LA DIGITALIZZAZIONE SELVAGGIA DELL’EU (2a parte)

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La corsa alla DIGITALIZZAZIONE SELVAGGIA dell’Europa è il piano che si prefigge da sempre il WEF di Davos nella sua Agenda. 

Abbiamo visto nello scorso articolo (L’iD Digitale in EU, Ucraina e Italia) come esistano già in atto prove di Digitalizzare l’Identità con sistemi più o meno espliciti come il DiiA dell’Ucraina (primo vero esperimento che stava per essere attuato prima dell’inizio della crisi) e i sistemi di “Digital Wallet” che stanno per essere introdotti a Bologna e soprattutto a Roma.

Recentemente Ursula Von der Lyen ha dichiarato che in UE tutti i 27 Stati membri dovranno implementare il pass verde Covid entro il 1° luglio. In una recente intervista a REPUBBLICA, la stessa Von der Lyen ha anche annunciato “di avere “messo in mora” AstraZeneca per i ritardi nelle forniture, minaccia il Regno Unito – e non solo – di bloccare l’export se non aprirà alla distribuzione dei vaccini al continente, non esclude di spingersi oltre, magari fino al sequestro delle fiale prodotte in Europa, e conferma la promessa di vaccinare il 70% degli adulti entro l’estate.” Non vi basta?
Bene! La guerra è dichiarata e la battaglia aperta, ma nessuno sembra reagire… Ricordiamocelo bene: Se si lasceranno passare senza nessuna contestazione e nessun contrasto queste direttive EU, all’interno dell’Identità Digitale si sta già quindi prospettando l’inserimento dell’Identità Sanitaria, con la scusa di poter consentire la libera circolazione dei passeggeri all’interno della EU e con la ulteriore scusa di tenere a bada le nuove PANDEMIE, visto che sempre il WEF non disdegna di sottolinearlo in ogni occasione, che ci siamo avviati ormai a grandi passi verso l’ “Era delle Pandemie”. 

Ursula Von der Lyon – Presidente Commissione EU

A questo proposito, voglio ricordare che in EU è già in vigore un controllo dei passeggeri e dei loro spostamenti attraverso quello che si chiama EUROPEAN DIGITAL PASSENGER LOCATOR FORM (dPLF): è un formulario, dove viene richiesto di indicare il paese di provenienza, il posto d’arrivo e l’indirizzo di residenza o domicilio dove si andrà a trascorrere il periodo di permanenza del Paese di destinazione. 

Per ora solo questi stati hanno reso obbligatorio il PLF:

• France

• Italy

• Malta

• Slovenia

Questo formulario sta già facendo impazzire da tempo le agenzie di viaggio e i passeggeri che, non informati di questa normativa, arrivano all’aeroporto e rischiano di non essere imbarcati…ma è un gran bel passo verso il controllo degli spostamenti dei passeggeri all’interno della Comunità Europea.

Passaporto Digitale Sanitario EU (Bozza)

Tornando al Passaporto Sanitario EU, Le procedure per il lancio del certificato sono state completate da parte della Commissione UE dall’inizio di giugno, durante il quale gli Stati membri hanno iniziato uno ad uno ad attuarlo.

SchengenVisaInfo.com ha annunciato il 1 giugno che sette paesi dell’UE avevano già iniziato a rilasciare passaporti dell’UE COVID-19: Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia. 
Il 4 giugno, anche l’Islanda ha iniziato a implementare il sistema pilota per il rilascio di certificati COVID .

Nell’aprile 2020, SchengenVisaInfo.com ha riferito  che un vaccino sarebbe sicuramente diventato obbligatorio per coloro che desiderano viaggiare nell’area Schengen una volta approvato e disponibile .

Tuttavia, la Commissione ha prima presentato la proposta per la creazione di un documento che consentirebbe alle persone vaccinate di viaggiare senza restrizioni in tutta Europa a metà marzo di quest’anno, nel tentativo di ripristinare la libertà di viaggio per le persone vaccinate, coloro che sono guarite dal virus e coloro che risultano negativi al test per il COVID-19.
In pratica: vogliono PRIMA creare le condizioni che TUTTI abbiano in mano il documento digitale…e POI, lo arricchiranno di tutte le amenità più strampalate: inizieranno con i vaccini, poi con l’attestato di “sana e robusta costituzione”…quindi passeranno ai problemi di carattere fiscale: “In regola col fisco” se no NON SI VIAGGIA…e per finire: la BUONA CONDOTTA e cioè, nessuna contravvenzione e in regola coi pagamenti e con l’ “OBBEDIENZA AL SISTEMA”, pena la mancata concessione del QR CODE per poter viaggiare o fare qualsiasi altra cosa. 

A proposito di multe e di PATENTE DI GUIDA: sono in arrivo altre belle novità in questa direzione a livello di EU: “Inserire foto e dati di ogni patente di guida europea in un sistema comune di riconoscimento facciale per la polizia”
La proposta arriva sempre al tavolo del Consiglio dell’Unione europea il 17 febbraio. Si discute della revisione del regolamento sullo scambio automatico di dati come impronte digitali, DNA e targhe tra le forze di polizia del blocco dei 27, detto in gergo Prüm II.
La Commissione europea ha licenziato la sua versione l’8 dicembre 2021, che deve passare ora al vaglio di Parlamento e Consiglio. 

