Il primo messaggio dopo aver concluso l’accordo: “l’uccellino è liberato”
L’imprenditore sudafricano qualche giorno fa si è presentato nella sede della piattaforma con un lavandino in mano (il riferimento è a un vecchio meme); secondo le prime indiscrezioni, la cifra con cui si è chiuso l’affare sarebbe di 44 miliardi di dollari. Il finanziamento delle banche ammonta a 13 miliardi di dollari, e sono in previsione 5.600 licenziamenti, pari al 75% dei dipendenti. L’accordo aveva rischiato di naufragare dopo che lo staff aveva mentito sull’effettiva quantità di BOT presenti nel social.
Gli esiti incerti del procedimento giudiziario legato alla trattativa hanno spinto Musk a chiudere l’accordo. Le condizioni di acquisto sono invariate rispetto all’inizio della trattativa e in borsa i titoli valgono già 5,53 $ ad azione, la cifra più alta dall’inizio del 2022.
Giovedì mattina il magnate ha pubblicato un messaggio di poche righe per spiegare i motivi dell’accordo. Ha acquisito il social per “il bene dell’umanità”: la mediazione di Twitter era diventata molto stringente, creando una camera d’eco per i liberali americani. La continua censura su varie tematiche politiche, economiche e sociali radicalizzava il dibattito e i sostenitori repubblicani finivano per migrare su piattaforme mediate con altri criteri, creando altre casse di risonanza, questa volta di destra.
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È il caso di Kayne West che non soltanto ha cambiato social, ma ha anche acquisito la piattaforma Parler. Questi siti alternativi sono nati per approfondire verità che sono nascoste al grande pubblico e per stimolare la ricerca e il pensiero critico. La radicalizzazione della comunicazione ha portato a un dilagare di Clickbait, disinformazione, gatekeeping e mis-informazione. I media mainstream hanno seguito la tendenza, parteggiando per gli interessi dei relativi editori.
L’obiettivo di Musk è creare un nuovo ambiente aperto a tutti e Jordan Sather fa l’esempio di due fratelli che vengono messi dai genitori nella stessa stanza dopo aver litigato, per rappacificarsi.
L’imprenditore ha poi annunciato che intende superare il concetto di pubblicità guidata dagli algoritmi automatici, passando a un modello in cui è l’utente a decidere quali annunci vuole vedere a seconda dei suoi interessi del momento. Questo evita il disturbo di pubblicità su prodotti poco interessanti e da all’utente l’impressione di sentirsi più libero e non spiato nella sua esperienza on-line. Su questo punto Jordan Sather afferma che il protocollo BlueSky potrebbe essere la tecnologia adatta per raggiungere lo scopo.
Questa notizia è importantissima e si accompagna all’articolo di commento del Vicedirettore di Bild, che chiede a Musk di riaccettare Donald Trump sulla piattaforma.
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Qui possiamo allacciarci al drop #55, dove si parla di un tweet, datato 2 novembre, molto famoso tra chi si interessa di Q.
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Fonti:
https://techcrunch.com/2022/10/26/elon-musk-twitter-hq-deal/
https://kanekoa.substack.com/p/elon-musk-should-fire-75-of-twitters