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la Mente Razionale
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Il pensiero crea la realtà

In questa terza parte ci occuperemo di creare frasi e pensieri per sovrascrivere i programmi limitanti. Il pensiero crea la realtà. Possiamo trovare il giusto percorso per una vita migliore e fissare i risultati voluti? C’è un uso scientifico della Gratitudine per raggiungere più rapidamente uno stato di benessere? Scopriamolo insieme.

Nella prima e seconda parte….

Abbiamo iniziato a prendere confidenza con la Realtà che viviamo e che spesso subiamo, pensando di non avere voce in capitolo.

Poi abbiamo affrontato i meccanismi che ci permettono di spostarci da una realtà non voluta e creata in maniera inconsapevole ad una che sia per noi migliore.

Ci siamo chiariti le idee sulle frasi da utilizzare e sulle emozioni collegate e abbiamo iniziato ad esplorare le possibilità del Corpo Percettivo Creativo e come attivare il nostro Guardiano Interiore.

Trovate tutto negli articoli precedenti. LEZIONI DI CREAZIONE:

prima parte seconda parte

lezioni di creazione. Il pensiero crea la realtà.
creiamo una nuova direzione

Creiamo la nuova direzione

Immaginando la realtà come un territorio, ci troviamo in un punto e ci vogliamo spostare in un altro più desiderato. A livello energetico abbiamo la stessa frequenza della realtà in cui siamo immersi. Dobbiamo modificare la nostra frequenza, fino a farla diventare la stessa della realtà che vogliamo.

Possiamo spostarci con un unico balzo, se la frequenza della nuova realtà è abbastanza vicina alla nostra. Altrimenti bisognerà dividere in tappe il percorso, cioè dovremo usare una progressione di frasi, adattandole alla situazione in cui via, via andremo a trovarci.

L’obiettivo non cambia, avremo sempre ben presente nella nostra mente la realtà voluta, la visualizziamo, la scriviamo o la disegniamo. Ci creiamo uno scenario della nuova realtà in cui andremo, lo viviamo in prima persona, sentendolo e vedendolo. Se abbiamo ancora difficoltà a visualizzare, possiamo descriverlo a parole, scrivendolo e unire delle immagini per noi significative.

Questo è un buon modo per dirigerci verso l’obiettivo. Immergerci mentalmente nella realtà voluta, vivendola in prima persona, mentre ripetiamo, come un mantra, la frase adatta al momento.

Durante la giornata, ripetendo la frase, ci tornerà in mente l’immagine del fine. Le emozioni che seguiranno e le sensazioni che ci rimanderà la realtà esterna, saranno il segnale di quanto il vecchio pensiero limitante viene sovrascritto.

È importantissimo scegliere il percorso migliore, cioè le giuste frasi, per evitare di sbagliare strada o allungare inutilmente il percorso.

lezioni di creazione. Il pensiero crea la realtà.
Parole Magiche

Le parole magiche nella creazione della realtà

Questo scritto nasce da una esperienza personale.

Una persona del mio gruppo Sciamanico di Guarigione Spirituale, una potente creatrice, stava cercando un collaboratore. Ha fatto le visualizzazioni, le ha condite con amore e buone prospettive di lavoro e guadagno per il nuovo collaboratore che stava cercando.

Mandava pensieri di gioia e buona energia, inoltre con l’aiuto della Guarigione Spirituale, si trovava nel flusso pieno della creazione.

Il collaboratore arrivava, competente ed esperto, proprio come visualizzato, ma se ne andava anche, dopo qualche giorno. Lei continuava a cercare il collaboratore e la storia si ripeteva.

Quando mi sono fatto raccontare esattamente le PAROLE MAGICHE utilizzate, le ho consigliato di sostituire la frase “sto cercando”con la frase “sto trovando”. Il collaboratore giusto è arrivato ed è rimasto.

La situazione deve essere stabilizzata, la creazione ora può essere nutrita e asseverata con un’altra modifica, ad esempio: “ringrazio con gioia per aver trovato”.

Questa seconda parte è molto importante, ringraziare, per quanto abbiamo creato, il nostro Dio interiore e creatore, l’Universo, la Realtà. Questo ci mantiene nel flusso di una creazione positiva e costante del nostro miglior bene.

Le parole sono magiche perché sono il veicolo della creazione. Essendo nella dualità, le stesse parole, possono creare per noi una realtà favorevole, oppure una situazione spiacevole.

scegliamo il lato migliore

Come possiamo scegliere il lato migliore della realtà? Come possiamo sapere se le parole pronunciate su cui ci focalizziamo, ci stanno dirigendo verso un nuovo stato piacevole o ci riportano sempre nello stato di partenza da cui non riusciamo ad allontanarci?

