STANZE VIRTUALI OVE PERVERSI BEN PAGANTI PARTECIPANO STREAMING LIVE IMPARTENDO ORDINI DI VIOLENZE INAUDITE FINO ALLA MORTE DI POVERE PICCOLE VITTIME; MITO O REALTÁ?
LE TRE FACCE DEL WEB
Viviamo in un’era di accesso senza precedenti all’informazione e alla comunicazione con altre persone. Grazie a Internet, possiamo fare molte cose comodamente da casa. Ma oltre al SURFACE WEB ci sono il DEEPWEB ed il DARKWEB.
Innanzitutto facciamo chiarezza sui termini: DEEPWEB e DARKWEB non sono la stessa cosa. Spesso vengono usati come sinonimi ma in realtà indicano due territori digitali differenti.
Il DEEPWEB è definito come la sezione Internet che non è indicizzata dai web crawler di conseguenza non lo troveremo mai sui motori di ricerca come ad esempio Google. Secondo alcune stime, questa parte costituisce circa oltre del 90% del web. Quello che vediamo della Rete è quindi una frazione piccolissima. Tra i contenuti non indicizzati dai motori di ricerca possiamo elencare i messaggi diretti, le e-mail, le transazioni bancarie, ecc…
Un’altra piccola porzione di web non indicizzato nel SURFACE WEB è il DARKWEB, che possiamo considerare un sottoinsieme del DEEPWEB. Al DARKWEB si può accedere solo con appositi strumenti. Mentre il primo è utilizzato principalmente per attività online quotidiane legittime, il secondo è più anonimo e noto per le transazioni illegali. Stando alle stime dei ricercatori della Nasa, conta decine di migliaia di indirizzi URL: pochi se confrontati alla grandezza della Rete che conta trilioni di URL.
Praticamente è popolato da una diversità di persone, alcuni desiderano solo navigare in rete in anonimato, magari per accedere a ciò che il governo vieta limitando l’accesso alla totalità delle informazioni (basti pensare ai Paesi che oscurano siti Russi a causa dell’azione speciale della Russia in Ucraina), altri invece frequentano questa parte di web per nascondersi poiché perseguono finalità illegali.
Il DARKWEB si compone di pagine che sono ospitate su dei server utilizzando il protocollo Tor, sviluppato in origine dal dipartimento di difesa statunitense per consentire comunicazioni anonime e sicure. Nel 2004 è diventato di dominio pubblico ed è uno strumento per proteggere la privacy. Da allora, però, al suo interno è cresciuto anche il mercato nero: è possibile trovare droga, armi, persino affittare dei killer per uccidere qualcuno.
PERVERSIONE NELLA RETE
Altro aspetto allarmante del DARKWEB sta nella massiccia presenza di aberranti siti pedofili, che mettono in vendita filmati e fotografie di bambini e adolescenti abusati e violentati. Da questo punto di vista il DARKWEB rappresenta per i pedofili un’occasione unica per poter condividere tali devianze sessuali con altri soggetti e reperire agevolmente materiale pedopornografico. Di queste orrende realtà riportiamo giornalmente, e giornalmente vengono arrestati pedofili che producono, vendono ed acquistano materiale aberrante, per il quale vengono seviziati e maltrattati fino allo sfinimento i poveri bimbi.
Non ultimo un caso di produzione e vendita di materiale riguardanti abusi avvenuto in Germania a Wermelskirchen, che supera i casi precedentemente noti – gli investigatori: “Brutalità inimmaginabile. Raggiunge una nuova dimensione di crudeltà”.
Il capo della polizia di Colonia Falk Schnabel ha dichiarato:
“Sono scioccato e stordito. Non ho mai incontrato una tale portata di brutalità disumana e indifferenza insensibile nei confronti dei bambini piccoli, del loro dolore e delle loro urla”
La vittima più giovane aveva un mese.
