L’ARTE DELLA MAIEUTICA

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Che strana e complicata è la mente umana. A volte ci sono pensieri contorti che ti attanagliano e distorcono completamente la realtà. Succede, talvolta, che qualcosa di veramente bello e importante, a causa della mente che a volte perde di lucidità o, per assurdo, non riesca a vivere senza complicazioni, si trasformi in un incubo.

Esiste l’arte del rovinarsi la vita e, di conseguenza, rovinare l’esistenza alle persone a cui riserviamo tale trattamento di sfiducia e pessimismo e, purtroppo, non è così inusuale.

Esiste però, in contrapposizione, il pensiero buono che sgorga dall’anima e che vuole a tutti i costi raggiungere l’equilibrio fra le parti: è una filosofia straordinaria che, se tutte le persone imparassero ad usare, Renderebbe molti, se non tutti, più felici, sereni ed appagati.

Si chiama Arte della Maieutica ed è ispirata e diffusa da Socrate; in parole semplici è l’arte di far partorire il pensiero e non seguire come delle marionette il messaggio unico e la propaganda che quotidianamente il mainstream e la politica ci propongono. Ciò che sentiamo e vediamo dai Professori e dalle televisioni sono concetti che vengono espressi con tanti paroloni difficili da comprendere, con l’intento di non farci elaborare e far nostro il discorso.

Noi siamo propensi a ripetere ciò che sentiamo, cerchiamo di darci il contegno di sapienti e tuttologi, ma difficilmente riusciamo a reggere a lungo una discussione, non per totale ignoranza, ma perché non abbiamo immagazzinato appieno il senso delle cose che ci “introducono” nel cervello.

Non ci rendiamo conto di quanto sia radicata la tendenza a proporre le proprie convinzioni personali come verità assolute, ovvie ed immediatamente condivisibili con tutto l’universo, non riusciamo a comprendere che ci sono persone che necessariamente devono elaborare quello che gli viene detto ed anche se questo può sembrare banale, abbiamo bisogno che si ricominci tutti a parlare in modo elementare, dritto al cuore.

Stiamo vivendo un periodo di svolta. L’ Apocalisse che le scritture narravano negli Antichi Testi Sacri è ciò che stiamo attraversando, è la Grande Rivelazione, dove molteplici anime si scuotono di dosso il velo dell’oppressione mentale e iniziano a librare nello spazio/tempo. È il periodo storico più emozionante ed irripetibile e, mentre le persone continuano a discutere su chi deve salire e scendere dai Sette Colli, l’inverosimile sta accadendo intorno a noi.

Siamo talmente fortunati ad avere la possibilità di essere parte integrante di questo cambiamento, a essere i Pionieri della Nuova Era che JFK agognava, siamo proprio nel mezzo della tempesta e soltanto una infinitesimale parte delle persone ne hanno preso coscienza. Se soltanto ponessimo lo sguardo all’interno del nostro essere e non all’esterno, capiremmo che anche noi stiamo cambiando, che la nostra emotività e spiritualità sta evolvendo con o senza il nostro permesso. Noi possiamo solo dare la direzione, verso la luce o verso le tenebre.

John Fitzgerald Kennedy

Se ci fermassimo solo un attimo e spegnessimo la centrifuga interna, imparando ad ascoltare il nostro respiro, la nostra profondità, troveremmo in noi il miglior alleato. Potremmo, così, iniziare a far sgorgare il nostro pensiero dall’anima, eliminando i pregiudizi, considerando le altre persone come parte dello stesso insieme e non nemici che il retaggio millenario di chi ha instaurato il DIVIDE ET IMPERA, ci ha sempre fatto credere. Purtroppo c’è un passo primario da compiere, apprendere il valore del dialogo come ricerca comune di una verità e non andare sempre a tentativi teorici per far rivalutare il nostro onore, il nostro egocentrismo, stiamo vivendo in un’epoca dove nessuno ascolta poiché si va troppo in fretta, dove il valore della Parola non è più quello per cui la “parola” è nata.

Non ci parliamo più e soprattutto non ci ascoltiamo più ed è questo il vero cataclisma dell’umanità, la Vera fine dell’umanità. Ci accaniamo l’uno contro l’altro, come se quel pezzettino di carne attaccato all’osso, fosse il lasciapassare per l’eternità.

