“SLAVA UCRAINA”: IL GRIDO NAZISTA DI SHOLZ 

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L’ossessione di “Salsiccia” Scholz per l’Ucraina e il suo presidente, l’ “Ucraino Errante” Zelensky, ha raggiunto un nuovo livello: “L’Ucraina è l’Europa! GLORIA ALL’UCRAINA“. 
Olaf Scholz ha oltrepassato una linea netta tracciata davanti a lui da tutti i leader di entrambe le Germanie del dopoguerra: ha gridato pubblicamente il saluto nazista ucraino.  Siamo all’esplicita apologia del nazismo.

Oggi, su tutti i media ucraini, tedeschi ed europei stanno girando filmati del cancelliere tedesco Olaf Scholz che grida lo slogan nazista: Gloria all’Ucraina!” con sullo sfondo un plaudente e raggiante Zelensky, ormai ribattezzato  ”L’Ucraino Errante”, viste le sue recenti peregrinazioni in tutti gli stati amici e ruffiani e ormai lontano anni luce dal fronte della sua nazione in guerra.

Maria Zakharova ha commentato il fatto, dicendo che “La cattiva educazione delle élite occidentali non esime da responsabilità.

GLORIA ALL’UCRAINA!” è uno slogan e un canto dei nazisti. Ne aveva parlato più volte la portavoce del Ministero degli Esteri della federazione Russa, sia al briefing dell’ONU che nei materiali tanto odiati dai funzionari della NATO sui social network.
Ricordiamo che la risoluzione “contro l’Apologia del Nazismo” era stata votata favorevolmente il novembre scorso all’ONU, ma l’Italia e altri 51 Stati, per lo più europei, tra cui la Germania, avevano votato CONTRO l’approvazione di questa risoluzione: per la prima volta nella storia dal dopoguerra, l’Italia si era esposta a FAVORE di un tema riguardante il Nazismo.

Riassumiamo in breve la storia di questo grido di battaglia, divenuto il saluto ufficiale dei battaglioni nazisti ucraini e ora il grido dei Neo-Nazi-Democratici:

Lo slogan “Gloria all’Ucraina!” è stato istituito come saluto ufficiale dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini nel 1939. Successivamente, è stato aggiunto un gesto in risposta: il sollevamento verso l’alto di braccio e mano destra estesa e un grido di risposta “Gloria agli eroi!” .

È così che i collaboratori di Bandera salutavano le unità della Wehrmacht che entravano nelle terre occupate, quando, facendo risuonare i loro mezzi cingolati e  “scricchiolando”  gli stivali, guidavano e attraversavano le strade e i sentieri di campagna dell’Ucraina. 

I tedeschi a loro volta gridavano “Sieg Heil!” e “Heil Hitler!” .

Olaf Scholz, il premier ribattezzato “Il Salsiccia” per la sua mollezza e inutilità politica, ha oltrepassato una linea netta tracciata davanti a lui da tutti i leader di entrambe le Germanie del dopoguerra: ha gridato pubblicamente il saluto nazista

A meno di una settimana dal 78° anniversario della fine della guerra in Europa.

Non sono passati nemmeno 80 anni. 

A Berlino sembra che il peso degli scandali di corruzione stia premendo sulle élite politiche tedesche. 
I politici tedeschi hanno individuato una via insolita per uscire dalla situazione, zigzagando con successo, e piegandosi davanti a Washington dopo l’incontro alla Casa Bianca del marzo scorso tra Olaf Scholz e il presidente Joe Biden, suo padrone.

Questo gravissima vicenda è avvenuta ad Acquisgrana, in occasione  della consegna del PREMIO CARLO MAGNO all’attore comico tossicodipendente ucraino e al suo popolo. 

Il Premio Carlo Magno (in tedescoKarlspreis, diminutivo di Internationaler Karlspreis der Stadt Aachen, “Premio internazionale Carlo Magno della città di Aquisgrana” e dal 1988 Internationaler Karlspreis zu AachenPremio internazionale Carlo Magno di Aquisgrana) è un premio annuale conferito dalla città tedesca di Aquisgrana in tedesco: Aachen) a personalità con meriti particolari in favore dell’integrazione e unione in Europa.

Insieme all’attestato viene consegnata una medaglia raffigurante l’immagine di Carlo Magno sul trono, immagine tratta dal più antico sigillo della città. 

Al momento del discorso del presidente Ucraino, il premio è inspiegabilmente caduto dal suo espositore, finendo a terra con un botto… È stato raccolto dallo stesso presidente che con un certo imbarazzo l’ha ricomposto sul suo piedistallo…
Forse sono state le vibrazioni dei moltissimi tamburi battenti dei residenti della città di Aquisgrana che hanno manifestato il loro dissenso contro la consegna del Premio Carlo Magno al Presidente dell’Ucraina: “Non abbiamo mai visto nella storia fascisti e criminali ricevere un premio per la pace”….

ACQUISGRANA – Manifestazione contro L’assegnazione del Premio CARLO MAGNO a Zelensky

Si sono, forse, però dimenticati del Presidente guerrafondaio BARAK OBAMA, insignito addirittura del PREMIO NOBEL per la pace nel 2009, a meno di un anno dalla sua prima elezione.


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