Nelle scene finali, la sceneggiatura cambia di nuovo.
Benvenuti nel Nuovo Mondo
Se ti 6 perso l’introduzione a questo articolo la trovi QUI, mentre la prima parte la trovi QUI, la seconda QUI, la terza QUI
5:45Gargoyle di Satana – Ci viene presentato un gargoyle ghiacciato, raffigurante Satana, che custodisce la porta di uscita per il mondo reale. Tutto ciò che abbiamo visto finora in questo film, è stato governato dai governanti satanici e non è la realtà.
Il gargoyle sopra la porta di uscita è chiaramente un’immagine di Satana. Tutto ciò che abbiamo visto finora era dentro questa porta ed era satanico. Notate anche gli incisivi pronunciati – i denti di un vampiro. Questo è un riferimento all’elemento satanico delle linee di sangue, che è dove hanno avuto origine le leggende di Dracula.
5:46 Tremolio eccessivo – Facile da perdere, c’è uno tremolio eccessivo che si verifica mentre la visuale della telecamera si sposta verso la porta, sotto il gargoyle.
Succede qualcosa di importante, ma non sappiamo cosa sia.
Questo è importante, perché indica che qualcosa di molto significativo accadrà subito dopo che la verità sarà stata rivelata, ma prima che lo Spirito Umano possa uscire dall’oscuro ambiente satanico. Cosa sia quel qualcosa, è un mistero.
5:47 Lo Spirito Umano esce dalla porta – Finalmente, vediamo lo Spirito Umano sulla barca di Anubi uscire tranquillamente dall’oscuro interno satanico. L’interno può essere visto crollare dietro di lui. I sistemi corrotti vengono distrutti e lo Spirito Umano li sta lasciando indietro.
Lo Spirito Umano lascia dietro di sé la corruzione mentre crolla sullo sfondo.
5:50Sentiero dei Gigli – Mentre lo Spirito Umano procede, lascia una scia di gigli d’acqua, che simboleggiano l’illuminazione e la fertilità. Questo non stava accadendo all’interno dell’ambiente buio. Gli atteggiamenti delle persone sono cambiati e non sono più limitati dal male. Possono comportarsi come dovrebbero comportarsi gli Umani; prosperando.
Scie di gigli d’acqua lasciati dallo Spirito Umano mentre procede. Lascia una scia di illuminazione e fertilità.
5:53Lo Spirito Umano si risveglia – Lo Spirito Umano si risveglia con il fuoco della verità negli occhi. Apre la bocca e finalmente respira. Le persone possono finalmente vedere e comprendere tutta la verità.
Lo Spirito Umano si risveglia con il fuoco della verità negli occhi e respira.
Dopo aver riflettuto un po’, il filo spinato intorno alla testa dello Spirito Umano scompare, a simboleggiare la capacità delle persone di pensare, senza che l’indottrinamento del loro ambiente precedente lo impedisca. Siamo liberi di sperimentare l’Umanità senza l’oppressione satanica.
Le persone possono finalmente vedere e capire la verità. Il filo spinato scompare e le persone possono sperimentare l’umanità senza l’oppressione satanica.
6:06La religione organizzata crolla – Dietro lo spirito umano, vediamo una vecchia chiesa gotica congelata nel tempo. È chiaramente dell’architettura del vecchio sistema al collasso.
Questa è una metafora del crollo della religione organizzata. Alle 5:19 abbiamo appreso che la più grande bugia sarebbe stata rivelata e questo è il risultato finale.
Le persone capiranno che non c’è bisogno di uomini in abiti divertenti per dire loro cosa pensare. Ognuno capirà cosa pensare da solo.
La vecchia chiesa (la religione organizzata) crolla.
6:30Piramidi distrutte – Nella scena finale, lo Spirito Umano osserva con calma come una stella cadente distrugge la più grande delle tre piramidi, facendo cadere la cima (l’occhio della provvidenza) nell’acqua. Anche le altre due piramidi collassano nell’acqua.
Se guardi da vicino, tra le nuvole, dietro la piramide più grande, puoi vedere la coda di uno scorpione. Questo probabilmente è un riferimento all’Era dello Scorpione, l’ultima battaglia e illuminazione.
Questa è la fine del film e mi lascia a chiedermi come sarà effettivamente il futuro, ma in modo molto calmo. Credo che nessuno, in vita, lo sappia per certo, perché il malvagio sistema di governo è in vigore da più tempo di quanto chiunque abbia vissuto! Brillante!
Sommario
Infine, ecco un riassunto semplificato di “Io, capra da compagnia II“:
Il mondo è stato segretamente gestito da un culto satanico della morte, per migliaia di anni.
I loro crimini sono molto peggiori di quanto una persona normale possa attualmente immaginare.
I sistemi corrotti sono complicati e vasti, oltre l’immaginazione delle persone normali.
I governanti pianificarono di uccidere milioni – forse miliardi – di persone con armi biologiche e terroristi malati di mente. I loro piani sono stati per lo più sventati e il danno è stato ridotto al minimo.
I buoni (specialmente l’esercito americano), stanno distruggendo i sistemi corrotti dei cattivi e stanno esponendo i loro crimini. I governi saranno epurati dalla corruzione. I trucchi ingannevoli usati per governare non funzionano più. La verità sulle più grandi bugie della storia sarà rivelata, compresa la verità che la linea di sangue davidica, non si è fermata a Gesù.
La religione organizzata finirà per sgretolarsi a favore dell’illuminazione individuale.
L’operazione non è ancora terminata (al momento della stesura di questo documento) e abbiamo ancora più azioni militari nascoste e visibili da svolgere. Alcuni degli eventi, in futuro potrebbero essere piuttosto significativi (scuotimento della Terra).
Verranno processati i responsabili dei crimini. Le società segrete saranno sciolte. Niente più governanti nascosti. Niente più trattamento speciale (ego) per un appartenente ad una famiglia reale.
Piena trasparenza per il futuro.
Il pensiero delle persone si allontanerà dall’indottrinamento di massa verso il pensiero critico e l’illuminazione.
Coloro che sono produttivi e giusti saranno i governanti del futuro.
Da non illuminato a illuminato.
Commento
“I, pet goat II” (Io capra domestica II) stato rilasciato nel 2012, ben prima che qualcuno sapesse cosa sta succedendo oggi, ma la trama è stranamente simile a quella che vediamo, estendendosi anche nel futuro.
Dopo la sua pubblicazione, sono emersi molti video che cercavano di decodificare il contenuto.
A mio parere, ci sono due categorie di questi video di decodifica.
Il primo è che le persone sinceramente interessate, cercano di capire cosa significa ogni cosa e le pubblicano. Questi sono di solito brevi ed è chiaro che le persone non avevano la conoscenza approfondita per decodificare molto di esso.
Alcuni di questi video erano tentativi valorosi e sono chiaramente persone normali.
L’altra categoria di video salta all’occhio come un pollice dolente, a mio parere, come copertura aerea professionale –un termine usato per la disinformazione intenzionale.
Le agenzie di intelligence fanno questo genere di cose.
Questo tipo di disinformazione può essere visto nella sfera ufologica, parlando di alieni spaziali, tecnologie aliene di ingegneria inversa e presunti sistemi di propulsione avanzati.
Niente di tutto ciò è vero, ma per gli ingenui, le spiegazioni fantastiche sembrano solo fatti. In realtà, è ciò che io chiamo disinformazione pagliaccio perché è spesso perpetrata dalla CIA.
Questo è uno dei modi in cui mantengono la popolazione che guarda nella direzione sbagliata – mentendo loro.
Se sei così motivato, cerca alcuni dei video di decodifica di più ore di “Io, capra da compagnia II” e goditi il discorso troppo complicato sull’antico hoo-ha egiziano. È esilarante.
Questo mi porta a quello che credo sia stato uno dei due motivi principali per questo film: credo che “Io, capra da compagnia II” sia stata un’esca per attirare i cattivi.
I cattivi avrebbero capito rapidamente che questo film dice la verità e sarebbero stati altamente motivati a impedirne la comprensione a quante più persone possibile.
Il film li ha motivati a schierare le loro squadre di disinformazione, per pubblicare la copertura aerea – falsi video di decodifica di questo film.
L’intelligence militare stava probabilmente osservando queste decodifiche pubblicamente divulgate, identificando chi le aveva diffuse, mappando i loro associati, studiando le loro comunicazioni e cercando di capire chi stava dando ordini.
Nel 2012, tali informazioni potrebbero essere state utili per eliminare alcuni degli attori online che, altrimenti, sarebbero stati disponibili a causare più danni.
L’altro scopo principale di questo video, è implicito nel suo nome, trattato nella Parte 1.
È una bomba a orologeria educativa, per insegnare alla popolazione cosa è successo.
Questa decodifica, anche se non sono in alcun modo coinvolto, o legato alle persone che orchestrano ciò che sta accadendo, fa parte di questo.
Se ho ragione, questa decodifica è l’inevitabile decodifica che (spero), aiuterà a far sapere alle persone che tutto è OK.
La Magia Sciamanica nella tradizione sapienziale Megalitica è fatta di applicazione pratica della teoria.
In questi mesi ho scritto molto sia della teoria che della pratica. Esercizi per imparare a gestire la nostra Realtà.
Noi possiamo creare la Realtà che vogliamo. Per farlo è necessario sapere quali sono i meccanismi del potere di creazione di cui siamo dotati. Un Potere che è stato dimenticato.
Recuperiamo questo Potere con la Magia Sciamanica
corpo magico sciamanico
Approfittiamo di un periodo di ferie per sperimentare nella pratica quanto è stato solo, per il momento, una conoscenza teorica.
Il Calore e il Sole molto forti in questo periodo estivo ci permettono di rimanere più tempo nella Natura e assorbire la sua Energia. Questa forza nutre i nostri Corpi Sottili e rende anche molto facile “Capire” e “Applicare”.
Senza Energia libera è difficile riuscire ad applicare quanto vi ho raccontato. Questo perché la comprensione avviene tramite il corpo sottile e non con la mente razionale.
Per cambiare la Realtà inoltre è necessario avere una buona quantità di Energia libera.
Questo termine “Energia Libera” indica quella forza che non è condizionata da blocchi e credenze limitanti. Molta dell’energia che abbiamo a disposizione la utilizziamo proprio per mantenere vivi questi ostacoli verso una realtà molto più favorevole.
Liberiamo la nostra Energia Creativa
Come fare a liberare il nostro potere creativo?
Potete trovare molte indicazioni nei miei scritti precedenti. Ora è il momento di mettere in pratica la Magia Sciamanica
Le nuove informazioni arriveranno prossimamente. Parleremo del corpo Energetico dello Sciamano, cioè imparare a utilizzare i nostri Corpi Sottili.
Ci occuperemo di Guarigione Sciamanica, come ritrovare e ripristinare l’equilibrio fisico e mentale, lavorando sulla nostra energia sottile.
Prima è necessario un ripasso e una sperimentazione di quanto detto fino ad ora.
Approfittiamo di questo periodo di pausa dai miei scritti. Presto le nuove informazioni ed esercizi dello Sciamanesimo Megalitico.
Ogni istante programmiamo quanto stiamo per fare, facciamo progetti e immaginiamo quello che potrebbe succedere. Costruiamo dei grandi film mentali con scene e conversazioni.
Ci facciamo prendere spesso da emozioni e sensazioni, siamo preda di paura del futuro e che le cose vadano esattamente al contrario di quanto speriamo.
Ci chiediamo perché non abbiamo la possibilità di cavalcare l’onda della fortuna, di entrare in un flusso di sincronicità positiva.
Se ci fosse un manuale di istruzioni di come funziona la Realtà e di come dirigere la nostra volontà per modificarla, vorremmo sicuramente averlo tra le mani.
La cattiva notizia è che questo manuale non esiste, o meglio non esiste più, a causa di grandi battaglie spirituali che l’Umanità ha combattuto fin da un remoto passato, questa conoscenza è stata dispersa e nascosta.
La buona notizia è che non è stato possibile distruggerla, solo tenerla lontana da una fruizione da parte dell’Uomo. Molti frammenti di questa conoscenza sono stati raccolti da scuole sapienziali. Ma la divisione e la diffidenza che una scuola, o addirittura un ricercatore, ha per chi non fa parte della sua cerchia e la paura che questa conoscenza, pur parziale, fosse usata a sfavore di chi la divulgava, non hanno mai permesso il confronto e la riunione delle parti disperse.
Vi è, in questo periodo di risveglio dell’Umanità, una possibilità di accedere ad una gran parte di questa conoscenza che è decisamente pratica, oltre che teorica, ma per essere fruibile, deve essere vissuta e sperimentata in prima persona.
Creiamo punti di attenzione. Quando sentiamo di essere ad un punto di svolta, portiamoci al centro di equilibrio e osserviamo serenamente la realtà esterna e le nostre emozioni, senza farci coinvolgere, cioè non immergiamoci in esse tanto da perdere consapevolezza.
Se stiamo per fare qualcosa o incontrare qualcuno, prima che l’avvenimento accada, centriamoci e ascoltiamo quali sono le nostre emozioni, create dai nostri pensieri profondi. A questo punto immaginiamo quello che faremo, o che cosa diremo, e riempiamo questo momento di consapevolezza con i pensieri che vogliamo e i risultati che desideriamo.
Questo nostro atteggiamento, anche se non ci mette subito alla guida della nostra realtà, ci allena a trovare il nostro centro e ci predispone al controllo dei nostri pensieri profondi.
Se ci troviamo in una realtà sfavorevole o se ci è successo qualcosa di inaspettato che ci destabilizza, non facciamoci subito coinvolgere nella situazione ma troviamo il nostro centro e analizziamo le emozioni che ci inondano.
Noi creiamo la realtà e tutti gli accadimenti, la realtà spiacevole è già stata creata dai nostri pensieri profondi e nascosti. Non possiamo cambiare quanto è già stato innescato, possiamo però scoprire, tramite l’osservazione delle emozioni che abbiamo, pensieri inconsci, credenze e convinzioni che ci stanno limitando e possiamo sovrascrivere il programma dannoso.
Non è necessario essere sempre e costantemente nel punto di equilibrio in quanto, all’inizio, risulterebbe faticoso, dobbiamo però farlo qualche volta al giorno fino a che diventa un’abitudine.
Osservare il nostro flusso di pensiero e creazione, richiede molta energia e ancor più nel sovrascrivere programmi limitanti.
Con il giusto allenamento e con l’utilizzo di tecniche apposite, saremo in grado di diventare sempre più esperti nella gestione della realtà e invece di perdere energia, inizieremo ad utilizzarla per creare il nostro nuovo futuro.
