Paesi Bassi sul piede di guerra

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Manifestazioni dei contadini

Migliaia di agricoltori si sono riuniti mercoledì, nei Paesi Bassi centrali, per protestare contro i piani del governo olandese, per ridurre le emissioni di ossido di azoto e ammoniaca.

Hanno attraversato il Paese con i loro trattori, bloccando il traffico sulle principali autostrade.

La protesta è stata organizzata all’inizio del mese, dopo che il governo ha pubblicato gli obiettivi nazionali per la riduzione delle emissioni, scatenando la rabbia degli agricoltori, che sostengono che i loro mezzi di sostentamento – e quelli di migliaia di persone che lavorano nell’industria dei servizi agricoli – sono a rischio.

La coalizione di governo olandese ha imposto riduzioni delle emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca fino al 70%, in molte aree del Paese vicine a zone naturali protette, raggiungendo addirittura il 95%, in alcuni di questi luoghi di interesse.

Il governo è stato costretto ad agire dopo che, negli ultimi anni, i tribunali hanno iniziato a bloccare i permessi per i progetti infrastrutturali e abitativi, perché il Paese non raggiungeva gli obiettivi di emissione.

Queste decisioni sono state imposte anche nell’ottica degli obiettivi dell’agenda 2030 del WEF.

La coalizione al governo, ha stanziato altri 24,3 miliardi di euro, per finanziare cambiamenti che, probabilmente, costringeranno molti agricoltori a ridurre drasticamente il numero di capi di bestiame, o a sbarazzarsene del tutto.

Gli agricoltori sostengono che i loro mezzi di sostentamento e quelli di migliaia di persone che lavorano nel loro settore, siano a rischio. Gli organizzatori hanno dichiarato che circa 40.000 agricoltori si sono riuniti nel piccolo villaggio agricolo di Stroe, a circa 70 chilometri a est della capitale, Amsterdam.

È stato allestito un palco, per consentire a chi interviene di rivolgersi alla folla e la musica è risuonata dagli altoparlanti, mentre i bambini rimbalzavano su un gigantesco maiale gonfiabile.

Gli agricoltori hanno suonato i clacson dei loro trattori mentre entravano nel campo, dove uno striscione su un camion recitava, in olandese: “Ciò che l’Aia sceglie è profondamente triste per l’agricoltore”, un riferimento ai legislatori della città che ospita il parlamento olandese.

Un altro striscione su un trattore diceva: “Non possiamo più essere fermati“.

Marijn van Heun, un allevatore di 23 anni della provincia centrale di Utrecht, ha dichiarato che i piani del governo stanno privando i giovani agricoltori del loro futuro.

Non possiamo investire. I nostri padri, i nostri zii non possono investire nel futuro e quindi, come giovani agricoltori, non abbiamo nemmeno la prospettiva di rilevare un’azienda agricola“, ha dichiarato.

L’autorità nazionale per le infrastrutture ha invitato gli automobilisti a ritardare gli spostamenti, a causa dei lenti convogli di trattori che hanno sfidato gli appelli a non utilizzare le autostrade, mentre si dirigevano verso la manifestazione. Il caos del traffico è continuato per tutto il giorno.

Mentre i trattori tornavano a casa, alcuni agricoltori hanno bloccato un’autostrada.

Un trattore e un camion si sono scontrati in un altro punto.

In precedenza, all’Aia, alcune decine di agricoltori e i loro sostenitori – alcuni dei quali indossavano magliette con la scritta: “No contadini, no cibo” – si sono riuniti per una colazione, prima di recarsi alla protesta.

Lunedì, gli agricoltori olandesi, alterati per i piani governativi di riduzione delle emissioni, hanno utilizzato trattori e camion per bloccare strade e centri di distribuzione dei supermercati, scatenando il timore di una carenza di cibo nei magazzini, nelle ultime azioni di un’estate di malcontento, nel lucrativo settore agricolo del Paese.

L’aeroporto di Schiphol, il più trafficato dei Paesi Bassi, ha esortato i viaggiatori ad utilizzare i trasporti pubblici, per raggiungere i suoi terminal, nel timore che i blocchi prendessero di mira anche gli aeroporti.

Anche i pescatori, in segno di solidarietà con gli agricoltori, hanno bloccato alcuni porti.

È qui che si fanno le regole“, ha detto l’allevatore Jaap Zegwaard, che ha parcheggiato il suo trattore ai margini di un parco della città, “Mi è stato chiesto di venire qui e di fornire la colazione per dimostrare che siamo produttori di cibo, non di inquinamento“.

“Le loro preoccupazioni sono comprese e hanno la nostra assoluta attenzione. È bello rimanere a colloquio con gli altri”, ha twittato uno dei funzionari, Arthur van Dijk.

Si prevede, tuttavia, che le riforme includano la riduzione del bestiame e l’acquisto di alcune aziende agricole, i cui animali producono grandi quantità di ammoniaca. Gli agricoltori sostengono di essere stati presi di mira ingiustamente e di non avere alcuna prospettiva per il loro futuro, quindi hanno bloccato le autostrade nei Paesi Bassi e hanno appiccato piccoli incendi all’esterno di almeno due municipi.

