato commesso un grave reato proprio sotto il naso del procuratore distrettuale Alvin Bragg, che non sta indagando. Secondo la legge di New York, è un reato far trapelare informazioni riservate del Gran Giurì, come ad esempio se i giurati hanno votato per l’incriminazione. La protezione della segretezza è applicabile al Presidente Trump come a chiunque altro”, ha dichiarato Dershowitz in un articolo pubblicato sul New York Sun.

“Sappiamo che l’informazione è stata divulgata mentre l’atto d’accusa rimaneva sigillato e prima che venisse fatto un annuncio ufficiale o che venissero formulate delle accuse. È improbabile che la fuga di notizie provenga dal team di Trump, che sembrava sinceramente sorpreso”, ha affermato Dershowitz.

“L’ipotesi più probabile, anche se incerta, è che una persona dell’ufficio del signor Bragg o un giurato abbia fatto trapelare illegalmente le informazioni secretate. Si tratterebbe di un
reato di classe E, passibile di reclusione. È possibile, naturalmente, che sia in corso un’indagine, ma sembra più probabile che il signor Bragg sia troppo impegnato a inventare un crimine contro l’uomo che aveva promesso di catturare in campagna elettorale piuttosto che indagare su un vero crimine avvenuto sotto il suo controllo”, ha aggiunto Dershowitz.

Dershowitz ha detto che sembra che la teoria di Bragg sia che Trump avrebbe dovuto rivelare il motivo per cui ha pagato un accordo di non divulgazione alla star di film per adulti Stormy Daniel, il che avrebbe vanificato lo scopo dell’accordo di non divulgazione.

“Perché mai il signor Trump avrebbe dovuto pagare il denaro se poi avrebbe dovuto rivelare pubblicamente il motivo dell’imbarazzo? Inoltre, nessuno nella storia è mai stato incriminato per aver elencato le ‘spese legali’ un pagamento potenzialmente imbarazzante per mantenere un segreto “, ha affermato.

  • L’incriminazione dell’ex presidente Donald Trump è solo l’ultima manovra di molti negli Stati Uniti per distorcere le elezioni.
  • La tattica sembra ricordare quella del capo della polizia segreta sovietica Lavrentiy Beria: “Mostrami l’uomo e ti troverò il crimine”.
  • “[Non] si tratta di scoprire la commissione di un crimine e poi cercare l’uomo che lo ha commesso. Si tratta di scegliere l’uomo e poi cercare nei libri di legge, o mettere al lavoro gli investigatori, per appuntare qualche offesa su di lui.” — Alan Dershowitz, professore emerito alla Harvard Law School, New York Sun , 15 marzo 2023.

Restiamo in attesa di aggiornamenti.

Bragg sembra molto preoccupato

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Dopo l’ apparizione in tribunale di Trump il DA Alvin Bragg riceve delle cattive notizie.

L’ex presidente Donald Trump è apparso a Lower Manhattan, New York, martedì per la sua accusa nel caso intentato contro di lui dal procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg.

Trump si è dichiarato non colpevole di 34 accuse riguardanti le accuse di aver falsificato documenti aziendali relativi al caso di denaro silenzioso della star del cinema per adulti Stormy Daniels. Trump è stato incriminato alla fine della scorsa settimana da un gran giurì di Manhattan in un caso che coinvolge il suo presunto ruolo nei pagamenti di denaro silenzioso a Daniels prima delle elezioni del 2016, presumibilmente per mantenere Daniels tranquillo su una relazione che i due hanno avuto nel 2006.

Tuttavia, il caso di Bragg contro Trump è così debole che diversi media liberali lo stanno persino sottolineando.

Ian Millhiser, corrispondente senior di Vox, ha scritto: “C’è qualcosa di dolorosamente anticlimatico nell’accusa del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg contro l’ex presidente Trump. Non riguarda gli sforzi di Trump per rovesciare il governo regolarmente eletto degli Stati Uniti, ma il suo presunto tentativo di coprire una possibile relazione extraconiugale con una pornostar. E c’è il rischio molto reale che questa accusa finisca in un anticlimax ancora più grande. Non è chiaro il codice penale che Trump è accusato di aver violato si applichi effettivamente a lui”.