“Per l’illuminazione basta un solo attimo. Lunga e difficile è la preparazione, a causa di Noi, nostri Nemici”. (scuola sapienziale egizia)
Immaginando la realtà come un territorio, ci troviamo in un punto e ci vogliamo spostare in un altro più desiderato. A livello energetico abbiamo la stessa frequenza della realtà in cui siamo immersi e dobbiamo modificare la nostra frequenza, fino a farla diventare la stessa della realtà che vogliamo.
Possiamo spostarci con un unico balzo, se la frequenza della nuova realtà è abbastanza vicina alla nostra, altrimenti bisognerà dividere in tappe il percorso, cioè dovremo usare una progressione di frasi, adattandole alla situazione in cui via, via andremo a trovarci.
L’obiettivo non cambia, avremo sempre ben presente nella nostra mente la realtà voluta, la visualizziamo, la scriviamo o la disegniamo. Ci creiamo uno scenario della nuova realtà in cui andremo, lo viviamo in prima persona, sentendolo e vedendolo. Se abbiamo ancora difficoltà a visualizzare, possiamo descriverlo a parole, scrivendolo e unire delle immagini per noi significative.
Questo è un buon modo per dirigerci verso l’obiettivo: immergerci mentalmente nella realtà voluta, vivendola in prima persona, mentre ripetiamo, come un mantra, la frase adatta al momento.
Durante la giornata, ripetendo la frase, ci tornerà in mente l’immagine del fine. Le emozioni che seguiranno e le sensazioni che ci rimanderà la realtà esterna, saranno il segnale di quanto il vecchio pensiero limitante viene sovrascritto.
È importantissimo scegliere il percorso migliore, cioè le giuste frasi, per evitare di sbagliare strada o allungare inutilmente il percorso.
Noi creiamo sempre, non possiamo evitarlo, ma se non abbiamo un progetto di vita, faremo parte del progetto di qualcun altro.
Quando iniziamo a prendere in mano la nostra vita e vogliamo dare una svolta agli avvenimenti che ci accadono, passando dal subire la Realtà a gestirla, è molto probabile che ci imbattiamo in problemi più o meno fastidiosi. Più grande è il passo che ci accingiamo a fare e maggiori potrebbero essere gli ostacoli che incontriamo. Non sempre, ovviamente, ma potrebbe capitare e questo non ci deve spaventare.
La Realtà materiale è lenta e vischiosa, soprattutto ha una direzione nel flusso del Tempo. Siamo in una frequenza vibrazionale stabilita da moltissimo tempo, da una creazione di cui siamo responsabili, ma di cui non eravamo consapevoli. Cambiare direzione e vibrazione implica il trovare di fronte a noi ostacoli da superare e legacci, che ci mantengono nella palude della precedente creazione. Siamo qui per imparare, ogni ostacolo è una opportunità.
L’esempio che ci può far capire cosa succede è l’imparare ad andare in bicicletta. Abbiamo tolto le rotelle, stiamo in equilibrio ma ora che ci sentiamo quasi sicuri, può capitare di cadere e lo dobbiamo mettere in conto.
Un altro rallentamento o blocco nella nuova creazione è una mancanza di energia libera, cioè energia sottile e psichica che possiamo direzionare alla gestione della realtà.
L’energia libera è quella a cui possiamo accedere e che non dobbiamo utilizzare per la vita ordinaria.
L’energia libera è quella che potrebbe scorrere in modo molto più efficiente nei canali energetici dei corpi fisico e sottile, quando vengono riequilibrati. Questi canali di forza, nel momento in cui sono sintonizzati e collegati alle Linee Sincroniche del pianeta Terra, ci rimettono nel flusso della Fortuna.
Guarigione Spirituale, Shiatsu, esercizi di Meditazione, derivanti dalla scuola sapienziale antica dello Sciamanesimo Megalitico, sono ottimi modi per riequilibrare questi flussi energetici, che percorrono sia il corpo fisico che quello sottile. Tratteremo, prossimamente, questi importanti argomenti.
Come possiamo, fin da subito, volgere in nostro favore ogni situazione apparentemente negativa?
Vi voglio dare una breve indicazione che possa farvi capire, non chi sono, ma cosa faccio. Chi sono è presto detto, come tutti voi sono un Essere Spirituale che sta facendo esperienze materiali.
Quali sono queste esperienze?
Fin da piccolino ricordavo alcune esperienze relative ad altre vite, o potevo accedere ad alcune conoscenze in maniera non convenzionale.
Questo mi ha portato a frequentare molte persone di conoscenza, a sperimentare il loro modo di vivere la spiritualità, la magia, l’esoterismo.
Frequentare in maniera pratica e sperimentale, assolutamente non teorica, anche se di libri ne ho letti molti. Da essi ho mantenuto il loro messaggio attivo e funzionale, solo quando ho messo in pratica ed adattato a me e al momento quelle indicazioni.
Questo mi ha portato ad avvicinarmi fin dagli anni ottanta del secolo scorso allo Sciamanesimo delle nostre Terre del Nord. Uno Sciamanesimo che ho definito Megalitico, in quanto si ricollega ad un tempo molto antico. Quello delle grandi Pietre erette su luoghi di energia tellurica e della tecnologia magica, per tornare ad utilizzare queste forze.
Il Segreto degli Sciamani su come si forma la Realtà, come tutti i segreti, è nascosto in bella vista ed è di una semplicità disarmante. La Magia Sciamanica. È molto impegnativo esplicarlo con uno scritto e ancor più complicato metterlo in pratica. È per questo motivo che quasi nessuno può usufruire di questa conoscenza.
ESISTE SOLTANTO IL PENSIERO la Magia Sciamanica
La Realtà è un riflesso della Fonte o del Principio Creatore, chiamatelo come volete. Questo riflesso è un flusso di pensiero, trasmesso da ogni Essere dotato di Anima che sia immerso nelle forme.
Ogni Essere Animico crea tutta la Realtà, tutto quello che esiste, che una persona vive o sperimenta, corpo compreso, le altre persone che abitano quella realtà. Quello che accade o che si manifesta, emozioni comprese, è esclusivamente un flusso creatore del pensiero cosciente e inconscio, della persona stessa che la sta creando costantemente.
Ogni Essere crea la sua realtà e la sperimenta appieno. Nessuna realtà, creata da un altro Essere, entra in conflitto o in interferenza con la realtà di un altro Creatore. Quello che accade nella nostra realtà è di nostra diretta responsabilità e gestione.
Questo è possibile in quanto l’Universo lo si può considerare, da questo punto di vista, come infinito. Contenente tutte le possibilità pensate, create e sperimentate.
Non sono le emozioni a creare la Realtà sperimentata, ma il Pensiero conscio ed inconscio. Le emozioni indicano soltanto se il nostro pensiero viene direzionato verso la creazione di una realtà piacevole o spiacevole. Quindi, ascoltando le emozioni che viviamo, nate da quello che ci accade, che è un riflesso del nostro pensiero, siamo in grado di capire se stiamo utilizzando, anche a livello inconscio, dei pensieri per mantenere nella realtà situazioni più o meno piacevoli e utili. Cambiando consapevolmente il nostro pensiero con uno più appropriato, anche l’emozione cambierà in positivo. È il segnale che il nostro nuovo pensiero consapevole ha sostituito quello inconscio non piacevole e che sta iniziando a creare una realtà piacevole.
Quando ci accingiamo a far scaturire la capacità di creare il vuoto in noi, siamo soggetti ad ogni genere di disturbi, che tendono a distoglierci dal nostro cammino.
Ci sono disturbatori esterni e disturbatori interni.
Partiamo dal postulato che ogni cosa che succede a noi, e intorno a noi, è sotto la nostra responsabilità. Inoltre è un segnale che ci permette di capire un qualcosa di noi. Possiamo, quindi, esaminare, sotto questo aspetto, i disturbi esterni.
Abbiamo preparato un ambiente tranquillo, silenziando telefono e campanello. Scelto un momento della giornata che ci pare calmo. Nonostante tutta la nostra cura, qualcuno bussa alla porta, oppure il vicino inizia a trapanare il muro.
È solo un esempio dei disturbatori esterni, l’importante è sapere che spesso sono il segnale che non siamo avvezzi a prenderci del tempo per noi stessi. La confusione che si crea intorno a noi è un riflesso della nostra mente irrequieta, che tende a sabotarci.
Se ci innervosiamo, ci alteriamo o reagiamo male, questi disturbi esterni tendono ad aumentare. La nostra pace interiore si sgretola e sarà difficile riuscire nel nostro intento di fare il vuoto per molte ore.
In questo caso, dobbiamo osservare con distacco questi disturbi esterni, come avvenimenti che non ci riguardano direttamente. Osserviamo il loro svolgersi senza dare attenzione ed energia. Questo nostro atteggiamento distaccato può addirittura essere un trampolino per entrare nel vuoto.
Vi ringrazio per avere letto questi scritti sulla Magia Sciamanica. Per ogni informazione o approfondimento in merito a quanto da voi sperimentato, scrivete nei commenti o mandatemi un messaggio.
Nella prima parte abbiamo esplorato come lo Sciamanesimo Megalitico vede la realtà. Come gli antichi Sapienti hanno trovato i meccanismi che ci permettono di imparare a gestirla. Qui l’articolo.
Abbiamo poi esplorato come lo Sciamanesimo Megalitico possieda semplici tecniche, per prendere confidenza con i meccanismi nascosti della Realtà. Gli antichi Sapienti hanno trovato e strutturato esercizi che ci permettono di imparare a gestirla. Sono semplici ed applicabili da tutti, derivati da antiche conoscenze ma resi attuali e sperimentati. Trovate quanto detto cliccando qui.
Ora impariamo a riconoscere ostacoli ed errori che minano la nostra azione. Iniziamo a sperimentare la creazione consapevole, su questo piano materiale.
Superare la Montagna – Come superare gli ostacoli
I disturbatori
Quando ci accingiamo a far scaturire la capacità di creare il vuoto in noi, siamo soggetti ad ogni genere di disturbi, che tendono a distoglierci dal nostro cammino.
Ci sono disturbatori esterni e disturbatori interni.
Partiamo dal postulato che ogni cosa che succede a noi, e intorno a noi, è sotto la nostra responsabilità. Inoltre è un segnale che ci permette di capire un qualcosa di noi. Possiamo, quindi, esaminare, sotto questo aspetto, i disturbi esterni.
Abbiamo preparato un ambiente tranquillo, silenziando telefono e campanello. Scelto un momento della giornata che ci pare calmo. Nonostante tutta la nostra cura, qualcuno bussa alla porta, oppure il vicino inizia a trapanare il muro.
È solo un esempio dei disturbatori esterni, l’importante è sapere che spesso sono il segnale che non siamo avvezzi a prenderci del tempo per noi stessi. La confusione che si crea intorno a noi è un riflesso della nostra mente irrequieta, che tende a sabotarci.
Se ci innervosiamo, ci alteriamo o reagiamo male, questi disturbi esterni tendono ad aumentare. La nostra pace interiore si sgretola e sarà difficile riuscire nel nostro intento di fare il vuoto per molte ore.
In questo caso, dobbiamo osservare con distacco questi disturbi esterni, come avvenimenti che non ci riguardano direttamente. Osserviamo il loro svolgersi senza dare attenzione ed energia. Questo nostro atteggiamento distaccato può addirittura essere un trampolino per entrare nel vuoto.
I disturbatori interni sono la mente e il corpo. Superiamo questo ostacolo
Secondo molte tradizioni, la mente è come una scimmia impazzita che, con il suo agitarsi, non ci permette di raggiungere il silenzio interiore. In altre tradizioni, la mente che abbiamo è del tutto aliena. È lì apposta per ostacolarci e per rubarci energia, per non permetterci di progredire nella crescita personale.
In qualsiasi momento della giornata, se ci fermiamo un attimo ad osservare la quantità di pensieri che turbinano nella nostra mente, se li osserviamo senza partecipare ad essi, ci rendiamo conto di quanto essi siano confusi. Sono poco attinenti al momento che stiamo vivendo. Se continuiamo ad osservare, percepiremo strati sovrapposti di pensieri e sotto-pensieri, che ci rubano attenzione ed energia. Tutto questo fiume di immagini, sensazioni, emozioni sarà un ostacolo da superare per raggiungere il vuoto. Fortunatamente, con un po’ di impegno e qualche trucchetto, l’impresa è possibile.
Il corpo percettivo, composto dalla parte fisica e da quella energetica, è la nostra vera mente. Deve però, anche questo, essere capito e guidato, per essere un alleato, invece che un ostacolo.
IL VUOTO
CREIAMO IL VUOTO MENTALE
Creiamo la realtà prima di crearla
Quando vogliamo creare una realtà che sia per noi migliore, lo dobbiamo fare all’interno del nostro spazio interiore, che si trova tra il fisico e il sottile. Un intreccio di queste due realtà è come un ponte, che permette di portare nella materia quanto desiderato.
La tradizione Sciamanica rappresenta questo spazio come “il Calderone”. Questo calderone assorbe energia, il fuoco, raccoglie gli ingredienti, quello che vogliamo ottenere. In esso si trasformano, tramite l’attenzione, rappresentata dal bastone che rimesta il contenuto.
Per fare questa operazione è ovvio che il calderone debba essere vuoto.
Abbiamo una fantastica modalità per entrare in uno stato di vuoto ed è, come abbiamo detto nel capitolo precedente, l’osservazione assorta della candela.
Con stato di vuoto si intende che, lentamente, con l’esercizio costante, il flusso di pensieri caotici si esaurisce. Osserviamo la quantità caotica di immagini e sensazioni che affollano il nostro calderone. Non ci attacchiamo a nessuna di esse, e questi pensieri si allontaneranno sullo sfondo, fino a sparire.
È un ottimo allenamento e, con il tempo, saremo sempre più consapevoli di un flusso di pensieri che scorre, su cui possiamo prendere il controllo.
Sfatiamo un mito: tenere il calderone vuoto a lungo, non serve, per quanto ci proponiamo. È un dispendio inutile di energia. Rimane pur sempre un ottimo allenamento per essere noi stessi a decidere cosa dobbiamo cucinare all’interno. Evitiamo, così, contaminazioni che rallenterebbero la nostra creazione.
Riempiamo il vuoto
Quando siamo nel Vuoto, mettiamo immediatamente all’interno la frase specifica per il momento, ripetendola mentalmente, e l’immagine/sensazione della realtà che vogliamo raggiungere. Teniamola il più possibile, senza farci distrarre da pensieri che questa stessa immagine potrebbe suscitare. Con l’allenamento, durante la giornata, senza nemmeno entrare, apparentemente, nel vuoto, daremo “un occhiata” a cosa bolle nel calderone. Poi terremo in evidenza l’immagine e la frase che ci interessa focalizzare.
