ATLETI, SPORTIVI E “EFFETTI AVVERSI”

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Decessi, Danni Irreversibili, Ritiro dall’AttivitàAppello alle Federazioni Sportive: promuovere al più presto una ricerca seria sugli “effetti delle Vaccinazioni per Covid-19” tra gli sportivi, per aprire finalmente su questo tema un dibattito serio e responsabile.

La notizia di una morte troppo precoce per una giovane atleta era arrivata per l’ennesima volta qualche settimana fa: Mariasofia Paparo, che avrebbe presto compiuto 28 anni, era stata stroncata da un infarto: la ragazza avrebbe conseguito la laurea il giorno 28 aprile. 

Il mio commento a freddo in quel momento in una ADMIN RING LIVE era stato questo: “È possibile che nessuna istituzione sportiva internazionale prenda ufficialmente una chiara posizione sul tema dei danni provocati dalla vaccinazione Covid-19?
Sembra una cosa davvero assurda e incomprensibile.”

Dietro a queste tragedie e alle molte altre situazioni drammatiche sorte dall’inizio di questa assurda campagna vaccinale di massa, non c’è solo la maggiore incidenza di problemi cardiaci, ma anche un diffuso indebolimento del sistema immunitario. 
Diversi atleti hanno chiamato in causa per la prima volta ad alta voce i vaccini anti-Covid. Serve quindi una ricerca seria, promossa dalle Federazioni sportive internazionali. Ma prima va superato il tabù culturale creato da governi, colossi farmaceutici e media.

Recenti dati dell’UKHSA (UK Health Security Agency), contenuti nel Vaccine surveillance report (Rapporto di sorveglianza sui vaccini) e relativi alla situazione nel Regno Unito, ci mostrano come sia i casi di malattia sia le ospedalizzazioni sia, infine, i decessi avvengano in prevalenza in persone vaccinate (72%, 74% e 82% rispettivamente) ponendo dei seri dubbi sulla decantata sicurezza ed efficacia degli attuali vaccini anti-Covid (JR Hope, The Desert Review, April 2022).

UKHSA (UK Health Security Agency) mostrano che i decessi avvengano in prevalenza in persone vaccinate.

Per capire questa situazione drammatica, facciamo un passo indietro: dall’introduzione sul mercato dei farmaci genetici sperimentali basati sulla tecnologia “mRNA” (Pfizer e Moderna su tutti) chiamati in un primo tempo erroneamente “Vaccini”, tanto da fare cambiare recentenente addirittura l’etimologia del termine sul dizionario medico di riferimento del CDC americano, sono iniziate segnalazioni sempre crescenti da parte di importanti medici e ricercatori sui rischi che la diffusione così capillare di quella particolare terapia, che non ha avuto i tempi sufficienti di poter essere regolarmente testata soprattutto sulle persone SANE, potesse portare a gravi effetti avversi e quindi a conseguenti danni collaterali gravi per i pazienti sottoposti a questo nuovo genere di vaccinazione. 

Uno dei pediatri più accreditata negli USA, il dr. Kirk Milhoan aveva da subito messo in guardia sui rischi di miocardite provocata dalla vaccinazione mRNA sui bambini; lui disse testualmente che “avremmo rischiato in breve tempo di veder cadere a terra i nostri figli senza motivo nel parco mentre giocano”…  e a conferma di questo, il dr. Peter McCullogh poco tempo dopo aveva ribadito che si stavano verificando danni al cuore nei bambini sotto l’età della pubertà e anche oltre: già dopo pochi mesi dall’inizio delle inoculazioni la Federazione del Basket americano aveva anche affermato che quasi il 50% degli atleti tesserati mostravano già i primi danni cardiaci di diversa entità.
Nel dicembre 2021 uscivano preoccupanti statistiche, mentre le campagne mondiali di vaccinazione procedevano imperterrite: L’indagine di Real-Time News ha rilevato 108 morti su 183 casi di questo tipo tra atleti professionisti, allenatori, atleti di università e college e atleti giovanili, tutti avvenuti dal dicembre 2020, mese in cui è iniziata la campagna di immunizzazione globale. 

