PARIGI: STOP AI MONOPATTINI ELETTRICI

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Il municipio di Parigi ha tenuto un referendum domenica 2 aprile per determinare il futuro dei monopattini self-service. Gli abitanti della capitale hanno votato massicciamente per il divieto: uno su dieci a votato contro i monopattini.

<Pro o contro i monopattini e le biciclette elettriche self-service a Parigi> 
Questa era la domanda a cui i parigini e le parigine hanno risposto il 2 aprile 2023 nell’ambito di un referendum organizzato dalla città. 
E la risposta è chiara: quasi l’89,03% dei votanti ha votato per il divieto dei monopattini.

Stasera, i parigini si sono espressi in modo molto massiccio contro i monopattini self-service. Il loro messaggio, molto chiaro, diventa ora la nostra tabella di marcia. Con il mio team, daremo seguito alla loro decisione come mi ero impegnata a sostenere“, ha dichiarato Anne Hidalgo, durante l’annuncio dei risultati. La scomparsa dei monopattini, tuttavia, non avverrà immediatamente, ma il 1° settembre 2023, il contratto che il municipio ha stipulato con gli operatori termina infatti il 31 agosto.

Scooter prohibition or ban concept. Traffic light with red scooter silhouette. 3d illustration

I monopattini elettrici self-service saranno vietati a Parigi

I monopattini self-service scompariranno quindi dalle strade parigine molto presto, con grande dispiacere degli operatori. Lime, Dott e Tier, che gestiscono insieme quasi 15.000 monopattini nella capitale, avevano tuttavia scommesso su diverse campagne di comunicazione per evitare questo risultato. Gli operatori avevano inizialmente offerto “minuti di guida” agli utenti prima del voto. Una manovra che era stata criticata, e che era stata descritta da David Belliard, il vice sindaco responsabile della mobilità, come l’acquisto di voti.

La settimana prima del voto, gli operatori hanno anche organizzato una campagna di comunicazione su TikTok. Con l’aiuto di diversi influencer, gli operatori hanno voluto evidenziare i vantaggi dei monopattini, parlando anche di una “catastrofe” se il municipio li avesse vietati. Entrambe le operazioni non sono bastate.

In un comunicato stampa comune, i tre operatori hanno “preso atto” della decisione degli abitanti pur rimpiangendo l’organizzazione delle elezioni e la bassa partecipazione: il 7,46% dei parigini iscritti alle liste si è espresso. “La mobilitazione avrebbe potuto essere più ampia e rappresentativa se le modalità di voto fossero state diverse: più seggi elettorali, scrutinio elettronico, informazione comunale”. “Il risultato di questa votazione avrà un impatto diretto sugli spostamenti di 400.000 persone al mese. D’ora in poi, la nostra priorità come datori di lavoro responsabili è garantire il futuro dei nostri dipendenti. […] Continueremo a offrire un servizio di mobilità dolce a tutti i parigini grazie alle nostre biciclette elettriche”.Parigi non è la prima città a vietare i monopattini elettrici self-service. Montélimar ha vietato questi veicoli dal suo centre-ville nel dicembre 2022, e Nizza, Tolosa e Villeurbanne non li hanno mai autorizzati a stabilirsi. 
In Spagna, nel 2018, Barcellona ha vietato completamente i monopattini elettrici self-service, e sono ammessi solo quelli per uso personale. 
Atlanta in USA li ha vietati già dal 2019: condivisi di sera e di notte. E l’impatto sia sul traffico che sugli incidenti è stato studiato da vicino.

Speriamo che sull’onda di questi disastri annunciati, di fronte a incidenti anche molto gravi, disagi causati al traffico e causati dall’abbandono selvaggio in mezzo a strade e marciapiedi dei monopattini utilizzati, questo esempio possa essere seguito anche nelle metropoli di tutto il mondo e soprattutto in quelle italiane: Roma, che ho da poco visitato, è in seria difficoltà per l’uso di questi mezzi di trasporto e i cittadini sono esausti ed esasperati di dover affrontare oggi questi problemi e questi rischi su strade e marciapiedi già di per se problematici e caotici per l’enorme traffico cittadino mal regolamentato.

Un’altra sconfitta per il “Green New Deal” e il World Economic Forum

Tirando le somme di questo nuovo disastroso risultato per il “Green New Deal” e per la “Green Economy, questa è l’ennesima sconfitta bruciante proprio anche per il Sindaco Anne Hidalgo di Parigi che aveva sostenuto con forza il progetto del WEF che si allineava all’Agenda 2030 sulla “sostenibilità”. I cittadini hanno bocciato di fatto quello che l’élite aveva battezzato come “LA CITTÀ IN 15 MINUTI”, dove si volevano di fatto impedire gli spostamenti in auto, costringere i cittadini a starsene a casa ed esaltando biciclette elettriche e monopattini. 
Alcuni mesi fa avevamo sintetizzato quel progetto, per tutti i nostri lettori, in un video delle “PERLE DEL WEF” e precisamente nell’episodio numero 22: ci avevamo visto lungo…

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