È estremamente utile creare un disegno. Una rappresentazione grafica, che abbia un significato per noi, che rappresenti una scena che vivremmo sicuramente, appena raggiunto il nostro obiettivo. Metterlo su carta, con colori e forme evocative, è portare nella materia la nostra creazione, prima ancora che si realizzi tridimensionalmente nella vita materiale. Dobbiamo ricordarci di vivere questa immagine, come la stessimo vivendo in prima persona. Un metodo che usavo, moltissimi anni fa, era quello di mettere la mia “cartina magica”, il disegno che rappresentava il risultato ottenuto, dietro la candela. Quando avevo raggiunto uno stato di vuoto mentale, spostavo la messa a fuoco dalla fiamma al disegno sulla cartina. Con l’esercizio mi era poi facile visualizzare la mia scena del fine raggiunto, ricreandola nel vuoto mentale, senza per forza avere un supporto cartaceo.
OSTACOLI ALLA CREAZIONE
OSTACOLI ALLA CREAZIONE
Ci sono ostacoli che bloccano o rallentano la nostra creazione. Lo squilibrio del nostro corpo energetico è uno di questi. Possiamo riferirci ad esso come ad un’aura disarmonica. Questa situazione impareremo a sistemarla prossimamente, imparando a gestire la nostra Energia. Ci sono cose molto pratiche che è meglio sapere fin da subito per essere veramente efficaci quando mettiamo nel vuoto la nostra focalizzazione.
Seguendo le indicazioni sulla creazione ed il modo migliore per realizzarla, stiamo ottenendo risultati, ma sono scarsi o lenti. Vediamo di affrontare quali possono essere gli errori che si commettono e come rimediare.
Usare una fotografia
Se disegniamo noi la nostra cartina da visualizzare, con l’obiettivo che vogliamo raggiungere, applichiamo già il principio di creazione attiva. Inneschiamo il primo movimento verso il risultato.
È possibile usare un’ immagine stampata, ma la dobbiamo completare e personalizzare con scritte, colori, disegni. Non ha importanza se non siamo “bravi”. È il nostro inconscio o la nostra anima che si sta esprimendo, e che sta creando già sui piani energetici, per il nostro miglior bene.
Focalizzarsi sul procedimento
Quando disegniamo, focalizziamo, creiamo, puntiamo dritti al risultato. Non al processo o al percorso che verrà fatto. Se l’obbiettivo finale è ancora lontano nella nostra mente e non ben definito, puntiamo ad un sotto obiettivo. Rimaniamo pronti ad aggiustare il tiro e la nostra focalizzazione appena si palesa l’obiettivo definitivo.
Affidiamoci al Dio creatore del nostro Essere. Dichiariamo l’indirizzo di dove vogliamo andare e godiamoci il viaggio.
Creare con la mente
Non è la mente che crea ma la Coscienza Divina che è in noi. Quindi è il cuore, inteso come i sigilli del sistema cuore e del plesso solare. Esso è il centro deputato a contenere e a mettere in atto la creazione, in quanto è la “sede” del Dio del nostro essere. Impariamo quindi a sentire e ad applicare l’apertura di questo luogo energetico alle infinite possibilità della realtà, affinché, tra tutte quelle probabili, rendiamo possibile quella da noi scelta.
Poco sotto a questo luogo vi è un centro emozionale ed istintivo: il nostro sentire “di Pancia”.
Esso percepisce sia l’ambiente energetico esterno che il nostro pensare mentale.
Possiamo quindi riempire di giusti pensieri propositivi questo luogo, tramite la frasi che abbiamo preparato appositamente. Permettiamo l’apertura del cuore, plesso solare e affidiamoci, invece che dargli da processare dubbi e pensieri limitanti.
Quando impareremo e puliremo da interferenze mentali questo punto, potremo percepire quanto e come la realtà esterna risponda alla nostra azione creatrice, quanto ci accingiamo a creare sia veramente per il nostro miglior bene.
Tempi e Verbi che ci ostacolano
Nella focalizzazione, nello scrivere e nel pronunciare le frasi tipo della nostra creazione, è veramente importante utilizzare la giusta sintassi e i giusti tempi. Ci dobbiamo far capire dal nostro inconscio e dalla nostra anima.
Se stiamo vivendo una situazione lavorativa non piacevole e vogliamo cambiare, dire: “ho il lavoro adatto a me per il mio miglior bene” potrebbe anche funzionare ma con molti ostacoli.
È incongruente con la situazione attuale. Il nostro inconscio e la nostra mente potrebbero ostacolare il processo di creazione.
Dire: “sto cercando il lavoro adatto a me, per il mio miglior bene” ci potrebbe portare in una costante ricerca, senza nessuna concretizzazione.
Conviene quindi dire: “sto trovando il lavoro adatto a me, per il mio miglior bene”. Solo quando avremo iniziato il nuovo lavoro, potremo dire: “ho il lavoro adatto a me per il mio miglior bene”.
Questo perché, una volta creata, la nuova realtà deve essere stabilizzata.
Lo stesso dicasi per cambiare situazione abitativa, sociale, di salute ecc.
Queste sono frasi tipo che ognuno modificherà, adattandole, rispettando però il principio di base.
Aumentiamo la nostra energia. Come superare gli ostacoli
AUMENTIAMO L’ENERGIA
Per creare ci vuole energia e spesso ne sentiamo la mancanza quindi, ripetersi ogni tanto : “Sono pieno di inesauribile Energia”, è una buona cosa. Corrisponde a verità, in quanto siamo sempre pervasi da energia a nostra disposizione. Pare incongruente, in quanto non siamo in grado di utilizzarla.
Quindi conviene aggiungere: ”di giorno in giorno la utilizzo sempre meglio”. Oppure: “di giorno in giorno vado di bene in meglio”.
Una volta assimilate, le frasi vanno ripetute di tanto in tanto nella giornata, mentalmente o sottovoce, in maniera casuale ed inaspettata. Si evita così una fastidiosa interferenza della mente.
La frase deve diventare un mantra che sovrascrive una abitudine limitante. Questo ci permette di superare gli ostacoli.
Spesso mi capita di dire: “sono stanco morto”. Non posso dire che non sia vero. Perché è cosi che mi sento! Però, automaticamente, aggiungo subito: “ora recupero immediatamente energia”. Faccio tre respiri profondi e ripeto tre volte la frase. Tre volte è un incantesimo. Sovrascrivo la credenza negativa e limitante.
Coinvolgere gli altri
La Creazione della nostra realtà, inevitabilmente, si interseca con la creazione di altri, siano essi consapevoli o meno della loro azione.
Non dobbiamo però influire sul loro libero arbitrio in modo diretto e circostanziato.
Se abbiamo nella nostra vita persone che ci sono ostili, che non hanno un rapporto armonico e che ci creano problemi, la giusta azione è creare nella nostra vita e nell’ambiente desiderato una situazione nuova. Armonia, comprensione e amore o quello che vogliamo. La realtà e chi vi interagisce si adegueranno e si comporteranno per il nostro miglior bene.
Ricordiamoci che noi siamo i Signori della nostra creazione. Nessun pensiero può interferire se non assumiamo quel pensiero come nostro.
Se stiamo cercando la miglior situazione sentimentale per noi, focalizziamoci su questa realtà, indipendentemente da chi vorremmo avere.
Se vogliamo che una persona migliori il suo stato di salute, lo possiamo fare solo se abbiamo avuto il suo esplicito consenso. Anche in questo caso non dobbiamo focalizzarci su una soluzione specifica, pensata da noi, ma limitiamoci a visualizzarla in piena salute ed ottima energia. Ogni disfunzione è un percorso personale che deve essere svolto dalla persona stessa.
La Creazione di gruppo, su una specifica realtà, è una cosa veramente utile ed efficace. Anche in questo caso ognuno costruisce la sua cartina magica. Le sue frasi, anche se in linea generale possono essere concordate con il gruppo. Il tempo di esecuzione può essere concordato, ma non è indispensabile la contemporaneità.
Il denaro
Il denaro non esiste. Esso non è che un simbolo dell’energia creativa umana. È però una rappresentazione molto forte. Un’eggregora in grado di controllare e di gestire la vita Umana e la sua energia, applicata nella vita giornaliera. Non è sempre stato così, un tempo questa ed altri tipi di energia erano liberi e disponibili per tutti, a seconda delle esigenze.
Abbiamo, inoltre, credenze limitanti sul denaro e sull’effettiva eticità e purezza di chi ha molto denaro. È perfettamente inutile cercare di ottenere denaro fine a se stesso, con la focalizzazione. Pur ottenendolo, diventa complicato, in seguito, trasformarlo in che cosa vogliamo veramente.
È quindi molto più proficuo focalizzarci sull’obiettivo voluto, cosicché si realizzi, e l’energia per farlo fluisca al momento giusto.
Diversa è una costante penuria di denaro nella vita, che non ci permette di vivere sereni.
Come appena detto il denaro è il simbolo dell’energia. Se siamo in una situazione di mancanza, dobbiamo capire che abbiamo una dispersione energetica. Non abbiamo un buon accesso all’energia vitale.
Questo sui piani energetici si evidenzia in maniera chiara ed inequivocabile, in questo caso bisogna attivarsi per sistemare la situazione.
Non cerchiamo di focalizzarci su un flusso di denaro. Capiamo dov’è lo squilibrio energetico e cominciamo la visualizzazione. Puntiamo ad una Vita prospera, abbondante e serena per il nostro miglior bene.
Perché e per chi
Per ottenere una Creazione efficace dobbiamo sapere esattamente che cosa vogliamo e perché lo vogliamo. Non è solo per essere motivati. È perché stiamo facendo un percorso di consapevolezza, scoprire cosa c’è alla base della nostra richiesta ci aiuta a progredire. Ci permette di scegliere, in maniera più ampia, quello che vogliamo veramente nella nostra vita . Spesso ci viene difficile capire che cosa desideriamo e non riusciamo neanche a disegnarlo e a trovare le giuste frasi. È il segnale che la ricerca interiore deve essere portata avanti. Superando le nebbie, arriviamo alla chiara luce che illumina il nostro percorso, che si snoda di vita in vita. Ci avviciniamo così a scoprire la nostra missione ed il ruolo che abbiamo scelto di interpretare. Superata la nebbia, incontriamo la mitica Avalon.
Siamo esseri sociali e il Dio creatore che è in noi è lo stesso che alberga in tutto l’esistente. Quando abbiamo la nostra motivazione chiara in mente, dobbiamo scoprire quanto la nostra creazione possa portare beneficio e crescita a tutto il resto della creazione.
Un banalissimo esempio può essere: creare il miglior lavoro e ambiente per se stessi, affinché sia di crescita e miglioramento per i colleghi, l’azienda e la società stessa, con principi etici e d’ Amore.
Questo permette inoltre di inserirsi armoniosamente nella più grande creazione della realtà intorno a noi, a cui tutti partecipano e, perché no, evitare fastidiose invidie.
Segnali esterni
Viviamo in un Universo frattalico, olografico, di cui noi siamo i Creatori. Ogni parte è, a diversi livelli, la totalità dell’esistente. Qualsiasi cosa noi decidiamo di creare, essa è presente, in quanto l’abbiamo già creata. La nostra azione rende estremamente probabile un avvenimento, tra tutti gli avvenimenti possibili, in quel punto dello spazio/tempo. È come se, con la nostra focalizzazione, portassimo, in un mazzo di carte, quella che desideriamo in cima o tra le prime.
È un’ abilità che abbiamo e che stiamo imparando ad utilizzare al meglio, per superare gli ostacoli. Dobbiamo affinare la nostra sensibilità per “sentire” la carta che sale, superando eventuali intoppi o per evitare di eccedere con i tempi e i giorni di focalizzazione, tanto da riportare la carta in fondo al mazzo.
Già sappiamo che, per focalizzare un risultato, si devono rispettare delle pause. Spesso eccediamo con i giorni di focalizzazione per ansia o per mancanza di fiducia nel Dio Creatore del nostro Essere. I tempi sono personali, ognuno impara a conoscere il proprio ritmo e si può avvalere anche della sensibilità sviluppata, ascoltando i segnali che il Mondo ci manda. La “carta”, cioè l’evento voluto, nel risalire il mazzo, crea delle onde di realtà e di probabilità, visibili dai segnali intorno a noi.
Anche quando la creazione si blocca o si rallenta, ci giungono indicazioni utili ad intervenire, modificando o correggendo la nostra pratica di creazione.
Stiamo imparando, siamo qui per fare esperienza della dualità. Noi e la Creazione. Questo ci riporta alla Consapevolezza che Noi siamo la Creazione e non esiste Dualità. Ora abbiamo imparato.
Lo Sciamanesimo Megalitico insegna che noi abbiamo un Corpo Energetico, percorso da vortici e da canali di forza. Sono gli stessi canali di energie telluriche del nostro Pianeta. Le Grandi Pietre Erette sono state posizionate per utilizzare queste forze.
Queste linee che percorrono il nostro fisico e sottile, possono essere rafforzate e utilizzate per la nostra Creazione consapevole.
Lo scopriremo nella prossima trattazione dopo il ripasso estivo
La Magia Sciamanica nella tradizione sapienziale Megalitica è fatta di applicazione pratica della teoria.
In questi mesi ho scritto molto sia della teoria che della pratica. Esercizi per imparare a gestire la nostra Realtà.
Noi possiamo creare la Realtà che vogliamo. Per farlo è necessario sapere quali sono i meccanismi del potere di creazione di cui siamo dotati. Un Potere che è stato dimenticato.
LA SCHIAVITU’ DEL TERZO MILLENNIO: LA MATERNITA’ SURROGATA
E’ argomento di polemiche, controversie e scontro: la maternità surrogata, anche chiamata “utero in affitto”.
Il dibattito verte principalmente su due aspetti:
Il diritto di tutti a costituire una famiglia ed è giuridicamente protetto dall’art.29 della Costituzione
L’autodeterminazione della donna.
Il primo punto è una forzatura del chiaro e semplice concetto che l’art. 29 della Costituzione esprime: “1. La Repubblica riconosce i diritti alla famiglia come società naturale fondata sul matrimonio [ c.c. 79 ss. ]. 2. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi [ 3 ], con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare [ c.c. 143-158 ]”.
Si parla di società “naturale”, di “coniugi” e di unità familiare.
Il testo è stato scritto quando l’idea delle famiglie arcobaleno non era nemmeno un embrione di un’idea. Quando la fecondazione in vitro non era una pratica medica comune.