Quando le lotte si fanno per una ragione, l’unione è tutto, non esistono Compagni o Balilla, il senso di appartenenza che abbiamo perso, non è verso una Bandiera o un Colore, ma verso noi stessi in quanto persone. Troveremo sempre l’opposizione dei “Poteri Forti” che ci hanno privato da tempo immemore del nostro diritto primordiale, da così tanto tempo che non ci ricordiamo più che siamo NOI il potere, WE THE PEOPLE.

“We the People”

Ho parlato dello straordinario ed avvincente periodo storico che stiamo vivendo e mi ronzano le orecchie, molti di voi avranno di sicuro espresso una serie infinite di parolacce. Sono consapevole che le preoccupazioni sono inquantificabili, la Gimkana lockdown, vaccini, mascherine, disastro economico, tiene tuttora banco e non ignoro che le conseguenze per ognuno di noi siano preoccupanti. Lo sono anche per me, non sono esente e non biasimo coloro che ne sono attanagliati, il punto è proprio questo in fondo, la disperazione, l’ansia, l’angoscia, la rabbia, hanno innescato esattamente il meccanismo che coloro che hanno ideato e messo in pratica tutto questo desideravano.

Nutrimento, energie basse, negatività come cibo in alternativa a ciò che difficilmente riescono attualmente a reperire come “sostanza” e so che avete capito cosa intendo. Sta parzialmente funzionando per loro, ma non per noi che raccattiamo le ultime forze grattando il pavimento, leccando le ultime briciole di umanità che speriamo, invano, abbiano nei nostri confronti. È il miraggio che noi speriamo di vedere in mezzo al deserto e, a causa di tutto questo stress accumulato nell’ultimo anno, non desideriamo altro che allentino di po’ il guinzaglio.

Che vita è mai questa? I nostri genitori avrebbero voluto questo per noi? Desideravano avessimo una vita quantomeno serena e benevolente. Cosa è successo in tutti noi? Si trattasse solo di un gruppo contenuto di persone, potrei ipotizzare delle cause avverse, karmiche che si sono contrapposte al nostro volere, ma stiamo parlando dell’intera umanità tenuta sotto scacco da una manciata di esseri immondi ai quali importa solo di creare una razza perfetta, a cui non interessa il potere economico/finanziario, ma solo il nutrimento animico che stanno ricevendo a piene mani.

Ho ricercato molto in questi anni e la mia conclusione è che non esiste un Dio per come comunemente si descrive, ma poniamo per un istante che sia tutto come è scritto, e quindi che le forze in campo siano bibliche e non spirituali ed energetiche, posso affermare che la vera guerra di Satana non è contro Dio che adorava, ma è verso l’uomo.

Quindi siamo NOI il bene che lotta contro il male, siamo NOI il centro dell’Universo ed è esattamente il Grande Mistero che ci hanno nascosto.

Questo pezzo della storia è stato omesso dalla Bibbia, l’ho ritrovata niente meno che nel Corano, dove Lucifero prende il nome di IBLIS, questo ci fa oltremodo capire e conferma che noi siamo UNO, che le religioni, le etnie e i partiti politici sono elementi che hanno forzatamente messo in contrapposizione per i motivi che già, precedentemente, abbiamo analizzato.

Forse, preferirei piovesse, invece, ogni notte, il Creato mi porge un manto di stelle splendenti davanti agli occhi. Se per Ungaretti era la Mattina che lo illuminava di immenso, per me è il cielo di notte, dove ritrovo il mio passato, il mio presente, il mio futuro e il senso dell’intera vita. Tutto è scritto nelle stelle, ma non in senso astrologico, veniamo da lì e li torneremo per ricominciare un viaggio nuovo, ma facciamo in modo che questo nostro passaggio possa lasciare il segno, che ci porti un gradino più in alto di quando siamo arrivati, che cambi le dinamiche errate che abbiamo trovato in opportunità per migliorarci e migliorare l’evoluzione dell’intera umanità.

Le dita sono indolenzite ed il livello di batteria è al minimo, fumo un’ultima sigaretta e poi riposerò. La strada che dovrò fare è tanta e non so cosa potrò trovare nel cammino, ma ho giurato di fare tutto in scienza e coscienza, fidandomi del mio istinto e della forza che trovo intorno e dentro di me. “SE NON PUOI AMARE IL TUO PROSSIMO, ALMENO RISPETTALO” (Socrate).

Doc.

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