Nella maggior parte dei casi, è stato riportato che la causa del malore è correlata al cuore, inclusa la miocardite (infiammazione del muscolo cardiaco), la pericardite (infiammazione del pericardio) o una combinazione di entrambe: peri-miocardite, infarto o arresto cardiaco. La seconda causa segnalata, sono eventi di coagulazione, tra cui embolia polmonare, coaguli di sangue nei polmoni e nel cervello. 
Nessuna presa di posizione da parte delle Federazioni Sportive c’era stata allora e non c’è stata nemmeno fino al giorno d’oggi: non c’è ancora una reale presa di coscienza e un serio dibattito aperto su questi avvenimenti.

A due anni di distanza le statistiche e le notizie che arrivano ogni giorno sono impressionanti e davvero shoccanti…e finché ad accasciarsi sul campo erano bambini o adolescenti, a lamentarsi al più era purtroppo solo qualche genitore. 
Ora che invece la cosa tocca sempre di più i professionisti al più alto livello, il clamore comincia a farsi mediatico.

Dopo le polemiche per il “caso” Djokovic in Australia, il Tennis sembra essere diventato lo sport più tartassato. I malori agli Open di Melbourne e il caso di Rafa Nadal sono stati infatti solo l’inizio. Recentemente “Il mondo del tennis ha reagito con shock dopo che i favoriti Paula Badosa e Jannik Sinner hanno dovuto ritirarsi durante i quarti di finale del Miami Open.  Alla fine, un numero senza precedenti di tennisti (vaccinati) si è ritirato dal Miami Open della scorsa settimana. Ben 15 giocatori non hanno concluso la gara, tra questi anche i favoriti della competizione maschile e femminile.
Il The Liberty Daily di Miami scrive: “Come tante cose a cui abbiamo assistito negli ultimi tre anni, sembra esserci uno sforzo coordinato per sopprimere la verità. Gli atleti di tutto il mondo sono in calo. La gente media sta vivendo orribili reazioni avverse. Decine, forse centinaia di migliaia di persone stanno morendo a causa di questi “vaccini”. Potrebbero anche essere milioni; i dati sono oscurati. Per tutto il tempo, i politici e i media aziendali fanno finta che tutto sia normale”.

Secondo queste voci preoccupate, il tennis non è stato il primo sport i cui giocatori sono stati colpiti da condizioni “inspiegabili”.
Rafa Nadal e i suoi colleghi tennisti hanno avuto fortuna. Possono raccontarlo.
L’elenco infatti è purtroppo molto lungo fino ad arrivare ad oggi, con la nuotatrice Mariasofia Paparo…e si tratta tutti di eventi che sono stati resi pubblici…molti purtroppo vengono ancora tenuti riservati o addirittura nascosti all’opinione pubblica. 
Diversi atleti hanno chiamato in causa apertamente per la prima volta i vaccini anti-Covid correlando un aumento esponenziale di malanni invalidanti l’attività agonistica con il periodo dell’inoculazione delle terze dosi. 
Un grido d’allarme motivato non solo dalla maggiore incidenza di problemi cardiaci, ma anche dalla semplice constatazione che il sistema immunitario si è talmente indebolito da non riuscire a opporsi a malanni, anche banali, che in epoche anteriori erano sconosciuti ai più o se non altro facilmente tenuti a bada senza bisogno di interrompere l’attività agonistica.

La Federazione italiana medici sportivi, con un questionario diffuso negli ambulatori dei propri associati, ha provato, invece, a deviare la palla sul Covid e sul long Covid, anche se un’altra ricerca americana, pubblicata a novembre dal British Journal of Sports Medicine, su 3.597 atleti contagiati statunitensi, di college e università, ha rivelato che solo l’1,2% presentava sintomi di lungo periodo. Una ricerca – questa – limitata, peraltro, alla fascia meno a rischio (18-24 anni) e che non era in grado di distinguere quali effetti avversi fossero figli della malattia, o invece del vaccino.

