La Russia ha implementato una restrizione di viaggio vietando l’ingresso di 500 cittadini statunitensi, tra cui l’ex presidente Barack Obama. L’agenzia di stampa AFP ha riportato la notizia venerdì pomeriggio su Twitter.
Interessi contrastanti e ideologie politiche diverse hanno contribuito a creare un ambiente sempre più difficile tra Stati Uniti e Russia. Il divieto di ingresso di Obama in Russia può essere interpretato come un’azione simbolica, che riflette la disapprovazione della Russia per alcune politiche perseguite durante la sua presidenza, così come quella di Biden.
#BREAKING La Russia vieta l’ingresso a 500 cittadini statunitensi, incluso Obama pic.twitter.com/qOOrOpTY0X
— Agenzia di stampa AFP (@AFP) 19 maggio 2023
Vale la pena notare che la tempistica del divieto riferito all’ex presidente Barack Obama dalla Russia è in linea con la pubblicazione del rapporto del consigliere speciale John Durham.
Il rapporto si concentrava sull’indagine sulle origini dell’indagine Trump-Russia e sulla condotta dell’FBI e del Dipartimento di Giustizia durante quel periodo. Il rapporto menzionava che i principali membri dell’amministrazione Obama, incluso il vicepresidente Joe Biden, erano stati informati sul piano di Hillary Clinton di creare una falsa narrativa che collegasse Trump alla Russia.
Secondo quanto riferito, l’ex direttore della CIA John Brennan, un esplicito critico di Trump, ha informato il presidente Obama sugli sforzi dei consiglieri di Hillary Clinton per “diffamare Donald Trump fomentando uno scandalo che sostiene l’interferenza dei servizi di sicurezza russi”.