I padri costituenti, che piaccia o no, si riferiscono alla famiglia “tradizionale”, l’unica prevista da madre natura, quella che per procreare necessita di un uomo e di una donna.
Sul secondo punto e quindi sulla gestazione per altri invocare l’autodeterminazione della donna, gestante o madre sociale, è del tutto inappropriato perché non si può parlare di “diritto” bensì di responsabilità “non relazionale”.
Un business da centinaia di migliaia di dollari
Ma il nocciolo della questione è che la maternità surrogata non è la soluzione per esaudire un desiderio irrealizzabile ma un business da centinaia di migliaia di dollari annui a spese di donne che diventano vere e proprie schiave, trascinando in questo inferno anche le proprie famiglie.
I numeri sono allarmanti, si contano 35 MILIONI di schiave nel mondo, senza contare le “invisibili”.
Le donne vengono scelte come i cani dal pedigree esclusivo, i bambini sono ormai su cataloghi dove si possono scegliere incarnato e colore degli occhi, come un prodotto commerciale qualsiasi.
Ogni paese ha il suo budget, si parte dall’India con prezzi modici (circa 22 mila euro), passando per l’Ucraina (meno di 50 mila euro) fino ad arrivare negli USA (140mila euro).
Al di là delle convinzioni religiose, dell’interpretazione del concetto di giustizia e del concetto che le si vuol attribuire, al senso di correttezza che si vuol attribuire alle norme vigenti occorre fermarsi e porsi delle domande.
Che conseguenze comporta la gravidanza per terzi?
La prima su tutte è: che conseguenze comporta la gravidanza per terzi?
Le donne che vengono usate come incubatrici umane sono nella quasi totalità dei casi persone in difficoltà, senza altre alternative, spesso sottoposte a taglio cesareo e quindi a rischi per la salute, se non addirittura per la propria vita, per una manciata di denari.
Cosa non è chiaro per poter vedere con assoluta certezza, senza alcuna ombra di dubbio che la maternità surrogata è un business a tutti gli effetti con tanto di marketing, investimenti e delocalizzazioni?
Domanda – offerta – merce – prezzo
Costruito e caratterizzato da 4 fondamentali di qualsiasi altro mercato: domanda – offerta – merce – prezzo di vendita.
Se poi si vuole fare un passo in più basterebbe realizzare che la disperazione di queste donne, che le spinge a mettersi a rischio di gravi conseguenze fisiche le sottopone anche ad un enorme stress psicologico.
“Non hai alcun diritto sul bambino e non appena lo partorirai dovrai consegnarlo ai genitori che lo hanno commissionato”
Questa frase è quella che le madri surrogate si sentono dire prima di ricevere qualsiasi altra informazione.
Non è possibile non avvertirne la violenza, non se si è mossi davvero da un onesto desiderio di genitorialità.
“Utero in affitto”: già soltanto la definizione stride con un principio di “normalità”.
Come si fa ad affittare un organo, di un essere vivente?
Quale essere puó pensare che qualcuno presti, dietro compenso, volontariamente una parte di sé, per crescere una vita e poi staccarsene come nulla fosse?
Come si può chiedere uno sforzo morale, psicologico e fisico di questa entità?
Ma se anche non si avesse l’empatia necessaria per sentire quanto dolore queste donne sono costrette a provare c’è una cosa a cui tutti dovrebbero pensare, quantomeno per un senso di giustizia, concetto a cui tanto si aggrappano coloro che difendono questa pratica ad ogni costo.
Maternità surrogata e traffico di neonati: quanto spesso sono due facce della stessa medaglia?
In ogni business redditizio che si rispetti c’è l’interessamento delle organizzazioni criminali.
Le donne spesso vengono prese da condizioni di povertà estrema, spesso stuprate, imprigionate.
I bambini venduti.
Quindi, al di là di ideologie e moralità, guardando i fatti siamo ancora così sicuri che il desiderio di genitorialità di alcuni valga la pena di quanto appena descritto?
Si può affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che l’utero in affitto è un diritto?
Un diritto è qualcosa che spetta intrinsecamente a una persona, non può essere tolto e si applica universalmente.
Siamo sicuri che non si stia chiamando “diritto” ciò che invece è un privilegio? Perché il secondo si applica a un gruppo specifico e può essere revocato.
Si consiglia la visione del video, è la realtà indiana ma è facilmente riportata per ogni paese che ha legalizzato la pratica dell’utero in affitto.
È evidente, da come vengono definite e trattate queste donne, che la maternità surrogata sta dando vita ad una nuova forma di schiavitù, cucita perfettamente per vestire i tempi moderni.
Dai racconti di queste donne, dall’organizzazione che le imbriglia e da ciò che medici e clienti fanno è evidente che si tratta di un vero e proprio business.
Donne che portano in grembo il figlio di qualcun altro, che si allontanano dalla famiglia e dalla loro vita sociale raccontando di essere altrove per motivi di lavoro, scelte in base a caratteristiche fisiche e sociali.
Donne che non sono più considerate esseri umani, mercificate, considerate meri contenitori sacrificabili per realizzare la volontà di chi può permettersi di comprare la loro miseria.
Il padre surrogato
Eclatante il padre surrogato, imprenditore in viaggio in India per creare una collaborazione con la clinica del documentario, ha l’idea giusta del manager: negli Stati Uniti il prezzo è troppo alto, instaurare un rapporto di scambio con chi può offrire lo stesso servizio a prezzi contenuti è sicuramente una scelta vincente e remunerativa.
L’uomo propone di trasferire gli embrioni che la sua impresa produce e congela in India dove vengono messi a disposizione una serie di uteri, per avere la certezza di avere successo capita che vengano impiantati gli embrioni in almeno due surrogate. Nel caso capitasse di una gravidanza multipla il cliente può scegliere di tenere tutti i bambini “prodotti” o procedere con un aborto selettivo.
Il viaggio al contrario lo faranno poi i neonati.
La clinica ha decine di migliaia di embrioni, alcuni sono lì da decenni ma non possono esser più usati e nemmeno distrutti.
Vengono fertilizzati centinaia di ovuli al giorno, scelti in base al “gusto” dell’operatore che gioca a fare Dio.
La pratica non recluta solo le madri surrogate ma anche le donne per la donazione degli ovuli.
Donne che vengono bombardate di ormoni per una manciata di dollari affinché producano un maggior numero di ovuli, più grossi.
Pronti ad ovviare all’illegalità nei Paesi che vietano la maternità surrogata esistono centinaia di banche di ovuli che si propongono con veri e propri cataloghi per scegliere la donna “adatta”. Non ci sono limiti, l’offerta è per tutti, single, omosessuali, nessun limite di età.
Sono in grado di soddisfare ogni richiesta perché non c’è nessuna etica.
“Quando verrà il momento di consegnare il bambino farò finta di essere felice, non sapranno mai quanto mi costa separarmi da lui” – 5.400$
Quali sono i confini dell’egoismo?
Infine con una visione più amplia poniamoci una domanda, oltre ad osservare il corso dell’evoluzione nella natura. Quali sono i confini tra appagare il proprio ego ed il rispetto degli equilibri etici? Se si presuppone ovviamente di averne. La procreazione naturale è supportata da diversi fattori intrinsechi che vedono come scintilla della vita la fecondazione dell’ovulo da parte dello spermatozoo: dopo una lotta di sopravvivenza ed un percorso estenuante, avrà un “tét a tét” con l’ovulo. Nella fecondazione in VITRO questo processo è bypassato dalla VIOLENZA dell’essere umano che con un ago introduce nell’ovulo lo spermatozoo. Ora…a questo bimbo che nascerà qualcuno ha chiesto se vuole essere FIGLO di genitori che lo hanno fatto creare con VIOLENZA? Che prospettive avrà? Quale sarà il suo equilibrio eterico ed emotivo? Certo L’egoismo di due adulti è cieco di fronte a tali domande.
(Per chi desiderasse lasciare un commento lo puó fare entrando nella nostra chat e seguendo questo link entrerete direttamente nel vivo della discussione, siete i benvenuti)
Il regime di Biden è disponibile a lasciare morire potenzialmente milioni di persone e animali. Come? Raffreddando il pianeta Terra di pochi gradi.
Il Daily Mail ha rivelato che i funzionari del regime hanno pubblicato un rapporto suggerendo di bloccare la luce solare per raffreddare rapidamente la Terra. Questo è un processo noto come modifica della radiazione solare (SRM) o geoingegneria solare.
Il terrificante rapporto rileva diversi modi in cui il regime potrebbe cercare di raggiungere la geoingegneria solare. Metodi che hanno tutti un’alta probabilità di disastro.
Come osserva il Daily Mail, un metodo sarebbe quello di aumentare significativamente la quantità di aerosol nella stratosfera, che rifletterebbe i raggi del sole dal pianeta.
The Gateway Pundit ha rivelato a dicembre che una società chiamata Make Sunsets ha lanciato con successo palloni meteorologici dal Messico che potrebbero aver rilasciato particelle di zolfo nell’atmosfera.
Ma il rapporto, come notato dal Daily Mail, lancia anche altre idee. Per esempio l’aumento della copertura nuvolosa sugli oceani o la riduzione delle formazioni nuvolose di cirri. Entrambe le azioni riflettono la radiazione solare sulla Terra.
George Soros ha suggerito un’idea simile a febbraio.
Il rapporto afferma brillantemente che “SRM offre la possibilità di raffreddare il pianeta in modo significativo su una scala temporale di pochi anni”.
Il regime di Biden ha definito il rapporto promettente e ha affermato che la ricerca su questa pratica “consentirebbe decisioni più informate sui potenziali rischi e benefici” del blocco del sole.
Come riportatoin passato da truereport non ci sono benefici per questo tipo di ricerca. I pericoli della geoingegneria solare, tuttavia, sono profondi e potrebbero portare a un numero enorme di morti.
Uno studio dimostra che questo tipo di ingegneria potrebbe mettere in pericolo anche e soprattutto la fauna selvatica. L’implementazione e il mancato sostegno di questa tecnologia lascerebbe le specie di tutto il mondo incapaci di far fronte alle mutevoli condizioni, causando la loro estinzione di massa.
La geoingegneria solare potrebbe anche portare alla fame globale. Secondo il sito web DowntoEarth, rilasciare nuvole artificiali nell’atmosfera sopra l’Artico, ad esempio, avrebbe conseguenze catastrofiche. Ciò interromperebbe i monsoni in Asia e aumenterebbe la siccità, in particolare in Africa, mettendo in pericolo sia le fonti di cibo che di acqua per due miliardi di persone.
Una verità ancora più terrificante è che la geoingegneria solare è una tecnologia relativamente economica. Un paese potrebbe finanziare e implementare completamente questa tecnologia da solo.
Provate a immaginare se la Cina, per esempio, possedesse questo potere. La dittatura comunista non esiterebbe a usare questa tecnologia come arma per raggiungere i propri obiettivi geopolitici, se necessario, e come meccanismo di autodifesa.
Poiché un paese potrebbe avere il potenziale per alterare il clima e potenzialmente uccidere milioni di persone, questo potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Una nuova guerra globale con armi nucleari scambiate porrebbe fine alla vita sulla Terra che manca alla geoingegneria solare.
Eppure il regime è così legato al culto del riscaldamento globale che sta flirtando con l’implementazione di questa tecnologia mortale.
Tende ad esserci una disconnessione tra ciò che gli esseri umani percepiscono e la realtà.
Un esempio di questo può essere notato osservando gli “omicidi” da parte di agenti di polizia su persone di colore. Agenti che sparano normalmente a uomini, neri e disarmati.
La figura sopra mostra che molte persone pensano che un gran numero di uomini neri e disarmati siano stati colpiti a morte da agenti di polizia negli Stati Uniti nell’anno 2021; in realtà, il numero documentato era 11.
Nonostante la rarità di uomini neri disarmati uccisi da agenti di polizia, abbiamo assistito a un’attenzione fuori misura da parte di Legacy Media sulle interazioni tra polizia e neri. Un modo per visualizzare la disparità di copertura è confrontare la copertura delle morti per sparatorie della polizia verso uomini di colore con le morti per sparatorie della polizia verso uomini bianchi.
Il grafico sopra di Zach Goldberg quantifica la disparità nella copertura delle vittime che muoiono per essere state colpite a morte dagli agenti di polizia. Le vittime nere ottengono ~ 9 volte la copertura delle vittime bianche.
Possiamo ulteriormente valutare i dati confrontando le vittime bianche le cui morti hanno ricevuto la maggior copertura con le vittime nere le cui morti hanno ricevuto la maggior copertura.
I grafici in questo caso, rispettivamente per le vittime bianche e le vittime nere, sono stati presentati separatamente, fianco a fianco, presumibilmente perché la vastità della copertura ricevuta dalle vittime nere avrebbe ridotto le barre che rappresentano la copertura delle vittime bianche a quasi invisibilità. La quantificazione della differenza tra ad esempio Justine Damond a George Floyd e da notare non tanto nella barra del grafico, ma più nel numero, a destra della barra, che identifica gli articoli e le menzioni individuate sui MSM e su internet: la differenza e notevolissima.
C’è qualcosa di sinistro nel creare una falsa narrativa di violenza della polizia su larga scala contro i neri e intervistare neri demoralizzati per pompare articoli. Le testate giornalistiche anche preparando il pubblico ad essere ricettivo ai tipi di storie che vengono regolarmente pubblicate e impegnate nella manipolazione emotiva. Cosa si può fare per contrastare le false narrazioni spacciate dai media tradizionali come il New York Times? Questo potrebbe essere il punto in cui entrano in gioco i Citizen Journalist.
Se “anche 10 morti sono troppi”, allora perché le discussioni riferite ad omicidi di neri su neri (che mietono migliaia di vite innocenti di neri ogni anno) non ricevono lo stesso livello di copertura nazionale degli incidenti che coinvolgono agenti di polizia? Gli antirazzisti di Woke non dovrebbero preoccuparsi di ciò che è oggettivamente un problema più grande?
Il movimento BLM è stato pompato, proprio come una moneta di truffa crittografica, alla ribalta su una falsa premessa, abilitata da utopisti deliranti, e ha ignorato la foresta (omicidi nero su nero) per gli alberi (omicidi poliziotti su neri) – una conseguenza delle campagne di disinformazione dei media tradizionali. In definitiva, il movimento Black Lives Matter è stato una truffa redditizia sostenuta da utili idioti che non possono separare il crimine dall’identità nera.
Il 42% delle persone non sono a conoscenza dei dati che circondano gli omicidi della polizia sui neri: è un numero pazzesco. Se attraverso le mie informazioni e quelle degli altri account indipendenti venissero sensibilizzate oltre 100.000 persone questo numero percentuale si eleverebbe e più persone sarebbero più consapevoli dell’ “anomalia comunicativa” che i MSM applicano da sempre. Questo sarebbe il “valore aggiunto” del giornalismo partecipativo.