Mark Stern, uno scrittore per l’outlet liberale Slate, ha pubblicato una storia intitolata “L’accusa di Trump non è il caso Slam-Dunk che i democratici volevano”.

John Bolton – che è stato consigliere per la sicurezza nazionale nell’amministrazione Trump e da allora si è espresso contro la campagna di Donald Trump del 2024 – è apparso sulla CNN e ha fatto saltare le accuse presentate contro il suo ex capo, l’ex presidente Trump, dicendo che l’accusa era “ancora più debole di quanto temessi”.

“Parlando come qualcuno che non vuole fortemente che Donald Trump ottenga la nomination presidenziale repubblicana, sono straordinariamente angosciato da questo documento”, ha detto Bolton alla CNN. “Penso che questo sia ancora più debole di quanto temessi”.

Il famigerato senatore repubblicano anti-Trump Mitt Romney ha rilasciato una dichiarazione dicendo: “Credo che il carattere e la condotta del presidente Trump lo rendano inadatto alla carica. Anche così, credo che il procuratore di New York si sia sforzato di raggiungere accuse penali al fine di adattarsi a un’agenda politica. Nessuno è al di sopra della legge, nemmeno gli ex presidenti, ma tutti hanno diritto alla parità di trattamento di fronte alla legge. L’eccessiva portata del pubblico ministero stabilisce un pericoloso precedente per criminalizzare gli oppositori politici e danneggia la fiducia del pubblico nel nostro sistema giudiziario”.

Lunedì sera, l’avvocato di Trump Alina Habba ha parlato su Fox News dell’incriminazione di Trump e di ciò che probabilmente accadrà dopo.

“Sai, abbiamo Letitia James, questa è probabilmente la più importante di cui voglio discutere perché è, ancora una volta, un sistema corrotto. Stanno attaccando la Trump Organization, il povero Allen Weisselberg è seduto a Rikers Island in questo momento su cosa, valutazioni? Questa è una società immobiliare che ha fatto molto bene, ha successo e stanno cercando di prendere loro e tutti i loro individui che portano quella società giù per niente. Sai, hanno ottenuto tre anni di indagini speciali. Hanno intervistato quasi 60 persone. Abbiamo cinque settimane. Abbiamo una denuncia presentata molti novembre, andrà a processo a ottobre”, ha iniziato Habba.

“Questo dimostra esattamente quanto sia diventato corrotto il sistema giudiziario di New York. I D.A. e gli A.G.S, Jim Jordan, spero che porti ognuno di loro e chieda loro da dove provengono i finanziamenti e come pensano che sia appropriato togliere i finanziamenti alla città che ora sta cadendo a pezzi, che amavo. Stanno togliendo i finanziamenti mentre la gente sta morendo e c’è un crimine dilagante nelle strade per inseguire il principale candidato repubblicano del GOP. È inaccettabile”, ha aggiunto.

“Questo è, per me, il caso più importante che ho. A parte questo, sai, molti di loro sono casi in cui dobbiamo difenderci da cose come frodi elettorali, cose come: ho un caso in Pennsylvania, sai, qualcuno ha twittato qualcosa e hanno fatto causa a Donald Trump. Sai, ho un caso contro Mary Trump e il New York Times. Sto difendendo il caso contro E. Jean Carroll In tre settimane di processo a New York. Ancora una volta, la stessa cosa, prove rapide e rapide”, ha concluso.

Anche il presidente della magistratura della Camera Jim Jordan è uscito allo scoperto in difesa di Trump e sta minacciando di definanziare qualsiasi agenzia governativa che si impegni in interferenze elettorali.

Durante un’intervista su Fox News, Jordan ha attaccato politicamente le agenzie governative che prendono di mira Trump in vista delle elezioni presidenziali del 2024.

“La chiave è mettere i fatti sul tavolo. Lo stiamo facendo con tutti i tipi di questioni in cui pensiamo che le agenzie siano state rivolte contro le stesse persone americane che dovrebbero servire. Quindi si mettono sul tavolo i fatti e poi si esamina la legislazione. Il nostro lavoro è che siamo legislatori. Il nostro compito è quello di approvare leggi, scrivere leggi e approvare leggi. Quindi lo vedremo. Controlliamo il potere della borsa, e questo è – dovremo esaminare il processo di stanziamento e limitare i fondi che vanno ad alcune di queste agenzie, in particolare quelle impegnate nel comportamento più eclatante “, ha dichiarato Jordan.