Siamo stati educati a pensare che, se siamo in una realtà sfavorevole, essa non sia mantenuta in essere da noi ma dalle circostanze o da eventi precedenti, non pensiamo quindi, che possiamo creare una realtà alternativa migliore.

Siamo costantemente dei creatori, anche mantenere attiva una realtà non voluta, indipendentemente da chi o che cosa l’abbia iniziata, richiede la nostra partecipazione energetica, sia essa conscia o inconscia.

Come possiamo sapere se ci stiamo direzionando verso una nuova realtà oppure se stiamo camminando in tondo, dando energia a situazioni che non vogliamo più? Bisognerebbe avere una bussola che ci indichi la nostra direzione.

Fortunatamente abbiamo in noi questa guida, è il nostro Corpo Energetico, nella sua percezione emotiva. Le emozioni non devono essere controllate o rifiutate ma devono essere accolte da noi, come osservatori esterni, sapendo che noi non siamo i nostri stati emotivi, essi sono, invece, l’indicatore del nostro stato energetico. Le emozioni possono essere attivate da eventi esterni, dalla nostra reazione a questi e dalla scelta dei pensieri che decidiamo consapevolmente di creare in noi.

Paura e Amore

Fondamentalmente possiamo dividere le emozioni in due grandi categorie, siamo nella dualità, PAURA e AMORE.

Quando formuliamo una “frase magica”, se condiamo con la Paura, stiamo camminando sul posto e diamo forza ad una creazione che non vogliamo, che temiamo, che ci spaventa. Se condiamo con l’Amore, diamo forza ad una nuova creazione che desideriamo, che amiamo, che ci rasserena.

Questo non vuol dire che la realtà da cui ci stiamo allontanando smetta immediatamente di esistere, anzi, con la sua affinità ai nostri pensieri precedenti, legati alla paura, ci trattene e ci rallenta. Solo con la pratica costante del pensiero condito con la giusta emozione, ce ne possiamo allontanare e, di giorno in giorno, sentire sempre meno la vecchia situazione e vedere la nuova realtà.

Facciamo un esempio pratico:

Sto“trovando una nuova casa”. Se mentre focalizzo questa creazione la permeo di paura, ad esempio: perché ho uno sfratto e temo di rimanere per strada, devo fare il trasloco e ho paura che sia faticoso, devo cambiare posto e abitudini e questo mi spaventa.

Molto difficilmente troverò subito la nuova casa, potrei anche peggiorare la situazione attuale e non avere più la precedente casa e nemmeno quella nuova.

Se mi focalizzo sulla nuova casa con una sensazione di Amore e gioia per i nuovi ambienti, il nuovo luogo più adatto a me, le nuove e fantastiche conoscenze che farò, allora sarò in perfetta sintonia con il Dio creatore del mio essere e mi starò dirigendo verso la nuova realtà desiderata.

La paura si può ancora insinuare per fermarci o per farci tornare indietro. Può capitare di essere ad un passo dalla concretizzazione, ma questa realizzazione sfuma per i motivi più disparati.

Questo avviene perché ci stiamo preoccupando del Quando e del Come

Se ci preoccupiamo di quando una creazione debba avvenire, è perché abbiamo paura che non avvenga o che non avvenga in tempo, in pratica abbiamo paura che il nostro potere di creazione non funzioni a dovere.

In questo caso dobbiamo affidarci al Dio creatore, Signore del nostro Essere, e all’Universo, e lasciarli lavorare per il nostro bene. Stiamo invece attenti e ringraziamo per tutti i piccoli cambiamenti, per segnali che ci indicano che stiamo andando nella direzione voluta. Anche quando un segnale potrebbe essere apparentemente, meno favorevole, accogliamolo e ringraziamo. La vecchia realtà deve essere smantellata per fare spazio a quella nuova, questo può essere a volte doloroso e faticoso. Prendiamo spunto per visualizzare ed immergerci con tutti i sensi e le percezioni nel nuovo stato che abbiamo richiesto.

Se ci preoccupiamo di come una creazione possa avverarsi, in quale modo le risorse arrivino e i fatti si allineino alla nostra richiesta, è perché abbiamo paura che, se non teniamo tutto sotto controllo, le cose vadano male.