Nella prima parte abbiamo esplorato come lo Sciamanesimo Megalitico vede la realtà. Come gli antichi Sapienti hanno trovato i meccanismi che ci permettono di imparare a gestirla. È stata una descrizione teorica, basata su miti, leggende ed alcuni testi, che ancora non è possibile rendere pubblici. Trovate quanto detto, cliccando qui.
In questa seconda parte, iniziamo a muovere la creazione, prima che si cristallizzi su questo piano materiale. Il primo esercizio ci aiuta a focalizzare l’attenzione, a vedere il meccanismo del teatro della Realtà, quello che succede dietro le quinte.
Creare la Realtà il Segreto degli Sciamani
Il Segreto degli Sciamani su come si forma la Realtà, come tutti i segreti, è nascosto in bella vista ed è di una semplicità disarmante. È molto impegnativo esplicarlo con uno scritto e ancor più complicato metterlo in pratica. È per questo motivo che quasi nessuno può usufruire di questa conoscenza.
ESISTE SOLTANTO IL PENSIERO
La Realtà è un riflesso della Fonte o del Principio Creatore, chiamatelo come volete. Questo riflesso è un flusso di pensiero, trasmesso da ogni Essere dotato di Anima che sia immerso nelle forme.
Ogni Essere Animico crea tutta la Realtà, tutto quello che esiste, che una persona vive o sperimenta, corpo compreso, le altre persone che abitano quella realtà. Quello che accade o che si manifesta, emozioni comprese, è esclusivamente un flusso creatore del pensiero cosciente e inconscio, della persona stessa che la sta creando costantemente.
Ogni Essere crea la sua realtà e la sperimenta appieno. Nessuna realtà, creata da un altro Essere, entra in conflitto o in interferenza con la realtà di un altro Creatore. Quello che accade nella nostra realtà è di nostra diretta responsabilità e gestione.
Questo è possibile in quanto l’Universo lo si può considerare, da questo punto di vista, come infinito. Contenente tutte le possibilità pensate, create e sperimentate.
Non sono le emozioni a creare la Realtà sperimentata, ma il Pensiero conscio ed inconscio. Le emozioni indicano soltanto se il nostro pensiero viene direzionato verso la creazione di una realtà piacevole o spiacevole. Quindi, ascoltando le emozioni che viviamo, nate da quello che ci accade, che è un riflesso del nostro pensiero, siamo in grado di capire se stiamo utilizzando, anche a livello inconscio, dei pensieri per mantenere nella realtà situazioni più o meno piacevoli e utili. Cambiando consapevolmente il nostro pensiero con uno più appropriato, anche l’emozione cambierà in positivo. È il segnale che il nostro nuovo pensiero consapevole ha sostituito quello inconscio non piacevole e che sta iniziando a creare una realtà piacevole.
LA PARTE DIFFICILE DEL SEGRETO DEGLI SCIAMANI
Quello che risulta difficile da accettare è che siamo responsabili totalmente di tutto quello che ci accade. Anche degli atteggiamenti delle persone che interagiscono con noi, che essi siano solo una nostra creazione. Noi possiamo decidere i loro comportamenti nei nostri confronti, che loro, nella nostra creazione, non abbiano libero arbitrio, ma che siamo noi gli unici ad averlo.
Ovviamente le persone dotate di Anima, nella loro Creazione, saranno nella nostra stessa condizione. Potranno avere totale controllo e libero arbitrio su tutto quello che accade. Proprio perché nell’infinita creazione del flusso di pensiero, che arriva dalla Fonte, ogni realtà è prevista e realizzata.
INTERFERENZE ALTRUI NELLA NOSTRA REALTÀ
Come abbiamo dichiarato, ogni Realtà creata da un Essere Animico è tutto quello che Esiste nel mondo delle Forme, della Materia. Nessun altro può creare qualcosa, dall’esterno, in essa, in pratica non può interferire direttamente. È proprio così o vi sono eccezioni?
Il Pensiero è un flusso costante di Creazione che deriva dalla Fonte. È esterno alla Realtà, perché la Realtà è una sua creazione, tanto quanto il vasaio è esterno al vaso che sta creando.
Ogni essere partecipa a questo flusso e sceglie, nutre e dà energia a quei pensieri che, tra tutti, gli sono più congeniali. Con cui si sente in sintonia e vibrazione, li arricchisce di esperienza e vissuto, e li rimette nel flusso.
Tutti gli esseri pensano, ma solo gli Esseri Animici possono utilizzare i pensieri per creare il loro Mondo esperienziale, la loro Realtà. Questo perché sono dotati di Scintilla Divina, di Potere Divino di Creazione.
Come possono, quindi, i pensieri riflessi da altri esseri Animici o non Animici influire nella realtà di un Creatore?
Non possono intervenire con una creazione diretta. Possono utilizzare la loro mente, le forme pensiero, i Rituali, le Eggregore. Usano forme energetiche, strutturate e nutrite nel tempo da molte persone. Le Religioni e le Filosofie, e cose simili, per inserirsi nel flusso dei pensieri di un Creatore.
il potere dell’influenza esterna
Di per se questo inserimento o interferenza esterna non ha il minimo potere di modificare direttamente l’azione sulla Realtà di un Creatore. Succede però che il Creatore faccia suo questo pensiero esterno e diventi una credenza, una convinzione, un pensiero profondamente inserito nell’inconscio. Che si accumuli e attiri altri simili diventando pensiero del Creatore e quindi attivo nella creazione della Realtà. Il creatore inconsapevole crea quindi per se una realtà più o meno favorevole. Sopratutto crea anche gli esseri e la realtà per gli esseri che non sono in grado di creare ma che sfruttano il creatore inconsapevole per rimanere nell’Esistenza. Spesso questi pensatori senza anima o scintilla divina hanno frequenze vibrazionali pesanti e di dolore. Spingono il creatore inconsapevole a rimanere in uno stato di mancanza, debolezza, e sofferenza affinché possa creare un ambiente a loro favorevole.
LA VISIONE SCIAMANICA
Lo Sciamano che poi vuol semplicemente dire Uomo o Donna che conosce alcune cose. Si è addestrato fin da giovane età a percepire il flusso dei pensieri e distinguere i suoi dalle interferenze esterne. Questo è però un percorso di consapevolezza che ognuno con un minimo di supporto può intraprendere se vuole essere un Creatore Consapevole. Lo Sciamano o la Sciamana nella creazione della Realtà è esattamente come tutti gli altri Creatori. Magari è più allenato o più pratico nel formulare i giusti pensieri nel modo corretto. Segue però le stesse regole di tutti i Creatori.
Lo Sciamano vive però, tra i Mondi cioè “vede” il flusso di pensiero creativo degli altri Creatori. Come essi creano la loro Realtà e le varie interferenze che hanno assunto come fossero le loro. Che li portano a creare qualcosa che non vorrebbero.
Lo Sciamano in pratica vede dall’esterno le creazioni degli altri. È per questo che ha la possibilità di intervenire per purificare e ridirezionare il Creatore verso una Consapevolezza positiva per la sua Vita.
Potere di creazione. Esercizi degli Sciamani
Quando si parla di creazione si intende creare, modificare o favorire una realtà futura che sia per il nostro miglior bene. Non possiamo modificare la realtà in corso, quello che chiamiamo presente in quanto è già cristallizzata. È molto difficile agire sul futuro immediato, cioè per modificare quanto avverrà nei prossimi e minuti od ore ci vuole veramente molto impegno e pratica in quanto siamo immersi nella materia e dobbiamo seguire le sue regole anche quella del tempo. Una forza che non possiamo contrastare, che possiamo, però usare a nostro vantaggio. Le leggi di questo universo non possono essere stravolte. Solo la conoscenza di come funzionano ci permettono di usarle al meglio e ottenere i cambiamenti che vogliamo.
Anche il termine creare può essere fuorviante. Non creiamo una realtà diversa ma creiamo la possibilità affinché una realtà scelta possa manifestarsi nella nostra vita. Questo perché nell’universo olografico tutte le possibilità, tutte le realtà sono già presenti. La nostra capacità è quella di essere un lettore di questo universo e di scegliere tra tutte le realtà possibili quella migliore per noi.
Universo e Coscienza
L’Universo è un unico punto di Coscienza. Il nostro Corpo Energetico e fisico tramite la consapevolezza trasforma questo punto nella realtà dando ad esso le varie dimensioni, tempo compreso.
In pratica tutti i nostri punti energetici e fisici partecipano a questo processo. Occupiamoci per il momento, cioè portiamo attenzione e quindi energia ad una specifica zona che è sia materiale che spirituale: la ghiandola pineale e il cervelletto. Il loro giusto utilizzo è conosciuto anche come attività del “terzo occhio”. Quindi possiamo dire che, saper gestire e utilizzare questo punto ci permette di scegliere la realtà migliore e voluta.
Creare un vuoto mentale e focalizzare la nostra attenzione su un obbiettivo è la base della creazione.
Moltissime persone nel tempo hanno sperimentato tecniche impegnative e faticose per ottenere il vuoto mentale. Personalmente ho utilizzato nel tempo con successo molte tecniche, impiegando veramente tanto tempo energia e molto studio. Sono stato ore in luoghi energetici particolari, ho recitato formule. Ho fatto esercizi di preparazione in strutture piramidali osservando immagini apposite. Ho fatto chilometri per incontrare altre persone per ottenere una forza di gruppo per ottenere una creazione. Esperienze stupende, adatte sicuramente agli anni ‘80 del secolo scorso.
Ho sempre cercato una modalità semplice ed efficace che fosse applicabile dalla maggioranza delle persone. Anche da coloro che non avevano avuto una preparazione specifica. Come magari molti altri, nella loro ricerca spirituale, avevano imparato e applicato.
Ho trovato una modalità per fare il vuoto mentale. Quindi applicare la focalizzazione, che ho trovato personalmente veramente efficace e che ho visto in questi anni essere utilizzata con risultati strabilianti. Anche da chi non si era mai applicato in simili azioni.
Vuoto mentale per creare
Fare il vuoto mentale è utile per inserire nella nostra mente proiettiva, quella che possiamo identificare come pineale e cervelletto, la realtà desiderata. Focalizzandoci su di essa con una osservazione assorta senza interferenze da parte di pensieri inutili e fuorvianti.
Per fare un esempio, i pensieri disturbanti agiscono come se stessimo cercando di ordinare una pizza al telefono ma ci impedissero di farci capire bene. Siamo in mezzo ad urla, musica alta, grande confusione tanto da impedire al nostro interlocutore di capire cosa vogliamo. O nel migliore dei casi, di mandarci qualcosa che non era esattamente quanto ordinato.
Impariamo a fare il vuoto mentale
La mia Creazione, per quanto riguarda il portare in questa realtà lo scritto che state leggendo, è di essere molto pratico, sintetico ed operativo al fine di favorire l’azione o la “non tecnica”.
La teoria si può sempre ricercare come cultura personale, c’è internet e le biblioteche che possono dare una visione teorica e avallare o ampliare i concetti esposti.
Creiamo il nostro ambiente. Tecniche sciamaniche di creazione
Se dobbiamo creare il vuoto mentale ed evitare che i pensieri confusi ci assalgano, partiamo dall’esterno. Avere un luogo tutto per noi, anche creato al momento quando serve. Avere un periodo di tempo da dedicare a noi stessi è il primo passo. Ora non è più necessario andare in un monastero, o in una grotta in montagna per avere il nostro luogo ideale. Avere il nostro spazio esterno è un passo magico per avere il nostro spazio magico interno. Spesso la difficoltà nel procedere con questo primo passo è sintomo di quanto non siamo liberi di agire senza essere disturbati o interrotti. Di quanto la realtà esterna, le persone o gli avvenimenti intervengano per distoglierci dalla nostra creazione. Quindi più riusciremo ad isolarci e più sarà facile evitare che i pensieri ci interrompano.
All’inizio è veramente utile per arrivare facilmente al vuoto mentale. Quando saremo diventati abili, potremo raggiungere questo stato molto rapidamente anche nella confusione di una grande città.
Educhiamo la nostra mente saltellante a focalizzarsi con la tecnica più semplice che ci sia.
La fiamma della focalizzazione
Usiamo la luce di una candela. Questa luce, che è vero fuoco, attiva i nostri ricordi ancestrali, quando un fuoco acceso era la salvezza. Il controllo fuoco rappresenta la capacità di creare e vedere la realtà. È un archetipo fondamentale per gli Umani che si stanno risvegliando.
Accendiamo una candela che si trovi, una volta che saremo seduti, all’altezza degli occhi e sia ad una distanza di 70/90 centimetri.
Sediamoci a terra con le gambe incrociate o seduti sui talloni, possiamo usare un cuscino per aiutare la posizione. Se vogliamo ci possiamo sedere su una sedia, gambe parallele e piedi appoggiati a terra, le mani sulle ginocchia. È importante tenere la schiena diritta, i muscoli rilassati ma tonici, cioè non accasciamoci su noi stessi perché il respiro deve scorrere fluido.
Stacchiamoci dai pensieri della giornata, dalle tensioni fisiche. Facciamo lunghi respiri con il naso pensando di inspirare luce ed energia ed espiriamo, mandando fuori le tensioni, l’ombra. Buttiamo fuori i fastidi per essere più possibile noi stessi e consapevoli di quanto stiamo facendo. Alcune persone trovano utile usare un abito apposito per dimostrare a se stessi che stanno facendo un’azione “sacra” cioè staccata dal solito fluire inconsapevole delle azioni giornaliere. Tutta questa preparazione può sembrare complicata ed in effetti lo è. Serve però, fino a quando non ci sarà familiare e facilmente raggiungibile lo stato di vuoto. Arriveremo presto a non aver bisogno nemmeno della candela, ci basterà visualizzare la sua fiamma e saremo nel vuoto con un semplice atto di volontà.
Respiriamo la Luce. Esercizi segreti
Facciamo tre bei respiri profondi e passiamo ad una respirazione normale fissando senza sforzo la base della fiamma.
Osserviamo senza tensioni fisiche e senza sforzo mentale, occhi aperti e rilassati. Lo scopo è educare la nostra consapevolezza a non percepire i pensieri con cui la nostra mente agitata ed aliena, ci bombarda costantemente. Ci saranno dei tempi più o meno lunghi in cui ci renderemo conto di non essere coscienti di osservare né di qualunque altra cosa. Saremo totalmente assenti ed assorti, lo spazio tempo non sarà percepito, quindi non esisterà per noi.
