LA TRAPPOLA INFERNALE DEI SOCIAL MEDIA

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ATTENZIONE GENITORI ARRIVA “HUGGY WUGGY”

Potremmo apparire ripetitivi e noiosi: non è nostra intenzione.

Ciò che ci preme è fornire il nostro contributo affinché la gente assuma consapevolezza e non abbassi mai la guardia.

Non è il momento di adagiarsi sugli allori.

La realtà in cui viviamo continua a rappresentare una minaccia, partorendo sgradevoli sorprese per i nostri ragazzi.

Abbiamo, da poco, lasciato alle spalle sfide pericolose, come quella della “cassa del latte” o dello “schiaffo all’insegnante” piuttosto che la rivisitazione del “Squid Game” ed ora si presenta un nuovo, allarmante intrattenimento che, apparentemente, potrebbe sembrare innocuo ed innocente, atteso il nome del protagonista, ma non è affatto così

La star in questione è l’orso.

Huggy Wuggy, non un delizioso orsacchiotto da coccolare virtualmente bensì un vero e proprio mostro, di una malvagità inaudita, con denti aguzzi ed affilati come lame, che, all’interno del gioco horror per PC, Poppy Playtime, di MOB Games, si aggira in una fabbrica di giocattoli abbandonata tappezzata di sangue.
Un orribile gioco di sopravvivenza in cui l’orso di pezza blu si diletta a cacciare, con intenzioni poco amichevoli, mentre i giocatori devono risolvere degli enigmi.
Intona canzoni raccapriccianti ed agghiaccianti, con i suoi denti sporgenti, ben in mostra, a mó di serial killer, incutendo terrore.

Una scuola elementare del Regno Unito, la Deal Parochial Primary School, ha allertato i genitori in merito al sinistro quanto ingannevole personaggio, che inneggia alla morte e che, malgrado questo, viene seguito, online, da una folta schiera di alunni.
La scuola avrebbe, inoltre, segnalato, alle famiglie, condotte inquietanti assunte dai bambini, nei riguardi dei compagni di classe…atteggiamenti, spesso, accompagnati da frasi volgari e pesanti, sussurrate di nascosto.
Evitare Poppy Playtime è possibile, certo…ma il grande problema, purtroppo, è che si possono visualizzare i suoi contenuti anche su TikTok nonché su YouTube e, sebbene, YT disponga delle opzioni per il parental control, l’orribile orso sembrerebbe baipassarle, in virtù del suo nome dolce e grazioso che evoca piacevoli momenti ludici.
I video pubblicati, però, non sono affatto deliziosi ed amorevoli.

Come se non fosse sufficiente l’ambiente horror propinato ai bimbi, una sorta di “Shining” in versione più soft, numerosi TikTockers (followers amanti di TikTok) si sono lanciati nelle c.d. “FanArt” ovvero delle creazioni rimodulate, riviste e corrette dei video originali, dando vita a clip, video ed immagini ancor più sconvolgenti e violenti.

TikTok è accessibile a tutti ed ha milioni di followers.
Huggy Wuggy non sarà sicuramente l’ultimo prodotto trash che verrà immesso nel mercato.
I social sono un fucina e sempre sul piede di guerra per produrne altri.
Il loro obiettivo è la manipolazione mentale, l’alterazione degli equilibri, per sconvolgere e creare caos, confusione, instabilità.
Solo delle menti insane e malate sono in grado di concepire intrattenimenti così perversi e violenti, con il fine ultimo di destabilizzare e deviare l’attenzione.
Distrarre ma in modo cruento, tale da disumanizzare un individuo, a maggior ragione, un bambino.
Deprivarlo di emozioni sane e di sentimenti buoni, pacifici.

Solo per darvi un’idea delle sfide che abbiamo sopramenzionato e di quanto siano assurde e rischiose, quella della “cassa del latte” consiste nel creare una piramide costituita da casse di latte (di plastica) per poterle scalare. Arrampicarsi sul precario, sul fatiscente.
L’improvvisato quanto infelice “divertimento”
ha causato numerose cadute e ferite di non scarsa entità. Un disastro annunciato perché è facile intuire l’epilogo: qualcuno si farà del male e seriamente.

La sfida “schiaffeggia un insegnante“, riteniamo che sia sufficientemente autoesplicativa e si commenti da sé, per aggressività, totale mancanza di rispetto, civiltà ed educazione.

Il gioco “Squid Game” non è altro che un adattamento dello spettacolo.
Squid Game, una serie Tv sudcoreana, lanciata da Netflix, dedicata ad un pubblico maturo ed adulto.
Ha una violenza estrema, inaudita, ripetitiva e costante. Assolutamente deleterio per dei bambini che nell’emulare e replicare le scene della serie, in un parco giochi, ovviamente, diventano estremamente aggressivi, picchiandosi, strattonandosi, spingendosi, colpendosi, duramente e ferendosi.
Si è assistito a calci, pugni, ginocchiate, schiaffi…sferrati con tale veemenza e cattiveria da inorridire, come giá riportato dal nostro Team.
Inoltre abbiamo anche potuto tristemente riportare che c’é stato un caso a Nichelino (TO) nel quale una maestra avrebbe prima intimidito i bambini minacciando di fargli vedere una puntata di Squid Game, ma poi avrebbe cambiato idea, scegliendo un altro film horror vietato ai minori.
Risultato?

“Alcuni bambini si sono fatti la pipì addosso, altri piangevano, altri cercavano di non guardare”

Avete idea di quanto possano essere scioccanti e traumatiche esperienze del genere per una creatura in età prepuberale?
Riuscite ad immaginare che danni possono scaturire, a livello psicologico?
Danni irreparabili.
La salute mentale delle future generazioni sarà severamente compromessa.
Non ci si stupisca, poi, se si assiste, impotenti, ad un aumento esponenziale dell’aggressività e della violenza.

Non ci si stupisca di casi, sempre più all’ordine del giorno, di stupri, abusi, maltrattamenti.

Baby gang, Cyberbullismo, torture indicibili su esseri umani ed animali, abuso di alcol, sostanze stupefacenti e psicotrope…sono solo alcune delle espressioni in cui trovano rifugio ragazzi la cui psiche è stata “seviziata” attraverso i social.

Plasmata, soggiogata, influenzata in modo nefando e nefasto.

La Deal Parochial Primary School si è resa portavoce di quelle che dovrebbero essere le condotte da assumere nei riguardi dei propri figli. Linee guida e consigli pratici che vi suggeriamo di seguire e spesso abbiamo evidenziato.

Al di là di sorvegliare i vostri ragazzi ed i loro dispositivi multimediali e di assumere le giuste precauzioni, per controllare che non “inciampino” e non cadano nelle infinite trappole, PARLATE con loro ed ASCOLTELI.

Invitateli ad aprirsi con voi, a confidarsi.

Conduceteli al dialogo, alla comunicazione.

Solo attraverso uno scambio reciproco e l’interazione è possibile conoscere i loro pensieri e quanto possano essere stati inquinati, intossicati.

Parlate loro con amore e comprensione, facendogli capire a quale rischi vanno incontro e a quanto potrebbero essere nocivi per sé stessi per gli altri, verso i compagni, gli amici, gli insegnati, gli adulti e, più in generale, verso la società.

Loro sono il nostro futuro e non possiamo permettere che la società di domani venga strutturata su un terreno privo di fondamenta e radici.

Un albero forte e ben radicato resisterà a qualunque tempesta, a qualunque uragano.

Nulla potrà abbatterlo.

Alcuni articoli riportati dal notro Team ChildResQue attinenti all’argomento:

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