Se tenere sotto controllo, che è una attività della mente, può andare bene quando facciamo una torta, per creare una realtà nuova non è affatto una buona idea.

la realtà duale

La complessità di questa realtà duale e dei flussi temporali è così complessa e particolare che, se ci volessimo mettere mano, per calcolare ogni singola causa ed effetto, faremmo un casino. La realtà ci masticherebbe e ci risputerebbe indietro, in una situazione ancor peggiore.

Nessuna “Mente Quantica”, “Dio Creatore” o “Forza Magica” crea tutti i passaggi, i movimenti temporali, la caduta di eventi nella realtà che portano, con un susseguirsi di causa ed effetto, al risultato voluto, sarebbe una dispersione di energia e un’azione inutile. Siamo in un Universo Frattalico, Olografico dove tutte le possibilità sono presenti, noi siamo creatori e lettori di questo ologramma, dandone profondità e temporalità.

La Creazione avviene istantaneamente in un punto futuro del Tempo. È un eterno presente e tutti gli eventi, dal punto in cui ci troviamo al punto in cui la creazione è attiva, si allineano per portaci proprio lì, seguendo il percorso di minor resistenza.

L’Universo si adegua alla nostra creazione, il nostro compito è di mantenere la rotta con un’emozione d’Amore, di Gioia e di Piacere, per il risultato verso cui ci stiamo dirigendo.

Il ritmo della creazione consapevole. Il pensiero crea la realtà

C’è un ritmo da seguire nell’usare le “Frasi Magiche” e gli “esercizi” che risvegliano il nostro potere di creazione consapevole, la legge dell’ottava ne riporta alcune informazioni in merito.

Possiamo indicare, per semplificare, questa situazione: ci si impegna con grande entusiasmo per modificare la nostra struttura energetica e percettiva, per essere creatori consapevoli ed efficaci. Arrivati vicini ad un grande risultato su noi stessi, che determina un cambiamento interiore stabile, ci si ferma, si perde l’interesse, l’entusiasmo. Interrompiamo per fare altro o non siamo più così presi dalla novità della tecnica e cerchiamo una nuova situazione che non ci annoi e che sia meno impegnativa. Torniamo, così, indietro, al punto di partenza o ancora più in basso.

fermarsi ma ripartire

Questo è normale e fa parte del ritmo della realtà, innescato per tenerci nello stesso livello. Immaginiamo la nostra crescita come un piano inclinato verso l’alto, su cui camminiamo spinti dall’entusiasmo e dalla novità. Arriviamo in cima al piano inclinato stanchi e un pochino annoiati, e troviamo che c’è un bel salto da fare, per arrivare su un altro piano inclinato che ci porta ad un livello successivo. Il salto è fattibile ma siamo stanchi e decidiamo di riposarci un pochino per raccogliere le energie.

Possono avvenire due situazioni: nella prima, senza perdere di vista l’obiettivo, raccogliamo rapidamente le forze e, con l’aiuto di uno shock addizionale, saltiamo sul prossimo livello. Uno dei compiti dello Sciamanesimo Megalitico è proprio quello di fornire questi shock addizionali, o spinte energetiche, per fare il salto senza paura. Nell’altra situazione, per i motivi più disparati, perdiamo di vista l’obbiettivo, ci sovviene la paura di non farcela, di perdere tempo e piano piano scivoliamo indietro, più in basso di quando abbiamo iniziato la salita. Anche in questo caso la sapienza sciamanica ha gli strumenti per intervenire se, chi si accorge di essere ricaduto, vuole ricominciare con nuovo slancio e recuperare il tempo perduto.

ritmo attivo e percettivo

Un altro ritmo da rispettare, quando ci focalizziamo per spostarci in una realtà scelta, è l’alternanza tra la pratica attiva e quella percettiva.

Non è necessario focalizzare lo stesso obbiettivo tutti i giorni alla stessa ora, per un mese di fila. Questa sorta di comportamento potrebbe nascondere la paura che non siamo abbastanza bravi ed efficaci nell’ottenere una creazione e che, solo con il duro lavoro, si può ottenere un minimo soddisfacente.

È molto più importante focalizzare per alcuni giorni, quando ci sentiamo amorevolmente attratti dal risultato, e poi, per alcuni giorni, crogiolarsi nella sensazione piacevole che stiamo ottenendo quanto richiesto. Poi alcuni giorni ancora vivendo sereni e gioiosi per quello che ci accade, stando attenti ad accogliere i segnali che la realtà ci manda e ai sogni che facciamo. Una volta che abbiamo creato la nuova realtà, rimaniamo sul sentiero che ci porta a destinazione. Stabilire i ritmi, scoprire gli ostacoli e le deviazioni inutili, che rallentano, è una cosa che si impara, affidandoci al nostro corpo percettivo, alle sensazioni ed alle emozioni.

