Dati sulle lesioni da vaccino: il CDC perde la causa

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Il team legale di ICAN (Informed Consent Action Network ), un’organizzazione senza scopo di lucro focalizzata sull’integrità scientifica dei vaccini e dell’industria farmaceutica, guidato dall’avvocato Aaron Siri, vince in USA la causa legale dopo 463 giorni e obbliga il CDC a pubblicare i dati sulle lesioni causate dal vaccino elencate sull’app “Covid V-SAFE”
Nello stesso tempo la Pfizer è costretta a pubblicare il contratto con la Commissione Europea, dopo che il suo CEO Albert Bourla rinuncia ad apparire davanti alla stessa commissione.

Nel totale silenzio dei media in Italia e in Europa, in questi giorni sono venute alla luce verità assolutamente inconfutabili e drammatiche che andiamo a descrivere e ad analizzare.

  1. L’avvocato Aaron Siri vince in USA con la sua organizzazione ICAN (L’Informed Consent Action Network ) la causa legale dopo 463 giorni e obbliga il CDC a pubblicare i dati sulle lesioni del vaccino elencate sull’app “Covid V-SAFE”
  2. La Pfizer è costretta a pubblicare il suo contratto stipulato con la Commissione Europea, dopo che il suo CEO Albert Bourla aveva rinunciato ad apparire il 10 ottobre davanti alla stessa commissione.

La prima notizia è davvero un fatto di primissimo piano e sembra proprio che la verità stia finalmente venendo fuori poiché il team legale dell’ICAN guidato dall’avvocato Aaron Siri ha finalmente ottenuto i rapporti che il CDC non voleva che nessuno vedesse.

Ci sono voluti due cause e oltre 400 giorni perché il CDC consegnasse le informazioni.
Il primo batch di dati, contenente 144 milioni di righe di voci sulla salute degli utenti di v-safe, è stato finalmente ora ottenuto da ICAN.

Che cos’è il “COVID V-SAFE”? 

Covid V-Safe è un’applicazione creata dal CDC in USA che funziona su smartphone per monitorare tutti i dati sanitari personalizzati e riservati tramite messaggi di testo e sondaggi web in modo da poter condividere rapidamente e facilmente con il CDC le informazioni dopo la vaccinazione contro il Covid-19.

Testualmente si può definire in questo modo: “Al fine di raccogliere valutazioni sanitarie dopo la vaccinazione contro COVID-19, il CDC ha sviluppato uno strumento chiamato V-Safe che funziona sugli smartphone. Oltre 10 milioni di partecipanti si sono iscritti e hanno inviato i propri dati sanitari”.

I dati ottenuti dalla vittoria nella causa dall’avv. Siri riguardano 10 milioni di utenti e i risultati che sono stati immediatamente analizzati e pubblicati, rivelano un quadro decisamente allarmante se non proprio drammatico.
ICAN – V.Safe on line Report (Click sulla foto o QUI per scaricare i DATI dal sito ICAN).

Secondo i dati, su 10 milioni di persone che hanno utilizzato v-safe, 3.353.110 sono rimaste ferite e 6.458.751 hanno avuto un impatto importante sulla salute e hanno segnalato i problemi sull’applicazione V-Safe.

Le opzioni per gli impatti sulla salute sono state:

  1. Incapace di poter lavorare o frequentare la scuola;
  2. Incapace di potere svolgere le normali attività quotidiane; e/o
  3. Ricorrere alle cure di un medico o di un altro operatore sanitario.

Ogni utente potrebbe aver inviato più di un report sull’impatto del vaccino sulla sua salute, sia inoltrando un unico check-in che, nel tempo, provvedendo a più check-in.

Intervista a Fox News dell’avv. Aaron Siri di ICAN

Ecco l’intervista rilasciata poche ore dopo il verdetto da un emozionatissimo avv. Aaron Siri a Fox News 👇👇👇:

I dati, come avete potuto vedere ed ascoltare, sono impressionanti: “Dei 10 milioni di utenti all’interno di V-Safe, il 7,7% di loro ha dovuto cercare assistenza medica dopo la vaccinazione. Questa è una percentuale incredibilmente alta “, ha detto Siri.

“Il 7.7% necessitava di cure mediche, parlando di pronto soccorso, ricoveri. E per di più, altri 2,5 milioni, stiamo parlando del 25%, sono stati costretti a perdere il lavoro o la scuola o hanno avuto reazioni negative al vaccino” 
Le più gravi sono le reazioni auto-immuni provocate soprattutto nelle persone anziane, che hanno provocato gonfiori alle articolazioni da moderatamente dolorose a estremamente dolorose.

Sembra che le differenze tra i vaccini somministrati non siano stati determinanti nel causare danni, anche se la minor percentuale che è stata inoculata col siero “Moderna” ha mostrato invece maggiori percentuali di danni e reazioni avverse, come elencato nel database di “Covid V-Safe”.

E nella comunità Europea?

Di queste notizie in Italia e in Europa non se ne sente assolutamente nulla. I media continuano imperterriti la loro propaganda e soprattutto continuano a nascondere le principali notizie che riguardano battaglie legali vinte dai danneggiati dal vaccino, la pubblicazione di dati e statistiche allarmanti o di altre attività attorno al tema del Covid-19 e della “Pandemia”.

Una notizia invece apparsa (questa sì…) sui quotidiani italiani diceva che: ”Il numero uno di Pfizer, Albert Bourla, si rifiuta di comparire in audizione al Parlamento europeo. La belga Kathleen Van Brempt, presidente della commissione speciale che indaga sugli acquisti dei vaccini contro il Covid, non può far altro che esprimere «profondo rammarico». L’amministratore delegato del colosso farmaceutico americano era atteso per il 10 ottobre. Sarebbe stata l’occasione perfetta per scoprire cosa c’era scritto negli sms che a inizio 2021 si scambiò con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, prima del terzo contratto da 1,8 miliardi di dosi.”

La Pfizer si vede che sentiva nell’aria l’arrivo di seri problemi legali…e il suo amministratore delegato (CEO), dopo essere risultato per l’ennesima volta POSITIVO AL COVID dopo aver avuto almeno 4 vaccinazioni del suo meraviglioso farmaco (o almeno così ha dichiarato…), non si vuole presentare all’udienza della commissione europea, ma viene costretto a pubblicare un DOCUMENTO in cui in un centinaio di pagine viene reso noto il CONTRATTO stipulato e firmato con i rappresentanti della “nostra” COMMISSIONE EUROPEA, nella persona dell’algida “baronessa” in abbigliamento ormai costantemente e rigorosamente GIALLO/BLU, Ursula Von der Lyen.


Pubblichiamo qui anche questo documento, per il momento solo in lingua originale per non perdere l’immediatezza della notizia, ma appena sarà possibile averlo tradotto in italiano, provvederemo a inserirlo all’interno dell’articolo, come stiamo facendo anche per il REPORT dell’avvocato Thomas Renz, per l’altra importantissima causa contro Fauci, Google, Rockfeller Foundation, CDC e “I BIDENs”,  dove si provano inconfutabilmente e con dovizia di particolari, le origini del “VIRUS CHIMERICO SARS-COV2, creato nel laboratorio cinese di Wuhan.

TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE. 

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