TIK TOK – FACEBOOK – INSTAGRAM – ROBLOX

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LE TRAME DI UNA RETE PERICOLOSA

E’ un dato di fatto, la pandemia ha portato nei giovani disagi psicologici e li ha esposti ad un aumento impressionante dei rischi di violenza, sfruttamento e abusi.

Il 5 maggio 2022, in occasione della giornata contro la pedofilia, la polizia postale ha diffuso un dossier circa l’adescamento online: la  fascia più in pericolo sono i minori tra i 10 e 13 anni (maschi e femmine sono vittime in egual misura), in aumento i casi di bambini di 9 anni che passano sempre più tempo connessi a videogiochi in rete come Roblox e con applicazioni non adatte a loro come Instagram, Tiktok e Facebook.

Nel corso del 2021 i casi di pedopornografia sono aumentati del 47% rispetto al 2020.

Si è registrato anche un notevole incremento del numero di bambini approcciati sul web con una concentrazione del 64% per i piccoli tra i 10 e i 13 anni; rilevante anche l’impennata riguardante la fascia 0-9 anni.

Gli adulti adescatori hanno un modus operandi complesso, conoscono le abitudini e le fragilità delle vittime ed hanno aumentato l’attività durante la pandemia poiché moltissimi minori hanno dovuto ricorrere ad internet per quasi tutte le attività quotidiane: scuola, relazioni sociali con coetanei, gioco e svago. Questo ha portato i pedofili a concentrarsi su piattaforme di gaming, servizi di messaggistica oltre ai social.

Foto: https://roma.repubblica.it Pedopornografia, polizia postale: nel 2021 casi aumentati del 47%.

La pandemia ha dato spazio anche ad altre forme di violenza, coinvolgendo i piccoli in truffe, inganni e causando loro problemi psicologici.

Un esempio eclatante di bambini truffati durante i momenti di svago è rappresentato dalla piattaforma di gioco “Roblox”. Il gioco più popolare del momento raccoglie circa 40 milioni di utenti. Una Corporate che sfrutta il lavoro minorile e aggancia le carte di credito dei suoi giocatori minorenni. Nato nel 2006 sembrava non avere futuro, ci ha messo 10 anni per diventare famosa, la sua forza sta nel sembrare incompiuto, dando così ai ragazzi la possibilità di costruirlo, letteralmente! 200 milioni di giovani tra i 9 e 15 anni rendono una capitalizzazione di 49 miliardi di dollari.

La truffa di questa piattaforma sta nel far creare il gioco ai suoi utenti sfruttandone il lavoro promettendo loro (senza mai mantenere la parola) popolarità e denaro, nel caso il ragazzino avesse diritto ad un compenso Roblox ha creato i Robux che valgono solo 1/3 della moneta reale.

Inoltre blocca determinati livelli dietro pagamento di denaro vero. Gli acquisti accidentali sono frequenti, alcuni genitori si sono trovati centinaia di migliaia di dollari addebitati sulle loro carte. Nessun copyright né diritto di autore su quanto creato.

Non meno importanti i danni psicologici causati a questa generazione.

Secondo documenti forniti dal Wall Street Journal Facebook sapeva già da tempo che Instagram era deleterio per le ragazze perché creava loro problemi di immagine, di relazione con il loro corpo, ma ha continuato ad aggiungere filtri di bellezza.

I numeri sono sconvolgenti: il 6% delle giovani morte suicide nel 2019 è stato attribuito all’applicazione. I giovani accusano il social di creare stati di ansia e depressione. Nel marzo del 2020 il 32% delle ragazze utenti ha affermato che Instagram le faceva sentire peggio, insicure.

Mark Zuckerberg ha testimoniato davanti a una commissione del Senato lo scorso novembre sulle pratiche dell’ azienda ma le risposte sono state evasive, anzi ne ha sostenuto l’utilità sociale.

Esiste un informatore, che rivelerà la sua identità davanti al Congresso che sta esaminando la vicenda, ma ha già rivelato file interni all’azienda che dimostrerebbero la malafede della stessa.

Abbiamo già affrontato la pericolosità delle sfide online che girano velocemente e ovunque grazie al web. Ribadiamo che certi “giochi” possono portare i nostri ragazzi fino alla morte.

In Inghilterra un ragazzino di 11 anni è stato ricoverato di urgenza per forti dolori addominali. Dopo diversi esami i medici si sono accorti che aveva ingerito 5 “Magneto Beads” che stavano distruggendo il suo sistema digestivo.

La famiglia ha scoperto dai medici che era il quinto caso in quella settimana. Da ulteriori indagini è emerso che su TikTok i bambini usavano questi magneti sulla lingua per simulare il piercing.

Il piccolo Ellis ha subito due interventi per rimuovere  tre magneti dallo stomaco e due dall’intestino.

Genitori e istituti dovrebbero essere sempre a conoscenza di queste pensate per poter mettere in guardia i piccoli dai rischi che correrebbero se accettassero di parteciparvi.

L’unica possibilità che abbiamo per proteggerli è la prevenzione, genitori ed educatori devono essere in grado di accompagnare i bambini, le bambine e gli adolescenti nella comprensione degli ambienti digitali, per poter fruire appieno delle opportunità della rete in modo sicuro e consapevole.

Argomenti trattati su ChildResQue Italia:

06 Ottobre 2021 “Crimini su Internet contro i bambini

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