Percezione VS realtà
Tende ad esserci una disconnessione tra ciò che gli esseri umani percepiscono e la realtà.
Un esempio di questo può essere notato osservando gli “omicidi” da parte di agenti di polizia su persone di colore. Agenti che sparano normalmente a uomini, neri e disarmati.
La figura sopra mostra che molte persone pensano che un gran numero di uomini neri e disarmati siano stati colpiti a morte da agenti di polizia negli Stati Uniti nell’anno 2021; in realtà, il numero documentato era 11.
Nonostante la rarità di uomini neri disarmati uccisi da agenti di polizia, abbiamo assistito a un’attenzione fuori misura da parte di Legacy Media sulle interazioni tra polizia e neri. Un modo per visualizzare la disparità di copertura è confrontare la copertura delle morti per sparatorie della polizia verso uomini di colore con le morti per sparatorie della polizia verso uomini bianchi.
Il grafico sopra di Zach Goldberg quantifica la disparità nella copertura delle vittime che muoiono per essere state colpite a morte dagli agenti di polizia. Le vittime nere ottengono ~ 9 volte la copertura delle vittime bianche.
Possiamo ulteriormente valutare i dati confrontando le vittime bianche le cui morti hanno ricevuto la maggior copertura con le vittime nere le cui morti hanno ricevuto la maggior copertura.
I grafici in questo caso, rispettivamente per le vittime bianche e le vittime nere, sono stati presentati separatamente, fianco a fianco, presumibilmente perché la vastità della copertura ricevuta dalle vittime nere avrebbe ridotto le barre che rappresentano la copertura delle vittime bianche a quasi invisibilità. La quantificazione della differenza tra ad esempio Justine Damond a George Floyd e da notare non tanto nella barra del grafico, ma più nel numero, a destra della barra, che identifica gli articoli e le menzioni individuate sui MSM e su internet: la differenza e notevolissima.
C’è qualcosa di sinistro nel creare una falsa narrativa di violenza della polizia su larga scala contro i neri e intervistare neri demoralizzati per pompare articoli. Le testate giornalistiche anche preparando il pubblico ad essere ricettivo ai tipi di storie che vengono regolarmente pubblicate e impegnate nella manipolazione emotiva. Cosa si può fare per contrastare le false narrazioni spacciate dai media tradizionali come il New York Times? Questo potrebbe essere il punto in cui entrano in gioco i Citizen Journalist.
Se “anche 10 morti sono troppi”, allora perché le discussioni riferite ad omicidi di neri su neri (che mietono migliaia di vite innocenti di neri ogni anno) non ricevono lo stesso livello di copertura nazionale degli incidenti che coinvolgono agenti di polizia? Gli antirazzisti di Woke non dovrebbero preoccuparsi di ciò che è oggettivamente un problema più grande?
Il movimento BLM è stato pompato, proprio come una moneta di truffa crittografica, alla ribalta su una falsa premessa, abilitata da utopisti deliranti, e ha ignorato la foresta (omicidi nero su nero) per gli alberi (omicidi poliziotti su neri) – una conseguenza delle campagne di disinformazione dei media tradizionali. In definitiva, il movimento Black Lives Matter è stato una truffa redditizia sostenuta da utili idioti che non possono separare il crimine dall’identità nera.
Il 42% delle persone non sono a conoscenza dei dati che circondano gli omicidi della polizia sui neri: è un numero pazzesco. Se attraverso le mie informazioni e quelle degli altri account indipendenti venissero sensibilizzate oltre 100.000 persone questo numero percentuale si eleverebbe e più persone sarebbero più consapevoli dell’ “anomalia comunicativa” che i MSM applicano da sempre. Questo sarebbe il “valore aggiunto” del giornalismo partecipativo.
TRADOTTO E RIPORTATO DALLA TANA DEL CONIGLIO