Hiv, Ricerche in Africa per una cura contro l’Aids, Antrace
I video di seguito ripercorrono tre momenti significativi nella ricerca scientifica di Fauci.
La diffusione dell’ HIV, come quella del Covid-19 ha shockato il mondo. Le sperimentazioni per le cure contro l’AIDS hanno sollevato molti dubbi, proprio come vediamo oggi per il vaccino covid. Fauci è coinvolto in tutte e due le epidemie, e va tenuto in considerazione nelle nostre ricerche per comprendere come i fatti salienti della salute in USA influenzino anche le politiche sanitarie che vengono attuate qui in Italia.
Il prima fase della sua carriera è l’epidemia di Aids degli anni 80 nei quartieri gay delle principali città degli Usa. In quell’occasione, sotto l’amministrazione Reagan, il Dott Fauci ha iniziato a costruirsi la credibilità che lo ha portato a ricoprire una posizione di vertice nella sanità USA.
L’NIAID, diretta dall’infettivologo della casa bianca, spesso ha condotto i suoi esperimenti ai limiti dell’etica. Nel 2002 è stato messo sotto osservazione dalla FDA per aver testato in Uganda dei farmaci anti Aids sui bambini. La stessa FDA ha chiesto a Boheringer Ingelheim di raccogliere le statistiche. L’NIAID ha incaricato il consorzio Westat per spuntare risultati meno deludenti, tuttavia i riscontri erano peggiori rispetto a quelli della Boheringer. Nel 2005 è poi emerso che i farmaci anti Aids sono stati testati sui bambini in affido, con una pesante carenza etica dei responsabili. Per le 10 vittime della sperimentazione non è stata dichiarata alcuna #correlazione tra il farmaco ed il decesso.
Un altro momento significativo è stato il 2003, quando L’NIAID ha condotto studi sull’antrace, in accordo con la FDA e l’NID. La finalità era implementare strategie per prevenire il bioterrorismo. Dopo 4 anni non solo il vaccino non era ancora disponibile, ma lo stesso Fauci ha ammesso che l’antrace farebbe molto meno danno che una coppia di autobombe. I suoi detrattori ritengono che tutta l’operazione bioshield sia stata una distrazione per evitare che il pubblico puntasse l’attenzione su altre attività del virologo americano.