Proprio al Consiglio la presidenza di turno, fino a giugno affidata alla Francia, ha formulato una serie di bozze in cui calca sempre di più la mano sul ricorso a sistemi automatici di sorveglianza. In una prima bozza propone di autorizzare l’uso di sistemi di riconoscimento facciale per scandagliare le foto di tutte le patenti di guida europee alla ricerca di criminali, sospettati o persone scomparse. E solo qualche giorno fa, il 13 aprile, Parigi ha proposto anche di creare un sistema automatico di confronto del DNA, che interroghi tutte le banche dati dei 27.

Riconoscimento facciale e …confronto del DNA: benvenuti nell’era digitale anche per il corpo umano! Collegare i vaccini mRNA al DNA non è poi così lontano… E voi, amanti della libertà e nemici delle diseguaglianze e delle discriminazioni: non avete proprio niente da dire?

Investimenti Green, Denaro Pulito, Credito Sociale: l’ID DIGITALE premierà il cittadino…
con i Parametri decisi dalla Commissione Europea?

D’altra parte, come già preannunciato nel precedente articolo sull’ID DIGITALE l’Italia diventerà la prima nazione europea ad attuare un sistema di credito sociale – dove i cittadini saranno premiati per il loro “buon comportamento”. In un recente articolo TR – A partire dall’autunno del 2022, la città di Bologna inizierà un nuovo progetto pilota. I cittadini che mostrano un buon comportamento come il corretto riciclaggio o l’utilizzo dei mezzi pubblici saranno premiati.

Il comune di Bologna sta implementando uno “Smart Citizen Wallet” che sarà il metodo principale per i cittadini per raccogliere monete digitali in cambio di cambiamenti comportamentali. Sulla base dei punteggi indicati, una persona può anche ricevere sconti per i negozi locali.

L’argomento principale per questo programma è quello di “risparmiare risorse” e promuovere un comportamento rispettoso del clima.

Come riportato da Bologna Today, Massimo Bugani, assessore all’agenda digitale della città del nord, ha affermato che mentre nessuno sarà costretto a utilizzare questa applicazione, si aspetta un elevato utilizzo da parte degli utenti. Nel suo stato attuale, il sistema non sarà legato ad altri, come l’identificazione online e l’utilizzo dei social media.

Dato il crescente interesse da parte dell’Unione europea, alcuni temono che sia solo una questione di tempo prima che più regioni e nazioni implementino metodi simili per risolvere “problemi sociali”. Germania e Austria (ID Austria) hanno già accelerato i rispettivi piani di identificazione digitale. Entrambi i paesi stanno introducendo nuove piattaforme per integrare più servizi pubblici e documenti di identità, digitalizzare la posta e persino i passaporti nazionali. Queste nuove misure sono state introdotte con l’auspicio di risolvere “problemi burocratici e [risparmiare] risorse”.

Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso entusiasmo per l’introduzione di un “DOCUMENTO di identità UE”, che integrerebbe gli ID nazionali con le iscrizioni a Internet.

Nel 2021, von der Leyen ha dichiarato: “Ogni volta che un’app o un sito web ci chiede di creare una nuova identità digitale o di accedere facilmente tramite una grande piattaforma, non abbiamo idea di cosa succede con i nostri dati. Ecco perché la Commissione proporrà un’identità elettronica europea sicura. Uno di cui ci fidiamo e che qualsiasi cittadino può utilizzare ovunque in Europa per fare qualsiasi cosa, dal pagamento delle tasse al noleggio di biciclette”.

Data la quantità di dati che una tale piattaforma potrebbe registrare su ogni cittadino dell’UE, un incubo sulla privacy incombente sembra inevitabile. L’app European ID Wallet ha iniziato la sua fase di test nel 2021 e verrà implementata anche nell’autunno del 2022.

Tutto questo dovrebbe portare ad integrare gradatamente nell’ID DIGITALE quello che si intende come CREDITO SOCIALE. Recentemente un inchiesta sulle aziende mondiali ha portato a parlare dell’ESG che sarebbe l’acronimo per Environment (Ambiente) Social Governance: un punteggio di valorizzazione delle società in base al loro rispetto di parametri prestabiliti e dal loro comportamento sociale.
Un vero e proprio CREDITO SOCIALE per le Aziende che in base a quel punteggio possono trovare più investimenti e riconoscimenti mondiali. Una vera e propria Patente a Punti…Il problema è questo: CHI STABILISCE LE REGOLE PER L’ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO?

Elon Musk sabato scorso ha Tweettato: “Sono sempre più convinto che le aziende ESG siano il DIAVOLO INCARNATO“.

Ottimo spunto per un prossimo articolo su questo argomento, visto che ilm CREDITO SOCIALE delle Aziende potrebbe essere applicato presto, con altri parametri e decisi per esempio dalla Commissione Europea, ad ogni individuo.

Fonti:

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