Fare le giuste azioni anche sul piano fisico, per muoverci nel flusso degli eventi, è una sensibilità che si impara e che si affina con il percorso di crescita.

Lo Sciamanesimo Megalitico, nella sua tradizione sapienziale, ha gli esercizi e le tecniche per favorire questo sviluppo. Utilizza metodi di indagine della realtà. Mantiche rituali, per scoprire, tra tutti gli eventi e le azioni da fare, quelle più adatte per la creazione del nostro miglior bene.

lezioni di creazione. Il pensiero crea la realtà.
Gratitudine

Stabilizziamo i risultati

Uso scientifico della Gratitudine

Il nostro corpo fisico è un’espressione del nostro Corpo Creativo Energetico, che impareremo a conoscere ed ad utilizzare prossimamente. Tutto è creato dal nostro pensiero profondo, anche il nostro corpo fisico.

Durante la focalizzazione sul risultato, tenendo bene in mente quanto vogliamo ottenere, ripetendo la frase adatta al momento e cambiandola man mano che ci avviciniamo alla realizzazione, si formano nel nostro corpo energetico delle linee di forza. Di conseguenza, nel corpo fisico si attivano dei percorsi neuronali che fissano, portano a terra e ci spostano nel punto della realtà dove quello che vogliamo è presente.

Questi percorsi energetici e neuronali se non costantemente mantenuti, cioè riattivati, tendono a diminuire d’ intensità e si rischia di tornare ad una vibrazione precedente. Ritornare, quindi, in una realtà non voluta.

Questi flussi di energia sui nostri corpi sono in sintonia con grandi linee energetiche che scorrono sul nostro pianeta, collegandolo con il resto della galassia. Queste grandi autostrade di forza e pensiero vengono chiamate Linee Sincroniche.

la legge sincronica

La Sincronicità è una legge che determina la successione di avvenimenti, tra loro legati oltre la visione di causa ed effetto. Oltre la classica idea di successione Passato, Presente e Futuro.

Possiamo dire a questo punto che un avvenimento vissuto adesso, nel tempo presente, sia la concausa delle nostre azioni svolte sia nel nostro passato che nel nostro futuro. Il tempo, visto da un punto esterno alla Creazione, è un Eterno Presente, dove ogni cosa È.

Il futuro influenza il presente quanto il passato.” (F. Nietzsche)

Quando alimentiamo i nostri percorsi energetici e li sintonizziamo con la Legge della Sincronicità, agiamo direttamente su un nostro futuro probabile, rendendolo possibile. Creiamo il percorso e gli avvenimenti che nel presente attuano un evento futuro.

Il Futuro determina il Presente.” (Yakir Aharonov) Questa è la tesi di uno dei maggiori fisici teorici contemporanei.

Come possiamo mantenere attivi e collegati alla Forza della Sincronicità i nostri flussi energetici, affinché sia per noi un’onda della Fortuna e non una palude di Sfortuna?

Ci sono tecniche molto interessanti, di cui parleremo prossimamente, collegate alla conoscenza del Corpo Creativo Energetico. Vi è però una cosa che possiamo fare e che è proprio alla base di tutta la nostra azione magica.

Attenzione e Gratitudine

Attenzione e Gratitudine. È vero che sembrano due azioni, però ora impareremo come unirle in unico atto magico.

È un’azione psicomagica in perfetto stile Jodorowsky.

Ogni qual volta ci accorgiamo che c’è una cambiamento positivo, “Attenzione” per minimo che sia, fissiamolo nella nostra mente e riempiamo questo attimo di “Gratitudine”.

Definire la Gratitudine a parole è difficile, in quanto è una sensazione personale, fatta d’Amore per la Realtà che stiamo creando e di cui siamo amorevoli custodi. Possiamo essere grati al nostro Dio interiore e Creatore o all’Universo che si prende cura di noi. Ognuno ha il suo modo o ne scopre di nuovi.

Ci sono piccoli riti e meditazioni personali, derivanti dalla tradizione dello Sciamanesimo Megalitico, che permettono di utilizzare in modo “scientifico” la Gratitudine. Sarà oggetto di una prossima trattazione.

L’intento di essere grati è molto più importante del modo in cui lo facciamo.

Essere grati per ogni minimo risultato, accelera il percorso. Essere grati quando abbiamo raggiunto un risultato voluto, lo fissa nella realtà e ci mantiene nell’onda sincronica per obbiettivi ulteriori.

(continua)

la quarta parte è già on line