Turismo Sessuale Minorile e Traffico di Minori in Thailandia

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La Thailandia, nota per templi e spiagge, ha accolto 28 milioni di turisti nel 2023, generando 1,2 trilioni di baht. Eppure, il turismo sessuale minorile e il traffico di minori rappresentano una crisi evidente, tollerata da una domanda globale che include lo sfruttamento sessuale di minori, un fenomeno noto a molti viaggiatori. Nel 2023, le autorità thailandesi hanno arrestato 197 persone per sfruttamento sessuale di minori, rispetto a 67 nel 2022. Questo fenomeno è evidente in città come Bangkok, Pattaya e Phuket, dove minori, spesso da famiglie povere o da Myanmar e Laos, sono sfruttati in contesti illeciti. Lo sfruttamento online è in crescita: circa 400.000 minori di 12-17 anni (9% di questa fascia) sono stati vittime di abusi digitali nel 2021, con un aumento nel 2023 . Questi crimini prosperano sull’impunità e sulla vulnerabilità economica.


Il turismo sessuale minorile è una piaga radicata in città come Bangkok, Pattaya e Phuket, dove minori, spesso provenienti da famiglie povere thailandesi o da Myanmar e Laos, sono costretti a lavorare in contesti illeciti come bordelli o case private. Secondo l’UNICEF, circa 400.000 minori di età 12-17 anni, pari al 9% di questa fascia demografica, sono stati vittime di abusi sessuali online nel 2021, con un incremento significativo nel 2023 a causa della crescita delle piattaforme digitali. Il U.S. Trafficking in Persons Report 2024 evidenzia che le operazioni di polizia hanno intensificato gli interventi, ma la domanda internazionale, inclusa quella di turisti da Europa e Asia, continua a sostenere il mercato. Questo sfruttamento è visibile e denunciato da anni, eppure persiste.

La povertà è il principale motore: il 20% della popolazione thailandese vive sotto la soglia di povertà, specialmente nelle regioni rurali del nord-est, dove famiglie disperate cedono i figli a trafficanti. La corruzione aggrava la situazione: nel 2023, 20 funzionari sono stati indagati per complicità nella tratta, un fenomeno endemico che protegge le reti criminali. Il turismo, con 28 milioni di visitatori nel 2023, alimenta una domanda che include lo sfruttamento minorile, come documentato da ECPAT. La globalizzazione e i bassi costi di viaggio rendono la Thailandia una destinazione accessibile per chi cerca questi servizi, nonostante le leggi.

Le vittime di questi crimini affrontano conseguenze devastanti: malattie come l’HIV/AIDS, gravidanze precoci, traumi psicologici e ostracismo sociale, come riportato da UNICEF. Lo sfruttamento online, che include la coercizione a produrre materiale pornografico, colpisce duramente: solo l’1-3% delle vittime denuncia gli abusi, spesso per paura o vergogna. Molti minori, privi di registrazione anagrafica, sono esclusi dai sistemi di protezione, rendendoli preda facile per i trafficanti. Questo ciclo di sofferenza perpetua la vulnerabilità, con effetti a lungo termine sulla salute mentale e fisica.

La Thailandia ha adottato misure legali severe: l’Anti-Trafficking in Persons Act del 2008 prevede fino a 15 anni di carcere per lo sfruttamento di minori. Nel 2023, 293 trafficanti sono stati condannati, con il 95% a pene di almeno 2 anni, e la Thailand Internet Crimes Against Children Task Force (TICAC) ha investigato 99 casi online, contro 41 nel 2022. Il governo ha stanziato 110,1 milioni di baht (3,2 milioni USD) per la prevenzione nel 2023, anche se il budget è diminuito rispetto ai 441,7 milioni del 2022. Iniziative come il “Child Safe and Friendly Tourism Project” di ECPAT formano operatori turistici per prevenire gli abusi.

La corruzione rimane un ostacolo: le reti criminali operano spesso con la complicità di funzionari locali. La dipendenza dal turismo, che genera miliardi, limita gli interventi, mentre lo sfruttamento online richiede tecnologie avanzate che il paese fatica a sviluppare. Soluzioni includono investimenti nell’istruzione nelle aree rurali, rafforzamento dei controlli transfrontalieri con Myanmar e Laos, e campagne globali per scoraggiare la domanda. Un turismo etico, come proposto da ECPAT, potrebbe trasformare il settore in un alleato contro questa piaga.

Il turismo sessuale minorile e il traffico di minori sono una ferita aperta in Thailandia. I lettori possono contribuire scegliendo un turismo responsabile e sostenendo organizzazioni come ECPAT e UNICEF. La Thailandia può trasformarsi in un modello di cambiamento, garantendo giustizia e dignità a ogni bambino.

La lotta alla pedofilia e alla pedopornografia parte da noi: quando assistiamo a un abuso, abbiamo il dovere di denunciarlo senza esitare. Non possiamo attendere che altri intervengano al nostro posto, perché potrebbe essere troppo tardi. Ogni segnalazione può salvare una vita e interrompere questo ciclo di sofferenza.

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