“Quindi il Dipartimento di Giustizia e l’FBI?” ha chiesto la conduttrice Maria Bartiromo.

“Sì. E quello che mi piacerebbe davvero, francamente, mi piacerebbe che il governo rimanesse fuori dal processo elettorale. 2016, hanno spiato la sua campagna. 2018, l’inchiesta Mueller. 2020 hanno soppresso la storia di Hunter Biden. 2022, fanno irruzione nella sua casa 91 giorni prima di un’elezione, e ora le elezioni del 2024, il candidato principale per la nomination presidenziale, incriminano l’ex presidente e il candidato principale che è in testa in ogni sondaggio “, ha sottolineato Jordan.

“Lasciamo che ‘Noi, il popolo’ decida chi vogliamo eleggere e rimanga fuori dal processo elettorale, per l’amor del cielo”, ha esortato Jordan.

Jordan ha sottolineato che questo è più grande di Trump, osservando “Questo coinvolge tutti noi. Non credo sia un caso che la stessa settimana abbiamo appreso che l’IRS ha bussato alla porta di Matt Taibbi mentre stava testimoniando al Congresso. Quella stessa settimana è quando abbiamo appreso che un procuratore distrettuale, un procuratore distrettuale di sinistra, un procuratore distrettuale sostenuto da Soros sta per perseguire l’ex presidente degli Stati Uniti.

OBAMA 30 milioni di dollari dal PCC

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Leonardo DiCaprio testimonia che il finanziere malese legato al PCC, ora latitante, ha inviato 30 milioni di dollari a Obama durante la campagna del 2012.

La star del cinema Leonardo DiCaprio ha preso posizione in un processo federale lunedì che cerca di martellare i dettagli di quello che sembra essere uno schema di incanalamento di denaro che presenta un finanziere malese che incanala decine di milioni di dollari attraverso un importante artista rap degli anni ’90 allo scopo di donare alla campagna di rielezione dell’ex presidente Barack Obama del 2012.

DiCaprio gioca nella saga perché si dice che abbia festeggiato con Jho Low, un finanziere malese che apparentemente ha suggerito a DiCaprio una volta durante una conversazione che intendeva contribuire alla campagna presidenziale di Obama, secondo il New York Post.

DiCaprio ha detto: “È stata una conversazione casuale su quale partito sostenesse, gli ho detto a quale partito ero a favore. E mi disse che lui, o lui e un gruppo, avrebbero dato un contributo significativo al Partito Democratico. … Ho detto ‘wow, sono un sacco di soldi'”.

Prakazrel “Pras” Michel, fondatore di The Fugees, è stato reclutato da Low nel tentativo di incanalare denaro verso la rielezione di Obama, perché gli stranieri non sono autorizzati a contribuire alle campagne statunitensi. Il rapporto indicava che Michel aveva preso “decine di milioni di dollari” per fare pressioni sul governo per conto del governo cinese.

Tuttavia, si scopre che gran parte del denaro è stato rubato. Low è ora accusato di appropriazione indebita di 4,5 miliardi di dollari da 1MDB, il fondo di investimento statale della Malesia, secondo Reuters.

Secondo quanto riferito, Low ha contribuito a finanziare il film di successo di DiCaprio del 2013 “The Wolf of Wall Street”, una performance che ha fatto vincere al 48enne un Golden Globe come miglior attore. DiCaprio e Low apparentemente hanno avuto un’amicizia per un certo numero di anni, e l’attore apparentemente ha capito che Low era un importante uomo d’affari con legami con Abu Dhabi e la Malesia.

I pubblici ministeri hanno affermato che Michel ha ricevuto oltre 20 milioni di dollari da conti esteri, che sono stati poi passati a 20 “donatori di paglia da giugno a novembre 2012”, secondo The Post. Si ritiene che questi donatori abbiano dato i contributi alla campagna di Obama a loro nome in modo che il denaro non potesse essere rintracciato a Low.

