COSTITUZIONE: L’accorato appello di Augusto Sinagra

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Prego Iddio che illumini i Giudici della Corte Costituzionale…Dobbiamo avere fiducia in noi stessi e in noi tutti, perché non dobbiamo essere più popolo diviso: INSIEME SIAMO UNA FORZA STRAVOLGENTE e non ci potrà fermare nessuno”.
“Io sono vecchio, sono troppo vecchio. Fatelo voi non limitatevi a parlare: AGITE! Questa è la mia richiesta testamentaria.”

Lo stimatissimo prof. Augusto Sinagra, al convegno Scienza & Cultura a Roma, termina con questo commovente e accorato appello all’unità dei cittadini, che sono la FORZA della vera democrazia. Rivolto soprattutto AI GIOVANI, contro la divisione imposta da questo sistema politico allo sbando, atto a instaurare una vera e propria dittatura del pensiero unico e dell’isolamento degli individui, sempre più lontani uno dall’altro e soprattutto dalla fiducia nelle Istituzioni Statali e nelle forze politiche, di un parlamento completamente bypassato ed esautorato dalla sua funzione costituzionale.

Il Prof. Augusto Sinatra al Convegno Scienza e Cultura a Roma

Le sue toccanti parole arrivano al cuore e lui chiede, con la forza del suo animo nobile, che questo messaggio venga ascoltato come una sua richiesta testamentaria: “Fatelo per me, se ho meritato qualche cosa in quello che ho fatto nella mia vita: datemi questo riconoscimento. Fatemi morire sereno… almeno. Anche se triste…

Ricordiamo che il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana ha sollevato, davanti alla Consulta, la questione di legittimità costituzionale sull’obbligo di vaccinazione anti Covid. 

Il CGA ha valutato l’appello – proposto da un tirocinante iscritto al terzo anno del corso di Laurea infermieristica, non ammesso al corso formativo in strutture sanitarie, perché non ha fatto il vaccino – contro l’università di Palermo, per la riforma dell’ordinanza cautelare del Tar. 

Il CGA prende in esame la vicenda della sospensione dalle attività lavorative dei sanitari che non si vaccinano, ma la questione sollevata riguarda l’obbligo per tutti.

Il Consiglio dichiara: “rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 4, commi 1 e 2, del d.l. n. 44/2021 (convertito in l. n. 76/2021), nella parte in cui prevede, da un lato l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e, dall’altro lato, per effetto dell’inadempimento all’obbligo vaccinale, la sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie, per contrasto con gli artt. 3, 4, 32, 33, 34, 97 della Costituzione, sotto il profilo che il numero di eventi avversi, la inadeguatezza della farmacovigilanza passiva e attiva, il mancato coinvolgimento dei medici di famiglia nel triage pre-vaccinale e comunque la mancanza nella fase di triage di approfonditi accertamenti e persino di test di positività/negatività al Covid non consentono di ritenere soddisfatta, allo stadio attuale di sviluppo dei vaccini anti Covid e delle evidenze scientifiche, la condizione, posta dalla Corte costituzionale, di legittimità di un vaccino obbligatorio solo se, tra l’altro, si prevede che esso non incida negativamente sullo stato di salute di colui che è obbligato, salvo che per quelle sole conseguenze che appaiano normali e, pertanto, tollerabili”.E anche dell’art.1 della l. 217/2019, nella parte in cui: “non prevede l’espressa esclusione dalla sottoscrizione del consenso informato delle ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori, e dell’art. 4, del d.l. n. 44/2021, nella parte in cui non esclude l’onere di sottoscrizione del consenso informato nel caso di vaccinazione obbligatoria, per contrasto con gli artt. 3 e 21 della Costituzione”.

Indubbiamente – scrive il Consiglio – la maggior parte degli effetti collaterali elencati nel data base, evidenziano sintomi modesti e transitori; gli eventi avversi più seri comprendono disordini e patologie a carico dei sistemi circolatorio (tra cui trombosi, ischemie, trombocitopenie immuni), linfatico, cardiovascolare (incluse miocarditi), endocrino, del sistema immunitario, dei tessuti connettivo e muscolo-scheletrico, del sistema nervoso, renale, respiratorio; neoplasie”.

I dati ottenuti ad oggi, dalle nuove ed aggiornate statistiche, non possono che confermare e aumentare i dubbi sollevati dal CGA.

L’udienza è stata fissato per il giorno 29 novembre 2022.

Il presidente della Corte Costituzionale non sarà più, in quella circostanza, Giuliano Amato, in quanto rimarrà in carica solo fino al 18 settembre 2022, data della scadenza del mandato dei nove anni di giudice della Corte Costituzionale. 


FONTI:
La Sicilia WEB
Editoriale domani

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