L’umanità è stata così ben manipolata ed abituata all’orrore che non basta più il “solito” film dell’orrore, o il reportage di guerra con immagini cruente, la perversità va ben oltre, è come una piovra che espande i suoi tentacoli nella mente dell’essere umano, si passa così dai film a veri “snuff video”, una versione Internet del film “Hostel” dove personaggi benestanti ed annoiati dalla vita quotidiana si acquistano una botta di adrenalina prenotando stanze occulte lontano dagli occhi del mondo dove torturare fino alla morte povere vittime, rapite e strappate alla loro vita quotidiana.
I video possono rappresentare il perseguitare la vittima, lo stupro, la tortura, fino alla morte o addirittura l’omicidio su commissione, come segnalato dalla Polizia Postale il 13 luglio 2022.
E’ qui che nasce la nuova tendenza: la cosiddetta Red Room (Stanza Rossa). Qui i partecipanti appartengono ad una cerchia ristretta. Vengono anche chiamate Black Room (Stanza Nera) ma in questo caso i partecipanti non si conoscono, anche se lo scopo è praticamente lo stesso. Precisata la differenza tra le due qui parleremo in generale di Red Room sapendo che esiste anche la Black Room e che si differenziano da quanto appena sottolineato.
Se lo streaming delle live avviene dal Dark Web non è accertato a causa della velocità, ma è sicuro che nel DARK WEB si possono effettuare tutti i tipi di pagamento anonimo possibili, se poi lo streaming viene trasmesso con dei software appositi non ci è stato possibile provarlo. Fatto sta che i “Snuff video” e il materiale, foto o video di pedofilia, si possono trasmettere in ogni modo nella rete.
COS’È LA RED ROOM
Ci sono molte voci, piuttosto cupe, su Internet circa le Red Rooms.
Si dice che siano un servizio nascosto o un sito Web in cui perversi ben paganti possono vedere video in diretta streaming e partecipare ad attività interattive dando ordine all’amministratore di stupro, abusi sessuali, torture fino all’uccisione della vittima. Ogni azione con il progredire delle sevizie, è legata in progressione ad un pagamento di somme in cripto valute (Bitcoin).
In poche parole le stanze rosse funzionano come le aste, solo che vengono svolte sulla vita di innocenti vittime. Altri utenti pagheranno per guardare lo spettacolo online, mentre l’amministratore fa con il prigioniero ciò che gli viene ordinato da chi paga di più. Si parla di migliaia o addirittura di decine di migliaia di euro per avere accesso. Mentre alcuni credono che le stanze rosse esistano, altri sostengono il contrario.
In questo articolo approfondiremo questo fenomeno per scoprire se le Red Room sono reali o solo un’altra leggenda metropolitana.
L’ORIGINE DEL TERMINE RED ROOM
Cominciamo dal nome: si presume che “Red Room” divenne famoso grazie a “The Shining”(1980) di Stephen King con un anagramma della parola Murder (redroom->redrum->murder).
Nel 1983 poi nel film “Videodrome” la tortura avveniva in una stanza dipinta di rosso e trasmessa in diretta televisiva. La trama del film racconta del personaggio principale, produttore televisivo Max Renn, alla ricerca di un porno fresco e originale per il suo canale via cavo e si imbatte in “Videodrome”, un programma sul sesso e l’omicidio, la cui visione ripetuta decompone non solo la psiche umana, ma anche la sua carne.
Questo film rappresentava un segmento web in cui un canale di notizie satellitare in diretta mostrava interrogatori militari e torture che si svolgevano in una stanza dalle pareti rosse. Il protagonista inizia così un viaggio per capire la differenza tra televisione e realtà.
Il termine Red Room appare per la prima volta nel 2000 con un significato già simile a quello odierno. In Giappone è stato prodotto un gioco flash chiamato “Red Room“. Probabilmente dopo la pubblicazione della serie ” Red Room: Forbidden Royal Game ” del 1999.
Sullo schermo lampeggiano finestre pop-up, dopo che la stanza rossa è stata visualizzata e chiusa viene mostrato un sito con l’elenco di nomi delle persone uccise.
In generale, questo gioco può essere incomprensibile per la maggior parte delle persone, ma il suo carattere ha contribuito allo sviluppo del mito degli omicidi su Internet.