Le autorità hanno invitato gli automobilisti a controllare gli aggiornamenti sul traffico, prima di mettersi in viaggio, tra le proteste che fanno seguito a un raduno della scorsa settimana di decine di migliaia di agricoltori, nei Paesi Bassi centrali, che ha causato il caos del traffico in tutto il Paese.

Consigliamo agli utenti della strada di prestare la massima attenzione“, ha dichiarato il dipartimento governativo per le strade e l’acqua, in un comunicato.

Diverse autostrade del Paese sono state interessate dalle manifestazioni.

Il ministro della Giustizia, Dilan Yesilgöz-Zegerius, ha condannato le proteste:

Diverse autostrade sono attualmente bloccate dagli agricoltori. Non si può far valere le proprie ragioni mettendo in pericolo gli utenti della strada. Questo può avere gravi conseguenze. A quel punto la polizia non ha altra scelta che intervenire, dove possibile, se necessario, anche in seguito. Non lasciate che si arrivi a tanto”, ha twittato il ministro.

L’emittente olandese NOS ha riferito che gli agricoltori hanno appiccato piccoli incendi fuori dai municipi della città di Apeldoorn e della città di Epe, nei Paesi Bassi centrali.

In precedenza, l’emittente locale Omroep Brabant ha mostrato un camion che scaricava grandi balle di fieno, ricoperte di plastica, su un’autostrada vicino alla città di Liessel, a circa 150 chilometri a sud-est della capitale, Amsterdam. Su almeno altre due autostrade, gli agricoltori hanno guidato, o parcheggiato i loro trattori, intralciando il traffico.

La polizia olandese ha confermato la notizia in una dichiarazione ufficiale su Twitter.

La dichiarazione spiega che i manifestanti stavano cercando di guidare i loro trattori contro il gruppo di poliziotti presenti sul posto, come riporta RTL.

La polizia ha osservato senza intervenire, lunedì, mentre circa 25 trattori erano parcheggiati fuori da un centro di distribuzione della catena di supermercati Albert Heijn, nella città di Zaandam, appena a nord di Amsterdam. Sui cartelli e gli striscioni affissi ai trattori si leggevano messaggi come: “I nostri agricoltori, il nostro futuro”.

Un cartello affisso su un trattore, in un’altra protesta, nella città settentrionale di Drachten, ha esortato le persone a “pensare per un momento a cosa volete mangiare senza gli agricoltori“.

L’organizzazione dei supermercati ha invitato la polizia a intervenire e ha avvertito di possibili carenze sugli scaffali.

L’Ufficio centrale per il commercio alimentare ha dichiarato in un comunicato:

I blocchi dei centri di distribuzione danneggiano i cittadini olandesi. I supermercati fanno tutto il possibile per mantenere i magazzini riforniti, ma se i blocchi continuano, i cittadini potrebbero non essere in grado di fare la spesa quotidiana”.

Scaffali vuoti nei supermercati

L’autorità che gestisce il traffico ha avvertito gli automobilisti di prepararsi a rallentamenti e a possibili trattori in movimento sulle autostrade del Paese.

Video non verificati, ripresi durante la protesta a Heerenveen, mostrano agenti di polizia che estraggono le armi e le puntano contro i manifestanti. Strade bloccate, scaffali dei supermercati vuoti e ora sparatorie durante le proteste: le proteste degli agricoltori nei Paesi Bassi si fanno sentire questa settimana.

I momenti più accesi delle proteste

L’agricoltura è un settore chiave dell’economia olandese. Ha registrato esportazioni per quasi 105 miliardi di euro l’anno scorso. Tuttavia, nonostante gli agricoltori abbiano intrapreso iniziative per ridurre le emissioni, ciò comporta la produzione di gas inquinanti.

Zegwaard ha dichiarato che gli agricoltori sono disposti a discutere su come ridurre le emissioni, ma si oppone al fatto che l’industria si assuma la maggior parte della colpa.

Ora il settore agricolo viene liquidato come uno dei principali inquinatori e questo non è giusto“, ha detto.

Il gruppo di pressione degli agricoltori mainstream LTO ha descritto il mediatore, Johan Remkes, come: “un peso massimo dell’amministrazione con una profonda conoscenza dei problemi” e ha dichiarato di essere aperto ai colloqui con lui.

Secondo la LTO, nei Paesi Bassi ci sono quasi 54.000 aziende agricole, con esportazioni per un totale di 94,5 miliardi di euro nel 2019.

Le proposte draconiane calate dall’alto, fanno soffrire i cittadini, tuttavia, come per il caso del “Freedom Convoy” del Canada, le persone hanno dimostrato che l’unione fa la forza e che, per quanto risolute possano essere le decisioni governative, i boicottaggi mirati possono far sì che le istanze siano ascoltate in modo più convinto.

Fonti:

https://www.euronews.com/green/2022/06/23/we-are-not-pollution-producers-dutch-farmers-block-roads-in-protest-against-emissions-targ

https://www.ctvnews.ca/climate-and-environment/dutch-farmers-block-entrances-to-supermarket-warehouses-1.5973254

https://dutchreview.com/news/shots-fired-at-farmers-protests-in-the-netherlands/

https://abcnews.go.com/International/wireStory/angry-farmers-block-dutch-highways-protest-pollution-plan-85782005

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