I medici sportivi italiani stanno auspicando che sia redatto un registro di atleti NON VACCINATI ed è singolare che non si adoperino, invece, al contempo, per averne uno analogo – ben più importante – sugli effetti avversi conseguenti alla vaccinazione. 

È ormai evidente che non si possa delegare tale ricerca alla farmacovigilanza, per lo meno nel nostro Paese, dove – per stessa ammissione dell’AIFA – la farmacovigilanza attiva non supera il 4% delle segnalazioni totali (percentuale persino sovrastimata) e dove quella passiva, è unanimemente considerata di gran lunga sottostimata.

Qui sta il punto. Se vogliono raccogliere l’appello dei loro atleti, le Federazioni internazionali devono finalmente associarsi e finanziare una ricerca seria, sugli effetti tra gli sportivi, non solo del Covid, ma anche e soprattutto delle vaccinazioni, giusto per togliersi il legittimissimo dubbio e calibrare eventuali contromisure. AL PIÙ PRESTO!

È ovvio, però, che prima vadano rimossi i tabù culturali promossi dalle politiche sanitarie governative e dai colossi farmaceutici spalleggiati dai media: quello che ha impedito finora, un approccio serio, libero e scientifico, agli eventuali esiti avversi, o sequele negative del trattamento farmacologico anti-Covid. 

Quest’ultima condizione dovrebbe comunque valere per tutti, NON SOLO PER GLI SPORTIVI!

Esiste una casistica indiscutibile che va affrontata con un confronto ONESTO e CHIARO, sul tema della vaccinazione, che tenga in considerazione soprattutto gli ultimi risultati delle battaglie legali in Italia, in Europa e nel Mondo. In particolare negli USA, dove, dopo la pubblicazione dei dati della PFIZER sugli effetti avversi (pubblicazione che ricordo doveva essere fatta nel 2075, come aveva richiesto la casa farmaceutica…), sono stati già forniti dati davvero eloquenti: un rapporto 12 volte più grande tra i morti a causa della malattia Covid-19 e i decessi da vaccino.

Un totale dello 0,25% per i morti da Covid, contro il 3% dei morti da vaccino.

In ultima analisi, le statistiche pubblicate da EuroMOMO parlano chiaro sulla curva dei decessi del 2021 nei paesi EU è molto più alta rispetto a quella del 2019 e 2020.
Basta guardare i dati ufficiali di Euromomo relativi all’eccesso della mortalità negli ultimi tre anni nei paesi EU.

Prendiamo le misure osservando la tabella:

– L’anno di riferimento (normalità, senza virus) è il 2019
– L’anno della Covid è il 2020
– L’anno del siero genico magico è il 2021

Una domanda legittima: Il vaccino non doveva salvare le vite umane e, al limite, far solo ammalare lievemente?
Inoltre, perché il 2020, l’anno del terribile Covid, presenta meno morti del 2021, l’anno del potente e liberatorio Vaccino?
Dovrebbe essere l’esatto contrario, seguendo la narrazione ufficiale.
Qui, al netto della propaganda di Regime, il grafico ci dice altro: dice che la curva dei decessi, sta prendendo il volo dal giugno 2021!

Grafico EuroMOMO 2019/2021 (euromomo.eu)

Sono cifre che devono fare pensare… perché i tribunali in tutto il mondo si stanno iniziando a muovere e i risultati non tarderanno a farsi sentire.

FONTI: 
https://lanuovabq.it/it/atleti-e-miocarditi-perche-centrano-i-vaccini-mrna
https://lanuovabq.it/it/atleti-e-mal-di-vaccino-urge-una-ricerca-delle-federazioni
EuroMOMO

Nell’Allegato PDF: l’Elenco aggiornato degli atleti Colpiti da affetti Avversi che hanno perso la vita o sono stati costretti al ritiro dall’attività.

Elenco di infortuni e decessi di atleti fino ad oggi

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