L’incriminazione dell’agente FBI McGonigal

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È accusato di aver infranto l’embargo con la Russia e di riciclaggio

Charles McGonigal è un ex-agente dell’FBI che, durante l’amministrazione Trump, aveva indagato sui presunti rapporti dell’ex presidente, con la banca russa Alpha Bank.

In questi giorni, è balzato all’onore delle cronache, per un’altra vicenda di collusione con Mosca, che questa volta lo vede come protagonista. La corte distrettuale di New York lo ha incriminato insieme a Sergey Shestakov – un ex diplomatico sovietico, oggi traduttore per alcuni studi legali newyorkesi – per aver aiutato l’oligarca Deripaska, ad indagare sul conto di un altro imprenditore russo, suo socio in affari.

McGonigal sapeva che Deripaska era sulla Black-list degli individui con cui è vietato stringere affari, dal 2014, tempo delle prime sanzioni alla Russia, per il referendum che annetteva la Crimea alla Federazione (Executive Order 13660 dell’amministrazione Obama).


Intorno al 2018, Shestakov ha presentato McGonigal ad un emissario del magnate russo, il quale ha ricevuto in cambio un favore.

Nel 2019, i due inquisiti hanno suggerito uno studio legale allo stesso intermediario, per mitigare gli effetti delle sanzioni sugli affari di Deripaska. In seguito, hanno incontrato lo stesso imprenditore, nelle sue residenze europee di Londra e di Vienna.

Intorno ad agosto 2021, l’imprenditore e i due querelati hanno concluso un contratto, in base al quale una Società Cipriota avrebbe corrisposto 51.280$ ad una Società del New Jersey, riconducibile ad un amico di McGonigal, in cambio di un’attività di investigazione su un altro oligarca che stava entrando in affari con Deripaska.

La società stessa ha acquistato un cellulare a McGonigal per operare sotto falso nome.


Dalle investigazioni sono emerse delle poste patrimoniali per 500 milioni di $ di proprietà del secondo oligarca e non dichiarate, perché indicate su file del dark web.

A fine 2021, l’FBI ha fermato Shestakov, gli ha sequestrato i PC e l’ex diplomatico ha negato ogni coinvolgimento con McGonigal e con l’emissario di Deripaska.

L’ex agente FBI e l’ex diplomatico sono inquisiti per:

  • Cospirazione a violare ed avvenuta violazione dell’embargo alla Russia di cui all’EO 13660: ciò si è concretizzato con l’accredito della somma sul conto della Società del New Jersey,
  • Cospirazione a violare ed avvenuta violazione delle norme antiriciclaggio: perché la controprestazione al pagamento è un’attività illegale e perché l’accredito da una banca Cipriota ad una società del New Jersey, serve a nasconderlo,
  • Falsa testimonianza: per aver negato i rapporti tra i vari protagonisti della vicenda.

È di oggi la notizia che l’ex agente FBI ha assunto Durham per la sua causa.

Il Truth di Flynn sulla vicenda
Il tweet di Margot Cleveland che pubblica il coinvolgimento di Durham

Questa circostanza dà spazio all’ipotesi che McGonigal sia a conoscenza di informazioni che può comunicare, in cambio di un trattamento di favore. Ipotesi che apre interessanti sviluppi.

Per uno strano gioco di contrappasso, proprio chi accusava Trump di collusione con la Russia, è a sua volta colluso con la Russia.

https://www.cnbc.com/2023/01/23/former-fbi-agent-charles-mcgonigal-arrested-for-russia-sanctions-violations.html

https://www.nbcnews.com/politics/national-security/ex-counterintel-head-fbi-new-york-mcgonigal-arrested-rcna66995

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