Osserviamo la candela ad occhi aperti perché potremo notare che le immagini intorno spariranno. La fiamma potrà anche sdoppiarsi, e i suoni esterni si faranno sempre più lontani e flebili.
Se chiudiamo gli occhi sarà più difficile tenere sullo sfondo i pensieri. Questo allenamento ci aiuterà a visualizzare le immagini volute, quando utilizzeremo questa tecnica in fase attiva, anche ad occhi aperti. Come una visione che si sovrappone alla realtà come se fosse uno strato ulteriore.
Una delle capacità che svilupperemo facendo tutto questo è la possibilità di vedere altri strati di realtà che vediamo ma non codifichiamo. Per esempio l’aura degli esseri viventi, o per chi ne avrà la possibilità il Piccolo Popolo.
La semplicità è solo apparente
La semplicità apparente di questa tecnica porterà alla luce, è proprio il caso di dirlo, ogni sorta di blocco e di emozione. Anche forte che non pensavamo di avere in noi così ben nascosta.
Chi avesse bisogno di un supporto per questa fase può scrivere nei commenti o contattarmi direttamente.
Luce Nera
È importante tenere conto dell’aspetto rituale e Sciamanico della fiamma. La Fonte da cui proveniamo è identificata con la Luce Primeva. Luce Bianca. Noi la consideriamo sul nostro piano come la Fiamma. La Fonte è il punto da cui si emana la Realtà. Noi Umani siamo la parte di questa Fonte che nella Realtà permette in concretizzarsi degli avvenimenti. Per poter creare la nostra migliore situazione di vita dobbiamo essere collegati a questa Luce. Siamo nella dualità. Quando la fonte come Unicità si è divisa nelle forme per sperimentare la divisione si è creato per riflesso anche la Luce Nera. In noi vi sono ambedue le tendenze. Possiamo direzionarci verso la Luce originale o verso il suo riflesso, la Luce Nera.
La Luce Bianca, i colori sono solo termini per poterci capire, ci fornisce di tutta l’energia di cui abbiamo bisogno per creare situazioni positive. La Luce Nera si nutre della nostra energia e spinge a tenere nella creazione situazioni a noi o ad altri sfavorevoli.
Azione o Reazione
Quando viviamo un avvenimento che ci tocca da vicino o che comunque stimola le nostre emozioni siamo sempre ad un bivio. Agire o reagire. Se reagiamo arrabbiandoci o abbattendoci moralmente. Se facciamo azioni che sono dettate dalla emotività incontrollata, siamo volti verso la Luce Nera.
Questo nostra modalità emotiva evidenzia pensieri profondi che, nutrendoli, fisseranno ancor più in questa realtà quello che non vogliamo. Quello a cui resisti, persiste. La Luce Nera si nutrirà della tua rabbia e frustrazione e ti manterrà in quella situazione rendendola ancor più attiva e disturbante.
Come abbiamo visto in LEZIONI DI CREAZIONE è il momento di portarci nel nostro centro di equilibrio.
Scegliamo la giusta Azione. Ormai quella realtà non piacevole è presente e cristallizzata. La nostra Azione deve concentrarsi su una realtà nuova che andrà a manifestarsi sostituendola.
Agire consapevolmente ci mette subito in contatto con la Fonte originale. La Luce Bianca.
Avremo tutta la forza e conoscenza per ottenere quanto desiderato e buono per noi e gli altri.
Vedremo come nello Sciamanesimo Megalitico si può, con le opportune conoscenze, superare tutti gli ostacoli che ci fermano e ci rallentano nella creazione.
I cinesi stanno discutendo con Cuba per la realizzazione di una struttura in pianta stabile di addestramento comune in quella nazione insulare. Dato il modello che i cinesi hanno usato in altre nazioni, questo significa quasi certamente un accordo che consentirà la permanenza di personale militare cinese sul suolo cubano. Una volta che ciò si verifica e viene stabilita una piattaforma, non avremo alcun controllo in merito all’incremento dimensionale di questa presenza.
È del tutto possibile che in un breve lasso di tempo, una presenza militare cinese possa crescere fino a includere anche armi offensive. Ciò significa missili. Ciò significa aerei. Ciò significa una minaccia immediata e senza preavviso per gli Stati Uniti continentali.
Il nuovo missile ipersonico cinese YJ-21 ha una velocità massima di Mach 10. Un missile che si muove a Mach 10 può attraversare gli Stati Uniti da costa a costa in 30 minuti. Il tempo di volo da Cuba a Miami per un’arma del genere sarebbe di due minuti.
Non saremo mai in grado di intercettare i missili lanciati da Cuba in tempo per impedire loro di colpire i loro obiettivi.
Sappiamo che i missili ipersonici cinesi possono trasportare testate convenzionali. Sappiamo anche che i cinesi stanno lavorando per montare testate nucleari su tali armi.
Siamo sull’orlo di una seconda crisi missilistica cubana. Quello che stiamo affrontando è una minaccia mortale alla nostra sicurezza nazionale. Da quando la dottrina Monroe è stata enunciata nei primi anni della repubblica, gli Stati Uniti sono rimasti saldi dietro il principio che non permetteremo alle potenze straniere di intervenire nell’emisfero occidentale. Quella dottrina vecchia di duecento anni viene ora direttamente messa in discussione.
Tutto ciò avviene sullo sfondo di un più ampio attacco cinese in corso contro gli Stati Uniti.
Il fentanyl sta uccidendo oltre 100.000 americani all’anno. È “cotto” e prodotto in Messico. I precursori chimici per la sua fabbricazione provengono su scala industriale dalla Cina con la conoscenza del Partito Comunista Cinese e la sua approvazione almeno tacita.
I maschi cinesi in età militare stanno attraversando il nostro confine meridionale a migliaia. Ci sono tutte le indicazioni che questo sta accadendo con la conoscenza e l’assistenza del governo cinese. Lo scopo di ciò rimane poco chiaro.
I cinesi hanno stabilito una presenza alle Bahamas focalizzata sullo spionaggio di un poligono di prova subacqueo americano segreto dove i sottomarini nucleari si addestrano per il loro dispiegamento in teatri di guerra. L’intento è ovviamente quello di dare ai cinesi la capacità di tracciare e distruggere sia i nostri sottomarini d’attacco che quelli missilistici e quindi ottenere un vantaggio strategico in un futuro conflitto.
Più in generale, i cinesi stanno espandendo aggressivamente la portata della loro influenza in tutta l’America Latina. Una nazione dopo l’altra viene comprata. Siamo sfidati, ripetutamente, alla nostra porta.
Nel 1961 John F. Kennedy riconobbe immediatamente che la presenza di missili russi a Cuba era completamente inaccettabile. Non c’era nulla da discutere o negoziare. I russi dovevano ritirare i loro missili, e dovevano farlo immediatamente.
Kennedy prese quindi le misure necessarie per segnalare che era pronto a combattere per costringere i russi a conformarsi. Ha schierato forze navali. Ha ordinato ai militari di prepararsi a compiere attacchi contro obiettivi a Cuba. I russi valutarono correttamente che avevano giudicato male Kennedy e che avrebbe fatto ciò che era necessario per cacciarli.
I russi hanno ritirato i loro missili.
Siamo tornati al 1961. La risposta da dare è chiara.
Dobbiamo avvertire i cinesi che non tollereremo la presenza del loro personale militare a Cuba. Dobbiamo prescrivere un periodo di tempo fisso – 72 ore sembrano ragionevoli – entro il quale i cinesi devono impegnarsi a rispettare e allontanarsi da qualsiasi stazionamento dei loro soldati sul suolo cubano.
E successivamente dobbiamo articolare con precisione i passi che intendiamo intraprendere se i cinesi non si conformeranno. Questi non devono essere limitati ad azioni militari cinetiche. I cinesi vivono o muoiono in base al loro accesso ai mercati statunitensi e al capitale di investimento americano. Se la Cina viene tagliata fuori da quell’accesso, la sua intera economia collassa e in breve tempo Xi Jinping si ritrova deposto.
Non siamo impotenti. Abbiamo una vasta gamma di opzioni. Ciò che ci manca in questo momento sono leader a livello nazionale che abbiano la spina dorsale e l’integrità per resistere al PCC.
Sciamanesimo Megalitico – come funziona questa realtà
Gli Sciamani hanno un segreto per ottenere una realtà migliore.
Nella pubblicazione precedente LEZIONI DI CREAZIONE ho trattato un argomento che sicuramente interessa molte persone. Possiamo avere una realtà migliore scegliendo volontariamente le giuste azioni? Se volte sapere come sia possibile, potete leggere qui.
Con questi nuovi scritti andiamo più in profondità. Qual’è il Segreto degli Sciamani che sanno creare una realtà migliore? Scopriamolo insieme.
Chi sono e di cosa mi occupo
Vi voglio dare una breve indicazione che possa farvi capire, non chi sono, ma cosa faccio. Chi sono è presto detto, come tutti voi sono un Essere Spirituale che sta facendo esperienze materiali.
Quali sono queste esperienze?
Fin da piccolino ricordavo alcune esperienze relative ad altre vite, o potevo accedere ad alcune conoscenze in maniera non convenzionale.
Questo mi ha portato a frequentare molte persone di conoscenza, a sperimentare il loro modo di vivere la spiritualità, la magia, l’esoterismo.
Frequentare in maniera pratica e sperimentale, assolutamente non teorica, anche se di libri ne ho letti molti. Da essi ho mantenuto il loro messaggio attivo e funzionale, solo quando ho messo in pratica ed adattato a me e al momento quelle indicazioni.
Questo mi ha portato ad avvicinarmi fin dagli anni ottanta del secolo scorso allo Sciamanesimo delle nostre Terre del Nord. Uno Sciamanesimo che ho definito Megalitico, in quanto si ricollega ad un tempo molto antico. Quello delle grandi Pietre erette su luoghi di energia tellurica e della tecnologia magica, per tornare ad utilizzare queste forze.
Conoscere e ricordare come creare la realtà
Ho avuto la sincronicità di incontrare sul sentiero alcune persone che “ricordavano”, che avevano portato fino ad oggi queste conoscenze. Tramite esperienza e pratica sul campo, ho codificato un “non metodo” che tutti potevano applicare, se volevano progredire. Perché estremamente efficace e adattabile a quasi tutti i cercatori.
Lavorando con gruppi di ricerca pratica, si videro immediatamente la genialità e le potenzialità insite in questo modo di progredire. Abbiamo subito percepito che era una sintesi attuale ed efficace di antiche conoscenze estremamente utili ed immediatamente utilizzabili.
L’operazione spirituale che stavamo facendo non era insegnare cose ma ricordare chi siamo veramente.
Qualche esperienza personale per una realtà migliore
Questa è una breve sintesi delle le mie esperienze sulla via alla conoscenza della realtà e di come funziona. Come possiamo interagire con essa per essere Creatori e non rimanere attori, che seguono un copione scritto da altri.
È una sintesi delle esperienze fatte e degli insegnamenti, a cui ho avuto accesso tramite lo Sciamanesimo Megalitico. Ho imparato da molti Esseri, incarnati su questo pianeta in tempi diversi, ma sempre presenti. Da Antenati della mia linea temporale che mi hanno indicato un percorso o mi hanno ricordato quanto già sapevo, ma avevo dimenticato. Ho imparato e ascoltato moltissimo. In questa mia esposizione riporto esclusivamente quanto ho sperimentato di persona e per me funziona. Vi indico il percorso che ho fatto, affinché possa essere di spunto a chi sta cercando un sentiero. Ognuno deve percorrere il suo perché, se per me è facile raccontarvi il gusto della mela, solo mangiandola, potete avere la conoscenza dell’esperienza.
Sciamani del periodo Megalitico
Un grandissimo ringraziamento va a tutti gli Sciamani dello Sciamanesimo Megalitico, che nel corso dei millenni hanno saputo, in maniera semplice ma efficace, proporre o ricordare a moltissime persone chi siamo veramente e la natura di questa realtà. Questa conoscenza non è stata distrutta, ma solo nascosta nei miti e nelle tradizioni popolari. Inoltre è incisa a fuoco nelle cronache dell’Akasha, nella mente Astrale dell’Umanità, e vi è la possibilità di accedervi.
La Sapienza dello Sciamanesimo Megalitico, è fruibile da molte persone che cercano una strada, è una Conoscenza pratica ed applicabile facilmente. Basta un po’ di impegno e volontà, è una conoscenza antica, ancestrale, ma è molto adatta ai tempi che stiamo vivendo.
Ho quindi deciso di raccontare questa mia esperienza, pensando di fare cosa gradita a chi si è già dedicato alla propria crescita personale. A chi considera la propria essenza spirituale e, soprattutto, a chi ne viene a conoscenza tramite le mie parole, che potrebbero aprire una porta nel suo Cuore, tanto da voler approfondire e sperimentare.
Conoscenza inconscia
La parola scritta non può ovviamente, trasmettere una Conoscenza completa. Ho però scritto le parti più importanti, seguendo un particolare metodo, che consiste nell’utilizzare termini specifici e un particolare ritmo narrativo. Questo servirà a trasmettere, anche a livello inconscio ed energetico, quanto non è possibile fare tramite il semplice testo. Se, leggendo, vi troverete a pensare che alcune cose le sapevate già nel profondo, ma non le ricordavate, o un’illuminazione improvvisa vi sorprende, è perché state aprendo quella piccola stanza in fondo al Cuore che contiene tutte le risposte.
Vi potrà sembrare che molte informazioni siano prese da un film di fantascienza o fantasy. Ebbene, questo è perché molti libri e film veicolano, in maniera nascosta o lievemente distorta, antiche verità che, per una legge Universale, non possono essere completamente nascoste all’Umanità. Un tempo vi erano miti e leggende che svolgevano questo compito. La Conoscenza non può essere nascosta, può solo essere velata o ri-velata. Togliere il velo è un processo che ognuno deve svolgere personalmente. La Conoscenza è come un mare, più si va in profondità e più l’acqua è fredda e buia. Bisogna imparare a sopportare la pressione e a brillare di luce propria, per passare da Conoscenza a Coscienza.
Filosofia pratica
Iniziamo con alcune affermazioni che sembrano essere filosofiche, ma che hanno una grande implicazione nella nostra pratica.
Un grande Mago un tempo disse: “le prime parole che pronuncio nel mio primo insegnamento, sono tutta la dottrina. Tutto quello che dirò e che farò nelle lezioni dei prossimi anni sono solo modi più complessi per ribadire e farvi digerire lo stesso concetto.”
“Tutto quello che esiste, che lo vediamo o meno, che ne siamo coscienti o meno, esiste in un unico punto che è un Universo olografico e frattale. Noi siamo Dio e diamo a quell’unico punto tutte le dimensioni necessarie, compreso il Tempo, creando questa realtà apparente.”