LA RICERCA DELLA RED ROOM
Molto spesso, si legge su Reddit che gli utenti continuano a cercare Red Rooms in tutto il DARKWEB e
ad annullare l’iscrizione dopo aver soddisfatto tali ricerche.
Pare che per accedere alle Stanze Rosse occorra pagare con bitcoin e poi pagare per ogni azione compiuta sulla vittima da un uomo incappucciato. Una specie di club chiuso, in cui si può entrare solo con molti soldi. Secondo alcune indiscrezioni, già per ottenere indirizzi di pagina e password per completare richieste e crackare codici è necessario pagare e sono previste commissioni esorbitanti.
Nel 2016, l’FBI ha arrestato Brent Justice e la sua complice Ashley Nicole Richards che gestiva un sito Darknet chiamato “CruelOnion”. I giovani “hanno preso ordini” dai partecipanti al forum, dopo di che hanno filmato e pubblicato video di atti sessuali, bullismo e uccisione di animali domestici. Secondo la polizia, Brand Justice, condannato a 50 anni di prigione, aveva una “base di clienti” abbastanza ampia e guadagnava attivamente denaro sugli “ordini”.
IL CASO DI PETER SCULLY
Un caso che suggerisce che potrebbero esserci siti o RED ROOM è quello di Peter Scully, un pedofilo attualmente sotto processo nelle Filippine.
Secondo quanto riferito gli utenti di un sito di pedofili hanno pagato fino a $ 10.000 per guardare i video degli abusi e delle torture di Scully su un bambino piccolo – uno di una serie di video prodotti dalla compagnia di Scully, No Limits Fun. Il suo creatore, Peter Scully, è in prigione nelle Filippine. Il video intitolato “Daisy’s Destruction” mostrava una bambina di 18 mesi legata a testa in giù per i piedi, aggredita sessualmente e picchiata da Scully e da una donna mascherata. Nella serie di video, viene frustata e aggredita con giocattoli sessuali dalla ragazza di Peter Scully.
Secondo il Sydney Morning Herald, il filmato era così orribile che la polizia lo ha definito “il peggiore che abbiamo incontrato nei nostri anni di campagna contro la pornografia infantile“.
Scully è anche accusato di aver aggredito sessualmente una ragazza di 11 anni prima di strangolarla e seppellire il suo corpo sotto una casa dove stava in affitto. Il materiale è stato trasmesso in streaming tramite un sito Web di pedofili che ospitava video di torture, chiamato Hurt 2 The Core, e vantava 15.000 download di video al giorno.
RED ROOM I FATTI
L’OPERAZIONE “DELIRIO”– Bimbi abusati e torturati fino alla morte in diretta sul dark web.
L’operazione “Delirio” ha ricostruito un vero e proprio inferno degli orrori, con bambini abusati sessualmente e torturati fino all’uccisione, con il progredire delle sevizie legate a pagamenti di somme in criptovalute (Bitcoin) sempre maggiori da parte degli spettatori collegati online su siti del dark web.
L’operazione “Delirio” iniziata nell’ottobre 2019, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siena e coordinati dal capo della procura minorile Antonio Sangermano, ha scoperto la chat chiamata ‘Shoah Party’. Al 15 luglio 2020 l’operazione aveva registrato 25 indagati (19 minorenni e 6 maggiorenni), residenti in 13 province italiane, accusati di diffusione e detenzione di materiale pedo-pornografico ed istigazione a delinquere.
Ciò che ha lasciato molto sconcertati è che in questo caso a pagare per vedere bimbi seviziati e uccisi in diretta erano dei 17enni
Tutto è iniziato con le perquisizioni eseguite a carico di due minorenni piemontesi, un ragazzo e una ragazza entrambi di 17 anni, indagati per istigazione a delinquere e pedo-pornografia.