Secondo Utusan Malaysia, l’ispettore generale della polizia (IGP), Tan Sri Abdul Hamid Bador, ha confermato che il finanziere latitante si nasconde attualmente a Macao. L’IGP ha anche rivelato che Jho Low e i suoi familiari sono stati visti muoversi liberamente a Hong Kong e che si ritiene che il governo cinese stia fornendo loro protezione. Nonostante gli sforzi in corso per riportare Jho Low in Malesia, finora non c’è stata alcuna risposta positiva da parte della repubblica. Jho Low era stato precedentemente localizzato in Thailandia prima di entrare a Macao e, secondo quanto riferito, è fuggito in uno stato vicino dopo l’annuncio dei risultati delle elezioni generali del 14 °.

Michel è stato apparentemente pagato $ 70 milioni per la sua assistenza a Low. Di conseguenza, l’artista di Fugees sta ora affrontando 11 accuse penali per aver tentato di influenzare le amministrazioni Obama e Trump, secondo il rapporto. I pubblici ministeri hanno anche notato che l’artista è stato accusato di aver tentato di interferire con l’indagine di Trump su Low.

Madonna pro mass murderer

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Madonna ancora una volta fa parlare di sé.

Lo scorso anno, alla veneranda età di 64 anni, aveva dichiarato di essere gay e quindi si era unita ufficialmente alla sua amata comunità LGBTQ.

Il suo variegato curriculum è anche macchiato da gravi accuse, relative alla sua organizzazione Raising Malawi, per cui è stata accusata di traffico di bambini ed esperimenti sociali centrati sull’omosessualità e il transgender.

Questo personaggio, totalmente manovrato dall’élite dell’industria musicale, appoggia non solo l’ideologia gender ma si fa portavoce di un omicida, legittimando di fatto l’assassina di Nashville.

Pochi giorni fa infatti Madonna ha dichiarato che nel mese di dicembre 2023 aggiungerà la tappa di Nashville al suo Celebration Tour e che una parte del ricavato andrà in beneficenza non alle famiglie delle vittime del killer,  ma alle associazioni LGBTQ in solidarietà per il divieto di spettacoli con Drag Queen.

Una mossa disgustosa che ci fa capire come l’ideologia e la politica legata alla disforia di genere sia una pura strumentalizzazione pagata sulla pelle dei bambini e che sessualizzare i bambini fin dalla tenera età è in accordo con l’agenda che si sono prefissati.

Si giustifica il fatto che il 27 marzo una assassina transgender di nome di nome Audrey Heil si è fatta strada all’interno della Covenant School e ha ucciso sei persone (cristiani) tra cui tre bambini.

Mentre alcuni liberali hanno cercato di rendere la narrazione della sparatoria tutta incentrata sul controllo delle armi, molte voci di estrema sinistra hanno cercato di dipingere un’immagine simpatica dell’assassina e hanno affermato che in realtà l’intera comunità trans era sotto attacco, un sentimento che è stato poi ripetuto dall’amministrazione Biden, infatti lo stesso Joe Biden ha scherzato sulla sparatoria.

Tutto questo è stato gestito  come se si trattasse di omicidi politicamente motivati e se pensiamo che c’è dietro tutta una propaganda arcobaleno, Madonna sta incentivando l’ideologia gender in maniera contorta e malata.

Madonna ha dichiarato “L’oppressione delle persone LGBTQ+ non è solo inaccettabile e disumana; sta creando un ambiente non sicuro; rende l’America un posto pericoloso per i nostri cittadini più vulnerabili, in particolare le donne trans di colore. Inoltre, queste cosiddette leggi per proteggere i nostri figli sono infondate e patetiche. Chiunque abbia mezzo cervello sa di non scopare con una drag queen. Bob e io ci vediamo dal palco di Nashville, dove celebreremo la bellezza della comunità queer”

Questa retorica, quanto mai inopportuna applicata a una strage, che resta un fatto gravissimo, a prescindere da chi la compia, pare voler legittimare la comunità trans e innalzarla al di sopra della legge, in nome di presunte o reali discriminazioni subite, fino a giustificare persino l’omicidio di bambini innocenti, dipingendo l’assassina come una vittima e sottraendo dignità alle vere vittime e ai loro congiunti.