Il mito Hopi
Leggiamo un mito, un racconto antico, proprio perché molto antico e trasmesso oralmente, può darsi che sia stato riscritto in maniera diversa da com’era all’inizio. È comunque conosciuto in tutto il pianeta e forse anche oltre.
“Il Creatore disse: ‘Voglio nascondere qualcosa agli umani finché non saranno pronti per esso. Ed è la consapevolezza che possono creare la propria realtà’.
L’Aquila disse: ‘dallo a me lo porterò sulla Luna’.
Il Creatore disse: ‘no, un giorno ci andranno e lo troveranno’.
Il Salmone disse: ‘lo seppellirò nel fondo dell’oceano’.
Il Creatore disse: ‘no, andranno anche lì’.
Il Bisonte disse: ‘lo seppellirò nelle Grandi Pianure’.
Il Creatore disse: ‘scaveranno nella terra e lo troveranno anche lì’.
La Nonna, che vive nel seno della Madre Terra e che non ha occhi fisici, ma vede con gli occhi spirituali, disse: ‘Mettila dentro di loro.
E il Creatore disse: ‘è deciso’.
“Storia della creazione Hopi Nation Arizona”
Il mito nascosto
Ovviamente ne manca un pezzo, come sempre. Mai viene detto tutto…
Se la si legge bene c’è qualcosa che stona. Bisogna ragionarci su un pochino. Analizzando a fondo il racconto si nota che mancano alcuni pezzi fondamentali. Il mito nasconde però parte della verità che troviamo solo se ci facciamo le giuste domande. In genere la lettura di un mito funziona come un koan. È importante la domanda che suscita, perché le domande aprono le porte della conoscenza.
I miti e i racconti sono importanti, perché sono utilizzati da sempre per tramandare informazioni, che con il tempo si sarebbero perse. Queste conoscenze sono state spezzettate e bisogna saperle rimettere insieme, non tanto per sapere, ma per ricordare quello che già sapevamo, ma ce ne eravamo dimenticati.
Leggendo questo mito, mi sono accorto che qualcosa non andava. Dal momento che sono certo che noi siamo dei Creatori, anzi degli Dei noi stessi, mi son chiesto chi fosse questo creatore! Come si permette di fare una cosa simile a un Dio?
Inoltre questo creatore non può nascondere all’Uomo la capacità di creare la Realtà, solo la consapevolezza di star creando. Perché la Creazione non può essere fermata ma, se viene tolta la consapevolezza che l’uomo la stia usando, egli non potrà più scegliere cosa creare. Sarà soggetto al progetto creativo di qualcun altro.
Poi si vedono vari animali totem che non possono o non hanno la forza per opporsi a questo creatore usurpatore, e devono dare il loro aiuto.
La conoscenza degli Antichi
La Nonna rappresenta gli Antenati. Coloro che sanno, perché ricordano ed hanno una conoscenza spirituale. Sono consapevoli che quell’azione è un prezzo da pagare, per qualcosa successo in un lontano passato.
Cosa è capitato all’Uomo Dio Antico che gli Antenati conoscono, perché vedono la Realtà con gli occhi dello spirito? Hanno, quindi, accesso alla Conoscenza Universale, dove tutto quello che è successo è registrato?
La nascita degli Dei secondo il Mito
Ci viene in aiuto un altro mito che tratta della nascita di questo Universo e degli Dei.
“Vi erano e vi sono ancora, perché il tempo e lo spazio per loro non esiste, nove grandi Dei.
Uno di loro, la Divinità Uomo decise che voleva espandersi, fare esperienza e aumentare la sua Consapevolezza.
Questa sua decisione crea un punto nel non esistente. Questo punto è l’attuale Universo e l’Uomo, facendone esperienza, dà a quel punto universo tutte le dimensioni, creando la Realtà.
La divinità si può quindi spezzettare in tutte le forme esistenti e fare, così, esperienza, aumentando la sua consapevolezza. Il suo obbiettivo è ricostruire nuovamente l’unità, ma con la Consapevolezza dell’esperienza fatta.
Espandendosi nel non esistente, o come viene detto “vuoto consapevole di se stesso”, si scatena una reazione del non esistente, il quale si rende conto che vi sia qualcosa che esiste. Prende cioè consapevolezza “dell’esistente consapevole di esistere”.
La sua reazione è di penetrare nell’esistente. Fermarne l’espansione, annullandone la consapevolezza, cosicché non possa mai più riunire tutti i pezzetti in un unico essere divino e consapevole. Pieno di esperienza vissuta. Se il nuovo Dio Uomo non può riunirsi è come se non ci fosse mai stato. Non avrebbe mai iniziato la sua espansione nel non esistente.”
Le Battaglie dell’Umanità
La storia continua con molte battaglie tra l’inesistente, il vuoto (o l’antivita) e l’Uomo Dio, ormai spezzettato nelle forme. Con ancora molti dei suoi poteri e conoscenze, combatte contro altre forme, che sono state prese e colonizzate dal Nemico. Molti racconti o film, anche attualmente, narrano di queste guerre e purtroppo anche delle sconfitte subite. In una grande Battaglia, l’Umanità subisce una cocente sconfitta che decreterebbe la sua distruzione. Purtroppo per il Nemico, non gli è concesso di annientarla. L’Uomo è pur sempre una Divinità e le regole non lo permettono. Non può nemmeno toglierli la capacità di creazione, perché questa è parte stessa della struttura del Dio Uomo.
Nascondere il potere di creazione
Il nemico può fare una cosa: nascondergli la Consapevolezza di essere un’ unica Grande Coscienza. Essa permea ogni parte dell’esistente, non vi è separazione tra le parti, perché esse sono il frutto della continua creazione dell’Uomo Dio.
Separato e senza la cognizione di essere, lui, artefice della Creazione ininterrotta, non può, quindi, scegliere cosa creare. Diventa uno strumento nelle mani del Nemico, che può, così, appropriarsi del potere della creazione.
La consapevolezza, essendo prerogativa della Coscienza Divina, non può essere cancellata, ma solo nascosta. Essa è già dentro ognuno di noi, la si deve, quindi, ricoprire con strati di emozioni e credenze, che la rendano difficilmente accessibile.
Ecco così che il Nemico della Vita inizia ad instillare nell’uomo la Paura e tutto quello che ne consegue. Se sei un Creatore non puoi avere Paura perché puoi creare la realtà migliore, vivi nell’Amore.
Ancora oggi i Maghi anti-vita che vogliono controllare l’Umanità usano la paura. Chi agisce per riportare L’umanità al suo antico splendore vive nell’Amore.
Amore e spiritualità: elogio alla verginità. In questo articolo indaghiamo il rapporto tra spiritualità e intelletto, tra verginità e fiducia, tra conoscenza e amore.
Culture maschiliste
Quale è la relazione tra amore e intimità? E tra verginità e fiducia? A cosa serve, veramente, il velo? In questo articolo faremo un elogio alla verginità. Per poter fare ciò prendiamo spunto da una vignetta umoristica. Ci sono due donne che si incrociano, una musulmana e una europea occidentale; la prima è completamente coperta e vestita con un niqāb[1], la seconda è completamente nuda, indossando solo un minuscolo bikini e un paio di occhiali da sole; incrociandosi per strada, l’occidentale pensa fra sé e sé: «Tutta coperta tranne gli occhi. Che cultura maschilista!»; la musulmana, dal canto suo, pensa: «Tutta nuda tranne gli occhi. Che cultura maschilista!». Questa piccola scena dovrebbe suggerire che nessuna cultura può arrogarsi il diritto di decidere cosa deve considerarsi etico ed esteticamente accettabile e imporlo ad un’altra cultura; ogni cultura, proprio perché è una cultura, ha il suo senso estetico e precisa percezione di ciò che è possibile mostrare e ciò che è doveroso nascondere.
Il velo come copricapo
Noi riteniamo, ma senza nessuna pretesa di imporlo ad alcuno, che nascondere il volto di una persona non sia accettabile, poiché nascondere il volto significa nascondere l’identità di una persona, la possibilità stessa di esistere e realizzarsi. Tuttavia il vero velo islamico non copre il volto, ma soltanto i capelli[2], è un copricapo. Non solo, il velo islamico non è veramente islamico, ma il residuo di una tradizione molto più antica, che risale a un lontano passato. Tertulliano – Il velo delle vergini – riporta che il velo era indossato sia dalle donne nella lontana Arabia, sia dalle donne pagane della antica Roma[3]. Il giornalista di un articolo sul tema sostiene:
Burqa o bikini?
“In molti paesi a maggioranza musulmana, gli intellettuali pubblici discutono della scelta che le donne musulmane devono affrontare tra il burqa e il bikini. Per loro la scelta è tra Tradizione e Modernità o tra Islam e Occidente. Questa è una falsa dicotomia. La scelta è tra wahhabismo radicale e secolarismo radicale. Molte donne musulmane affrontano due scelte. O diventano istruiti e occidentalizzati nella mentalità e nella morale e adottano abiti europei o vengono indottrinati e radicalizzati sotto il peso del burqa. Entrambe le opzioni sono pessime.” (Hanan Al Harbi, 2017)[4]
Il velo vero
Detto questo, facciamo una precisazione. Se consideriamo il velo islamico, in sé e per sé, esso è, a tutti gli effetti, un copricapo con forti implicazioni culturali e spirituali; non dovrebbe essere considerato diverso, ad esempio, dal turbante indossato da un indù o da una kippah indossata da un ebreo. Ci chiediamo: perché mai un copricapo per una donna musulmana dovrebbe essere un simbolo di sottomissione sessuale, quando parallelamente, in altre circostanze, questo copricapo è invece un simbolo di qualificazione? In realtà, sembra che il velo sia simbolo di nobiltà e che la condizione in cui si è sprovvisti di tale copricapo sia riservato alle donne schiave e alle prostitute. Quale può essere quindi l’intento dei modernisti che si autodefiniscono progressisti, quando cercano di convincere le donne musulmane a togliere il velo, con l’argomentazione, trita e ritrita, di una presunta libertà conquistata? Il velo è al massimo un simbolo di sottomissione rispetto a Dio…
Il velo rivela
Il concetto di velo, cioè di strumento che nasconde qualcosa[5], che poi sappiamo essere simbolicamente indossato anche dalle donne occidentali cristiane quando si avvicinano all’altare per sposarsi, ha a che fare, nel suo significato essenziale, con l’intimità e quindi in un certo senso con la verginità, che il tema di questo intervento. Il VELO RIVELA, velando il capo o addirittura il volto di una donna. Per capire questa espressione, bisogna essere consapevoli del significato del termine ‘rivelare’, lo stesso che viene utilizzato quando si parla di religioni rivelate. Rivelare significa velare, cioè coprire con un simbolo quello che si vuole esprimere; ovvero, non tutto è facilmente e meccanicamente accessibile con il solo ausilio degli occhi e della comune percezione; c’è una componente, quella spirituale, che si rivela, cioè si fa conoscere, solo quando è rivelata da un simbolo, in questo caso il velo, che ci connette con un ordine di realtà superiore, con un qualcosa che non si può vedere percettivamente, ma si deve intuire intellettualmente; il velo svela la donna nel senso che fa in modo che l’attenzione di un uomo nei confronti di questa donna non sia una semplice attenzione passiva, meccanica, ma sia una ricerca attiva di ciò che è veramente essenziale in una donna, la sua componente intellettuale e spirituale. Cfr. “Babbo Natale esiste”: https://youtu.be/OYLruwkx0YM
Il velo come memento
In un certo senso, il velo è un memento, serve a creare le condizioni per la costruzione della fiducia: ricorda all’uomo che non può scoprire il corpo di una donna, senza prima aver conquistato il suo cuore; e, per la donna, costituisce uno strumento con cui questa donna può guardare senza essere vista[6], può porsi nel mondo sociale, senza una percezione sociale dettata dalla sua sola bellezza fisica. Sarà forse impopolare dirlo, ma la bellezza di una donna è tale che pregiudica fortemente la percezione che gli uomini hanno di lei. Un abbigliamento casto, quindi, restituirebbe alla donna la possibilità di porre il rapporto conoscitivo più sul piano intellettuale, che non solo nel registro dell’attrazione fisica e sessuale.
La negazione dell’intimità
Torniamo per un momento alla nostra ragazza in bikini: quale tipo di rispetto si procura una donna che ti fa vedere praticamente tutto del suo corpo? Quale tipo di rispetto si procura una donna che si mette praticamente nuda in spiaggia? Che offre al mondo intero, magari pubblicando qualche foto sui social network, il suo corpo, interamente disponibile alla rapacità dello sguardo di chiunque?[7] Che dire di quella sfilata di moda, chiamata The Black Tape Project[8], in cui i costumi da bagno indossati dalle modelle sono semplici piccoli pezzi di nastro adesivo adagiati sulla nuda pelle delle modelle? Non possiamo che provare un certo imbarazzo nel constatare, da occidentali e cristiani, che i musulmani hanno anche le loro ragioni, vietando questo tipo di mercificazione del corpo delle donne. Il contatto tra l’occhio e la nuda pelle, infatti, è ciò che più intuitivamente ci connette con il concetto di intimità[9] e verginità, che in questo caso vengono radicalmente violati e annichiliti.
Concetto di verginità
La parola ‘vergine’, e questo dovremo ricordarcelo al momento opportuno, significa “donna intatta”. I più sprovveduti, compreso soprattutto gli psicologi, non possono fare a meno di pensare a una verginità di tipo fisico e meccanico, cioè la preservazione dell’imene, dell’apparato genitale. Le cose non stanno così, ovviamente: la verginità non riguarda solo l’aspetto fisico e corporeo, ma diremmo soprattutto l’aspetto psicologico e spirituale. Ci arriveremo piano piano.
Maturità e sessualità
Ci chiediamo: quanto tempo ci vuole a maturare la conoscenza sufficiente per scegliere la persona giusta con cui avere un rapporto? Due settimane? Un mese? Due mesi? La nostra esperienza ci suggerisce che spesso bastano solo tre appuntamenti: nel primo ci si bacia, nel secondo si raggiunge un certo grado di intimità e nel terzo, se non ci sono particolari impedimenti, si arriva in camera da letto. Quello che possiamo far notare, su questo punto, è che tre appuntamenti non possono essere sufficienti per creare una vera intimità psicologica, per conoscersi veramente. Sembra quasi, lo mettiamo come ipotesi di lavoro, che oggigiorno si arrivi al letto proprio per raggiungere l’intimità e non per coronare un’intimità consolidata precedentemente. Sembra, cioè, che i momenti siano invertiti: invece di andare a letto perché si è psicologicamente intimi, cioè perché si è già all’interno di un rapporto di estrema fiducia, si va a letto per costruire tale intimità e fiducia, per esser sicuri che ci sia un reale interessamento da parte del partner; come dire: «Se non vieni a letto con me significa che non ci tieni!». Questo tipo di ricatto[10], unitamente a un genuino trasporto sentimentale, costituisce il volano con cui avviene il rovesciamento[11], in cui l’intimità fisica viene anteposta all’intimità psicologica e alla concordia spirituale.