Le attività investigative – che contano decine di perquisizioni nell’autunno scorso e proseguite con gli interrogatori – hanno fatto affiorare, come spiegano gli investigatori, “la parte più oscura e drammatica delle risultanze indiziarie”, quella relativa al ‘deep web’, un contesto internet criptato, “dove circolano immagini di efferata violenza, anche in situazioni ‘live’, in cui agli utenti che sono riusciti ad accedere a questi ambienti reconditi, viene consentito di interagire in condotte di violenza sessuale e tortura su minori, attuate in diretta da adulti”.
Gli utenti interagiscono con gli aguzzini formulando richieste agghiaccianti. E’ stato accertato come venga ad esempio chiesto che sia amputato un braccio oppure versato sul corpo del bambino seviziato olio bollente. Gli investigatori affermano che “Le richieste ‘live’ hanno costi molto elevati e assicurano guadagni altissimi alle organizzazioni straniere che compiono tali atti disumani”.
Le investigazioni hanno consentito di accertare le modalità di accesso al ‘deep web’, dove vengono acquisite e poi fatte circolare le immagini ‘gore’, con esecuzioni, omicidi, smembramenti, estrapolazioni di organi, castrazioni, immagini raccapriccianti e atti sessuali compiuti in danno di animali, ma anche pedopornografia sui bambini piccolissimi, anche di pochi anni (due, tre, quattro anni), con video spesso anche associati a simboli nazisti. Le indagini proseguono.
Di seguito un documento trovato in rete che riguarda uno studio LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA NELL’ERA DIGITALE:LE NUOVE FRONTIERE DEL DEEP WEB E DEI BITCOIN (BORSE DI STUDIO GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO)
È un’analisi molto approfondita delle criminalità organizzate in rete, riporta:
”Streaming e download di video dal contenuto violento “Dark Red Room”, ad esempio, è dedicato alla trasmissione in streaming di snuff movie ossia di video di stupri che terminano con l’uccisione della vittima. Altri siti offrono video di violenze su detenuti, prigionieri di guerra e animali.
Anche in questo caso l’accesso è ristretto; l’utente si registra al sito pagando una quota di ingresso in criptovaluta (solitamente bitcoin) e attende la data fissata per la diretta.”
RED ROOM’S – ANALISI FINALE
Queste STANZE o LUOGHI virtuali, indipendentemente dai nomi che si adottano per definirle, sono delle terribili realtà. Molti i FACKTCHECHERS che cercano di negarne l’esistenza. Per quanto riguarda il dove trovarle, nella lettura di questo articolo si può facilmente evincere che le conferme arrivano dal DEEP WEB e non dal DARK NET. Si può dunque dire che la confusione viene creata ad hoc per fare credere che il tutto non sia tecnicamente possibile tramite il DARK NET? Resta comunque il fatto che le Red Rooms a pagamento ci sono e funzionano.
“Il fatto che su commissione, in live o in differita si ricevano dei filmati di abusi, violenze, torture tali da portare alla morte povere piccole creature o adulti, dovrebbe smuovere le coscienze e non portare al ridimensionamento della perversione che alimenta questo fenomeno con cui giornalmente ci scontriamo.”
Purtroppo, dopo un’analisi in rete, secondo le query di ricerca, abbiamo appurato che le persone fanno ogni giorno ricerche su vari portali Internet per capire come accedere alla Red Room del DARKWEB. Queste persone sono davvero consapevoli di ciò che stanno per fare?
“Se è così, iniziamo a preoccuparci seriamente della nostra società.”
Le richieste non sono poche, e come per il fenomeno dell’adrenocromo (sul quale abbiamo tenuto una conferenza il 09 luglio 2022 e disponibile come WEBINAR su Talknow) e rispecchiano una parte della società che non può fare a meno di appagare il desiderio del “c’è di peggio”, magari solo per mettersi in mostra con amici e parenti parlando della notizia più aberrante che esiste.
Le torture delle RED ROOM’S esistono e sono l’inferno quotidiano per povere creature abusate, violentate, e torturate magari prima di morire nel terrore e nel dolore.
Inseguire questo sogno perverso in un mondo deviato sotto ogni aspetto è una importante spia di allarme psicologico.
C’è da chiedersi se questa spia implica un fallimento psicologico del singolo, o della società intera?
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