Perché le aziende americane li aiutano?
Molti di noi hanno visto Terminator, un film del 1984 con Arnold Schwarzenegger che rappresenta un robot quasi inarrestabile, inviato indietro nel tempo dal 2029 al 1984. La sua missione era uccidere una donna, il cui figlio, non ancora nato, avrebbe salvato l’umanità da Skynet, un sistema di intelligenza artificiale del 2029 che, divenuto consapevole di sé, decide di distruggere tutta l’umanità, perché gli umani stavano interferendo nei loro piani e programmi.
Il Partito Comunista Cinese, il PCC, sta ora creando la sua versione di Terminator – un esercito di robots assassini da combattimento che non sarà gestito dagli umani in alcun modo e, invece, sarà controllato da un sistema di intelligenza artificiale (AI).
Il piano cinese per la costruzione di tali robot autonomi letali, è stato rivelato da Zeng Yi, un dirigente di una società di proprietà del governo cinese di nome Norinco.
Ha detto: “Nei futuri campi di battaglia, non ci saranno persone che combattono“, aggiungendo che le piattaforme di intelligenza artificiale autonome sono: “inevitabili“.
Gregory Allen, direttore del Center for Strategic and International Studies, ha riportato i commenti di Zeng, dopo aver partecipato ad una conferenza in Cina, nel 2018. Allen ha detto che il PCC ha rimosso i commenti di Zeng dal sommario della conferenza, perché: “non era nell’interesse della Cina mettere tali informazioni alla luce del sole “
Tuttavia, nel 2019, l’allora segretario alla Difesa, Mark Esper, ha dichiarato che la società cinese Ziyan stava già commercializzando i suoi droni aerei Blowfish A3, armati di mitragliatrici e missili, a paesi del Medio Oriente come Pakistan e Arabia Saudita, pubblicizzando che: “esegue autonomamente missioni di combattimento più complesse”.
La parola chiave, in tutto questo, è “autonomo“.
Significa che i robots killer decideranno da soli chi uccidere, o cosa distruggere, senza che un essere umano prenda parte alla decisione. Allen ha successivamente dichiarato, che il PCC non ha alcun desiderio di mantenere gli esseri umani nel ciclo decisionale dell’IA.
“La Cina sta portando avanti lo sviluppo di armi autonome letali abilitate all’IA”, ha scritto Allen in una testimonianza preparata per un’audizione davanti alla Commissione di revisione economica e di sicurezza USA-Cina, aggiungendo che: “la strategia della Cina è ambiziosa, andando oltre qualsiasi tipo di supervisione umana sul campo di battaglia in una guerra sempre più autonoma abilitata dall’IA”.
Quel che è peggio, è che le aziende e le università americane stanno aiutando il PCC a raggiungere il dominio nell’intelligenza artificiale, per le applicazioni sul campo di battaglia, per non parlare del perfezionamento della sorveglianza e del controllo totale del PCC sul popolo cinese.
Queste aziende includono Google, ovviamente.
Nel 2017, Google ha lanciato un centro di ricerca sull’intelligenza artificiale a Pechino e il capo dell’intelligenza artificiale dell’azienda, Jeff Dean, è entrato a far parte del comitato consultivo informatico della Tsinghua University.
Sebbene Google abbia sciolto quel centro dopo due anni, Bob Work, l’ex vice segretario alla difesa, sotto il presidente Obama, ha osservato il conflitto di interessi di Google dicendo che: “Google ha un centro in Cina, dove hanno un progetto chiamato fusione civile-militare. Tutto ciò che sta accadendo in quel centro, sarà usato dai militari”.
A quel tempo, il Chief Scientist di Google per l’intelligenza artificiale, era la signora Fei-Fei Li.
Altre aziende della Silicon Valley stanno facendo la stessa cosa, lavorando con il PCC, sia qui, che in Cina. Un buon esempio è Apple, un’azienda così dipendente dai consumatori e dai lavoratori cinesi, che un articolo del Financial Times l’ha definita una “società cinese“.
Il CEO, Tim Cook, ha elogiato la crescita di Apple insieme a quella della Cina, come “simbiotica“. Secondo l’articolo: “Dopo aver firmato un accordo segreto del 2016, per investire $ 275 miliardi nell’economia, nella forza lavoro e nelle capacità tecnologiche della Cina, l’iPhone è diventato un best-seller”, aggiungendo: “In realtà, Apple è ora tanto una società cinese, quanto americana“.
Le aziende della Silicon Valley sono affiancate da università americane, che cercano anche denaro dalla Cina. Il MIT ha collaborato con iFlytech, una società di proprietà del governo, con stretti legami con le agenzie di sorveglianza e difesa del PCC. Quando è emersa la notizia che iFlytech forniva tecnologia per la sorveglianza e l’oppressione dei musulmani uiguri etnici, nella provincia dello Xinjiang, il MIT ha tagliato i suoi legami con l’azienda. Ma altre università hanno preso il posto del MIT.
Nel frattempo, l’esercito americano ha finalmente annunciato che ora ha un drone bug, a controllo vocale, l’ultimo sforzo nelle sue lotte per tenere il passo con i droni AI cinesi, che possono: “eseguire autonomamente missioni di combattimento più complesse“.
Non che i droni AI delle dimensioni di un bug siano qualcosa di meno che terrificante.
Di seguito è riportato il link di un cortometraggio di fantascienza del 2017, Slaughterbots, prodotto da un gruppo di difesa del controllo delle armi, su possibili usi futuri di droni delle dimensioni di insetti.
Quando finite di guardare, ricordate che il film era basato sulla tecnologia AI “dark age” del 2017.
La NATO ha concordato, nel 2017, che la tecnologia mostrata in quel film era possibile.
E’ sorta anche la preoccupazione che organismi non governativi, possano adattare i droni commerciali, utilizzando l’intelligenza artificiale open source, per convertirli in “armi autonome letali” o “LAW“.
Chiediamoci: dovremmo continuare a sviluppare l’intelligenza artificiale, o dovremmo aspettare che un vero Terminator arrivi a sparare, per tutta l’umanità?