Verginità e fiducia
Ed eccoci arrivati al vero tema che implica la verginità: la fiducia. Per poter fare l’amore occorre fiducia reciproca. La fiducia non è una cosa che si ha costitutivamente, né qualcosa che si può prendere con la forza; la fiducia è un qualcosa di cui si può solo essere degni e che si può ricevere solo da qualcun altro; ecco perché la fiducia non può avvenire senza uno scambio sociale, senza uno ‘scambio di giuramenti’ (phileîn[12]).
Verginità come status spirituale
Ora veniamo alla parte più difficile e simbolica del nostro discorso. La verginità come status spirituale, non solo come questione fisica e biologica. Abbiamo già detto che vergine significa donna intatta. Ora vediamo perché e cosa comporta. Per poterlo capire ci affideremo a due nozioni simboliche, cioè due miti che rivelano la vera natura della verginità. Il primo è il segno zodiacale della Vergine; il secondo, che gli corrisponde, è il mito delle dodici fatiche di Ercole[13]. Entrambi i miti insegnano quale sia l’importanza della fiducia e il suo valore dal punto di vista spirituale. Iniziamo dallo zodiaco.
La Vergine nello zodiaco
La Vergine è un segno che corrisponde alla fine dell’estate, momento dell’anno in cui la terra – la Vergine è un segno di terra – ha già dato i suoi frutti e ora deve essere rivivificata, cioè deve riceve il seme, la componente essenziale e spirituale della vita. I nativi della Vergine, infatti, sono persone prive di quello slancio e quell’impulsività che sono caratteristici di altri segni – ad esempio l’Ariete – e sono tutti intenti ad una serrata e meticolosa analisi della realtà; quello che manca ad una Vergine è quello slancio vitale che gli consentirebbe di accedere alla intimità altrui e il suo modo di amare il prossimo viene spesso declinato in senso razionalistico. Questa natura diffidente e razionalizzante è in effetti lo stato d’animo anche di una vergine, nel senso di donna che non ha mai avuto alcun rapporto sessuale, una giovane nubile – Mariah significa giovane nubile – deve essere in effetti un po’ diffidente, analitica, cioè deve trovare in un uomo quella fiducia per poter fare un salto, potersi affidare e quindi per poter diventare produttiva.
Il mito di Ercole
Lo stesso tema della fiducia lo troviamo nel mito di Ercole: in una delle sue mitiche fatiche, l’eroe greco deve farsi consegnare la cintura – simbolo della verginità – dalla regina delle Amazzoni, Ippolita. La regina tuttavia non si fida e scatena una battaglia contro Ercole che, nell’impeto della colluttazione, arriverà ad uccidere la donna. Senza entrare nel dettaglio del mito, possiamo capire molto bene che la mancanza di fiducia tra uomo e donna scatena una battaglia fratricida, in cui è la parte femminile a soccombere[14], cioè la parte della fertilità: la battaglia fra sessi porta alla sterilità di un popolo. Fuor di metafora, vediamo le implicazioni spirituali.
Cos’è la spiritualità?
Facciamo prima un’ulteriore precisazione: c’è molta confusione circa quello che è da considerare spirituale e cosa non lo è; si confonde la spiritualità con il sentimento, con la magia, con l’occultismo, con lo spiritismo, con discipline e tecniche di rilassamento, cultura New Age e così via. Niente di tutto ciò. Il concetto che più si avvicina a quello di spiritualità è quello di intelletto[15]: la parola ‘intelletto’ costruita sulla parola latina lego (vedere, leggere, avvolgere[16]), significa ‘vedere dentro’, vedere cioè la parte invisibile ed essenziale delle cose, cioè la parte spirituale[17]; l’intelligenza, in estrema sintesi, significa capacità di vedere il lato sintetico ed essenziale delle cose, cioè il lato spirituale.
Anamnesis: la vera conoscenza
Facciamo un esempio: poniamo di essere in un locale pubblico e che ci siano una decina di ragazze; di queste ragazze, una in particolare attira la nostra attenzione e cominciamo a guardarla con interesse; tuttavia, per quanto ci possiamo sforzare, il nostro sguardo non sarà mai capace di cogliere nient’altro che l’aspetto estetico, cioè l’aspetto esteriore della persona. Ci vuole ben altro per capire come è una persona. Ora però immaginiamo di cominciare a parlare con questa persona e, improvvisamente, abbiamo un déjà vu: stiamo avendo un’intuizione intellettuale, questa ragazza ci piace veramente; non è un ragionamento, non è neanche una sensazione prodotta dai nostri sensi, ma è una funzione puramente intellettuale! Abbiamo visto la parte più essenziale della persona, abbiamo visto il suo cuore[18]. Questo fenomeno era chiamato dai greci anamnesis, cioè quello che noi potremmo indicare con il termine ‘reminiscenza’; il ricordo della reminiscenza è quello stato edenico che ci accomuna: quel sentire puro e pieno che è perfetto solamente in tre tipi di circostanze: quando nasciamo e siamo in relazione con la n vostra mamma, quando raggiungiamo lo stato di santità e quando amiamo veramente qualcuno. Questi tre stati d’animo – o meglio stati intellettuali – sono accomunati da una componente: la purezza e la pienezza (koros[19]); purezza e pienezza dell’amore di un bambino per la sua mamma, dell’amore del santo nei confronti di Dio, di un amore vero fra un uomo e una donna: in una parola, perfezione.
La purezza
Dovrebbe essere intuibile, a questo punto, che una donna vergine, intatta e pura, sarà tale se e solo se non è passata attraverso quel processo di lutto e separazione che si richiede alla fine di ogni storia d’amore finita male. Insomma: per poter essere nelle migliori condizioni possibili per amare qualcuno, bisogna che il nostro cuore sia in grado di operare una scelta consapevole, ma che sia anche in grado di amare senza riserve, senza alcun tipo di inquinamento intellettuale[20] che comprometterebbe l’unione tra uomo e donna.
Libertà sessuale e aborto
I temi controversi della libertà sessuale femminile e dell’interruzione della gravidanza sono tutti il prodotto di una perdita di orizzonte di senso, cioè la perdita della componente spirituale. Sia che siate pronte o non siate pronte alla maternità, donne di ogni razza ed estrazione sociale, siete coinvolte in un processo di crescita spirituale[21]; non si dovrebbe accedere alla mera attività sessuale fino a quando non si sia raggiunta la piena maturità, il pieno equilibrio mentale, stato che si raggiunge attraverso un perfezionamento di tipo intellettuale e spirituale; questa maturità non è da considerarsi solo in senso biologico e fisico, infatti la crescita fisica non garantisce quella maturità che riguarda la capacità di prendersi cura e essere pienamente responsabili per la vita di un’altra persona; se una donna non si sente pronta alla maternità significa che non è pronta nemmeno per la sessualità. La sessualità, infatti, non è sinonimo di crudo incontro tra organi sessuali, ma anche di intimità, di quell’armonia che si crea tra due individui quando sono pienamente coscienti di sé e pienamente conoscenti dell’altro e non ci dovrebbero essere dubbi su questo.
Intimità e conoscenza
L’intimità e la conoscenza dell’altro non possono essere coltivate nella relazione con un’altra persona se non c’è sufficiente equilibrio, sufficiente pienezza e padronanza delle proprie funzioni psichiche e intellettuali. Paradossalmente sono soprattutto le donne che rivendicano il diritto di interrompere una gravidanza. Ma questa interruzione è dovuta ad una condizione che ha visto un uso improprio delle proprie risorse[22]; come un pulcino che lascia il nido senza avere ancora abbastanza penne sulle ali, l’uscita di un bambino senza che vi sia il suo nido, cioè l’amore di un padre e una madre che lo aspettano e lo desiderano non può che volgere al disastro. L’incontro tra una cellula uovo femminile con la cellula uovo maschile deve avvenire là dove ci sia già stato uno scambio di giuramenti (phileîn), cioè là dove ci sia stato il raggiungimento della piena intimità psicologica, la quale può avvenire solo dopo un certo grado di perfezionamento intellettuale nei singoli, cioè col raggiungimento di quell’equilibrio spirituale che garantisce la validità di una promessa e un giuramento: «Prometto di amarti e onorarti per il resto della mia vita».
Perfezione intellettuale come maturità sessuale
Come si raggiunge questa perfezione intellettuale? Come facciamo a capire di essere pronti? La condizione si raggiunge per la donna là dove ci sia la piena potenzialità materna, cioè quando la donna si sente pronta alla maternità; cioè è proprio la maternità che costituisce la stazione di passaggio, quella condizione intellettuale e spirituale minima e necessaria per poter incontrare un uomo in piena intimità; non solo la donna che si sente pronta alla maternità è una donna pronta ad avere un bambino, ma è anche una donna pronta ad essere un’amante, un’amica e una compagna per la vita; non dovrebbe essere accettato lo sganciamento della sessualità dalle potenzialità materne. Detto brutalmente: per poter avere una sana e potente attività sessuale, bisogna essere spiritualmente all’altezza, cioè aver raggiunto la maturità sessuale, che nel caso della donna è contrassegnata dal desiderio di maternità.
Libertà sessuale come fallimento sentimentale
A questo punto le donne esclamano e non senza il consenso maschile: «Dovrei aspettare fino al matrimonio per avere un rapporto sessuale?». La riposta è più semplice di quanto ci possiamo aspettare: «Certo, ma nulla vieta che vi possiate sposare anche domani!». Non è forse così? Quello che accade comunemente, invece, è che si vuole qualcosa nel modo non appropriato: vogliamo fare sesso senza essere adeguatamente preparati e senza nemmeno conoscere veramente la persona con cui ci intratteniamo; ed è per questo che spesso ci facciamo del male, perché le storie nate senza fondamento finiscono, male[23]; il fallimento in un rapporto è spesso dovuto alla mancanza di maturità, non al fatto che due persone non si amano sinceramente; come se volessimo guidare la macchina senza nemmeno avere la patente: facciamo degli incidenti. Tutto ciò è da considerarsi una disarmonia dovuta al fatto che abbiamo perso di riferimento l’intesa intellettuale[24], la quale non solo dovrebbe precedere temporalmente l’intimità fisica, ma in realtà ne costituisce il suo fondamento e la sua garanzia che, per altro, può vivere e sopravvivere ben oltre e più fortemente di qualsiasi prossimità fisica. In realtà: se ci fosse un’intimità psicologica, una vera affinità intellettuale, quella fisica e sessuale non sembrerebbe più così urgente e irrinunciabile. Cfr. https://youtu.be/1yRCElkdS0E
Amore spirituale e amore corporeo
Il fatto che l’intimità fisica appaia ai giorni nostri e quasi universalmente così importante e insostituibile è proprio perché nella realtà mancano completamente le basi intellettuali e spirituali; il bisogno di contatto fisico appare irrinunciabile perché tenta di supplire una mancanza spirituale, cioè una vera e autentica intesa intellettuale. È proprio perché non ci sappiamo più amare con l’intelletto che pensiamo necessario e irrinunciabile “amarci” col corpo! Non senza apprensione, osserviamo come i giovani d’oggi siano disperatamente soli e come il loro cercarsi fisicamente e lo sballottarsi materialmente[25], sia il disperato tentativo di riempire quel vuoto incolmabile creato dalla totale assenza di una dottrina spirituale.
Concepimento nel cuore o nel letto?
Fare un bambino non può essere definito come l’incontro tra due cellule uovo, è un concepimento che avviene ancor prima dell’appuntamento che ci diamo alla sera; è nel cuore e nella mente di una donna che si deve formare l’immagine di un bambino; deve essere prima desiderata nel cuore, poi realizzata nel letto. Questa immagine, questo pensiero non riempirà né il nostro portafogli, né necessariamente la nostra casa, ma ci riempirà il cuore, che è l’unico luogo che, riempito sufficientemente, può appagarci veramente, cioè portare la pace in noi.
Vero amore
Ci rendiamo conto di quanto anacronistiche possano sembrare queste parole; ci rendiamo conto di come la maggior parte delle persone si accontenti di un estemporaneo e fugace contatto genitale. Noi pensiamo che possiamo avere di più, che, nonostante tutto, il nostro cuore, seppur tramortito e corrotto dalla società moderna, sia ancora in grado di amare, di avvicinarsi cauto e puro al cuore di un’altra persona e, piano piano, sia in grado di amare di nuovo, riconoscersi: anamnesis.
Quando la grazia si effonde nella volontà, si chiama amore. (Eckhart, 2017, p. 51)[26]
[9] Lo stesso orrore che possiamo provare noi di fronte ad una donna coperta da un burqa, lo provano i musulmani di fronte alla nudità pubblica e sfacciata delle nostre donne.
[16] Campanini, G. & Carboni, G. (1961). Vocabolario Latino-Italiano Italiano-Latino. G. B. Paravia. Torino.
[17] La parte spirituale è sì invisibile, ma in quanto spirituale ed essenziale alla cosa, ne costituisce la sua causa.
[18] Il cuore è la parte essenziale delle persone ed è la vera sede dell’intelligenza.
[19]Koros in greco significa ‘bambino’, ma anche ‘pienezza’: è il coro della chiesa che riempie la Chiesa con la sua pienezza; non sarà inutile sottolineare la contiguità semantica tra purezza e pienezza: l’essere intatto e non contaminato consente di avere la massima potenza.
[20] Un inquinamento intellettuale può essere causato da un semplice pensiero; il pensiero, ad esempio, di essere stata lasciata, tradita o semplicemente che una storia già verificatesi è andata male; basta il pensiero per corrompere una piena speranza, un’autentica fiducia, la purezza del proprio cuore.
[21] Le dodici fatiche di Ercole sono le tappe di un percorso di crescita spirituale, cioè un percorso iniziatico.
[22] Tecnicamente si dice peccato, cioè l’uso improprio di qualcosa.
[23] Non sarà inutile sottolineare come l’odio che le donne femministe provano ed esprimono nei confronti degli uomini come genere, nasca proprio da esperienze negative con gli uomini, in cui sia le donne, sia gli uomini sono troppo immaturi per poter avere un rapporto sentimentale e sessuale.
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